La “cricca” della cultura a Palermo
La Città di Palermo nel settore artistico – culturale, cosi come in altri, vanta eccellenze, esempio di merito e qualità, che hanno a pieno titolo il diritto di essere coinvolte nell’organizzazione dei grandi eventi culturali. È altresì doveroso e il rispetto della legge lo impone che, in nome del principio di trasparenza, l’Amministrazione proceda con bandi ed avvisi pubblici che diano a tutti, non solo sempre ai “soliti noti”, la possibilità di partecipare.
È un fatto ormai noto, l’ho dichiarato senza timore di smentita in altre sedi e lo faccio anche qui, che, da anni, la politica culturale a Palermo è gestita da una “cricca” che fa il bello e il cattivo tempo sui “Grandi eventi”. Vi sono delle anomalie e sono anomalie non da poco.
È un’anomalia che vi siano associazioni culturali, che fanno numeri da S.p.A., non partecipano alle gare e fanno gli “imprenditori fuori mercato”, il tutto in virtù del loro rapporto privilegiato con Cammarata.
Anche se la cultura è un business, ritengo che quando di mezzo vi sono fondi pubblici, non può essere gestita in modo personalistico e affaristico.
In occasione dei festeggiamenti per il Garibaldi day, mi sono trovato “costretto” a polemizzare con Philippe Daverio – ma se si fosse chiamato in altro modo non sarebbe cambiata la sostanza delle cose – proprio su questi temi.
La manifestazione su Garibaldi è costata alle casse dell’Amministrazione 370.000€. Nei prospetti di spesa allegati alla delibera, ricevuti in seguito ad interrogazione, ben 44 mila euro (rispettivamente 22.000 e 20.000) si ripetevano in voci di spesa quali coordinamento, ideazione, curatela e direzione tecnica, se a questi sommiamo i 53.800 € percepiti da Daverio che, ha reiteratamente rivendicato la “paternità del progetto artistico”, solo la progettazione è costata quasi 100.000/€, su 370mila complessivi. È un’anomalia, il fatto che Daverio abbia attestato la congruità economica dei progetti delle Associazioni Scena Aperta e Scena Dinamica, (palermitane entrambe) le quali poi hanno subappaltato a due associazioni milanesi: Genius Temporis o Genius Loci per 48.mila /€ (dalla delibera non si capisce perché le citano entrambe ma poi sul prospetto dei costi ne è citata solo una) e Progetto studio base 2 per 12.000/€, che in realtà sono le vere esecutrici del progetto. L’ammissione fatta a mezzo stampa (epolis) di P. Daverio che la manifestazione ha avuto “un decente successo”, per un evento che solo di comunicazione è costato più di 70.mila €, ne commenta da sola gli esiti e a mio avviso va rubricata come una “Philippica idiozia”. Così come è un’anomalia che solo cinque (5) dei costumi che sono serviti per la manifestazione, sono stati commissionati a Palermo, tutti gli altri compresi i figuranti della genius loci o temporis, sono venuti già vestiti da Milano (80 comparse a cui abbiamo pagato vitto alloggio ecc per 48.000€ come da prospetto allegato in delibera) alla faccia della valorizzazione delle maestranze locali.
Reputo scandaloso il fatto che, per il reclutamento delle maestranze da coinvolgere a vario titolo nella realizzazione della tre giorni dedicata a Garibaldi, non un avviso pubblico sia stato presentato, non un capitolato sia stato previsto su cui poter presentare un’offerta da valutare nella qualità e nel costo. Il metodo, ho capito, è sempre lo stesso: scegliere un mecenate del nord, ieri Rampello, oggi Daverio e pagarlo perché si limiti al ruolo di “specchietto per le allodole”, affidando poi la gestione all’ ”inesauribile” Alfio Scuderi, (e qui scatenerò le ire di tanti artisti della scena palermitana che, con il buon Alfio ci vanno a cena), che ha il compito di spendere centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici senza uno straccio di trasparenza. Tutto è occultato per consentire sempre e soltanto ai “soliti noti” di partecipare o di mendicare qualcosa.
La mia idea sul personaggio è che Philippe Daverio riflette alla perfezione l’immagine del Sindaco e mi ricorda una pellicola di scarso successo degli anni 80 “Sotto il vestito Niente”… Al di là delle facili battute, in merito a quanto sopra, ho registrato da parte sua delle reazioni alquanto scomposte, dopotutto lui è il prof. Daverio di chiara fama nazionale, ed io sono un misero consigliere comunale, 1 fra 50.
Ritengo che per il Festino di Santa Rosalia, con le famiglie dei senza casa accampate da settimane a piazza Pretoria, non sia corretto utilizzare il fondo di riserva così come hanno intenzione di fare Cammarata, Daverio e Scuderi. Intanto la sua assenza alla presentazione del festino è scandalosa, ma forse si spiega con il fatto che non voleva politicizzare la festa come ha dichiarato l’anno scorso quando non è salito sul carro per paura dei pomodori. Battute a parte, se proprio il Sindaco vuole utilizzare i suoi fondi, utilizzi quelli destinati al funzionamento del suo Ufficio di Gabinetto. A Palermo in questo momento ci sono ben altre emergenze da affrontare e per cui potrebbero essere utilizzate le riserve. Daverio, anziché accusare il Consiglio Comunale di aver lavorato male, esca ogni tanto dal suo hotel e si faccia un giro in città, magari si rende edotto sui motivi e i responsabili del disastro economico dei conti del Comune. Inoltre, se Philippe Daverio e Alfio Scuderi vogliono un contratto a tempo indeterminato dal Comune di Palermo, suggerisco al Sindaco di trovare il modo per farglielo, sicuramente costerebbero meno ai Palermitani. Penso che i continui riferimenti fatti al budget da parte dell’ “esperto” Daverio che parla del Festino con spirito da commenciante, offendano le veri origini della festa, che è festa di religione e non di commercio.
Per chiudere, l’intero progetto TERRA OMNIA – il cui nome è stato riciclato da un progetto presentato da Daverio in Calabria nel 2008 e in seguito nel 2009 a Modena che però lo ha rifiutato – che include i festeggiamenti per il Garibaldi day, il festino e KALS’ART, è viziato all’origine, dall’avviso pubblicato sul sito del Comune – un mostro di incompetenza giuridica che conteneva elementi discriminatori come si evinceva nel citato “sono valide e saranno esaminate tutte quelle proposte già spontaneamente presentate nell’anno corrente presso il suddetto ufficio (cerimoniale del Sindaco) – che non risponde ai dettami di legge previsti dal “codice degli appalti” approvato con Dlgs n° 163/2006, in quanto non vengono indicati i requisiti delle proposte da presentare ne, le modalità di presentazione delle proposte o i termini di scadenza dell’avviso ecc. Ho chiesto a suo tempo che l’avviso venisse ritirato e rifatto nel rispetto della legalità e della trasparenza, ma l’Amministrazione ha risposto che la legge gli consente di utilizzare la procedura negoziata. Procedura che è di fatto un “cottimo fiduciario”. Io ritengo che l’utilizzo della procedura negoziata, che comporta un elevato grado di discrezionalità in quanto dà luogo ad arbitrarie ed illegittime preferenze a favore di alcuni operatori ed a scapito di altri, non è applicabile in questo caso, infatti questa procedura si giustifica solo nei casi di esigenze sociali, tutela della salute e gravi calamità.
La triste realtà è che si persiste nei metodi del passato, usando i fondi per la cultura come un bancomat per gli amici. Ed ho la netta sensazione che anche per quanto riguarda il KALS’ART, che verrà finanziato con i fondi ARCUS, verremo a conoscenza di come saranno spesi i soldi solo a cose fatte come già avvenuto per il Garibaldi Day. Continuo a registrare da tutto ciò solo uno spreco di risorse a danno dei cittadini palermitani. In più si continua a mortificare tutta la realtà artistica e culturale della città non allineata e coperta con la Giunta Cammarata.
Sulla gestione degli eventi culturali a Palermo è necessaria un’inversione di tendenza da parte dell’Amministrazione, e la redazione con conseguente approvazione di un regolamento, soprattutto rispetto alle attestazioni di congruità della spesa. Ma penso anche, che in realtà la cosa non conviene a nessuno a partire da quanti con la “cultura” banchettano…
Le ricordo che Scuderi lavorava nella stessa medesima maniera quando Orlando era sindaco. Un caso? Un abile giocoliere? O forse ci sa fare e quindi “ci si affida” a lui?
Infine Le vorrei ricordare che i tempi tecnici per fare una gara, basata su un progetto che è figlio di un idea approvata, che richiede approvazioni e controapprovazioni, ha necessità di un tempo troppo lungo rispetto a quello concesso per le manifestazioni. Questo non giustifica in nessun caso, qualora si provasse fosse così, eventuali sprechi o favori agli amici, tuttavia non sempre fare le cose “come si deve” è indice di buona risciuscita (in Italia). Serve cambiare le regole, renderle molto più flessibili e imporre rigidi controlli. Tuttavia i controlli in Italia non esistono…
Bravo! A parte che avere chiamato Daverio a Palermo, un pagliaccio campione di trasformismo, semopre in giro per l’Italia a cercare di sbolognare le sue buffonate, che offende ed oltraggia chi vive o cerca di vivere di cultura, è l’ennesimo atto di arroganza e di politica disonesta! E alla fine pochi, ma tenaci e ben radicati, “operatori culturali” palermitani parteciperanno al banchetto, marginalmente rispetto agli amici milanesi ruu zzu Filippo (che persona colta e raffinata!) fingendo, e non potrebbero fare altrimenti visto che sono fondamentalmente ignoranti, di offrire cultura. Chi invece vuole fare vera imprenditoria culturale, come avviene in Germania dove hanno fatto dell imprenditoria culturale una scienza esatta, si trova ai margini o al limite se si “prosta” ben bene e si “presta” a giochetti vari sporchi e nauseabondi, riceve qualche briciola, muffita e maleodorante, che beccherà felice e soddisfatto come una gallina in un cortile. Facile chiamare dei grandi nomi del teatro e della musica. Tutti sappiamo farlo. Ma scommettere su artisti emergenti implica grande conoscenza, fiuto e confidenza con dinamiche che ben poco hanno a che fare con quelle dei nostri “operatori culturali” (Puah!) Palermo è così. Serva, prona lontana dalla cultura e da uno stile di vita pulito e profumato.
tratto a wiki: “Una concezione antropologica o moderna presenta la cultura come il variegato insieme dei costumi, delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli ideali e delle abitudini delle diverse popolazioni o società del mondo. Concerne sia l’individuo sia le collettività di cui egli fa parte.”
In questi termini la spietata fotografia della gestione dei fondi destinati alla “Cultura” di davide faranone nella città di Palermo è in linea con la nostra Cultura, di popolo provinciale costantemente in ginocchio dal potente di turno. Non è un caso che in questi anni non si sia mai levata alcuna protesta da parte dei sedicenti “uomini di cultura” cittadini per la comparsa dei vari Grandi Eroi dei Grandi Eventi (Rampello e Daverio in testa) che poi fossero grandi eventi i festini milionari di Rampello o la buffonata al ponte dell’ammiraglio di Daverio è tutto da dimostrare. Visto che sono andati poco oltre l’eco cittadino. Soggetti che hanno mortificato le nostre intelligenze e la nostra creatività, il punto è che lo abbiamo consentito e quindi lo meritavamo.
In tutto questo non credo che Cammarata abbia alcuna colpa è il leader che abbiamo votato, e che rappresenta con pienezza di poteri e con coerenza la nostra città, quello che intimamente siamo.
Se lasceremo che i fondi di sicurezza vengano sperperati in fuochi d’artificio ed in un carro riciclato, sarà come godersi l’ultima suonata dell’orchestra del titanic, e forse dovendo affondare tanto vale farlo in pompa magna.
Il problema non è l’assenza del sindaco, come molti sostengono, ne la presenza di uomini della sottocultura televisiva italiana, il problema è la totale assenza di una spina dorsale nel tessuto intellettuale della nostra città.
La sferzante denuncia di Farone,manca di un importante tassello: la Regione Sicilia. Lì succedono cose ancor più nefande che al Comune e ci sono molti più quattrini. Vedi l’ignobile “Circuito del Mito” e “Teatri di Pietra”, entrambi gestiti da operatori non siciliani. E non si tratta ,qui,di chieder la Denominazione di Origine Controllata per proteggere gli operatori culturali cittadini. Si tratta semplicemente di constatare che a Palermo vi sono di gran lunga operatori più colti, più internazionali e capaci dei vari Rampello, Daverio etc. Solo che non sono “normalizzati”. E su questo, una nota a parte la merita il prode Scuderi, Vassallo di Cammarata, a volte impegnato a tentare di dar lezioni a chi ne sa molto più di lui in materia Culturale. Perché stupirsi del suo accattonaggio politico? Prima con Orlando e Catania,poi con con Tranchina e Giambrone, ora con il Sindaco più degradato d’Europa,ma ha uno zampone anche alla Regione al Turismo. Semplice: lui dice” sì” a tutti: come direttore artistico non sceglie ma viene scelto. E’,in pratica, un direttore artistico Self Service! Metti una moneta e lui ti fa un contratto a scatola chiusa, basta che stai buono e non attacchi Cammarata. Insomma, un coperchio buono per ogni pentola di pregevole affidabilità politica.
Sì Faraone: c’è una “cricca” della cultura e dello spettacolo a Palermo. Grazie per averlo detto tanto chiaramente.
Franz
Dario Fo faceva delle distinzioni nella satira: quella “passatempo” fine a sé stessa che magari fa pure ridere qualche minuto, appunto fa passare il tempo, e quella intelligente ed utile che oltre a fare ridere fustiga e forma le coscienze.
La stessa cosa si DEVE fare ogni volta che si parla di cultura a Palermo, perché anche in questo caso, e quasi in tutti peraltro, di vera cultura se ne vede poca, ma si vede molto passatempo, che al limite si potrebbe chiamare spettacolo passatempo, e nei casi citati da Faraone l’aggravante è che si tratta di passatempo da usare come MEZZO per fare business poco chiaro. Cultura? … Anche sulle eccellenze, definizione usata da Faraone, a parte gli artisti apprezzati anche fuori dalla Sicilia, forse si dovrebbe specificare che si tratta di eccellenze in rapporto a un microcosmo piuttosto isolato.
Innanzitutto festeggiare cachibbardo è da dementi se lo fanno i siciliani, dato che rappresenta l’inizio della fine della Sicilia ( da precisare che la mentalità e la classe pseudo-politica proliferate e che ne sono le conseguenze della farsa-unità hanno dato il colpo di grazia ); mentre il fatto che venga a specularci daverio se non altro è nella logica della perpetuazione della truffa operata a suo tempo e continuata in questi 150 anni in concorso con gli opportunisti e arrivisti locali ( allora, 150 anni fa, pure traditori ), niente di nuovo, allora come adesso. Si deve tenere conto e diffonderlo ai non informati che daverio è stato e forse lo è ancora semplicemente un mercante d’arte laureato in economia alla Bocconi di Milano; in aggiunta mi sta sulle palle daverio ( and Co. ), perché non ho voglia di pagare per questa gente, come se non bastasse di pagare per il parassitismo regionale e comunale che costa gran parte del PIL per non-attività improduttive ( e magari ce ne sono non pochi che in questo momento invece di lavorare – ma a fare cosa? ammesso – sono connessi a tampasiare su internet ).
@kk,
Pongo un quesito. Come mai nessuno ha mai pensato che un evento come il festino,per essere davvero un volano per il turismo per la città di Palermo, debba essere programmato con almeno due anni di anticipo? A cosa serve spendere migliaia, quando non milioni di euro (in passato è accaduto anche questo…)in manifesti e soldi per la comunicazione per pubblicizzare un evento della città in città, e invece nessuno di questi geni della cultura, ha mai pensato di pubblicizzarlo in maiera sistematica con tour operator o compagnie di crociera, con campagne di comunicazione mirate ed inserite in circuiti mirati?
@Callea; sul fatto che Cammarata non ha nessuna colpa io ci andrei molto cauto. La pregherei di non usare il plurale maiestatis quando afferma che “Cammarata […] rappresenta la città e quello che intimamente siamo”. Io conosco anche un’altra Palermo, che devo dire, è anche ben rappresentata in questo blog e le generalizzazioni non mi sono mai piaciute.
Giovanni, con tutto il rispetto del mondo, la logica del “noi meritiamo” è quella che ha portato allo sfascio. Ci sono nomi e cognomi che si sono opposti fin dall’inizio della prima sindacatura. Nomi e cognomi, nati e residenti in città, che mai hanno lavorato in sinergia con Comune, Provincia, Regione e realtà Stabili finanziate pubblicamente, portando ovunque (e per ovunque intendo davvero “ovunque”) fuorché a Palermo il proprio mestiere (per scelta o anche semplice colpo di culo, non sono così supponente da non valutare anche codesta ipotesi). Le responsabilità non sono collettive, ma individuali. Più responsabilità individuali non creano un concorso di colpa, ma una moltiplicazione della collusione. Sennò, con la logica partitiva della redistribuzione della colpa, è inutile offendersi quando dicono che al sud siamo tutti quanti mafiosi, ma tutti tutti tutti. Qualcuno pensa di meritarselo? È un suo problema, non mio. Il mio problema è la munnìzza, lei sì davvero ovunque.
Giovanni, con tutto il rispetto del mondo, la logica del “noi meritiamo” è quella che ha portato allo sfascio. Ci sono nomi e cognomi che si sono opposti fin dall’inizio della prima sindacatura. Nomi e cognomi, nati e residenti in città, che mai hanno lavorato in sinergia con Comune, Provincia, Regione e realtà Stabili finanziate pubblicamente, portando ovunque (e per ovunque intendo davvero “ovunque”) fuorché a Palermo il proprio mestiere (per scelta o anche semplice colpo di culo, non sono così supponente da non valutare anche codesta ipotesi). Le responsabilità non sono collettive, ma individuali. Più responsabilità individuali non creano un concorso di colpa, ma una moltiplicazione della collusione. Sennò, logica partitiva della redistribuzione della colpa, è inutile offendersi quando dicono che al sud siamo tutti mafiosi, ma tutti tutti tutti. Qualcuno pensa di meritarselo? È un suo problema, non mio. Il mio problema è la munnìzza, lei sì davvero ovunque.
Il problema non è l’assenza del sindaco, ne la presenza di uomini delle macchine veloce, il problema è il pranzo pesante a casa della mia madre a mezza giorno di una spina nella mia pancia come la nostra città. è così Giovanni Callea?
Mi dispiace, Cari Enia e Callea, collaborare con Scuderi equivale a fare il gioco di Cammarata, niente certificati di verginità, please! Mi aspetto un’alzata di scudi:
@Davide enia
@Davide Faraone,
qualche anno fa conobbi daniela von sheit (non sono certo di come si scriva il nome e mene scuso) direttrice del centro culturale francese a Palermo, ora è andata via.
Mi raccontò, sgomenta per la passività dei nostri intellettuali cittadini, che quando Lione fu nominata capitale della cultura francese gli intellettuali si riunirono e produssero il progetto “Lione capitale della cultura”. Poi chiesero un appuntamento con l’assessore, misero il documento sulla sua scrivania e dissero semplicemente: “ecco il progetto di Lione capitale della cultura, realizzalo”.
E sai che fece l’assessore?: Lo realizzò.
Caro davide, sai che stimo il tuo lavoro ed i tuoi successi nazionali, questi sono frutto di bravura e “culo” individuali, non collettivi, hai ragione nel dirlo. Questi successi ti fanno onore in quanto persona di talento.
Ma se non accettimo che accanto ai successi individuali (anche io ne potrei citare alcuni miei) abbiamo la co-responsabilità di un fallimento collettivo, continueremo a cercare responsabili esterni e quindi non ci riconosceremo il potere di cambiare le cose (perchè potremo sempre dire tizio e caio non fanno il proprio dovere).
So che la mia posizione rischia facili attacchi, Cammarata rappresenta una modalità “culturale” della nostra città, quella della maggioranza. Quella di una città con le cricche nella cultura, nei parcheggi, ecc. ecc. Attaccarlo è oggi la cosa più semplice (non che intenda difenderlo, sia chiaro), ma ci distrare dal vero problema, perchè non ho dubbi che in una città diversa, quanto accaduto a Palermo negli ultimi anni non sarebbe potuto accadere: Parigi sdarebbe insorta da tempo, per capirci.
Ribadisco Cammarata non ha colpa perchè garantisce gli interessi di quelli che lo vogliono al posto in cui è. Non a caso ha appena incassato appoggio dal capo del governo. Quindi non ha colpe. Opera nella direzione di un mandato preciso (da non sottovalutare ad esempio che il disastro rifiuti sia funzionale ad aprire la strada all’inceneritore). Le colpe le abbiamo noi che sembriamo inebetiti ed impotenti di fornte a tanto abbandono.
Purtroppo Davide Faraone, la parte della città rappresentata su questo blog è minoritaria e non ha alcuna capacità di generare influenza positiva sull’altra. Purtroppo è una nicchia non rappresentativa; ed ormai fin troppo orientata all’autocommiserazione (ed io sono e mi sento un utente di questo spazi e quindi me stesso è il primo che critico).
Nel complesso siamo cittadini assenti o disattenti, che ci piaccia o no. E lo dico pur nel rispettare il lavoro individuale che in direzione “ostinata e contraria” ciascuno di noi prova a compiere.
l'”illustrissimo” prof. Daverio ha riferito alla presentazione ufficiale del festino di quest’anno che la statua per il festino verrà costruita a murano sotto la supervisione di un artista belga che vive a milano…
Ecco. Già tutto deciso.
Evidentemente come dice l’illustrissimo prof. Daverio gli artisti locali sono tutti senza palle. Oppure più semplicemente meglio far entrare i soldini ai suoi amici artisti e fregarsene di coinvolgere gli artisti locali.
ma vero è che si andrà in processione con i lumini in mano?
Chi cannili i’ cira ci siamo ridotti?? 😉
http://www.youtube.com/watch?v=oXgJ5CuGMcM&feature=related
Ho sempre apprezzato Daverio, persona dalla squisita cultura e che ha portato uno sprazzo di originalità in un mondo dominato (almeno agli “alti livelli”) da personaggi dubbi come Sgarbi. Non capisco quindi questo agguerrirsi contro ciò che non é “indigeno”. Se poi vogliamo parlare chiaramente, mi piacerebbe conoscerli questi miei concittadini tanto desiderosi di cultura…in fondo sono gli stessi che COME ANIMALI riducono la città ad un campo di battaglia dopo il cenone di capodanno o dopo i botti di Santa Rosalia. Poi per carità, c’é sempre il festival FORST (che la dice tutta sulla vera vocazione della nostra cottà) ma per una volta che qualcuno CON ESPERIENZA fa una cosa, bisogna stroncarlo????
@francescopistone
infatti io non credo che Scuderi sia il problema, e pur non avendo mai collaborato con lui lo difendo senza remore. Nel vuoto cittadino e nell’assenza di regole (che certamente non ha creato lui) gestisce uno spazio pubblico e denari pubblici, tutto in maniera più che dingitosa. Se non ci fosse stata la sua attività non ci sarebbe stata alcuna attività, questo è il punto. Scuderi non è il problema, ribadisco, semmai è l’occasionr per vedere da un altro punto di vista i problemi della città.
D’altro canto gli spazi della cultura cittadini occupati malamente sono tanti ed altri (es il Teatro Biondo, che dovrebbe essere il teatro stabile di Palermo ed invece è il feudo di un anziano signore). Sia chiaro non credo che le modalità di assegnazioni degli spazi pubblici a Palermo siano corrette, ma in assenza di regole è errato prendersela con chi si arrangia come può.
beh signori dato che si discute su soldi buttati su una manifestazione su garibaldi, uniamoci uomini di buona volonta’, forse nn arriveremo a mille , ma almeno 500 anime palermitane pure ci saranno e che Dio ce la mandi buona. Io che ho vissuto alll’estero posso dire che manca totalmente una coscienza civile , quindi a parte qualche azione garibaldina , vi suggerisco di lavorare sulle generazioni dei giovani dagli 8 ai 16 anni!P.s: un mese fa sono andato al Archivio Comunale per visitare la mostra sui manoscritti garibaldini e nn si vedeva niente , mancavano le luci!!!
@GIGI
Daverio è speculare a Sgarbi, sono due facce della stessa medagli. Non te ne sei ancora reso conto?
Credo che non si centri il problema: il festino sarà un’ennesima buffonata, e questo NONOSTANTE l’intervento di un “economo” quale Daverio, che senza dovere per forza essere equiparato ad un mercenario (categoria che altrimenti andrebbe estesa a molte categorie) fa un servizio di consulenza. Che lo faccia per una persona che definire prossimo più ai rettili che alla specie umana (nonostante il sorriso equestre) é un dettaglio.
Quello che voglio dire é che come molti si augurano un commissionamento degli affari politici a Palermo, dal momento che la classe politica INTERA é marcia, allo stesso modo ben vengano i “commissionamenti della cultura”. Io tutti sti grandi artisti a Palermo non li ho mai visti…e non faccio lo schizzinoso solo perché vivo a Parigi!
@GIGI
grazie mille per i complimenti 😉
posto di seguito quello che ho scritto come commento al post di Alfio Scuderi….:
Gentile Scuderi, inviti alla coerenza da parte sua, non sono accetti.
Lei usufruisce di uno spazio pubblico a titolo gratuito, che appartiene all’Amministrazione,il cui restauro è costato 5 milioni di euro alle casse pubbliche. All’interno vi gestisce un bar, affidato non si sa a chi senza uno straccio di avviso pubblico.
Lo stesso dicasi per altri suoi colleghi che addirittura hanno subappaltato un ristorante all’interno di un locale dato in affidamento dal Comune…
Su Garibaldi quella delle maestranze locali è una favola e Lei lo sa bene,è tutto illustrato benissimo nel post a mia firma..
Sulla volgarità gentile Scuderi, abbiamo concetti diversi e non coincidenti. Per me volgare è usufruire di uno spazio senza pagare alcun canone come fà Lei o tante altre piccole cosucce, come sentirmi dire dagli uffici “le assicuro Onorevole che quest’anno non ci sono ombre…” Mi scusi, ma cosa significa, che negli anni scorsi vi sono state??
In merito alle persone che cenano con Lei, proprio perchè il sistema è quello che Lei conosce bene e meglio di altri, le assicuro che sono i primi a lamentarsi non appena Lei volta le spalle o non risponde alle “attese” di costoro…
In merito al mio operato alla Regione, la invito a visitare il sito dell’ARS e verificare la quantità e la qualità del lavoro,le consiglio di dare anche un’occhiata all’atto n. 725 del 01/09/09 nelle risposte all’interrogazione è presente anche qualche suo amico…
Per il resto sono bene accetti tutti i suggerimenti che mi vorrà dare al fine di adempiere al meglio il mio mandato di deputato regionale. Io mi occcupo di tante cose. Ma se ha qualcosa da denunciare sul circuito del Mito o altro, la aspetto presso la mia segreteria e sono lieto di mettermi a sua disposizione per ascoltare quello che sà e presentare un atto ispettivo, all’ARS su ciò che lei ritiene opportuno…
Davide Faraone
ho trovato in questi giorni quest’articolo a riguardo e l’ho trovato molto interessante: http://www.livesicilia.it/2010/07/04/grazie-al-festino-mi-pugnalarono/
PENSARE, RITENERE, TROVARSI “COSTRETTO” A POLEMIZZARE, ……
@ cons. Davide Faraone
Domanda: lei di fronte a tutto quello di cui è consapevole sulla cultura (gestione comunale, eventi) e di cui ha scritto in questo post, come si è mosso operativamente per tutelare i diritti di tutti i cittadini e di tutte le associazioni culturali palermitane escluse e per tutelare la gestione dei soldi pubblici preziosissimi?
Denunzie alla magistratura ne ha fatto?
Riprendo le sue testuali dichiarazioni:
…vi siano associazioni culturali, che fanno numeri da S.p.A., non partecipano alle gare e fanno gli “imprenditori fuori mercato”…. perchè se questo non è legale e soprattutto se conosciuto, va denunziato alle autorità giudiziarie.
È un’anomalia, il fatto che Daverio abbia attestato la congruità economica dei progetti delle Associazioni Scena Aperta e Scena Dinamica se per la normativa vigente sulla gestione degli enti locali, un consulente esterno non può attestare alcuna congruità di prezzi di servizi o beni pagati con soldi comunali cioè pubblici (questa competenza spetta al dirigente), anche per questa anomalia amministrativa andrebbe consultata la corte dei conti, domanda correlata: è stata da lei o dal suo gruppo consiliare già consultata ufficialmente in merito ?
Credo che le interrogazioni consiliari (se già inviate agli uffici della cultura) da sole non è che risolvono il problema!
Poi se lei in virtù delle anomalie riscontrate ha già interessato gli organi giudiziari preposti e ce lo conferma, noi potremo prenderne atto in questo blog e la ringrazieremmo pure in qualità di cittadini di Palermo.
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….ritengo che l’utilizzo della procedura negoziata, che comporta un elevato grado di discrezionalità in quanto dà luogo ad arbitrarie ed illegittime preferenze a favore di alcuni operatori ed a scapito di altri, non è applicabile in questo caso…. se lei ritiene che la procedura negoziata non sia applicabile, e ne è certo al 100%, anche in questo caso – per tutelare le risorse pubbliche e la corretta gestione – deve rivolgersi agli organi giudiziari competenti, altrimenti ritenere qualcosa non porta a niente se non si fa seguire un azione concreta atta a dimostrare “giuridicamente” la correttezza procedurale delle proprie tesi in merito all’argomento affidamento di fornitura di servizi a privati.
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Un regolamento di gestione dei fondi da destinare alla cultura organizzata ed erogata da privati, a quando ?
Un regolamento per l’assegnazione degli spazi comunali da adibire a finalità culturali con trasparenti requisiti, a quando?
Non basta fare una proposta di regolamento e buttarla all’ordine del consiglio (per chi lo ha già fatto al comune di palermo). Poi si ci deve stare sopra settimane, mesi, fino a quando viene limata, anche emendata ed approvata, come si fa con il bilancio ogni anno.
Oltre a farli approvare (e ci auguriamo sempre che un giorno avverrà!) bisogna anche monitorarne la corretta applicazione, istituendo un apposita commissione consiliare che accede agli atti concernenti le assegnazioni (di beni e fondi pubblici per la cultura).
Ci tenga informato cons. Faraone, perchè il popolo del web, e non solo, apprezza le partecipazione dei rappresentanti istituzionali del popolo alla trattazione di argomenti di pubblica utilità.
Però le chiedo gentilmente, oltre a fare un quadro esaustivo di quello che fa l’esecutivo, ci faccia anche un quadro chiaro di cosa fa lei in questo campo della cultura e della gestione degli eventi e della gestione dell’affidamento degli spazi pubblici per la cultura.
Ci serve per mettere a confronto soggetti politici diversi sull’operato svolto nella gestione della pubblica amministrazione comunale.
Dobbiamo essere sempre in condizioni di capire che se da un lato c’è nome e cognome che opera concretamente in maniera scorretta sulla gestione della cosa pubblica, dall’altra parte ci deve essere nome e cognome che si attiva concretamente affinchè si operi nella maniera invece corretta.
Sicura di essere stata chiara le porgo cordiali saluti
@Sandra,
Perchè non viene a collaborare nella mia segreteria?
Mi stupisce che anzichè aver rilevato che Scuderi nel suo post non entra nel merito di nessuna delle cose da me dichiarate, così come non ho ricevuto per le stesse alcuna querela…Lei mi ponga questi quesiti.
Io ho un incarico politico, non sono un magistrato,come pensa di esserlo invece qualche mio collega che confonde i ruoli…Le dirò invece, che molte, tante delle mie interrogazioni terminano con la richiesta di ritiro degli atti amministrativi o con la richiesta agli uffici di inviare tutto alla corte dei conti, e su parecchie altre (come nel caso delle assunzioni nelle aziende speciali, che ho denunciato) sono stato sentito dalla procura…Per il resto laddove il magistrato riscontra che vi siano gli estremi per la procedura d’ufficio, è libero di avviare o meno un’indagine.
La invito a dare uno sguardo sul sito del comune al lavoro svolto dal 2001 ad oggi e se vuole ad acquisire gli atti, sono pubblici, si farà un’idea più chiara di chi lavora e chi no…
Mi rendo conto -ne ho parlato in occasione della tarsu con uno degli autori di questo blog-, che la percezione che si ha della politica al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, è pessima. Ma è anche vero che la tendenza a massificare senza approfondire, senza avere la benchè minima idea del lavoro che si svolge, dei limiti e delle resistenze che si incontrano o contro cui ci scontra, a mettere tutti sullo stesso piano; và per la maggiore ed è un utile giustificazione per chi ha come sport preferito il tiro al bersaglio sulla politica o sul politico. Se fai perchè fai, se non fai perchè non fai…l’invito è sempre valido..
Davide Faraone
@ cons. Davide Faraone
Rispondo alla sua domanda iniziale e finale:
il lavoro c’è l’ho già. Non sono in cerca di un lavoro. La ringrazio comunque.
La sua richiesta mi ricorda ironicamente gli hacker informatici che una volta entrati nel sistema del Pentagono vengono assunti dallo stesso come dipendenti 😉
–
Io ho risposto immediatamente alla sua domanda, ma lei non ha risposto alle mie.
Di Alfio Scuderi non mi importa. Lui è rappresentante dei suoi stessi interessi. Lui non è un rappresentante della volontà popolare al comune di Palermo. Lei invece si.
Da un rappresentante della volontà popolare un cittadino, i cittadini, si aspettano l’impegno concreto a 360° nella difesa dei diritti dei cittadini stessi. L’impegno profuso nella difesa dei diritti dei cittadini e in quello di salvaguardia e buona gestione delle finanze comunali, quando se ne presentano le circostanze, si concretizza in atti puntuali. Gli atti puntuali possono consistere nell’avvio delle procedure quali interrogazioni consiliari e su questo sono sicura che lei opera alacremente.
Tuttavia le dichiarazioni da lei stesso riportate in questo post, comportano l’assunzione di responsabilità precise, puntuali e diversificate dalle procedure delle interrogazioni consiliari.
Cioè per me cittadina che leggo le sue dichiarazioni, trovo un estrema gravità nelle stesse. La nostra democrazia ci fornisce degli strumenti che noi tutti (cittadini e consiglieri comunali pure!) possiamo utilizzare affinchè siano attivate procedure per le quali il sistema giudiziario possa svolgere il suo ruolo di “fare chiarezza” sugli eventi accaduti e sulla corretta o meno gestione delle procedure amministrative di un ente pubblico.
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Nessun cittadino pensa o pretende che lei, consigliere comunale, debba fare il magistrato, ma i cittadini, e sono molti, si aspettano che un garante dei diritti dei cittadini stessi nella pubblica amministrazione (consiglieri comunali anche e perché no’) possa, anzi debba, fare presente ufficialmente agli organi giudiziari ogni tipologia di illegittimità riscontrata nella gestione degli atti pubblici (determinazioni dirigenziali, deliberazioni di giunta, ordinanze).
Non si comprende perché lei in quanto “politico” non possa denunziare agli organi giudiziari (magistratura ,corte dei conti, …) quanto da lei stesso dichiarato, come anomalo, nel presente post di Rosalio. L’essere politico non le toglie dei “diritti” di denunziare, così come potrebbe fare ogni cittadino in qualsiasi giorno dell’anno nella tutela dei propri interessi.
Non le si chiede di emettere sentenze, lei non è giudice di un tribunale italiano e quindi non lo potrebbe fare. Le si chiede, nella sua veste di consigliere, cioè rappresentante della volontà popolare, di fare presente all’autorità giudiziaria le anomalie da lei riscontrate nella gestione della cosa pubblica e le relative prove in suo possesso, poi se il sistema giudiziario intende avviare o meno indagini sul caso, non sta né a lei consigliere né a noi cittadini stabilirlo.
Se lei, come tutti gli altri consiglieri comunali, si facesse portatore di denunzie agli organi giudiziari sulle anomalie, quando riscontrate e comunicate anche a mezzo stampa, nella gestione dell’attività amministrativa del comune, i cittadini si potrebbero probabilmente sentire piu’ rappresentati.
Quando invece le strane anomalie vengono rappresentate, come in questo caso della gestione attività culturali del comune, in un post dove vengono utilizzati termini “ritengo”, “mi trovo costretto a polemizzare”, “penso” succede che i cittadini pensano così: ma noi cittadini che siamo allo scuro dei fatti possiamo “pensare”, “ritenere”, ma un consigliere che per missione ha quella di vigilare sulla gestione dell’attività amministrativa, oltre che proporre (regolamenti cultura, fondi cultura, assegnazione beni confiscati, …), deve anche andare operativamente e concretamente al di là del pensare e ritenere.
“Io” penso e ritengo che la gestione delle attività culturali siano anomale ma non ho le prove, non sono consigliere comunale per essere più addentro alle questioni comunali, e quindi non posso inviare una proposta di post a Rosalio per parlare di questi argomenti, ma lei cons. Faraone è in una posizione diversa dalla mia, cittadina qualunque, e se fa queste dichiarazioni che ritengo essere pesanti, gravi (perché comportano chiare assunzioni di responsabilità per i redattori di atti pubblici), allora deve comunicare le sue prove, se le ha, agli organi giudiziari!!! Questo mi aspetto io cittadina palermitana da lei consigliere comunale. Poi il sistema giudiziario farà, o non farà, il suo corso, ma lei in quanto detentore di prove avrà fatto, oltre all’interrogazione consiliare, il suo dovere civico.
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Concludo.
Non ha risposto alle mie domande sulla presentazione all’ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale delle proposte di regolamento comunale sull’affidamento degli spazi comunali per attività culturali da svolgere da parte delle associazioni private, di regolamento comunale sull’affidamento dei fondi comunali per la realizzazione di attività culturali alle associazioni private e sul regolamento di assegnazione dei beni confiscati alla mafia.
Se sono state presentate le suddette proposte indichi cortesemente a quale ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale sono state presentate e da quale gruppo consiliare o consigliere sono state presentate e lo status del relativo iter procedurale. Non mi risponda di andare a visitare http://www.comune.palermo.it bensì mi risponda con le date precise se ne è a conoscenza. Se lei non ha tempo (per via dei suoi molteplici incarichi politici) si faccia collaborare gentilmente dalla sua segreteria che sono sicura sarà dotata di valido ed efficiente personale.
A me cittadina palermitana che paga le tasse interessa conoscere queste informazioni sulle proposte di regolamenti comunali, attività nella quale, per legge, il consiglio comunale esprime uno dei suoi più importanti ruoli istituzionali.
La ringrazio per le risposte che vorrà formirmi.
Saluti
Caro Faraone,
io trovo apprezzabile che lei presenti il suo lavoro su questo blog e dialoghi con i suoi (potenziali) elettori.
C’è una cosa che non ho ben capito. Quando viene a conoscenza delle irregolarità che ci presenta in questo post cosa fà? Più precisamente non mi è chiaro se:
1 – si limiti a presentare interrogazioni
2 – si limiti a diffondere pubblicamente la notizia e se per caso un magistrato ne viene a conoscenza e decide di indagare tanto meglio
3 – denuncia il fatto alla Procura della Repubblica, che provvede poi ad accertare se costituisca un illecito
4- altro o mix delle precedenti. (Spieghi)
Grazie
@Sandra.
Se Lei pensa che può fare il bene della sua città e si vuole impegnare le reitero l’invito ad una collaborazione, nessuno le sta offrendo un lavoro, mi avvalgo della collaborazione di tantissime persone che a titolo gratuito, credendo in un idea di città diversa, offrono la propria professionilità e il proprio tempo…Lei è interessata alle attività culturali? Potrebbe occuparsi e sviluppare tutto quanto concerne il settore. La politica è la scienza più “architettonica” di tutte, diceva Aristotele nell”etica, perchè le comprende tutte e proprio per questo c’è bisogno di tanti che anzichè criticare comodamente seduti dietro un PC a casa si sbraccino e diano una mano a cambiare le cose…La lascio, non replicherò più ai suoi post…La sua animosità è sospetta almeno quanto la sua identità…
Ah, nutre pure i sospetti sulla mia identità (questa purtroppo è una cultura che non coltivo):
sandra lo verde, cittadina palermitana;
ormai nel suo immaginario sarò l’hacker “consiliare” 🙂 spero davvero di no.
A tutela della mia privacy non fornisco ulteriori informazioni, non sono un personaggio pubblico. Nè un politico eletto dai cittadini elettori.
Ho posto educatamente alcune domande alle quali liberamente non sono state fornite risposte da un consigliere comunale. Risposte che sarebbero state utili a migliaia di cittadini palermitani. Confesso che spesso molti cittadini ci illudiamo nell’avere aspettative (anche solo risposte e non posti di lavoro) dai rappresentati istituzionali che eleggiamo con il voto.
Per quanto mi riguarda si conclude il confronto civile di cittadina con un consigliere comunale in un blog palermitano.
Ringrazio di cuore per la sua reiterata e graziosa richiesta di collaborazione, ma devo rifiutare (chissà un giorno?!) per via degli impegni di famiglia e lavorativi. Oggi se mi sono potuta dilungare dietro il pc (come lei stesso ha sottolineato e lo ammetto) è perchè sono fuori casa per lavoro e, stanca fisicamente, non mi andava di scendere a fare una passeggiata prima di dormire.
Buon lavoro
@Faraone “La politica è la scienza più “architettonica” di tutte, diceva Aristotele nell”etica, perchè le comprende tutte e proprio per questo c’è bisogno di tanti che anzichè criticare comodamente seduti dietro un PC a casa si sbraccino e diano una mano a cambiare le cose…” Ma quindi il succo sarebbe che dobbiamo venire tutti al Consiglio? Ma allora perchè vi fate eleggere come nostri rappresentanti? Non nascondo che le risposte che aspetta Sandra le avrei lette volentieri anch’io…è sempre in tempo per dire la sua!Fossi in lei, invece di chiedere al cittadino comune di sbracciarsi, qualcosina per dimostrare il mio impegno lo farei. Trinderandosi dietro ‘il sospetto’ e chiudendo ogni tipo di dialogo le si potrebbe replicare che è facile fare la parte del ‘giusto’ seduto dietro un Pc.
Spiazza i sovrani la puntigliosità dei sudditi che tornano cittadini e chiedono conto e ragione…
Grazie sandra, interveti come quelli tuoi fanno tornare venire la voglia di fare i cittadini. Rinuncia più spesso alle passeggiate serali per amor di democrazia 🙂
A me invece perchè non risponde?
w sandra
Faraone e Scuderi hanno preso il rischio del confronto pubblico, in un posto che in generale è intellettualmente più evoluto rispetto al pubblico servile che incontrano in genere in città, cioè quelli del dottore e salamalecchi vari e linguaggio ridicolo del clima clientelare. Ma oltre a portare qui le liti di cortile del politichese non sono capaci di dare nessuna risposta o proposta seria per il bene della città; addirittura Faraone ( che ha doppio incarico ed in un Paese normale non dovrebbe ) chiede l’aiuto attivo dei cittadini, e lui che ci sta a fare con due incarichi e due stipendi? Se li divida, allora, coi cittadini attivi che danno le loro idee, come i diritti d’autore. Lo stesso Faraone non ha risposte sulle “eccellenze” artistiche come non ci ha detto cos’è cultura e cos’è semplice passatempo e pretesto per inventarsi spese ed occupazione ( quasi tutti gli eventi-non-eventi ). Scuderi nel suo curriculum dove inserisce semplici impieghi al servizio di Giambrone ed altri non ha al suo attivo nemmeno un’iniziativa privata da imprenditore dello spettacolo né tantomeno, ancor meno, da artista; quindi per quanto mi riguarda non è giudicabile, è ingiudicabile, tra l’altro lavorare sul festino vuol dire usare un copione consolidato da lunghissimo tempo, apportando leggere modifiche che definirei artigianali ma non vedo dov’è l’invenzione artistica, che può essere tale solo per la sua originalità.
Entrambi non rispondono sullo spreco ambiguo di denaro pubblico per festeggiare un mercenario al servizio di quelli che hanno affossato la Sicilia, questi festeggiamenti a garibaldi sono materia per psichiatria, o forse è sindrome di Stoccolma, o più semplicemente festeggiano perché è proprio grazie ai metodi del similpaeseitalia che loro possono mettere in atto i loro giochetti fini a sé stessi?
Vi ci siete trovati in mezzo a queste persone che dovrebbero parlare di POLITICA ed amministrare, mentre “dibattono” tra di loro? Qui ne hanno offerto un esempio. E’ sfinente, surreale, non hanno nessun senso della concretezza, non parliamo di spirito e capacità manageriali, solo giochetti di cortile ( nemmeno dialettica ) del politichese, parlano di numeri e accordi di alleanze opportuniste ( toccu io, tocchi tu ) usando linguaggio banale insignificante, usano gli stessi criteri come se parlassero dei tornei di calcio amatoriale (?) di periferia, imparano quattro frasi stereotipate che ripetono alla meno peggio, questi con la gestione della città non c’entrano un tubo, è teatro dell’assurdo; a me da lontano non sembrano neanche veri e quando li vedo da vicino mi mollo uno schiaffo per capire se sogno e se non sono dentro un incubo.
Lo ripeto per par condicio: i piemontesi ed il mercenario che loro stanno festeggiando, dilapidando milioni di euro, come detto in precedenza hanno messo in atto una serie di malefatte per affossare la Sicilia e le hanno ripetute affermate ed aggravate per decenni, ma gli indigeni, che sono la conseguenza della farsa-unità ( e forse pure per formazione del DNA ) hanno ultimato l’opera di affossamento, la situazione storica sociale politica ha generato una classe di “dirigenti” che potrebbero a malapena amministrare un condominio di 4 appartamenti.
vediamo di capirci qualcosa da soli interrogando questa volta la rete, quella di sicuro non si può girarci le spalle, per capirci “do it youself style”
allora,
http://www.comune.palermo.it/comune/consiglio/Mozioni/Elenco_Mozioni_2008.htm
=
Mozione in Consiglio Comunale n. 23 del 07/02/2008.
Proponente/Relatore: consigliere Terminelli Antonino
Oggetto: Emergenza cultura a Palermo. Regole per un dialogo.
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http://www.nadiaspallitta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1443&Itemid=1
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7 Luglio 2010 consigliere comunale Nadia Spallitta ribadisce assenza di trattazione del regolamento cultura – (“…in assenza di un regolamento sulle attività culturali che dal 2007 è all’ordine del giorno senza che inspiegabilmente sia stato ancora trattato…”)
–
http://www.nadiaspallitta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1010&Itemid=33
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4 gennaio 2010 – Nadia Spallitta si occupa del regolamento cultura (“Con riferimento al regolamento, si era aperto un interessante dibattito cittadino che aveva portato – anche da parte degli stessi soggetti coinvolti – alla proposizione di emendamenti depositati in commissione cultura presso la quale è fermo il predetto regolamento, senza alcuna formale motivazione per questa battuta d’arresto.”)
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http://www.comune.palermo.it/comune/consiglio/consiglieri/elezioni_2007/commissioni_consiliari_permanenti.htm
=
se vogliamo vedere chi sono i membri della Commissione Cultura, non possiamo essere accontentati perché il link del comune è stato rimosso come quello di di tutte le commissioni consiliari (questa volta il web ci ha girato le spalle o meglio ce le ha girate il webpadrone).
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http://www.nadiaspallitta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=521&Itemid=30
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24 giugno 2009 – Nadia Spallitta chiede che sia portato in aula e discusso il regolamento delle attività culturali, integrato con gli emendamenti proposti dagli artisti e dagli operatori culturali palermitani
–
http://www.nadiaspallitta.it/index.php?option=com_content&task=view&id=418&Itemid=30
=
12 maggio 2009 – (“ll silenzio e l’inerzia dell’Amministrazione rispetto alle richieste presentate da tutti gli artisti palermitani, rivolte all’assegnazione degli spazi pubblici secondo criteri di trasparenza e di imparzialità …..”) – (“Ci impegneremo affinché venga riaperto il dibattito sul regolamento cultura, necessario per dare risposte ai tanti operatori e agli artisti che si sono impegnati e hanno partecipato alla stesura di proposte presentate alla commissione consiliare competente……”)
–
riassuntino:
Nel febbraio 2008 Terminelli propone in consiglio una mozione per il dialogo sulla cultura;
Dal maggio 2009 in poi, in diverse occasioni scadenzate da giorni precisi, Spallitta fa presente che esiste una proposta di regolamento per le attività culturali, integrato pure con le proposte degli operatori del settore, quindi anche concertato (cioè valore sociale aggiunto al documento), ma sembra di capire che il regolamento sia fermo in Commissione Cultura, Commissione competente che al momento non sappiamo da chi sia formata (nomi e cognomi di consiglieri) per via del sito web del comune non attivo in quella specifica pagina. Se lo sapessimo potremmo domandare a quei consiglieri perchè quel regolamento è stato stoppato.
Insomma, per chi fosse rimasto/a con qualche dubbio questa è una piccola ricostruzione, rigorosamente web-based, della vicenda “proposta regolamento comunale cultura” e “proposta regolamento comunale assegnazione beni pubblici per attività culturali”.
Che si fa ?
Idea: proviamo a interrogare qualche altro consigliere comunale che ci ha fornito nel web qualche mollichina da seguire, tentar non nuoce, domandiamo a Nadia Spallitta e a Ninni Terminelli (l’autore della mozione del 2008), chi sono i membri della Commissione Cultura e perchè una proposta di regolamento comunale, corredata anche di proposte degli operatori culturali, si può arrestare così bruscamente in esame al Consiglio e restare lì per anni, o quanto meno in esame alla Commissione consiliare Cultura.
E domandiamo se già la prossima settimana si possono impegnare a riportare queste proposte di regolamento all’esame della Commissione Cultura per una trattazione e speriamo rapida approvazione.
Che dite, tentiamo?
Ma si tentiamo ! Augurandoci che questa volta ci diano retta.
@Gigi
una piccola precisazione sul doppio stipendio.
Ne percepisco solo uno è un obbligo di legge.
@Sandra, grazie di essere cosi caparbia, solo questo ci salva dalla totale indifferenza. Questo consigliere che non si degna di rispondere sul merito… lo dica esplicitamente: non so di che si sta parlando. schiettezza zero. invece flirta col berlusconismo del “lavora con noi al ministero” alla Marcegaglia quando gli rompe le scatole. ma alla fine chi sono io per parlare… non so, nel merito sempre, chi è tale Daverio. ho solo capito che è un incompetente. e come tutti gli incompetenti è esaltato (e si esalta alquanto) in un clima di sciatteria culturale.
Signor Faraone, prendo nota della sua precisazione. Mi sono informato, velocemente lo ammetto, ed ho letto cose contrastanti: leggi che esistono ma non sempre sono rispettate, scappatoie, altri che effettivamente si dimettono da un doppio incarico e doppio stipendio. Infine, quanto segue conferma la sua precisazione: “I consiglieri comunali eletti in Regione percepiscono “solo” lo stipendio da consigliere regionale ex-art. 82 e 83 del testo unico degli enti locali”. E’ come dice lei, che pero’ si tiene il doppio incarico; non mi interessa conoscere la logica né la cronologia nella sua scelta, suppongo che lei abbia il dono dell’ubiquità dato che al Comune ed alla Regione si lavora duro e per tante ore anche notturne.
Suppongo pure che lei abbia scelto indennità e annessi da deputato, che in realtà sono più interessanti, per lei e probabilmente pure per il suo partito e per il suo portaborse, dei gettoni di presenza al Comune. Più interessanti e più variegati, alcuni dettagli pure divertenti:
– Indennità parlamentare ( in realtà si leggono cifre sempre diverse, e poi l’indennità è arrotondata, moltiplicata da tanti altre… genialità; c’è chi dice che arrivano a 12000 euro mensili, altri dicono 14000, altri 18000, insomma sono tante le cose da sommare )
– Diaria. Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Palermo, sulla base della stessa legge regionale n. 44 del 30 dicembre 1965. La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 129,11 euro perogni giorno in cui il Deputato non partecipi alle attività parlamentari.
– Rimborso delle spese per lo svolgimento del mandato parlamentare. Per le spese sostenute per le attività e i compiti connessi con lo svolgimento del mandatoparlamentare non viene erogato alcun rimborso al singolo Deputato poichè è previsto che ilcontributo mensile di 4.678,36 euro venga assegnato direttamente al Gruppo parlamentaredi appartenenza.
– Spese di trasporto e spese di viaggio
I Deputati usufruiscono della tessera per la circolazione autostradale in Sicilia. Nel caso in cui il Deputato rinunci alla gratuità dei trasporti marittimi, ferroviari ed aerei, è previsto un rimborso spese, il cui ammontare annuo è pari a 13.293,00 per il Deputato che debba percorrere una distanza massima di 100 Km per raggiungere Palermo, ed è pari a 15.979,00 se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. Per i Deputati residenti a Palermo tale rimborso è corrisposto nella misura di euro 6.646,00.
– Spese telefoniche 4.150,00 euro ,inclusi i servizi di connettività.
– Assegno di cessazione mandato. Questo è quello comico: esempio, un deputato con 5 anni di attività, per i successivi 5 anni dopo la cessazione del mandato prende l’80% dell’indennità per avere versato circa 700 euro al mese. Neanche i migliori trader né Zamparini 😀 fanno queste plusvalenze.
– Assegno vitalizio
Insomma ce n’è per tutti compreso il portaborse che con 4700 euro al mese non rischia di morire di fame.
Che dice, signor Faraone, la ringraziamo per non prendere pure i gettoni di presenza al Comune?
Ebbene, con tutte le domande e richieste di chiarimenti, alle quali non ha risposto lei è tornato solo per dirci che prende un solo stipendio? Ci dica perlomeno dove trova l’ubiquità. Insomma, si assenta dalla regione ( dov’è pagato discretamente ) per andare al Comune o viceversa?
“suppongo che lei abbia il dono dell’ubiquità dato che al Comune ed alla Regione si lavora duro e per tante ore anche notturne”.
E’ chiaro che scherzo.
Magari passano ore a dire parole e aggaddarsi, ma il lavoro efficace utile ai cittadini e produttivo è altra cosa.
In un sito (http://www.dreamsworld.altervista.org/files/stuffs/Disonorevoli.pdf ) avevo trovato questi dati. Magari il signor Faraone ci può dire se corrispondono a verità.
“A tutto ciò vanno aggiunti alcuni privilegi.
Pensione : Pari al 100% dello stipendio se è stato in Deputato per almeno 2 anni e mezzo.
Sanità : Spese mediche (in clinica) in Italia e all’estero pagate a vita anche per i familiari.
TFR : A fine “servizio” il deputato riceverà una cifra pari all’80%dell’indennità (stipendio)
per ogni anno trascorso in Parlamento.
Trasporti : a parte l’auto blu,non pagano aerei, treni, navi, traghetti, autobus e taxi
Gratuiti : cellulare, affitto casa, cinema, stadio (tribuna), hotel, ristoranti, teatri,musei, accesso
sale vip in aeroporti, dove quindi non fanno file.
Non è facile quantificare quanto incidano mensilmente”.
nel contesto di questo post e in coerenza con i suoi contenuti sarebbe di maggiore utilità per tutti indagare sulla mancata approvazione dei regolamenti comunali sulla cultura anzicchè analizzare i vantaggi economici di deputati.
Nel breve termine abbiamo maggiore possibilità di incidere sull’approvazione di questi regolamenti comunali che sull’eliminazione dei benefici economici dei deputati per ridurre i costi della politica.
Anche io sono d’accordo sui tagli alle spese superflue della politica, ma in questo post si discute di gestione della cultura a Palermo, dei fondi pubblici destinati alla cultura e di spazi pubblici destinati a privati per attività culturali. Se tutti ci concentriamo sugli stessi temi possiamo arrivare a raggiungere un obiettivo comune: fare il punto sulla situazione attuale e chiedere scadenze ai rappresentanti della volontà popolare al comune di palermo per l’approvazione di regole chiare per tutti gli operatori della cultura in questa città. Già raggiungere questo obiettivo sarebbe una vera rivoluzione per Palermo e una vittoria dei cittadini! 🙂
bene concordo con la pragmatica concretezza di sandra, ah le donne :),
danilo dolci fu arrestato perchè fece uno sciopero al contrario, riparando con alcuni disoccupati una strada abbandonata.
Facciamo una sottoscrizione pubblica, con nomi cognomi, associazioni, artisti ecc. Impegnandoci a non presentare progetti e progettini al comune al di fuori di un regolamento, e contestualmente impegnadocci a sostenere quei consiglieri che decidessero di proporlo ed approvarlo in consiglio.
Inoltre basta essere vigili e invitare a boicottare tutte le iniziative culturali del comune che non seguono un regolmaento condiviso.
Facciamo una petizione chiedendo all’assessore cannella ed al sindaco di non firmare progettini in assenza di un regolamento approvato dal consiglio, anche a costo di rinunciare ad ogni attività da qui a qusndo il regolemnto sarà approvato.
Il regolamento serve, può essere fatto se lo vogliamo.
E’ sbagliato continuare a cercare colpevoli, mettiamo un punto di partenza, e proviamo a ricostruire il tessuto sociale e culturale della nostra città, a di là delle questioni personali e dei rancori per quanto legittimi.
Basta guardare al passato delle colpe, guardimo al futuro delle soluzioni.
Sono certo che davanti uno slancio propositivo e propulsivo delgi operatori culturali cittadini l’amministrazione nelle persone del sindaco e dell’assessore di competenza sarà favorevole a spendersi.
Sarebbe importante avere la bozza del regolamento in discussione. In modo che si possano suggerire proposte e migliorie prima della discussione dello stesso n aula.
Gentile Sandra, se non ti dispiace, nei limiti del regolamento, io dopo avere dibattuto sul tema e posto domande ( alle quali, ovviamente non hanno risposto, né Faraone né Scuderi, e come potrebbero rispondere su tematiche culturali laddove, invece, si tratta di tecnicismi del politichese e di problematiche occupazionali alquanto strane? ) allargo il mio discorso, avendo esaurito il resto, con una logica che, purtroppo tu non vedi. Perché se un eletto alla regione viene a parlare, rischiando di finire deriso, di “cricca della cultura” io mi aspetterei che la stessa persona, che peraltro dovrebbe intervenire ATTIVAMENTE per evitarla e combatterla eventualmente la “cricca” che denuncia, dicevo, io mi aspetterei che questa persona eletta non faccia parte lui stesso di una “cricca” ancora più privilegiata INGIUSTAMENTE; perché una persona che dopo dieci anni di presenza all’assemblea regionale per i successivi dieci anni prende l’80% di quello che prendeva come indennità ( solo perché versa 700 euro al mese “sottratti” ai privilegi ) questa è presa per i fondelli nei confronti del popolo, non è un privilegio; ora, io potrei chiedermi se una persona che accetta tutti i privilegi che conosciamo puo’ dopo fare il fustigatore senza sentirsi rinfacciati i suoi privilegi da coloro che lui stesso vorrebbe fustigare; e qui ne abbiamo avuto un esempio di queste recite da cortile, che sono come quelle che si verificano dietro le quinte.
Tu non vedi la logica nel fatto che tutti questi elementi sono legati? Non posso farci nulla; pero’ cortesemente ti chiedo perlomeno di non darti un ruolo che non ti compete, cioè quello di moderatrice, io non ho la minima necessità di sapere da te come pensare, scrivere, condurre i miei gesti quotidiani. Grazie.
@GIGI
io non voglio avere ruolo di moderatrice. Mi dispiace se ho dato questa impressione. Scusa.
Sono d’accordo con te, ognuno è libero di pensare agire e scrivere come meglio gli pare.
@ Giovanni Callea
condivido la tua proposta. Trovo che abbia una forza ‘culturale’ se viene ampiamente condivida dagli operatori culturali della città. Se si riesce a realizzarla credo che i rappresentanti istituzionali non possono non prenderla in considerazione. Rappresenta un segnale del territorio dal quale puó nascere un nuovo corso di eventi.
Io continuerò nella mia ricerca di indizi sull’abbandono della proposta di regolamento in commissione cultura. Lavorando a piu menti ma per obiettivi condivisi ci sono maggiori probabilità di raggiungere risultati concreti. Si puo partire costituendo un gruppo su FB e fare tam tam sul regolamento cultura per il consiglio comunale.
Che ne dici ?
bene, apriamo un gruppo, cioè qualcuno apra un gruppo su facebook io non so farlo, però so iscrivermi. chiediamo a rosalio di dare visibilità all’iniziativa. non è la prima volta che ci proviamo, toni si ricorderà di tutti i fallimenti precedenti, ma insistendo…
Unica regola per partecipare spirito costruttivo e disponibilità all’ascolto.
Che partecipino fuor di polemica scuderi, faraone, pistone, enia, e tutti quelli che hanno qualcosa da dire su e per questa città.
Occorre il documento in esame, sandra puoi procurarlo in internet? chiediamo a Faraone di procurarlo, in consiglio ci sarà da qualche parte!
Il programma che propongo: rivediamo il regolamento in esame, emendiamolo se e sole se necessario, sottoscriviamolo, nel giro di una decina di giorni, e da li iniziamo una campagna per “La cultura delle regole a Palermo”. Una battaglia per l’aprpovazione di un regolamento che consenta a chiunque ha qualcosa da dire a fare per la città di avere l’opportunità di farlo.
/Users/macbook/Desktop/BozzaRegolamento con modifiche a fronte-1.doc
inizia cisi’ questo post:
“La Città di Palermo nel settore artistico – culturale, cosi come in altri, vanta eccellenze, esempio di merito e qualità, che hanno a pieno titolo il diritto di essere coinvolte nell’organizzazione dei grandi eventi culturali.”
.
ora a me nasce la curiosita’ di capire quanto meno:
.
1.chi sono queste “eccellenze”
2.quali sono “i grandi eventi culturali”
.
inizia cosi’………
la Palermo che ho visto io e’ fatta di morti ammazzati,di stragi,di pizzo,di ingiustizie,di
cinismo,di follie,di disservizi,di sprechi,
di scorrettezze,di munnizza,di emarginazione,
di disoccupazione ed emigrazione.
.
Questo sarebbe il risultato della presenza di
“eccellenze, esempio di merito e qualità”?
.
E’ cosi’ che ci ritroviamo negli ultimi posti
per qualita’ di vita?
.
ahahah
sbaglio o faraone voleva una testa fina come sandra a lavorare per lui aggratis? 🙂
vabbè far risparmiare la PA, ma senza pudore!
hanno bisogno dei volontari per suplire alla loro inefficienza?
cose da matti…
sandra, continua a fiatargli sul collo!
attendo anche io risposte…..
le giuste domande3 sono state poste.
ai cittadini si può solo chiedere di essere attenti al vostro operato, non di fare il lavoro per cui siete pagati e vi abbiamo dato mandato.
questi suono i ruoli, fatevene una ragione.
Chiaramente il regolamento non viene approvato perchè non conviene ne alla destra ne alla sinistra.
Io ammiro persone come Sandra che si battono per una giusta causa, ma resto molto perplesso dall’atteggiamento del Sig. Faraone che sfugge inspiegabilmente.
Sono stati, sono e saranno sempre gli stessi a godere dei benefici…
E’ brutto, ma è così.
Per gli altri si chiude e amen.
Sandra, non c’è di che scusarsi.
Comunque apprezzo il tuo impegno. Pero’ io ho visto in passato anche presunti “rivoluzionari” che una volta entrati al Comune, eletti, imparavano il politichese come quelli che prima combattevano. La sanno lunga, anche quando chiedono ai cittadini di partecipare. La sanno lunga quando usano quelle quattro frasi stereotipate che hanno imparato a memoria. Come la sanno lunga quando, come in questi due giorni, dibattono sul nulla, ma è il nulla utile per loro, perché serve a mostrare la loro presenza, a mobilitare, a giustificare la loro presenza, insomma devono farlo vedere che esistono come eletti, e danno vita al teatrino il cui copione prevede quei discorsi stereotipati, estranei alla realtà, è un mondo parallelo fine a sé stesso. Perché lo sanno che da come è strutturata la Sicilia sono discorsi fondati sul nulla senza soluzioni reali. La Sicilia usa il PIL per i consumi( se almeno si consumasse in prevalenza produzione locale, invece è vero il contrario ), l’assistenzialismo, la spesa pubblica, e un po’ di terziario, della produzione meglio non parlarne… In questo contesto e con le gravi problematiche del lavoro, l’aggravante di sistemi di accesso al lavoro basati sul clientelismo è quasi inevitabile. Tu invece parli di regole, ma prima di fissare le regole la società siciliana necessita di una vera rivoluzione in tutti i sensi: lavoro, economia, produzione, e soprattutto la mentalità, la maniera di interpretare la vita sociale. Quindi che tu parli di un solo tema o di dieci temi simultaneamente in questo contesto non ci sono i margini per risolvere i problemi, e loro lo sanno. Dici tu di controllare la distribuzione di soldi e incarichi in ambito spettacoli-passatempo ( la cultura è altro ), si, ma non c’è spazio né mercato – per quelli che oggi sono “beneficiati” – per andare tutti a coltivare tenerumi e zucchine, e di questo passo si prevede sempre meno lavoro (reale) e meno mercato, insomma in qualche modo si devono trovare stratagemmi per “fare” occupazione. Niente di nuovo, lo sanno perfettamente, per questo dico che la sanno lunga.
Onestamente trovo strani certi commenti. Se si sfocia nell’anti-politica penso che la situazione può solo peggiorare. Secondo me le domande di Sandra andrebbero rivolte a chi amministra (o meglio non amministra) la città, piuttosto che a chi svolge il ruolo di consigliere di opposizione. Secondo me l’on.Faraone deve vigilare sull’operato dell’amministrazione e operare con gli strumenti che la politica gli affida (mozioni, interrogazioni, o.d.g.) prima di inviare qualsiasi atto alle competenti magistrature. Stiamo perdendo di vista il problema, perché saranno pure importanti le proposte presentate dall’on.Faraone, ma il problema principale è la regressione della cultura a Palermo e sicuramente le colpe stanno in capo a chi amministra. Inoltre ritengo che un consigliere comunale non possa essere un tuttologo, ma ha bisogno dei cittadini che lo indirizzino, che gli diano idee e supporto.
… e poi quanto parlano ( tranne non rispondere alle domande qui ), ma parlare tanto serve, appunto a giustificare di esserci in mancanza di fatti reali, anzi, proprio per non fare vedere che non si possono fare fatti reali, perché la congiuntura socio-economica, le prospettive di lavoro e di mercato siciliano non li consentono. Il teatrino politichese certe volte potrebbe servire a mobilitare il tempo, ed a distrarre…
Ti auguro di non perdere troppo tempo SE intraprendi progetti di cambiamento cui hai accennato, e mi auguro di sbagliarmi.
CERTO ormai siamo arrivati al punto che quelli che parlano di VERA politica fanno anti-politica.
Non ci resta che dire che a Palermo e in Sicilia esiste la politica. E andare a dormire sereni dopo questa certezza rassicurante.
ieri ho assistito ad una trasmissione televisiva di approfondimento,dove gli imprenditori evidenziavano che l’Italia ha una tassazione fra le prime 5 piu’ alte in Europa,
e quindi
per evitare che le imprese chiudano,
OCCORRE ELIMINARE GLI SPRECHI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
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Poi ho visto un esponente regionale affermare che i 22.500 precari da stabilizzare nella P.A. siciliana sono tutti necessari e sono stati assunti per assolvere a mansioni precise.
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Poi qualcuno ha fatto il solito confronto fra i 2.500 dipendenti della regione Lombardia e gli oltre 20.000 (in verita’ non si sa mai quanti sono)
della Regione Sicilia.
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Sicilia regione con una autonomia speciale che in sostanza e’ causa di continui contrasti e polemiche con l’azione governativa,col risultato di
creare IMMOBILISMO,di cui uno dei tanti esempi
e’ quello del TRATTAMENTO DEI RIFIUTI.
In passato c’e’ stato chi ha proposto di rinunciare all’autonomia e cancellare l’ARS,che
non fa che rimaneggiare le leggi dello Stato provocandone il RITARDO nell’attuazione.
Qualcuno ha proposto la riduzione da 90 a 45 deputati ed alla revisione del loro trattamento economico.Nonche’ di quello relativo al mantenimento di questo apparato.
Si pensi che un Commesso all’ARS viene assunto con emolumenti(sentito dire)superiori al trattamento di un ingegnere neoassunto nel libero mercato.
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Davanti questi scenari diventa risibile una spesa
di 2 o trecentomila euro che il Comune di Palermo si accingea compiere.
Personalmente preferirei comprare 10 casette prefabbricate e togliere10 famiglie dai Container’s
il che sarebbe una operazione culturale seria.
🙂 internet stupisce a oltranza, … una fonte inesauribile di informazioni e dati:
Ecco la tanto ricercata Bozza del regolamento per la promozione e il sostegno delle attività culturali:
http://www.nadiaspallitta.it/ATT00007.pdf
e di seguito gli Emendamenti della V commissione consiliare alla bozza di regolamento:
http://www.nadiaspallitta.it/ATT00010.pdf
I file si trovano linkati in questo post.
Il sito di Nadia Spallitta fornisce questi documenti, avevo scritto nel suo blog e ha risposto indicandomi dove andare a cercare all’interno del suo stesso sito. Ringrazio.
Sul sito del comune cliccando ancora una volta, ecco magicamente 🙂
la pagina delle commissioni consiliari
Quinta Commissione, con competenze anche ai Beni e Attività culturali: Presidente: Italiano Salvatore, Vice Presidente: Giusto Gennaro, Componenti: Alotta Salvatore; Mattaliano Cesare; Miceli Maurizio; Tamajo Edmondo; Terminelli Antonino.
Andando nel sito comunale dei lavori del consiglio, , agli ordini del giorno 28 Aprile 2008, n. 66 troviamo la proposta di delibera dell’UFFICIO CULTURA E SPAZI ESPOSITIVI,
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE ED IL SOSTEGNO DELLE ATTIVITA’ CULTURALI – SETTORE TURISMO, SPORT E ATTIVITA’ CULTURALI: Favorevole, COMMISSIONE I: Rich. parere il 29/02/08, COMMISSIONE V: richiesto parere il 29/02/08.
@Gianluca G. – come puoi notare gli uffici comunali (incluso assessore) hanno fatto il loro dovere di preparare la proposta di delibera, firmarla e chiedere (e ottenere) i pareri delle Commissioni I e V.
Dopo la richiesta del 29.02.2008 dell’ufficio comunale Cultura e Spazi Espositivi alle 2 Commissioni (V e I), il 4.11.2008 la V Commissione Cultura esprime parere tecnico favorevole, con alcuni emendamenti, e la I Commissione il 5.02 2009 produce un emendamento (creando l’art. 16 bis del regolamento), come si può leggere nel link http://www.nadiaspallitta.it/ATT00007.pdf .
La delibera per la proposta di approvazione del regolamento delle attività culturali, con i relativi emendamenti delle Commissioni, viene subito inserita all’ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale per essere quindi approvata.
Ma dal febbraio 2009 al luglio2010 (oggi) quella proposta di delibera resta presente in tutte le pagine web dell’ordine del giorno delle sedute del consiglio, senza che ad oggi risulti approvata.
Questa è la ricostruzione! Il Consiglio ha avuto 17 mesi di sedute per poterla approvare e non lo ha fatto!
Perchè ?
Domandiamolo ai consiglieri comunali, a cominciare da quelli della V Commissione Cultura, ma naturalmente anche a tutti quei consiglieri di destra centro o sinistra che volessero prendersi a cuore questa delibera, perché sensibili tanto alla cultura quanto all’importanza dell’esistenza delle regole uguali per tutti.
(Tutto questo lavoro solo grazie a internet, senza parlare con nessuno, nei ritagli delle mezzorette libere e notti insonni per il caldo e le zanzare, come una sfida interiore, in assoluta solitudine se si esclude la socializzazione su questo post 🙂 )
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Abbiamo ora la possibilità di visionare questa Bozza del regolamento per la promozione e il sostegno delle attività culturali, per chi lo vuol fare si può leggerla e se viene condivisa da chi sta seguendo questa avventura si può chiederne l’approvazione, sollecitando i consiglieri. Con un articolo su qualche quotidiano locale, su questo post, con un altro post, con un manifesto collettivo. Con una bella manifestazione sotto Palazzo delle Aquile mentre si riunisce il Consiglio di sera. O con qualche altra iniziativa.
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Rileggendo le ultime righe scritte dal cons. Faraone in questo post (“Sulla gestione degli eventi culturali a Palermo è necessaria un’inversione di tendenza da parte dell’Amministrazione, e la redazione con conseguente approvazione di un regolamento,…..”) sono d’accordo con lui!!! Gli uffici, e l’assessore al ramo, però, il loro lavoro l’hanno fatto, …. è il consiglio che non approva un documento che si trova da 17 mesi sul tavolo di Sala delle Lapidi. Tutti i cittadini palermitani con QI medio sono coscienti sul fatto che tra di loro consiglieri, gli stessi (consiglieri) sanno chi puo’ “ritardare” sempre la trattazione e successiva approvazione di una delibera per 17 mesi (probabilmente adottando il metodo di porre tale delibera non ai primi posti dell’ordine del giorno così da non arrivare a trattarla entro ogni fine seduta)!
Ce lo vengano a dire i consiglieri, quelli che scrivono nei blog, allora, se sono realmente al servizio dei cittadini, o se non ce lo vogliono dire (per corporativismo o massoneria “consiliare”), che entro la fine di questo mese si approvi quel regolamento e i cittadini mediamente intelligenti (e quelli intelligenti) ringraziano e dimenticano tutto questo ritardo 😉 A me sembra una proposta da prendere in adeguata considerazione con chiari vantaggi per “tutti” i cittadini intelligenti (e mediamente intelligenti), “tutti” i consiglieri (nessuno escluso seno’ dobbiamo pensare male) e “tantissimi” addetti alla cultura.
Altrimenti le persone mediamente intelligenti (e quelle intelligenti) sono facilmente indotte a pensare che la vera “cricca della cultura”, riprendendo il titolo di questo post, sta prima di tutto in seno al consiglio comunale! Con i risultati ottenuti dalla ricerca effettuata, mi posso permettere di parlare con questo tono, tono che per carattere personale comunque non prediligo.
E di conseguenza le persone mediamente intelligenti (e quelle intelligenti) che hanno a cuore la cultura si regoleranno alle prossime elezioni !!! Se nemmeno 26 di questi 50 consiglieri sarà in grado di approvare il regolamento cultura entro la fine del mandato, tutti questi 50 consiglieri potrebbero non ricevere il voto dei cittadini elettori mediamente intelligenti (e intelligenti) per il rinnovo dell’incarico! Messaggio di allarmante ed elementare chiarezza!
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P.S.:
Sara Cappello (cantante e compositrice canti popolari siciliani abbastanza nota) fa in questi giorni un sit in di protesta musicale per le vie e piazze centrali di Palermo. Ieri era in via Ruggero Settimo, lancia un appello alle istituzioni locali per la salvaguardia della musica popolare e per un “SOS Cultura”. Sta facendo anche uno sciopero della fame. Oggi è a Palazzo d’Orleans e domani pomeriggio in via Ruggero Settimo. Canta, suona la chitarra e chiede ai cittadini di unirsi alle sue richieste per la tutela dei valori della cultura locale. Sarebbe un segno importante di solidarietà trascorrere insieme a lei una mezz’oretta, per chi condivide la sua protesta, e scrivere nel suo libro sul tavolino qualche pensiero e idea che può rendere più forte e incisiva la sua protesta. Quel libro lo invierà alle istituzioni locali.
Sto scoprendo che ci sono tante vie attraverso le quali I CITTADINI possono stare svegli e liberi da compromessi sull’argomento cultura a Palermo, una via è quella che stanno percorrendo i partecipanti a questo post, anche con posizioni diverse, un altra è la protesta musicale sulla strada di Sara Cappello e qualcun altra ci sarà sicuramente pure, e sarebbe bello scoprirlo.
(Non è estremamente necessario, quindi, far parte di una segreteria di partito, per auto-produrre stimoli 😉 = branca dell’antropologia palermitana in via di estinzione).
L’elemento che lega queste azioni diverse tra loro per metodo, ma con obiettivi comuni, è il sentirsi (inteso come “diritto”) di essere fortemente CITTADINI !!!
Politica…, anti-politica… ?
Just Citizen !!! 😉
la cultura
http://www.asca.it/regioni-UMBRIA__CHIUDE_CON_SUCCESSO_XII_EDIZIONE_FESTIVAL_SOLOMEO-515048–.html
viva il caldo e le zanzare 🙂 e sandra, naturalmente.
mi studierò con molto interesse i documenti nel week end.
potremmo proporre a rosalio di pubblicare un nuovo post nel quale riassumiamo i propositi costruttivi di questo e l’intenzione di riesumare quella proposta di regolamento in modo che venga sottoposta ad approvazione in consiglio.
Sono certo che dal post nasceranno proposte creative per fare pressione sui consiglieri.
Seocndo me il dato che l’assessore e gli uffici abbiano fatto la loro parte è una volta tanto una bella notizia.
Speriamo che la proposta di regolamento sia abbastanza buona da potere essere sostenuta così com’è. Non conosco le regole del consiglio ma immagino che le modifiche portino complicazioni.
Penso che il post a sto punto dovresti scriverlo tu sandra.
Dimenticavo, non è che hai bisogno di un lavoro, vista l’efficienza anche io mi sento di offrirtene uno non retribuito 😉 (scusami davide è uno scherzo affettuoso)
@Giovanni Callea
siamo ancora nell’ambito del volontariato in questo post (non ho firmato nessun contratto di lavoro). Mizzica, e poi dicono che a Palermo non c’è lavoro!
2 richieste senza nemmeno inviare cv!!! comunque grazie di cuore anche a te (la tua è più stimolante perchè fuori dai partiti).
Prenderò un po di ferie, penso di meritarle.
Il materiale x proseguire è bello pronto e infiocchettato. Gli operatori culturali palermitani sono stati praticamente serviti.
Ora hanno l’elemento aggregante.
Io mi busco il pane con altro. Questo lavoretto è stato uno “svago” (e anche una sfida interiore come dicevo prima), … per una buona causa, la cultura.
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Ci si ritrova al prossimo “svago” allora, mi sono trovata bene in questo post.
E ora a mareeee…. 😉
la cultura e’ anche tutto cio’ che finisce con l’influenzare la qualita’ di vita.Che poi non significa cercare in qualche modo di spassarsela
al mare o ai monti,qualita’ pio’ essere anche espletare una semplice operazione della vita quotidiana senza fastidi ed in tempi ragionevoli.
Per esempio a Palermo essere Utente di un Ufficio Postale e’ un tentativo che puo’ riuscire ,ma anche non riuscire.Ieri 9 luglio 2010 alle ore 11,30 si sono fermati i terminali a Mondello paese ,all’Ufficio Postale,cosi’ ho deciso di fare un giro nella piazza.Alla fine della stradina il solito cestino strapieno ed il contenitore verde a rotelle che immagino doveva servire a vuotarlo,accanto,vuoto.Nessuna traccia dell’addetto a questa operazione.La prima riflessione e’ che la soluzione nella testa di qualcuno sia stata quella di nasconderlo,questo cestino,piuttosto che vuotarlo.Tolto il cestino dal suo posto di possibile utilita’,tolta la
“camurria” di vuotarlo tutti i giorni.
Riflettiamoci e facciamo tesoro di questa filosofia.
Vado avanti e mi viene in mente di prendere una copia di quel giornale free che ha predisposto gli appositi raccoglitori,e-polis,per essere chiaro.Dico strano che sia pieno,a quest’ora del giorno.Mi avvicino ed il raccoglitore e’ pieno,ma di che?Di vassoietti con i resti delle pizzette servite ai tavoli che fanno da richiamo ad un bel nugolo di mosche.
Vado avanti fino al marciapiede invaso dalle cassette di frutta e verdura.Chissa’ come mai,penso,gli altri marciapiedi sono liberi
da mercanzie,e questo no.Per di piu’ l’omino
di servizio,dopo l’ultima aspirata, tranquilamente butta la cicca sulla strada.
Dev’essere un fumatore accanito,dato il numero di cicche.I posacenere devono avere raggiunto prezzi
impossibili,a Palermo.
Intanto e’ trascorsa un’oretta.Torno all’Ufficio Postale,gli sportelli ancora fermi.vado via.
Oggi ho mandato una persona per fare l’operazione di ieri.Mi telefona e mi dice sono l’ottantaduesimo e sono arrivati a 22,che faccio?
Lascia perdere,rispondo,
domani e’ un’altro giorno!
Bel reportage, Giorgio, del luogo turistico per eccellenza di Palermo. Mancano solo le foto. Assolutamente d’accordo sull’idea di cultura, sarebbe interessante sapere cos’è cultura OGGI a Palermo, ma nessuno risponde, si preferisce spacciare per cultura altro… A proposito di foto, io mi chiedo perché stiamo dando di noi stessi, sul posto, delle immagini poco gratificanti, mentre all’estero la Sicilia è molto apprezzata (oltre al/il mito). Ieri una persona, francese, mi parlava con entusiasmo del suo viaggio l’anno scorso in Sicilia e del suo desiderio di tornarci presto; e ieri sera mi trovavo in uno dei quartieri più belli e interessanti di Parigi, Montorgueil (dove vivevo all’inizio della mia avventura parigina, qualche anno fa), se dico che è diventato un quartiere per bo-bo, anche un po’ snob c’è un motivo, è per definire il tipo (dovrei scrivere target come i tochi?) di clientela, ci sono alcuni ristoranti e gelaterie siciliani, ebbene, se postassi una foto parlerebbe da sola per descrivere il gradimento del pubblico per luoghi siciliani di qualità; ma Rosalio non vuole :-D; io mi sono alzato contento per come avevo mangiato, ma dentro di me provavo anche un senso di rammarico…
Complimenti Sandra per la tua inchiesta precisa e qui esposta con efficacia.
Mi permetto di notare alcuni elementi:
– la tua ricerca contiene domande MA ANCHE RISPOSTE
– io non chiedo nulla ai consiglieri perché conosco il loro linguaggio tortuoso che non risponderebbe NIENTE
– il consigliere/deputato Faraone è venuto a regolare qualche conto con certa “cricca”, OMETTENDO PERO’ – nel momento in cui auspicava l’approvazione di un NUOVO regolamento – quello che tu hai scoperto nella tua ricerca; e questa cosa la dice “lunga” come in precedenza dicevo che “la sanno lunga”.
– mi permetto di dissentire con te sulle decisioni di voto, che tu dici potrebbero sanzionare i consiglieri. Perché non c’è alternativa seria, cioè sistemi di gestione maturi, evoluti, manageriali etc. ma un modo di intendere il voto e i rapporti candidati/elettori di tipo retrograde, atavico, sottosviluppato, insomma quanti sono stati nella storia recente i siciliani che hanno votato per un’idea politica e non per politica clientelare? Anzi, se quelli per i quali tu ipotizzi sanzioni hanno un profilo clientelare elevato – galoppini agguerriti=voti ed elezione sicura, posti da precari da promettere – saranno i primi ad essere eletti, perché ai “disperati” che si recano alle urne non interessa niente delle problematiche culturali.
Auguro a te e agli altri utenti che seguiranno il tuo progetto il successo per questa iniziativa, ma ti ricordo che circa dieci anni fa ho visto entrare al consiglio comunale due nuovi eletti ( non posso scrivere i nomi ) cosiddetti rivoluzionari, puntualmente stritolati dal sistema dopo pochi mesi. Uno mi diceva che stava imparando dai veterani ( ex dc ) cosa fare e cosa non fare, dopo pochi mesi era peggio di loro; tutti e due insieme presentarono come prima proposta al Comune il gravissimo e prioritario problema della cacca dei cani in via Sammartino e dintorni, il loro quartiere di degni rappresentanti della gauche-caviar ( ovviamente su richiesta degli abitanti della via e dintorni, “chic e snob” come loro ); per non parlare della corte di spasimanti in cerca di occupazione che anche loro avevano al seguito.
E’ tutto il sistema fallito e da resettare ( ma anche i cervelli ne hanno bisogno del reset ), per adottare sistemi evoluti, gestione manageriale affidata a veri managers, quindi forestieri, e non a improvvisati politici che cercano una sistemazione professionali nel momento in cui si candidano.
GIGI
credo ti faccia piacere vedere questa di foto,su Mondello
http://www.flickr.com/photos/48441769@N06/4483665869/in/set-72157623765212444/
es anche questa
http://www.flickr.com/photos/48441769@N06/4486699885/in/set-72157623765212444/
e,con questa,accontentiamo i cultori del Liberty
.
http://www.flickr.com/photos/48441769@N06/4487339880/in/set-72157623765206286/
Giorgio, ti ringrazio.
Tra un paio di settimane li vedrò live.
Volevo dire che le cose che hai descritto in precedenza purtroppo sono vere e danno di noi una cattiva immagine; ora le foto ci fanno vedere cosa sarebbe la Sicilia senza la nostra inciviltà e cattiva amministrazione. Per me il posto più bello è monte Pellegrino, per quello che si vede e si sente standoci dentro e per quello che si vede e si sente dalla montagna; l’unico posto di Palermo dove percepisco la Palermo del sogno che un po’ tutti abbiamo dentro ma non so quanti siamo a sentirla, poi quando si scende…
Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti e a rimanere in tema. Grazie.
Sono a vostra disposizione per la comunicazione di iniziative.
mi pare che sull’argomento “cultura” sono emerse
almeno 3 posizioni.
La prima e’ che in occasione di sagre e feste paesane e cittadine,un ente locale si faccia carico di organizzare qualche manifestazione
mettendo a disposizione una certa somma di cui col gioco delle scatole cinesi ben poco arriva nella tasca degli “artisti”,nascono polemiche e diatribe
tra maggioranza ed opposizione ed alla fine mi pare che chi ne esce vincente e’ il malcontento.
Una seconda possibilita’ sarebbe quella che gli imprenditori di successo e che hanno soldi da spendere e necessita’ di mantenere elevata la loro immagine,stanzino una certa somma per organizzare
una manifestazione di qualita’ e lontana dall’ingerenza della politica.
Come fa la fondazione Cucinelli.
La terza e’ che “tutti possiamo fare cultura”,
che non e’ solo musica e teatro a livello professionale,,ma puo’ essere fotografia,pittura estemporanea,animazione sociale oppure ecologia,pulizia dei fondali,rispetto dell’ambiente, promozione e quant’altro,non richiede un impegno finanziario degno di tale nome e,puo’ anche essere divertente.
[…] e già esperto culturale di Cammarata, ha querelato Davide Faraone per un “post” scritto su Rosalio.it, il 6 luglio 2010, nel quale il nostro candidato a sindaco di Palermo parlava della “cricca della […]