Se c’è una cosa che Rosalio ha insegnato ai suoi lettori in tutto questo tempo è che Palermo può essere guardata da così tanti punti di vista, che un autore solo non basta a raccontarla.
E Palermo la guardano in tanti, tutto sommato; e in tanti modi. Ci sono poi quelli che guardano a Palermo, con disprezzo, con interesse, ma anche con simpatia, con fiducia. Ci sono poi quelli che guardano a lei con speranza. E sono tanti e sempre di più. Tra questo particolare tipo di sguardi, alcuni vengono da lontano. Sono quelli che partono dagli occhi di tutti quei palermitani che hanno lasciato Palermo per studiare, per cercare quella qualità – della vita, dello studio, della mentalità – che nella loro città non hanno mai trovato. Da chi è rimasto spesso sono guardati con diffidenza, se non già con antipatia, perché sono critici severi, perché credono di sapere com’è il mondo là fuori, perché sanno che lo Stato può anche funzionare, e l’università è una risorsa. Continua »
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