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martedì 19 nov
  • Il difensore civico

    Cittadini palermitani, avete atteso invano per ore presso un ufficio comunale senza riuscire a sbrigare la vostra pratica? Si è persa la vostra pratica all’ufficio tributi e le cartelle pazze vi stanno divorando il conto corrente oltre che i nervi? La vostra pratica sul condono edilizio non è stata ancora istruita dopo anni dalla presentazione? Il raccomandato di turno vi ha superato nel turno ed ha il pass per le zone blu che voi non avete ancora ottenuto dopo ore di fila?

    Se questi problemi vi hanno assillato quotidianamente la vita e vi hanno reso le giornate amare, sappiate che a breve tutto questo potrà essere soltanto una barzelletta da raccontare un giorno ai vostri figli e nipoti. Tutte le analisi comparative tra l’efficienza dei comuni del nord e sud Italia che hanno caratterizzato la nostra giovinezza, facendoci sognare un sistema burocratico sui modelli efficienti del nord Europa, stanno per sgretolarsi come castelli di sabbia all’arrivo dell’onda marina.

    Già starete pensando quale diavoleria questa volta Rosalio ha messo in atto per attirare l’attenzione. E invece non c’è trucco nè finzione, perché si tratta di una cosa seria e molto importante per lo sviluppo civile della nostra città. Un evento da segnare nel diario personale. Dopo anni dall’introduzione nelle pubbliche amministrazioni italiane della figura del difensore civico anche a Palermo è stato tagliato il nastro, proprio alcuni giorni fà (è stato nominato l’avvocato Antonio Tito).

    L’ufficio del difensore civico in Italia è istituito per rafforzare e completare il sistema di tutela e di garanzia del cittadino nei confronti delle pubbliche amministrazioni e per assicurare e promuovere il pieno rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. In merito l’art. 8 della Legge 142/90 recita: «Lo statuto provinciale e quello comunale possono prevedere l’istituto del difensore civico, il quale svolge un ruolo di garante dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione comunale e provinciale, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell’amministrazione nei confronti dei cittadini. Lo statuto disciplina l’elezione, le prerogative ed i mezzi del difensore civico nonché i suoi rapporti con il consiglio comunale e provinciale» (informazioni dettagliate nel sito www.difensorecivico.org).

    Lo statuto Comunale di Palermo ha previsto l’istituzione di questa figura proprio all’art. 25 (Difensore civico), Titolo III. L’art. 26 ne regola le “funzioni” specificando che:
    1. Il difensore civico agisce di propria iniziativa o su richiesta di chiunque abbia un interesse giuridicamente tutelato e non è sottoposto ad alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale dagli organi del Comune.
    2. Nell’esercizio delle sue funzioni il difensore civico:
    – con i responsabili degli uffici competenti accerta lo stato dei fatti prospettato dai cittadini;
    – nei limiti e con le prerogative assegnate ai Consiglieri comunali esercita il diritto d’accesso agli atti e documenti;
    – fornisce al Consiglio comunale, al Sindaco e alla Giunta, anche su loro richiesta, elementi di giudizio in relazione ad eventuali disfunzioni riscontrate in specifici settori dell’Amministrazione, proponendo interventi finalizzati a rimuovere i fattori strutturali, organizzativi, tecnici e professionali che le hanno determinate;
    – è tenuto a presentare semestralmente al Consiglio comunale una relazione dettagliata sull’attività svolta.

    Quindi si comprende abbastanza bene quale ruolo incisivo può avere il difensore civio nella riorganizzazione dei servizi dell’ente pubblico locale nel momento in cui fossero lamentate numerose carenze da parte dei cittadini su uno o più settori specifici.

    Merita attenzione anche la lettura dell’art. 27 sui Requisiti del difensore civico. Il difensore civico deve essere persona di riconosciuto prestigio morale e professionale, in grado di assicurare imparzialità e indipendenza di giudizio e dotata di provata esperienza giuridico-amministrativa.

    Da un attenta lettura della parte a lui dedicata dallo Statuto Comunale di Palermo si ha la consapevolezza che il difensore civico è una figura nata per vigilare sull’operato della amministrazione comunale, egli è un tutore del cittadino raggiungibile in maniera semplice da parte del cittadino stesso. Ha il potere di intervenire sugli atti che violano il corretto uso del potere amministrativo. Una figura altamente democratica, se applicato concretamente il suo ruolo nella realtà di tutti i giorni. Egli – altresì – rappresenta una figura imparziale e indipendente da qualsiasi potere (da quello politico a quello amministrativo), elemento questo di rottura con un passato caratterizzato da una realtà tradizionalmente intrisa di dipendenze tra diversi poteri all’interno degli enti pubblici. Il difensore civico rappresenta indirettamente la volontà popolare! È una figura in cui i cittadini possono riporre la loro fiducia.

    Qualcuno starà già pensando ad una sorta di Robin Hood palermitano…«speriamo che toglierà ai ricchi per dare ai poveri allora»….

    In teoria è un’occasione di sviluppo civile per i cittadini di Palermo e un’opportunità di avvicinamento degli stessi cittadini all’amministrazione comunale. Sarà – a mio giudizio – compito dei palermitani divulgare l’esistenza e l’importanza di questa figura per la tutela dei propri diritti di cittadini e, soprattuto, dovebbe essere compito di noi tutti consultare e rivolgerci al difensore civico nei casi che necessitano il suo intervento. Potremmo così essere, ogni giorno, artefici di un cambiamento del sistema che per tanto tempo ha generato in noi tutti sfiducia nei confronti degli enti pubblici e disaffezione istintiva nei confronti della città di Palermo, lasciando correre l’energia e la fantasia positiva soltanto nel mondo calcistico. Dopo l’atterraggio del Palermo Calcio in serie A, stanno per decollare altre serie A per la nostra città ?

    AAA offresi tutela diritti cittadini palermitani……

    Ospiti
  • 10 commenti a “Il difensore civico”

    1. peccato che si è arrivati alla nomina del difensore civico in modo non proprio “civico”….
      ricordo che il consiglio comunale non è stato in grado di eleggerlo e che la nomina ha assunto un significato squisitamente politico…
      l’indignazione per la mancata elezione dell’avv. Lino Buscemi, persona “di riconosciuto prestigio morale e professionale, in grado di assicurare imparzialità e indipendenza di giudizio e dotata di provata esperienza giuridico-amministrativa”, è altissima…

    2. Staremo a vedere….ho molti dubbi e perplessità…come al solita poi la scelta è ricaduta su una “vecchia Faccia”… perchè non un giovane IDEALISTA????? che avrebbe rappresentato più adeguatamente un simele ruolo??? spero di essere smentita al contrario

    3. Quindi basta raccomandazioni……che nostalgia…

    4. Ma, secondo voi, a ‘sto difensore civico non si puo’ chiedere di prendere provvedimenti sul traffico? Insomma, il diritto alla salute e’ un diritto dei cittadini forse ancora piu’ importante rispetto a quello della mobilita’. E camminare in via liberta’ e’ come infilarsi in una cappa fumosa. Il comune non fa nulla per rispettare questo diritto. O, le soluzioni che propone sono ridicole: lunedi’ niente blocco causa sciopero trasporti.

    5. AntonioG la tua considerazione è validissima. Condivido totalmente la tua analisi. La tutela della salute del cittadino è un vero e proprio diritto del cittadino stesso.
      Dentro l’art. 8 della Legge 142/90 sta anche scritto “e del buon andamento della pubblica amministrazione comunale” e anche “segnalando, anche di propria iniziativa, ……… le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell’amministrazione nei confronti dei cittadini”.
      E credo che sia un ritardo dell’amministrazione quello di non aver ancora intrapreso “concrete” e “sostanziali” azioni per prevenire l’inquinamento atmosferico.
      Quindi quello che noi tutti individualmente possiamo fare è consultarlo e presentare ufficialmente le nostre istanze tese al miglioramento della salubrità dell’aria in città. Credo che se questo viene fatto da migliaia di palermitani, le cose possono seriamente cambiare in breve tempo. Abbiamo un grosso potere nelle nostre mani, purtroppo spesso no lo sappiamo !!!! Per questo motivo ho creduto importante proporre a Rosalio la pubblicazione di questo argomento che è stata subito condivisa ed accettata.
      In merito al metodo utilizzato per l’elezione, Alex, anche io recentemente ho letto sui giornali ed ho saputo del sit in viale Trinacria da parte del candidato escluso che ha presentato ricorso. Condivido l’indignazione. La giustizia farà il suo corso!
      Un difensore civico è stato nominato, giustamente o ingiustamente, c’è, lo paghiamo con i soldi di noi tutti contribuenti, quindi la mia proposta è: utilizziamolo per la tutela dei nostri diritti, che si chiami Tito o Buscemi….

    6. Bhe’ allora chiamàmolo….
      P.s. segnalo una altra cosa degna di nota a proposito del comune e dell’inquinamento.
      Sul mio blog al post “Pasticciaccio”.

    7. Altro che provvedimenti sul traffico, il difensore civico dovrebbe difenderci innanzitutto dai vigili urbani di Palermo, ….., gli stessi che abbandonano la città nei momenti di maggior necessità, quando servono sono -guarda caso- in assemblea (ma quanto ne fanno poi in un anno)!!!
      A proposito ora hanno anche un loro FORUM (entrarci è un gioco …..fatevi 4 risate)

    8. certo che il blog ha una strana dinamica…dopo qualche batti e ribatti la discussione muore e si perde nell’infinito dei link internettiani…
      A TRA POCO
      ma a quando?

    9. Non so come sia avvenuta l’elezione, ma ammetto che osservo il lavoro del difensore civico attuale e devo ammettere che mi piace la gran mole di polverone che sta sollevando l’avvocato Tito.
      Tra l’altro tutto in chiaro, guardate qua http://www.comune.palermo.it/difensorecivico.htm
      Non importa che sia giusta o ingiusta la nomina, almeno lui le cose le fa, anche solo per questo ha il mio pieno apprezzamento

    10. Qualcuno starà già pensando ad una sorta di Robin Hood palermitano…«speriamo che toglierà ai ricchi per dare ai poveri allora»….

      si e’ come Robin hod pero’ al contrario .leva ai poveri per dare ai ricchi

      La lista degli assunti, arruolati nelle ex municipalizzate per chiamata diretta e senza concorso, era infatti zeppa di amici politici, candidati trombati da risarcire con uno stipendio pubblico, segretari e funzionari di partito da sistemare. E poi mogli (quella di Campagna), figli (come Giuseppe e Tania Tito, rampolli di quello che allora era il presidente dell’Authority sulle aziende municipali per poi diventare addirittura il «difensore civico» comunale nonostante la legge escludesse chi era stato come lui candidato alle elezioni!) e sorelle, cognati, nuore, generi, cugini…
      Questo e’ il difernsore civico a Palermo !

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