Sgrammatico allegro
Un gommone può essere una coppola e persino una tombola. È difficile capire come sia possibile ma io giuro di avere visto, ascoltato e partecipato a una riunione di ben sette persone di Palermo che non riuscivano a cogliere la differenza fra questi tre oggetti.
Ciccio è tutta l’estate che vuole il gommone. Me lo dice sempre che ha deciso di vendersi la macchina per cercare un gommone usato. O chissà abbandonato su qualche spiaggia da anni. Di un padrone non identificato. Da prendere e rimettere a nuovo. Così per fare qualche passeggiata a mare, ma sul serio a mare e non per finta come quando si fa la passeggiata sul lungomare o sulla spiaggia, che il mare resta di lato e lo si guarda con sguardo storto, anche se felice.
In realtà lui un gommone ce lo ha già. Di circa decima mano che se ci si pensa non ci si crede come sta ancora a galla. E infatti ha ormai più di tre buchi, e uno Ciccio l’ha già riparato l’anno scorso ed è costato un accidente. Io a suo padre gliel’ho detto che Ciccio ha l’ossessione del gommone, e forse questa è la volta buona che Ciccio si può mettere il suo berretto militare annata ’98, contro il sole che c’è in alto mare, che non si sa perché in barca brucia più che in qualsiasi altro posto nello stesso momento.
È pazzesco, lo so. Un gommone per qualcuno è imparentato con la coppola, che magari con la tombola ha in comune le vocali, ma con il gommone neanche quelle se si arriva sino alla fine. Non voglio parlare come Forrest Gump, ma fare la stupida mi piace tantissimo. E questo Ciccio lo sa.
Ciccio ha anche una coppola, verde di velluto e chiamata con il nome un po’ lungo “delle sue sorelle”, che gliel’hanno regalata a Natale mentre lui a loro il regalo non voleva farlo. Non per cattiveria, ma così perché nella testa si era detto che non era necessario.
I fumatori, e Ciccio fuma di tutto da quando ha circa 12 anni, hanno infatti un altro modo di fare i conti. Io per esempio non capisco mai le sue addizioni e sottrazioni. Moltiplicazioni e divisioni diventano poi terribilmente incomprensibili. Mi confondo e mi confonde. E lui si arrabbia. E io mi confondo sempre di più, perché vorrei spiegargli le mie addizioni e sottrazioni, ma i problemi che ci poniamo per risolvere lo stesso inghippo sono diversi, e per lui è complicato il mio sistema di calcolo e per me il suo. Così di solito conta lui e io tiro fuori la pazienza che non ho per afferrare la sua logica e accedere a un po’ di quella nicotina che non inghiotto più da quasi due anni. Infatti ho smesso di fumare, che se me lo dico credo di essere una tipa tosta, ma più passa il tempo più me lo dimentico di essere stata anch’io una fumatrice.
La coppola dona a Ciccio, anche se non è bello come il bambolotto rifilato a tutte le bambine d’Italia. CiccioBello, io non lo ho mai avuto da piccola e in questa eccezione deve esserci qualche segno del mio destino. Sta di fatto che a Ciccio la coppola piace e si vanta di averla portata da quando era in fasce e che ne ha una bellissima estiva, ma io è due estati che lo conosco e in testa non gliel’ho mai vista. Dunque se questo scritto sarà mai pubblicato e lui potrà leggerlo, dichiaro che Ciccio è pregato di tirare fuori dall’armadio questa straparlata coppola che la curiosità mi sta mangiando le unghia.
Una certezza è invece quella che a tombola, Ciccio, non l’ho mai visto giocare. E infatti lui tende a scambiare il gommone per la coppola e non per la tombola. Me l’ha detto ieri sera senza parlare, muovendo solo le labbra, che hanno sollevato nello stesso istante quei baffi garibaldini con una barba tutta intorno, forse un po’ demodé in apparenza se si pensa alla diffusione contagiosa di pizzi e pizzetti di questi ultimi anni.
Ma Ciccio non è un damerino. Ciccio sa guadare i fiumi con la sua moto. Come i principi azzurri un tempo facevano coi loro cavalli bianchi dalle criniere tutte alzate dal vento. Ma Ciccio non è neanche un principe. E non è azzurro. È rosso. Inoltre Ciccio sa fare tutto. Sa cucinare e accendere la lavastoviglie. Sa fare otturare in meno di due giorni il filtro di benzina della sua moto e poi sa anche cambiarlo con uno nuovo. Che meno male che è accaduto per colpa sua e non per colpa mia, che se no forse non sarei qui a scrivere di lui con tanta simpatia. Ciccio sa anche dormire con la testa spiaccicata sulla sabbia per un’intera fredda notte senza mai svegliarsi. Ciccio è veramente incredibile. Forse gli regalerò una tombola per Natale.
Semplicemente splendido
eh?
saro’ stupida ma nn ci ho capito un tubo?….pero’ MI PIACE!!!
allegro è il tuo modo di raccontare, dolce è il sapore che resta sulle tue labbra.
Ciccio è un gommone, una coppola e una tombola…praticamente è tutto.
Tutto si fonde perfettamente come gli ingredienti per fare una buonissima torta.
C’è fantasia, verità, amore.
C’è anche incomprensione, calcolo e razionalità.
C’è una moto che ogni tanto si rompe, c’è un fiume ed anche la fantasia di un principe rosso.
Ma soprattutto c’è vita, quella vera.
Brava Claudia…i miei complimenti.
io so già cosa vincerà alla tombola:una manciata di sabbia fresca,un cavallo bianco,un filtro magico che serve sempre, un’ amica che chissà se lo conosce davero, ed una coppola galleggiante per tutti i Ciccio del mondo addormentatisi serenamente.
Che volere di più? Bravissima.
Mio Dio!!! E’ troppo in gamba questa ragazza, ha un bellissimo sguardo poetico-ironico sul mondo, sul nostro meraviglioso mondo colorato… E’ davvero in gamba questa ragazza… E sono veramente orgogliosa di dire che è una mia CARISSIMA amica. Brava Clau
brava…bella fantasia…ma che c’entra la tombola?
Anche io porto la coppola.
Anche io con la moto guado i fiumi.
Anche io sommo e divido e ci capisco solo io.
Anche io cambio il filtro,ma raramente perchè la mia tanica è pulita , non arruginita come quella di Ciccio.
Anche io non gioco a tombola perchè i bambini gridano i numeri uscenti e mi disturbo….
bravissima sei
Apppresto
Cara Clau,
Oggi è il 13.07.08 e ci tengo a dirti che anche se sono passati solamente poco più di due anni, ed è la prima volta che lo leggo, il tuo scritto mi ha fatto rallegrare come se lo avessi letto il primo giorno.
Mi resta il dubbio he tu sia un maledetto genio incompreso.
Ti penso, come leggi, e ti cerco ovunque visto che non rispondi mai al telefono. Baci Ale.
10 cum laude