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  • Tante strade per Peppino

    Tante strade per Peppino

    Peppino Impastato era un sognatore, era uno speaker, era un provocatore, era un siciliano. È stato ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978. Tre giorni dopo ho compiuto due anni. In qualche modo, come tanti, credo di essergli debitore.

    Tante strade per Peppino è un’iniziativa di Il gran rifiuto, Libera Mente, Balestratesi.it e Montelepre.info per promuovere l’intitolazione di una strada a Peppino Impastato nei comuni che non l’hanno ancora fatto. Palermo, Carini, Cinisi, Isnello, Terrasini e Villagrazia di Carini hanno già una via dedicata a Peppino; la campagna si rivolge prevalentemente a Partinico, Borgetto, Montelepre, Giardinello, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Corleone, Monreale, Altofonte, Balestrate, Trappeto, Capaci, Isola delle Femmine, Torretta e Bagheria.

    Per aderire alla petizione basta inserire nome ed e-mail in questo modulo.

    Potete seguire l’evoluzione dell’iniziativa sul blog.

    Palermo
  • 32 commenti a “Tante strade per Peppino”

    1. COMMENTO RIMOSSO perché violava la policy dei commenti.
      Rosalio

    2. Troppo lunga è la notte,
      senza tempo,
      infinita…..così si conclude una poesia di Peppino Impastato ….caro Franco e penso proprio che se tutti la pensassimo come te la lotta contro la mafia sarebbe davvero lunga e infinita…e poi lasciatelo dire si fa bene a commemorare festeggiando….xchè è proprio grazie al loro sacrificio che qualcosa si è mosso, è cambiato e bisogna essere felici e positivi per trasmettere la sicurezza e la forza di questa svolta alle generazioni future…..

    3. No Rosalio che fai? mi “censuri” il Franco (xchè troppo “franco”??? ahh ahh)e così sembra che leggo nel pensiero ….

    4. …la veritàààà vi fa male lo soooo….

      P.S. vabbè facciamo finta di niente, la solita politica dello struzzo, o delle tre scimmiette se preferite, animali ufficialmente di altri continenti, ma siculi d’adozione ;-)))

    5. P.S.2 per Chiara: il senso lo hai capito benissimo, i festeggiamenti a cui mi riferivo non sono di chi auspica cambiamenti…

    6. Stamane avevo letto ilcommento di Franco.
      Indubbiamente provocatorio. Chiedo a Rosalio la motivazione che lo ha spinto a rimuoverlo. Spero non sia censura politica.

      Attendo una risposta.

    7. Ciao Silvana, ripeto: violava la policy dei commenti.

    8. COMMENTO RIMOSSO perché violava la policy dei commenti.
      Rosalio

    9. Non condivido la visione politica di Peppe dichiarandomi di sinistra da sempre e simpatizzando per quelli che una volta si chiamavano comunisti. Ma mi ritrovo in parte in quel che dice: impastato gridava per radio e in strada che Tano Badalamenti era mafioso. Ora, assodato che ‘Don Tano’ era davvero un criminale, boss del narcotraffico siculo-americano, non si puo’ affidare alle radio libere o alla politica la missione della giustizia. Ovvero dimostrare la colpevolezza di qualcuno, provare accuse circostanziate indirizzate alle autorita’ e non all’etere radiofonico. Fino alla condanna definitiva in terzo grado, il signor Badalamenti Gaetano era un presunto innocente. E gridare ai quattro venti che fosse un mafioso era sì una missione nobile, ma apriva le strade alla delazione bella e buona, la stessa che vent’anni dopo porto’ al suicidio un sottoufficiale dei Carabinieri per accuse sollevate da Leoluca Orlando. Piuttosto che agli eroi tinti di rosso che diventano profeti di giustizia e vendicatori del popolo, preferisco il lavoro della magistratura, il dibattito processuale e le inchieste investigative delle forze dell’ordine. A furia di gridare ‘mafioso’ a destra e a sinistra, si rischia di scatenare una caccia alle streghe utile solo a far danni tra gli innocenti e a mantenere lo status quo tra i mafiosi veri. Lo dimostra una Sicilia ancora stretta dalla morsa della mafia nonostante trent’anni di antimafia militante…(di sinistra e ultimamente anche di destra).

    10. Cmplimenti “Peppe”.
      Ma tu che caz** ne sai di mafia?
      Ma ti che caz** ne sai di cosa vuol dire vivere in una famiglia mafiosa?
      Bravo strumentalizzi una persona che è morta per le sue idee per attacare una parte politica.
      O sei un bell’esempio di fascista, o un emerito qualunquista!

    11. Bravissima Silvana…scupristi a cairta vitrata…mi sembra che sia stato detto all’inaugurazione di Rosalio e scritto in diversi articoli su Rosalio…che Antonino Siino è l’ideatore del sito…ciò vuol dire che ne è responsabile…ne cura l’immagine…”censura” (se preferisci questo termine) i commenti che violano la policy dei commenti…questo non vuol dire che il blog è di sua proprietà tanto che è multi-autore.
      Quindi cara non hai scoperto la news del momento!!! Ritenta sarai più fortunata!!!

    12. Ma chi si a zita???
      Io non volevo creare polemiche ma ho semplicemente preso atto di una cosa. Non ero presente all’inaugurazione, che da come tu dici era chiaro quello che ho scritto.
      Da questo e da quello che tu ribadisci prendo atto dei limiti che questo blog ha e avrà. Ne cura l’immagine solo una persona. Mi chiedo… quale immagine vuole dare il proprietario? Ripeto che chiamarlo il Blog di Palermo è quantomeno pretenzioso.
      Il fatto che sia multiautore, vuol dire che il proprietario prima di togliere un commento, si fa un giro di telefonate con glia altri autori.
      Mai Mariù… mi sa che con la tua foga l’hai scafazzata.
      Ritenta,se vuoi, ma, mi sa che la fortuna un ti sgricia!

    13. eh, a me ne hanno censurati tanti di commenti… dopo un po’ ti abitui… 😉

      quindi se ho ben capito, per non essere tacciati di mafia, basta intitolare una strada a Impastato? interessante!

    14. Sui siciliani il giudizio definitivo e inappellabile lo ha dato il giudice che ha commentato la sentenza per il ‘massacro’ di Libero Grassi !!!

    15. Anch’io ho letto il commento di Franco stamattina. E devo dire che quando ho visto che era stato tolto, ho subito pensato che Tony avesse fatto un errore. Io lo avrei lasciato e non perchè ero d’accordo, ma per evitare queste inutili polemiche. Del resto il commento si ‘commentava’ da solo.
      Peppe, che usi il termine comunista come se fosse un insulto, hai ragione: non basta farsi ammazzare dalla mafia per essere considerati eroi.
      Tanto è vero che, per fare un nome, nessuno si sogna di considerare Salvo Lima un campione di eroismo. Eppure di mafia è morto. Chissà.
      Certo è che Peppino Impastato ha cercato di proporre a Cinisi, un paese dove ancora oggi è difficile farlo, una ipotesi di vita alternativa a quella della sudditanza ai piccoli o grandi boss mafiosi, alla cultura dell’obbedienza e dell’omertà. E per questo è stato ammazzato.
      Non perchè era comunista, o almeno non solo, ma per la paura di ciò che potevano rappresentavano la sua vita, le sue scelte e il suo ‘esempio’.

    16. Ribadisco una cosa ovvia e valida per tutti: se non rispettate le regole i commenti verranno rimossi. Gli autori, ovviamente, concordano.

    17. grazie per la segnalazione della campagna per Peppino. le iniziative si stanno allargando in tutta Italia. a presto

    18. atterrare un’iniziativa ”simbolica” come quella di intitolare delle strade a Peppino Impastato, soltanto perchè è simbolica, appunto, e si pretende che non serva a nulla, mi sembra troppo superficiale. Non sarà la panacea dei nostri mali,nè non si pretende che lo sia. Ma rappresenta una parte di società civile che si riconosce nei valori di chi per la lotta alla mafia ci ha perso la vita, di chi fa parte di quell’altra sicilia che dalle pratiche mafiose è soffocata e svilita. Non sottovaluterei l’importanza dare visibilità a un simbolo forte nella memoria collettiva. C’è chiaramente il rischio che venga anestetizzato, sottovalutato, strumentalizzato. Ma intanto è importante che non vada rimosso. Allora ci potremo lavorare sopra.

    19. Consiglio agli autori del blog di controllare i commenti preventivamente e poi censurarli in privato se proprio devono.almeno chi legge non è costretto a vedere:”COMMENTO RIMOSSO perché violava la policy dei commenti”.
      Non state facendo una bella figura, davvero! e poi la policy ha dei punti abbastaza generici per cui direi che il vostro limite di tolleranza è piuttosto basso e soggettivo.Resteranno a leggervi solo i vostri amici se continuate così!Che peccato!una delle tante occasioni sprecate della nostra amata e ritrovata città!

    20. non capisco. e resto con l’amaro in bocca. ogni gesto, anche piccolo, anche solo simbolico, che vada nella direzione giusta, contro la mafia, è utile. ma noi, no. noi che ci lasciamo distrarre da polemiche sterili, che ci accapigliamo, siamo ridicoli, disperdiamo energie, voci, sogni. siamo ridicoli perchè mentre ce ne stiamo qui, al piccì, a dibattere sull’eroismo di Peppino (signori, avete qualche dubbio in merito?? vi sfido!), ormai Lui è morto, e là fuori, ad ogni angolo di strada, a chiunque questa sia intitolata, continua a compiersi un atto mafioso, ogni santo giorno. per cui, io sarei per remare tutti a favore, nelle iniziative “simboliche” e nei comportamenti concreti, quotidiani, nelle scelte difficili e antimafiose che ogni momento siamo chiamati a compiere. tutti.
      ho dato la mia adesione a liberamente.
      riguardo alla censura nel blog, se posso permettermi di citare malamente, e a memoria, il postino Mario, che nel film omonimo, rivolto a Neruda, dice:
      “la poesia non è di chi la scrive, ma di chi la usa”.
      buon blog APERTO, a tutti. gA*

    21. Sono d’accordo con Flo.
      Simona la moderazione preventiva dei commenti è a mio avviso troppo repressiva nei confronti dei commentatori in buona fede. La policy è conforme alla legge, i commenti rimossi no. Rosalio deve tutelarsi.

    22. Ben detto Gabriele….approvo ogni frase da te “postata” e ribadisco l’importanza delle iniziative simboliche affinchè anche le generazioni future conoscano e mettano in pratica, nel quotidiano i valori “antimafiosi” e al bando la sterile polemica di qualcuno …..che si ferma all’apparenza e non coglie l’essenza……….

    23. polemiche a parte, sulla censura/non censura dei commenti (tony…cmq…dalla “grafia” non mi pare sia mancino…), mi preme sapere, da voi che leggete, una cosa: ma a voi, a scuola, hanno mai raccontato la storia di Peppino? Io, ahimè, non frequento le aule da un po’ e mi piacerebbe seriamente sapere se l’appassionata vicenda umana di Peppino Impastato è contemplata nei moderni programmi scolastici.Personalmente, ricordo, ne venni a conoscenza tardi e sicuramente non grazie alla scuola; l’ho, inoltre, potuta ripercorrere grazie a “I cento passi”, il bellissimo film di Giordana…
      Ritengo che in tutte le scuole si dovrebbe narrare la storia di Peppino, quel suo modo impareggiabile di lottare la menzogna, di scegliere la vita, di usare il libero arbitrio…
      “….si può vivere nello stesso microcosmo, addirittura sotto lo stesso tetto, come avveniva tra Peppino e mio padre, ed essere distanti anni luce. Nello stesso tempo, lo spazio di soli cento passi ti fa capire quanto sia labile il confine della scelta tra il bene e il male” (G.Impastato)
      Fatemi sapere…aspetto….
      PS:…nè con la mano “dritta” nè con la mano “manca”…col cuore!

    24. Agente! a stento viene spiegata la costituzione a scuola e tu pretendi che raccontino di Impastato?
      sei un sognatore.

      (e nel frattempo su Rosalio è scattata la moderazione preventiva)

    25. Caro Calogero, se metti una parolaccia il commento viene messo in coda di moderazione. Da sempre.

    26. Caro Siino, se temi le parolacce (seppur comunissime) fai una figura un po’ barbina. Da sempre.

    27. “….si può vivere nello stesso microcosmo, addirittura sotto lo stesso tetto, come avveniva tra Peppino e mio padre, ed essere distanti anni luce. Nello stesso tempo, lo spazio di soli cento passi ti fa capire quanto sia labile il confine della scelta tra il bene e il male” (G.Impastato)

    28. l’eterna lotta tra il bene e il male?
      quando arriva l’esercito a cavallo?

    29. SINTITI…SINTITI…

      Era stupendo sentirti parlare
      alla voce di quel microfono
      ignaro di essere strumento
      di lotta

      …sintiti, sintiti!
      Tano seduto, padrone di Mafiopoli,
      esperto di lupara e
      di traffico di eroina…
      La mafia è una montagna di merda!
      gridasti a tuo padre,

      mentre difficile era dire
      a tua madre quanto l’amavi,
      le parole di Pasolini ti
      furon d’aiuto…

      Sintiti, sintiti…
      una voce autonoma e fuori dal coro,
      Radio Aut,
      Autonoma e Out ossia fuori…

      Sintiti, sintiti…
      Musica e Cultura

      la mafia,
      il nemico della porta accanto…
      quello che viene a prendersi il caffè
      a casa tua,
      quello che era tuo padre Luigi,
      tuo zio Cesare,
      tuo cugino Anthony…

      Sintiti…sintiti…
      voi, mafiosi,
      siete una montagna di merda,
      quando c’era Tano Badalamenti,
      quando c’è Binnu Provenzano,
      e noi, gente libera e onesta,
      vi pestiamo e vi buttiamo
      là dove il letame deve andare
      perché non sono i piccioli
      a farci ricchi
      ma la libertà di odiarvi e calpestarvi…

      Peppino senti la nostra
      voce ora che non ci sei più,
      nessuno ti lascerà solo…
      le generazioni si
      uniscono,
      la tua e di Salvo…
      la mia e di Giovanni…
      la prossima nel tuo nome
      simbolo della lotta alla mafia,
      non solo a Cinisi ma ovunque…

      E tu,
      Giovanni,
      fratello che sapeva contare
      e camminare insieme,
      che voleva fare
      l’eroe…
      hai alzato quel pugno!
      noi ti chiediamo di tenerlo stretto…
      dietro di
      lui noi saremo
      perché noi continuiamo sulla strada
      che Peppino ha tracciato
      e che tua madre, Felicia, ha percorso…

      Scritta da Ettore Lomaglio Silvestri il 13 dicembre 2005

      Uno dei personaggi che chi lotta contro la mafia deve assumere come esempio è Giuseppe Impastato, detto Peppino.
      Un esempio di come la libertà di informazione possa essere strumento di grande contrasto a chi si serve del silenzio per vivere.
      Al di là di appartenenze politiche, fortemente caratterizzate per Peppino, dobbiamo ricordare che lui era figlio e parente di mafiosi, amici di quel Tano Badalamenti che è stato un boss tra i più importanti di Cosa Nostra.
      Per questo il suo coraggio era ancora più forte…

      Noi, cittadini onesti che abbiamo come impegno la lotta alla mafia dal punto di vista culturale, chiediamo alle amministrazioni comunali di intitolare una strada, qualora non l’avessero già fatto, a Peppino Impastato, morto il 9 maggio 1978 ammazzato dalla mafia.

      Ettore Lomaglio Silvestri
      On. Tiziana Valpiana – Rifondazione Comunista Camera dei Deputati
      Mariateresa Morresi
      On. Luisa MOrgantini – Sinistra Unitaria Europea – Parlamento Europeo
      On. Umberto Guidoni – Sinistra Unitaria Europea – Parlamento Europeo
      Partito Marxista-leninista Italiano
      On. Vittorio Agnoletto – Sinistra Unitaria Europea – Parlamento Europeo
      On. Giuliano Pisapia – Rifondazione Comunista – Camera dei Deputati
      On. Marilde Provera – Rifondazione Comunista – Camera dei Deputati
      Prof.ssa Silvia Godelli – Assessore al Mediterraneo – REgione Puglia
      Giovanni Impastato – fratello di Peppino Impastato
      Casa della Memoria di Felicia e Peppino Impastato – Cinisi (PA)
      Salvo Vitale – cofondatore di RADIO AUT con Peppino
      Associazione culturale ONLUS “Peppino Impastato”
      I compagni di Peppino
      Giannarosa Baresi – capogruppo Rifondazione Comunista al consiglio provinciale di Brescia
      Maurizio Rovetta – consigliere comunale Rifondazione Comunista di Torre Boldone (BG)
      Associazione culturale “RADIO AUT” Onlus – Campofelice di Roccella (PA)
      On. Giovanni Russo Spena – Camera dei Deputati
      Laura Onofri
      Sinistra Giovanile di Gizzeria (CZ) “Peppino Impastato”
      Walter Molino – Libera Mente di Partinico
      Angelo Vitale – Libera Mente di Partinico
      Haidi Gaggio GIuliani – madre di CArlo Giuliani
      Confederazione della Sinistra Giovanile DS di Bergamo e Provincia
      Giuseppe di Fabio – Sindaco di Campobasso

    30. Nel film, che è sicuramente la fonte quasi storica che ha diffuso al grande pubblico la vita e la storia del COMPAGNO Peppino Impastato si vede, tutti abbiamo visto, che alla fine l’esempio senza l’iniziativa non portava a nulla.

      Ricordate quando dopo la scena del bagno nudi peppino OKKUPA radio Out??? Dai racconti del fratello Giovanni so per certo che quella cosa è davvero accaduta…e accadde anche di più, Peppino sentì che si stava rilassando, sentì che la tensione stava calando…e se la tensione cala, se noi ci perdiamo in discussioni più o meno serie sulle censure e sull’intitolazione delle strade allora LA TENSIONE CALA.

      Credo che al compagno Peppino sarebbe piaciuto vedere più persone coinvolte nella lotta per la legalità e la giustizia nella nostra terra e meno nel disquisire sull’intitolazione di una strada.

      Mi viene in testa una storia che mi raccontò un vecchio compagno toscano: “…tutti parlavano di rivoluzione…ma ne parlavano chiusi nelle stanze, ne parlavano e ne riparlavano….ma nel frattempo dicevano di andare a fare i volantinaggi ed i picchettaggi….e così alla fine, loro parlavano della rivoluzione, ma noi la facevamo, giorno dopo giorno…”.

      Così fu Peppino, gli altri parlavano, parlavano, lui la faceva e il farlo alla fine gli è costato il bene PRIMO. La vita.

      Così siamo noi, parliamo parliamo…ma la rivoluzione (..in senso riformista!!!) oggi chi la fa davvero???

      Un plauso a Tony, da uomo di destra (certamente) ti fa onore (o pubblicità??) avere una attenzione particolare a queste cose!!!

    31. Mamma mia, ho letto tutti i posto di questa sezione ed ho i brividi. Ma come si fa, nel 2006, a non essere tutti d’accordo su di un tema come quello della mafia? Ma la cosa che mi rende più triste è che molti degli autori dei messaggi sono giovani, sono il famoso “futuro”. Mio Dio, aiutaci…

    32. mafia e censura sono due facce della stessa medaglia

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