Scoprii stamane che l’abbonamento mensile alle linee di trasporto pubblico dell’azienda denominata amat costa euro 27,30 per i lavoratori dipendenti e ben 48 per chi è un lavoratore a progetto, un ex cococo, per intenderci. Indi, per i flessibili, l’abbonamento si estende, invece che restringersi (sarà diretta conseguenza della flessibilità?). Una poi è presa dallo sconforto, si pensa che sì, allora è vero che questi lavoratori a progetto non sono tutelati, che una ce lo aveva questo sospetto: che collezionano tutta una serie di doveri e pochissimi diritti. Che forse uno che non ha un contratto fisso dovrebbe almeno essere messo in condizione di potersi muovere civilmente in bus, che inquina di meno, snellisce il traffico, prende meno multe, o no? Tanto, manco la macchina si può prendere, il lavoratore flessibile non lo può mica comprare l’abbonamento per il parcheggio nelle zone blu, vi sembra assurdo? È così, il flessibile deve pagare euro 0,75, o un euro intorno all’ora per il parcheggio, mentre, è inutile che ve lo dico, ai lavoratori dipendenti l’abbonamento per le zone blu si può fare e costa (a seconda delle zone) 30 o 35 euro al mese.
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