Sono emigrata
Lo ammetto: non scrivo su Rosalio da diverse settimane, almeno quattro..
Qualcuno potrebbe pensare: “… E che le sa sarà mai capitato da non potere scrivere, almeno una volta, qualche riga? Da non potere, per inerzia, rigirare un comunicato?”
Beh… qualcosa è successo e anche in modo improvviso. Dal 14 maggio scorso sono ufficialmente una siciliana, palermitana di Palermo, “emigrata”. Certo, non sono andata molto lontano, ho semplicemente cambiato due lettere al nome della mia amatissima città, e con un treno lungo “otto ore” mi sono ritrovata in quel di Salerno.
Il motivo di questo spostamento al centro-sud? Uno stage di lavoro. Il distacco è stato repentino e senza possibilità di pensiero. Ho fatto le valigie e ho oltrepassato lo Stretto. Approdata a Villa San Giovanni, un cartello con la scritta “Italia” ha sollevato nel mio conscio subconscio interrogativi metafisici sulla mia reale nazionalità. Con orgoglio tutto siciliano, ho così risalito la costa calabra fino alla Campania. La compagnia silenziosa e meditativa di un vecchio parroco e di un giovane prete, robusto e paonazzo, è riuscita a rallegrare il mio lungo viaggio, consolando la mia già strisciante malinconia con scenari da oratorio. Continua »
Ultimi commenti (172.542)