Ciao a tutti!
Ciao a tutti! Sono stata invitata a partecipare a questo blog. In effetti non ho mai scritto in un blog, però mi è sembrata una cosa interessante e, dato che dovrò parlare di musica, mi è parso divertente e anche coinvolgente.
Non sono una giornalista, un’esperta, una critica musicale o anche una vera musicista, sono solo una persona come tante con una passione: la musica. Avete presente un film? La colonna sonora è pacata, accompagna le scene senza essere invadente. Possiamo dire che la musica nella mia vita sia proprio così. Non potrebbe non esserci. Si, sono molto sentimentale. Per me la musica comporta sensazioni indescrivibili, a volte estatiche, altre anche di disgusto. Come può disgustarmi? Non lo so, ma è capitato. È capitato di non riuscire ad ascoltare qualcosa perché mi creava disturbo. Sarà capitato a tutti credo.
In ogni caso, ciò che vorrei comunicare è non solo il mio modo di vedere il mondo della musica a livello personale, ma vorrei coinvolgere l’attenzione di chi leggerà le mie righe su ciò che è l’ambiente musicale in cui viviamo a Palermo. Da alcuni criticato, ma in ogni caso, se anche fosse da criticare, è questo e non si cambia. Vorrei coinvolgere qualche amico musicista, gruppi o magari organizzatori, chi lo sa, per farci spiegare meglio come vanno le cose, carpire altri punti di vista, o anche solo farvi conoscere persone di cui ignorate l’esistenza. Sono bene accette tutte le proposte!
E chi vivrà vedrà…!!!
senti suoni che gli altri non sentono?
Cominciamo bene…
“Possiamo dire che la musica nella mia vita sia proprio così”.
In italiano: “che la musica è”.
Nemmeno la “scrittrice” Gambino aveva osato tanto.
ehehehe min*hia ma certo che di gente ignorante ne esiste a Palermo…..compà ti consiglio di comprare un libro delle elementari, sai i sussidiari (che tutti abbiamo letto, tranne te), ecco incomincia da li, può darsi che qualche cosa di italiano la impari pure tu.
per Laura: è vero che la musica a Palermo ha moltissimi problemi,per esempio i concorsi detti anche “vetrine” (che in realtà sono concorsi fasulli) infatti non servono a fare conoscere i gruppi, ma a farli lavorare gratis in modo da rendere netto l’incasso dei locali che li ospitano…in ogni caso basterebbe un pò più di interesse per questi ragazzi che ci credono veramente e che pur di fare sentire il loro lavoro (cioè ore di sacrificio fatto al box) si fanno sfruttare dai gestori dei locali(basterebbe guardare paesi molto più evoluti del nostro, come ad esempio in America, Germania etc) …ma questo era solo un esempio…in ogni caso io penso che qual cosa si possa fare, però, sicuramente non è facile perchè ci vorrebbe una vera coalizione tra i gruppi(basata soprattutto sulla lealtà), e questo a giudicare da quello che si legge su forum tipo BALARM sembrerebbe impossibile.
ciao a tutti
davide
il congiuntivo è morto.
una prece.
Povero congiuntivo, quando lo trovo omesso spero sia una svista, ma invece vedo che l’omissione è perpetrata con convinzione.
Mi associo. Amen.
Signori, in quella frase il congiuntivo NON ci va. Prendete una grammatica non delle elementari, ma più avanzata, e vedrete. In sintesi: il congiuntivo esprime un dubbio, e nella frase non c’è alcun dubbio. Ve lo dice uno che non solo è pignolo anche lui, ma che con la lingua ci lavora (e bene, spero).
mmm…
buonasera! non per schierarmi (non mi importa) ma diciamo che in lingua il congiuntivo ha un uso abbastanza libero, in situazioni del genere, perché se da un lato è vero che è il tempo dell'”obliquità” (dubbio, possibilità etc.), dall’altro è anche vero che esiste il fenomeno linguistico dell’attrazione (subordinata in dipendenza da principale). proprio in questo caso, poi, viene espressa una ‘possibilità’ semantica (“possiamo dire che…”), quindi ci sta.
magari altri commettessero errori di tal fatta! 🙂
o no? 🙁
ma si sta discutendo di un congiuntivo o di musica?
Ma quando si parlerà di musica????
….che ne dite di farvi un pacchetto di “fatti” vostri e lasciar esprimere le persone liberamente?
grazie
liberamente?..infattimente! per favore,almeno le forme.
Diciamo che in un blog che vorrebbe essere “il blog di palermo” sarebbe opportuno azzeccare almeno i congiuntivi… se no finisce come il GdS che fa un errore di grammatica ogni due righe.