Palermo come New Orleans? Ovvero siamo tutti jazzofili (che non è una parolaccia)
Big band o trio che sia, ormai un locale non è un locale, la manifestazione non è tale, l’aperitivo non è chic se non c’è il “gezz” o “giasss”. Persone che non hanno mai sentito parlare di Miles Davis o di Herbie Hancock all’improvviso non si perdono uno dei tanti (troppi) concerti jazz di Palermo. È indubbio: dire che si va ad un concerto jazz “fa figo”, perchè prima era considerato un genere d’élite, per cultori, musica “difficile” a causa dei suoi ritmi imprevedibili, inafferrabili e talvolta un po’ ansiogeni. Da qualche anno è stato sdoganato soprattutto nei locali, nelle sue versioni più soft. Il jazz è pop. Tanto che ormai divi dello show biz ben lontani da quel mondo finiscono per reinventarsi come interpreti di musica dal sapore soul, jazz o blues (l’ultimo fenomeno: il nuovo cd di Christina Aguilera). Continua »
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