La piazza e il palazzo
Si è chiusa la stagione elettorale e inizia un nuovo periodo di amministrazione della città. La volontà popolare ha conferito mandato alla coalizione di centrodestra mentre il centrosinistra manterrà il ruolo dell’opposizione. Il gioco democratico e l’efficienza delle istituzioni si misurano proprio attraverso la dialettica fra maggioranza e opposizione. Una dialettica che non è retorica contrapposizione basata su slogan e fumose parole, ma una costante e proficua azione di verifica e controllo che l’opposizione è chiamata a svolgere. In assenza di questo si rischia di cadere nel consociativismo.
Sono tutti uguali: questa è un’affermazione ricorrente nelle conversazioni con i cittadini. Su questa sensazione diffusa ci permettiamo di richiamare l’attenzione di un’opposizione che non è stata capace di conquistare fiducia, trasmettere un’identità e un programma realmente alternativo. “Sono tutti uguali” è un messaggio rassegnato di un elettore che non trova alternative a certe prassi di governo. È sfogo di chi non vede soggetti che sappiano rappresentare una sincera capacità di svolta. Ma soprattutto è rischio di adesione alla prassi del voto ad personam che confonde diritto e cortesia, bene comune e bene individuale. Continua »
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