È inutile girarci attorno. Nel calcio ci sono gli schemi, la classe dei giocatori, la forza fisica, le farmacie. C’è la spinta del pubblico, «il dodicesimo uomo in campo», che è in assoluto la frase più idiota tra le tante, idiotissime, che usano con eccessiva generosità i giornalisti sportivi. Poi, però, c’è l’attasso. Che è il compendio di una settimana di lavoro e annulla tutte le cazzate che si leggono e si scrivono dal lunedì alla domenica. Contro l’attasso non c’è 4-4-2 che tenga. Nemmeno Lady Barbara, buonanima, per l’attasso ci poteva fare niente. E se l’attasso diventa generalizzato può capitare che persino un grande campione se la veda di lastrico dopo mesi e mesi di celebrazioni urbi et orbi. Continua »
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