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sabato 21 dic
  • iosonomio

    SONO UN ALBERO E NN 1 PATTUMIERA VERGOGNA I TOPI SONO CONTENTI

    Palermo è una città meravigliosa, qui l’aria è pregna di cultura.
    Esiste al mondo un’altra città in cui gli alberi sono capaci di scrivere in stampatello?

    A Palermo gli alberi rivendicano orgogliosamente la propria dignità di esseri viventi. Se sono così gli alberi, come saranno mai gli abitanti della specie homo sapiens sapiens panormita?

    Il Conte Hugues Bernard de la Gatinais ha dichiarato nei giorni scorsi che la pulizia a Mondello peggiora di anno in anno. Dato il titolo di cui si fregia, si potrebbe dire che ha la puzza sotto il naso?

    In fondo la diffusione della spazzatura potrebbe essere un’espediente del panormita per tentare di risvegliare negli alberi l’autocoscienza.

    Palermo
  • 3 commenti a “iosonomio”

    1. Lo confesso: non ho la più pallida idea di chi sia il Conte Hugues Bernard de la Gatinais, ma la situazione della “pulizia” a Mondello quest’anno è davvero terrificante.
      Io passo di la ogni mattina per andare a lavorare e, nel corso dei mesi, la quantità di spazzatura è andata aumentando con l’avvicinarsi alla bella stagione. Ed è doloroso pensare che ciò che ho visto ieri mattina non sia ancora l’apice, considerato che siamo ancora a fine Maggio.
      Continuando così, credo che l’autocoscienza non si risveglierà solamente negli alberi ma anche in tutte le aiuole, in ogni piccolo vaso di fiori e poi…sorprendentemente…anche nelle panchine, nei marciapiedi, nelle barche ormeggiate, nella fontana e in ogni più piccolo anfratto, senza alcuna distinzione tra esseri viventi o meno.
      Perchè davanti ad una tale inciviltà sempre più dilagante non si può tacere, nè restare indifferenti.

    2. Confesso anche io di non avere la piu’ pallida idea di chi sia il conte Hugues Bernard de la Gatinais, pero’ consiglirei a questo signore di farsi una passeggiata in un’altra zona di Palermo dove l’incivilta’ dei palermitani si unisce all’indifferenza che da sempre ha il comune per zone poco “rappresentative” come Mondello, ma altrettanto abitate da persone che meritano di vivere in condizioni civili nonostante non abbiano un titolo nobiliare.

    3. In questi casi, ammetto, che al di là delle possibili campagne educative, varrebbe, come in molte città d’Europa, una bella multa agli sporcatori, oppure come pena un servizio civile, se si vuole eliminare la sanzione, di pulizia di spazi pubblici, come espiazione della pena.
      Per me che mi riempio la macchina di duemila cartuzze, nonché la borsa, se non trovo cestini in cui depositarle, e che perennemente se faccio notare a qualcuno la disinvoltura con cui buttano qualunque cosa a terra e negli spazi pubblici (strade, spiagge, etc..) mi sento rispondere ‘regolarmente di farmi di ca**i miei’, sarebbe credo, un ottimo sistema persuasivo.

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