Turbolenze rosanero
Tira una brutta aria dalle parti di viale del Fante. Il “signor” Zamparini, che da quando di mestiere fa il presidente delle squadre di calcio ha cacciato via un condominio di allenatori, si è incazzato di brutto con l’ultimo della serie, il friulano (e quindi suo conterraneo) Gigi Del Neri, tristemente famoso per il fatto che nessuno, a memoria di giornalista, è riuscito mai a decodificare nemmeno mezza frase durante le sue conferenze stampa. Tanto che è passata alla storia una battuta folgorante del cabarettista Ernesto Maria Ponte: «Il Palermo gioca come il suo allenatore: non si capisce niente…».
Tira una brutta aria, si diceva, perché al presidente non gli piace proprio come gioca la squadra. Dice che prende troppi gol, che così si va in serie B, che Del Neri deve darsi una regolata e cambiare modulo.
L’allenatore, che ha la testa dura, è andato da Simona Ventura e a domanda ha risposto: «Mi dispiace, io gioco sempre così, quindi Zamparini si rassegni». I bookmaker l’esonero nemmeno lo quotano perché è solo questione di tempo. Subito dopo la sconfitta contro l’Inter — che in fin dei conti non è la Vigor Lamezia — i dirigenti hanno incontrato un tecnico disoccupato, uno di quelli che attendono le disgrazie altrui per prenderne il posto. Sarà lui il prossimo? E chi può dirlo. Se avesse un briciolo di amor proprio forse non accetterebbe, perché avere a che fare con gli umori del presidente può stendere un toro. Ma nel mondo del calcio uno che rifiuta uno stipendio sicuro non si trova nemmeno col lanternino, e quindi sotto a chi tocca che ci divertiamo.
Nel frattempo Luca Toni è arrivato a quota 21 gol, è considerato l’attaccante più forte d’Europa e ha incassato persino il Telegatto come sportivo dell’anno. Meglio di Valentino Rossi, tanto per dire. Luca Toni non l’ha venduto Gigi Del Neri ma un altro friulano che bazzica, di tanto in tanto, dalle parti di viale del Fante. Solo che quello non lo esonera nessuno. Perché il padrone ha sempre ragione. Quasi sempre.
pienamente d’accordo…
Lucio, sei un grande! 😉 Parole sante!
Sara’…ma e’ stato il secondo a portarci in serie A. Ma il palermitano dimentica in fretta…
in verità questo palermo e questo allenatore sono stati sfortunati.
se makinwua o caracciolo avessero segnato il doppio di quanto fatto, o se uno dei due fosse esploso, avremmo più punti in classifica e staremmo a parlare di altro, tutti capiremmo più facilmente linguaggio e tecnica di del neri.
se qualcuno ha sbagliato invece questo è il presidente ed il suo direttore sportivo: troppi pochi soldi per quel portentone di toni, per quel faticatore di morrone.
in più oggi si parla di semioli (a mio parere inutile) e se dovesse saltare simplicio siamo messi male in assenza di alternative.
comunque vada…ricordiamoci che stiamo a metà classifica in serie A.
firmerei per rimanerci fino alla fine del campionato.
se proprio dovessimo cambiare allenatore però, preferirei zeman a zaccheroni, oppure ranieri a papadopulo.
poi se dovesse venire MAZZONE chissà che divertimento.
Ma com’è bello dare addosso a Zamparini: in fin dei conti è “soltanto” quello che ha preso il Palermo in C1, ha speso un bel pò di soldi ed ora lo fà giocare in UEFA…
Poi se il suo carattere lo fà incazzare spesso e volentieri beh pazienza; sempre meglio di Lotito o no?
pur riconoscendo a Zamparini i meriti che hanno permesso di portare il palermo inn serie A, dopo anni di “bile”, c’è da dire che non si può far finta di nulla qunado il presidente straparla andando addosso al malcapitato di turno, allenatore o giocatore che sia.
esiste sempre il rispetto per gli altri, o visto che ha portato il palermo in coppa uefa, può anche farne a meno?
Caro Claudio,
Zamparini ha preso il Palermo in B e non in C1. I soldi che ha speso li ha ripresi con un surplus. Non è mica fesso.
Vedrai che quando i conti non gli torneranno prenderà il primo aereo per il Nord. Se non dovesse torvarsi già lì, visto che a Palermo viene raramente.
Carissimo Claudio, io queste cose le dico e le scrivo sul mio giornale dal primo giorno in cui Zampa è arrivato a Palermo. Nessuno mette in dubbio i suoi meriti, ma se un padrone si permette di dire peste e corne di un dipendente, come minimo scatta uno sciopero di categoria. Perché nel calcio ognuno si può sentire in dovere di dire tutto quello che gli passa per la mente? Lo dica, ci mette i soldi, lo dica pure. Ma se un giornalista, che non è stipendiato dalla società, lo fa notare, non ti indignare… si chiama democrazia… e finchè ne resta un brandello, me lo prendo… baci