Sentenze eliminatorie
Da un po’ di giorni, da quando è uscito tutto stu vivamaria, quacche picciotto mi chiede in insistenza di parlare.
E io parlo.
Allo stato attuale delle cose di ora il Palermo è cuarto inclassifica e và in Ciempions lig, cioè a dire che allo stadio della Favorita Barbera potremmo ospitare gente che porta un fottìo di piccioli come il Madridd di becam o Larsenal di Anrì.
E chi porta piccioli non deve ritornare a casa con ancora piccioli nella sacchetta che è scortesia e malacrianza. L’ospitalità è una cosa sacra.
Penzo allora ad una Palermo china china di parabbole, bandiere, striscioni, buttane, panelle.
Una Palermo vestita di rosa e di nero che è colore di lutto ma non penziamoci adesso e giochiamo. La stoffa la facciamo venire dai paesi cascmir e la vendiamo come il pane ma solo un po’ più cara.
Ci torno infine sulla quistione della classifica: sò che a Roma potevano fare di più, io non misi bocca. Con quacche intercettazzione inpiù, pure inventata, si poteva arrivare a vincere lo scudetto. Ando così. Pace.
Però l’anno che viene siamo cuattro gatti a spartirci la torta e quando i gatti ballano i topi stanno muti muti in serie Bì.
Se fossi in Billi…mi verrebbe un sospetto di “tentato plagio”.
Ma siccome non sono Billi…