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domenica 22 dic

Archivio di Settembre 2006

  • Blitz ai Candelai, purtroppamente

    Stanotte i puntunieri hanno fatto un blitz ai Candelai. Sono stati controllati 23 locali e otto sono stati chiusi perchè non aveano licenza, ci mancava la carta bollata per potere infilare gli stecchini nelle olive, avevano il cesso con la carta igienica a un solo velo invece che a tre. E non vi dico niente altro perché se no diventa un articolo e io oggi sono in sciopero perchè i padroni dei giornali non ci vogliono rinnovare il contratto scaduto da quasi due anni.
    Ora io sono d’accordo che le regole sono necessarie. Che non si può correre il rischio di mangiarsi un panino e ti rifilano una porcheria oppure che non conservano la fellata come deve essere conservata. E va bene. Ma sarei curioso di parlare con quelli che hanno aperto i locali ai Candelai e farmi raccontare il calvario di richieste di licenze e permessi vari che magari restano anni nei cassetti del Comune o in Questura. Siamo sicuri che il torto sta da una parte sola? Oppure poi finisce che qualche studente fuorisede che si passava una serata a sentire un poco di musica se ne deve andare per forza a piazza Unità d’Italia a guardare i Cayenne e le Smart? Le coste le hanno controllate, ai Candelai hanno fatto il blitz. Aspettiamo. Perché se è finita qui, amici miei, purtroppamente non mi cala. Un saluto.

    Palermo, Purtroppamente
  • Trucco e traffico

    Stress stressante, ansia ansimante, sentimento contundente. Difficile mantenere un’espressione apatica durante il traffico palermitano. Nell’immobilità, anche la voce della radio è incapace di frenare l’irritazione che avanza. La prolungata attesa ad un semaforo obbliga ad una inattività, ad un riposo forzato che non ripaga le dure ore di lavoro. Né tanto meno riesce ad assecondare il lento e stropicciato risveglio mattutino. La nullafacenza da traffico non permette di dormire, di rilassarsi, di sorseggiare un buon bicchiere di vino rosso. La concentrazione deve restare alta. La prima marcia deve restare in tensione. Pronta ad avanzare di qualche metro al momento più opportuno. Spostamento senza viaggio. Viaggio senza vacanza. Ecco che allora per molti automobilisti l’unica scelta è fumare. L’unica azione degna di essere vissuta e ripetuta ad oltranza, l’unico gesto in grado di riempire il vuoto claustrofobico della propria automobile è una sigaretta con gomito fuori dal finestrino. Lo so bene perché anch’io sono stata una fumatrice. Continua »

    Palermo
  • Carnevali storici di Sicilia

    Parte oggi Carnevali storici di Sicilia – La festa delle identità, una manifestazione culturale e di promozione storico-folkloristica organizzata dal Comune di Mezzojuso che coinvolge i comuni di Palermo, Bisacquino, Corleone, Rodì Milici, Termini Imerese, Cinisi, Novara di Sicilia, Salemi e Saponara.

    Oggi e domani a piazza Ruggero Settimo, dalle 18:00 alle 22:00, si svolgerà uno spettacolo di multivisione. Domani, dalle 17:00 alle 22:00, 170 figuranti in costume d’epoca e 21 cavalieri a cavallo sfileranno da piazza Bellini lungo via Discesa dei Giudici percorrendo via Roma per raggiungere piazza Ruggero Settimo, mentre nella piazza si esibiranno dei gruppi in maschera.

    Palermo
  • Meeting alla Regione sulle infrastrutture

    Oggi dalle 9:30 alle 15:30 si svolgerà un meeting tra il presidente della Regione Salvatore Cuffaro e il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro alla presenza degli assessori regionali ai trasporti, Dore Misuraca, e ai lavori pubblici, Agata Consoli, dei presidenti delle nove province regionali, dei sindaci di Palermo, Catania e Messina e dei rappresentanti degli Enti del settore Infrastrutture e Trasporti.

    Sicilia
  • Purtroppamente (n.4)

    Una volta, tanti anni fa, anche a Palermo furono disegnate le corsie preferenziali. E quando si parla di “preferenza” il palermitano attisa le orecchie. Le attisa per tanti motivi ma soprattutto per uno: il tentativo immediato di rientrare nella categoria dei “preferiti” o quello di sfruttare, a preferenza appunto, cose altrimenti interdette ai più. Quelle corsie partivano da Polietama e arrivavano sino alla Statua lungo tutta via Libertà, cotromano. Erano state disegnate per fare andare più veloci gli autobus. Non vi dico. C’era gente che avrebbe pagato oro per poterci circolare, anche senza alcuna necessità. Giusto per affarmare la “preferenza”. Un mio collega che aveva una bella Fiat 131 tutta blù che pareva quella dell’assessore all’annona, giocava sull’infallibile mecanismo dell’apparenza e, verso l’una e mezzo, mentre la città impazziva, si faceva tutta la via Libertà come un qualsiasi autista del municipio che ha appena lasciato l’assesore a casa. Nessuno gli disse mai qualcosa. Eppure quelle corsie erano controllatissime, specialmente durante le prime settimane.
    E proprio una pattuglia della polizia, un giorno vide una 127 verde vomito di bambino imboccare contro senso la via Libertà contro senso dopo la “girata” di via Turati. Paletta. A bordo un palermitano cinquantino, secco come una stanga, barba di due giorni, pantaloni sciddicati, scarpe scompagnate, giacchino che gemeva “Ho visto giorni migliori”, camicia abbottonata fino al collo, capelli “alla mascagna”. Sull’auto, corno rosso regolamentare sotto lo specchietto retrovisore, calamita con foto di una seina di saittuni e la scritta “Papà non correre, pensa a noi” (ma niente foto della moglie che se no quello andava a 180…) e dietro, ciliegina sulla torta, il cane pastore di plastica accucciato con la testa che dondola. Insomma, un palermitano doc.
    “Scusi – chiesero gli agenti – ma lei che ci fa qui? Non lo sa che queste sono le corsie per gli autobus?”. Il tipo guardò gli sbirri con sincero stupore e rispose: “Ma io lavoro all’Amat…” Continua »

    Palermo, Purtroppamente
  • I love Sicilia: l’isola delle femmine

    È in edicola il numero di settembre di I love Sicilia, mensile di stili, tendenze e consumi in Sicilia. Una novità importante riguarda la vendita in abbinamento al Giornale di Sicilia a 2 euro (oltre al prezzo del giornale).

    I love Sicilia di settembre

    La copertina è dedicata alle cento donne da tenere d’occhio in Sicilia nella politica e nelle istituzioni, nella giustizia, nella comunicazione, nel settore del vino, nell’economia e negli affari e nella cultura. Da segnalare anche le interviste a Gianni Riotta (direttore del Tg1), Francesco Messineo (procuratore capo di Palermo), Giuseppe Provenzano (ex presidente della Regione) ed Emanuele Costanzo (collaudatore dell’Airbus A380).

    Si parla anche di pilates e Daniele Billitteri, in “Carissimo fratello Salvatore” (nato su questo blog e poi approdato su carta), racconta a suo modo la notizia di cronaca legata agli anziani di Gela che pagavano per palpeggiare donne straniere a villa Garibaldi.

    Sul sito di I love Sicilia c’è una sezione “Solonline” con contenuti inediti sul giornale.

    Sicilia
  • Nastro Azzurro Party a Caccamo

    S’inserisce nella campagna denominata “consumo critico” l’iniziativa del Comitato Addiopizzo che oggi alle 22, invitando a partecipare al “Nastro Azzurro party”, vuol manifestare concreto sostegno ad un giovane di Caccamo, proprietario del locale Flash dance (via Giovanni XXIII), che con coraggio ha denunciato ai Carabinieri le prime richieste di pizzo, facendo così arrestare il proprio estorsore.
    La società civile del paese, anziché sostenere il giovane e la sua coraggiosa famiglia ha cominciato a non frequentare più il loro locale, determinando, oltre agli ovvi problemi economici, uno stato d’isolamento che, in modo eufemistico, potremmo definire quantomeno vergognoso.
    Nonostante tutto questo, i proprietari del Flash dance hanno deciso di non darla vinta a quanti credevano così facendo di fargli chiudere il locale e, magari, convincerli anche ad abbandonare Caccamo.

    Nastro Azzurro Party

    Continua »

    Ospiti, Palermo
  • Tafferugli con i tifosi del West Ham

    Ieri sera si sarebbero verificati dei tafferugli nel centro città che hanno coinvolto alcuni tifosi del West Ham. In queste ore stanno giungendo a Palermo circa 2200 3000 tifosi della squadra britannica.

    AGGIORNAMENTO: gli scontri sono scoppiati intorno alla mezzanotte tra piazza Olivella e piazza Massimo; sono rimaste ferite sei persone (cinque palermitani, tra cui due poliziotti, e un inglese). Un centinaio di tifosi sono stati portati in Questura e 21 di loro sono stati arrestati.

    Palermo
  • Ed è tutto vero!!

    Mi occupo da tanti anni di informatica nella nostra beneamata città. E posso affermare con immenso piacere che il palermitano medio sta finalmente prendendo confidenza con questo fantastico mondo e con il Personal Computer, questo “magic box” che prima era una esclusiva prerogativa “d’u raggiuniari” e “d’u ngingniari”.
    Ora tutti sanno cosa è un computer e cosa è “Internèt” (l’accento sulla seconda e…).
    Le aziende hanno un sito web nella maggior parte realizzato dal figlio dell’amico, o dal nipote della zia… ke è sempre un “mostro ch’i computer” o una “cima”, e tutti usano ”window” (a Palermo la s a fine parola, ci sta male!)
    È piacevole notare come i nuovi termini dell’“Information Technology” abbiano anche invaso il modo di comunicare tra i palermitani….
    Ogni giorno la mia quotidiana attività di consulenza mi porta ad ascoltare come il palermitano riesca ad amalgamare, addolcire inglese tecnico e dialetto.
    Potrei raccontarvi dei miei sorrisi quando un anziano portiere di un azienda sanitaria, mi annunciava ogni volta che arrivava un “Case” per un controllo da un reparto periferico…”Dotto’ purtaru un PC-riddo!”
    O come in molti centri di assistenza una formattazione a basso livello (un tipo di formattazione del disco fisso) venga definita.. “Formattazione a lamiera” importando direttamente il termine utilizzato nelle autocarrozzerie.
    Vere miniere sono i corsi di formazione dove ricordo che in uno dei tanti il mio “iconizzare la finestra” divenne “metti a cascione” o alla richiesta se in quel momento il notebook era collegato in rete WI-FI mi fu risposto… “veramente siamo collegati vai c’u cavo”. Continua »

    Ospiti, Palermo
  • Sui doppi sensi

    Vi sarà capitato che qualcuno abbia scherzato “pesante” con voi e che per non incorrere nel vostro giusto disappunto si sia mascherato dietro un doppio senso, obbligandovi a stare al suo gioco.

    Ci sono doppi sensi sottili, arguti, altri invece da caserma, volgari: ciò dipende, oltre che dall'”eleganza” dell’argomento trattato anche dal grado di ambiguità, di indeterminatezza che si riesce a mantenere.

    Tanto più un doppio senso è indecidibile tanto più è sottile e ben riuscito.

    Il doppio senso di sicuro prevede che ci siano due interlocutori, un emittente che costruisce il suo discorso più o meno ambiguo e un destinatario a cui tocca di decifrarlo.

    Se ci riflettete, però, il doppio senso implica sempre la presenza di un terzo personaggio, uno spettatore, che, osservando la scena, in complicità con l’autore del doppio senso, se la gode divertito.

    Il vero destinatario del doppio senso, quindi, non sarebbe il secondo interlocutore bensì il complice, lo spettatore che guardando la situazione se la ride.

    La maggior parte dei film comici funziona così.

    C’è anche un problema di valori in gioco: il primo interlocutore e lo spettatore sono complici, in quanto si riconoscono sugli stessi valori la cui interpretazione, invece, mette in difficoltà o in imbarazzo il destinatario apparente.

    Se volete un esempio di questo tipo di situazione e avete pure voglia di farvi due risate, potete guardare questo video.

    Ecco questa premessa per dire che il doppio senso delle magliette di Cuffaro cerca la nostra complicità: non solo la “mafia fa schifo” ma soprattutto “La libertà è cosa nostra”.

    Siete sicuri di voler aderire all’ambiguità costruita ad arte attraverso questo tipo di comunicazione? Siete sicuri di volervi fare le due risate che l’ironia di questo messaggio propone?

    Io riesco solo a vergognarmi dei doppi sensi costruiti sulla positività della mafia, senza ambiguità combattendo la quale tanti palermitani onesti sono morti.

    Sicilia
  • How is made the… …b(w)est ham

    How is made the... ...b(w)est ham

    Ormai la questione delle magliette sta diventando una telenovela. Riccardo Vescovo di Ateneonline mi ha appena mostrato l’ennesima t-shirt che circolerà in occasione di PalermoWest Ham. Rappresenta due maialini che si accoppiano con la scritta (maccheronica) «How is made the… …b(w)est ham» («Come viene fatto… …il miglior prosciutto», con doppio senso sul nome della squadra avversaria).

    Palermo
  • Lavori al Castello a mare

    Partono i lavori per rendere fruibile il Castello a mare. Nascerà un parco attorno ai resti dell’antica fortificazione e continueranno gli scavi per far emergere i resti delle strutture murarie, già parzialmente visibili, del maschio arabo. Saranno restaurate le parti superstiti e si ripristinerà anche la vista sul mare abbattendo alcuni capannoni industriali. I lavori sono stati presentati dal sindaco Diego Cammarata, dalla sovrintendente Adele Mormino, dal presidente dell’Autorità portuale Nino Bevilacqua e dall’assessore al centro storico, Mario Milone.

    Castello a mare

    La foto è tratta dal sito Palermo nel medioevo.

    Palermo
  • Schiacciata

    Durante le vacanze estive mi è capitato di discutere più d’una volta con la stessa persona, un panormita più o meno mio coetaneo. Scicli oltre ad essere affascinante è anche un luogo in cui incontrano persone che provengono da tutta Europa, anche da Palermo, ed è relativamente facile attaccare discorso con uno sconosciuto al bar. Abbiamo iniziato con la granita di caffè meteorologica ma arrivati alla schiacciata ragusana, conformemente alla natura del cibo, anche le discussioni sono divenute più sapide. Cosa è cambiato in Sicilia e cosa no, i soliti piagnistei intellettuali su Palermo irredimibile, se è vero o se no, le viscere e la mente. Prima o poi avremmo planato sul terreno politico e ciò è avvenuto. Con cautela abbiamo iniziato a sondare le opinioni rispettive e dopo qualche schermaglia lui ha capito che io sono indipendente (aimé) e io che lui era un ex-democristiano. Prima di partire mi ha raccontato cosa è cambiato nell’agone politico locale in 30 anni. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Striscioni pro mafia per il West Ham

    Stamattina il West Ham avrebbe dovuto allenarsi sul campo di Altavilla Milicia ma l’allenamento non si è svolto per precauzione dopo che sono stati ritrovati degli striscioni inneggianti alla mafia. Del caso sono stati informati i magistrati della procura di Termini Imerese.

    La saga continua. ;)

    AGGIORNAMENTO: i testi degli striscioni sono migliori di quanto pensassi; c’era scritto «Benvenuti nella bella terra della mafia» («Welcome to beautiful mafia’s land») e «Vinceremo anche senza la mafia».

    Palermo
  • 4000 magliette antimafia per il West Ham

    Un momento della conferenza stampa

    Giovedì arriva a Palermo il West Ham per il ritorno della Coppa Uefa. La Regione Sicilia intende accogliere la squadra britannica con la massima ospitalità e sportività, anche perché davanti allo stadio venivano vendute le famigerate magliette «The Hammers vs. The Mafia» che hanno fatto indignare non poco i tifosi palermitani.

    Poco fa sono state presentate in conferenza stampa le magliette (4000) che verranno distribuite. Sono rosanero (e in altre varianti) e riportano sul davanti la scritta «LA MAFIA FA SCHIFO» e la sagoma della Trinacria. Sul retro, guai a chi ride, c’è scritto «LA LIBERTÀ È COSA NOSTRA».

    AGGIORNAMENTO: il West Ham ha adito le vie legali contro gli ambulanti che vendevano le magliette con la scritta «The Hammers vs. The Mafia».

    Palermo, Sicilia
  • Navi Nato ormeggiate a Palermo

    Quattro unità della forza navale della Nato che stanno effettuando un’esercitazione nel Mediterraneo sono ormeggiate al porto di Palermo. Si tratta del cacciatorpediniere USS Ross (Usa), delle fregate Reina Sofía (Spagna) e Bouboulina (Grecia) e dell’unità per rifornimenti Rhön (Germania). Salperanno domattina.

    USS Ross

    Palermo
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