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domenica 17 nov
  • Il parcheggio al Tribunale

    Piazza Vittorio Emanuele Orlando

    Piazza Vittorio Emanuele Orlando si presenterà così. Nella gioia e nel dolore, nel panico e nella calma.
    Un parcheggio per 711 automobili, su 4 livelli sotterranei. A Palermo un parcheggio sotterraneo. Palermo è la città con i semafori lungo la circonvallazione, perché le persone non userebbero (e non usano quando ci sono) i sottopassaggi pedonali per paura, per sporcizia. E chi lascerebbe la propria auto in un parcheggio sotterraneo? Magari la posteggia al quarto livello più basso, e poi deve farsi 4 piani a piedi? Esiste un palermitano che lo farebbe? Piuttosto lascerebbe la macchina in doppia fila, in una strada ad una corsia. Il palermitano è così: vedi il largo e vicino corso Finocchiaro Aprile, che di largo non ha nulla negli orari di lavoro. Ma anche il palermitano si evolverà: il parcheggio sotterraneo a piazza Vittorio Emanuele Orlando è l’evoluzione, il futuro. Anzi, vediamo ufficialmente, secondo il Comune, cosa è.

    “Oltre settecento nuovi posti auto distribuiti su quattro livelli interrati (20 mila metri quadrati complessivi), per un investimento privato di circa 15 milioni di euro”. 15 MILIONI DI EURO?! Un parcheggio in 4 livelli, sotterraneo, con (presumibilmente) impianto di areazione, illuminazione, climatizzazione, COSTA SOLTANTO 15 MILIONI DI EURO?!? E allora perché il Festino del 15 luglio 2006 è costato, secondo cifre ufficiali, quasi un decimo?!

    “…la costruzione di una delle infrastrutture strategiche su cui l’Amministrazione comunale sta puntando molto per decongestionare il traffico nella zona antica e commerciale della città“: tu, lettore, rileggi lentamente questa frase, scandendo molto bene parola per parola; e poi ridi. Ridi, perché Piazza Vittorio Emanuele Orlando, secondo il progetto (e il disegno) non sarà più transitabile in automobile. Tutto il volume di traffico, che collega metà periferia al centro storico, sarà deviato nella piccola via Nicolò Turrisi, causando un aumento di congestionamento del traffico notevole in tutta la zona di via Goethe, piazza San Francesco di Paola e via S. Balsamo per raggiungere via Volturno e quindi la zona del centro storico e commerciale.

    “La realizzazione del parcheggio si farà in project financing (e anche questa è una prima volta nel campo delle opere pubbliche a Palermo): un promotore finanziario privato, la ditta Gecopre spa di Cagliari, costruirà e poi gestirà l’opera in regime di convenzione per un periodo di 90 anni, senza che alcun onere economico sia a carico del Comune (ente committente). […] L’impresa, in base alla convenzione stipulata con il Comune (procedure curate dal settore Centro storico), ha 30 mesi di tempo per portare a termine tutte le attività di cantiere. Poi, per un periodo di 90 anni in regime di concessione, dovrà garantire la gestione e la manutenzione sia del parcheggio che delle aree di superficie in corrispondenza del parcheggio stesso. La concessione riguarda, inoltre, la gestione di 2.700 posti auto a tariffa oraria in oltre 80 strade e piazze che si trovano nei settori di sosta a pagamento (“zone blu”) denominati P2, P4, P19 e P20. Sono a carico della ditta Gecopre anche alcune opere accessorie come la risagomatura dei marciapiedi e la segnaletica nelle vie in cui sono previsti i posti auto a tariffa oraria”. La fortunata ditta Gecopre spa di Cagliari gestirà per 90 anni 2.700 posti auto oltre ai 711 del parcheggio. 2.700 posti auto fanno, se tutti occupati (e presumibilmente lo saranno quasi sempre) 2.700 EURO all’ora, che diventano 24.300 EURO al giorno, che diventano 792 MILIONI DI EURO in 90 anni di concessione! Ma non è finita. Se aggiungiamo anche i 711 posti auto del parcheggio, che costano la bellezza di 1,5 EURO all’ora (24h/24), e ne consideriamo occupati la metà (siamo pessimisti), ai 792 milioni di euro bisogna sommare altri 840 MILIONI DI EURO, per un totale di 1.632 MILIONI DI EURO!!! Loro ne pagano 15 milioni, e ne ricavano una somma che è 108 volte superiore. Il palermitano non è solo un grande parcheggiatore, igienista: è anche un brillante imprenditore.

    (crosspostato su Black & Decker)

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  • 20 commenti a “Il parcheggio al Tribunale”

    1. Come si suol dire, “Se la Matematica non è un’opinione…” :/

    2. In fondo sono solo 18 milioni di euro all’anno, quindi in un solo anno si ripagano l’investimento.
      Complimenti alla Gecopre. Gli imprenditori siciliani che ancora una volta mostrano di che pasta sono fatti.

    3. Sono apolitico e abito vicino via Goethe. Il vostro articolo è molto di parte e tendenzioso. Direi demagogico.
      Vorrei far rilevare che in tutte le città europee (anche quelle piccole con Pescara o Friburgo) esistono i parcheggi sotterranei, e 700 posti auto in quella zona saranno di grande aiuto, se considerate quanta gente ogni mattina si reca al Tribunale e quanta gente attirano il Capo e il corso Finocchiaro Aprile.
      Quindi non concordo l’idea del “fallimento annunciato”. E’ vero che i palermitani parcheggiano selvaggiamente, ma credo che nel giro di una-due generazioni assisteremo a notevoli miglioramenti comportamentali.

      Riguardo al vostro conteggio dell’investimento, credo di avere individuato degli errori grossolani: nessun conto si fa considerando il tutto esaurito per ogni giorno dell’anno, e per 90 anni! In questo modo qualunque investimento raggiunge cifre da capogiro. All’investimento iniziale dovete inoltre aggiungere i costi di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura.

    4. L’articolo non è solo tendenzioso ma veramente infantile. Gli errori grossolani non sono solo relativi al conteggio dell’incasso annuo (non si tiene infatti conto dei residenti che non pagano e degli abbonati che pagano circa 35 euro al mese), ma anche relativi ai costi di gestione. Alla fine si tratta di una struttura aziendale che ha bisogno di un’organizzazione che la gestisca, ciò significa stipendi da pagare per la Gecopre e nuovi posti di lavoro per i cittadini palermitani. Sono sicuro che un’attività del genere produrrà utili ( si tratta di un’impresa non di un’istituto benefico) ma sono convinto anche che la gestione privata comporterà un’ottima efficienza del servizio.

    5. Rispondendo a Bulgakov, le cifre sono potenziali e si basano sul massimo guadagno possibile, non su quello effettivo (anche se del parcheggio sotterraneo ho considerato solo la metà dei posti occupati). Però ricordiamo che i residenti non occupano molti posti auto nel corso della giornata lavorativa (ho considerato le 9 ore, 9-14 e 16-20), a meno che non abbiano la fortuna (o sfortuna) di lavorare molto vicino casa; il calcolo (lordo) ha un margine di errore, come ogni stima economica, ed è approssimato per eccesso (aggiungerei nuovamente «come ogni stima economica»). Inoltre, non ho mai messo in dubbio l’efficienza del servizio, che probabilmente sarà ottima.

      Rispondendo a Steady, i parcheggi sotterranei sono, a mio modo di vedere, utilissimi, non ho assolutamente scritto il contrario; ma lo sono anche i sottopassaggi pedonali in autostrada, utilizzati raramente dai palermitani (e con molta riluttanza). Tu dici che in un paio di generazioni la mentalità cambierà quel tanto che basta: ma un paio di generazioni (non nel senso stretto del termine) rappresentano 10-15 anni ALMENO. Non è un “fallimento annunciato”, tant’è che nelle mie ipotetiche cifre consideravo metà dei posti del parcheggio (24h/24) occupati. Però è anche vero che conosco un po’ il palermitano tipico, e ci metterà un po’ ad abituarsi al parcheggio sotterraneo: sta a vedere se in questo frattempo esso sia ancora tenuto bene o sia stato abbandonato a se stesso, come spesso, purtroppo, capita da noi. Perchè non siamo nè a Pescara nè a Friburgo.

    6. Dimenticavo: rispondendo a banane, secondo le cifre ufficiali (http://www.comune.palermo.it) non è un investimento da 18 milioni di euro l’anno, ma sono 15 milioni di euro per tutta la durata di lavori. E poi la manutenzione ordinaria e (possibilmente) straordinaria, che difficilmente toccherà cifre a tanti zeri, in un anno.

    7. L’articolo secondo il mio parere rispecchia la pura realtà del mondo palermitano e non lo reputo affatto infantile a differenza di qualcuno che non sa come siano fatti veramente i palermitani.. in effetti io personalmente non ne usufruirei, per motivi di comodità sopratutto (preferisco andare a piedi piuttosto che fare 4 piani a piedi ogni mattina per recarmi al lavoro). Invece, vorrei commentare un commento..sarò breve “ma credo che nel giro di una-due generazioni assisteremo a notevoli miglioramenti comportamentali.”

    8. Fabio ti do una buona notizia il parcheggio oltre che da 3 rampe di scale è raggiungibile tramite tre ascensori.
      Non ritengo ammissibile che chi scrive per un sito, che promuove la cultura palermitana, descriva il palermitano come un maleducato che parcheggia in seconda fila a prescindere … forse non conosco bene i palermitani, ma so di certo che affermazioni del genere danno una pessima immagine dei nostri cittadini (forse un aumento dei parcheggi comporterà una diminuizione di questa cattiva usanza, che sono certo appartiene a pochi).

    9. Ma il palermitano ha nella mentalità il parcheggio in doppia fila. Non serve che siano tutti così, basta che lo sia anche una minima parte. E sicuramente un aumento dei parcheggi farà diminuire questa cattiva usanza, ma una persona che deve fermarsi per 2, 10, 30 minuti non scende mica nel parcheggio sotterraneo e spende 1,5 EURO per così poco: è improbabile che lo faccia un milanese, figuriamoci un palermitano!
      Nonostante tutto, ben venga il parcheggio a piazza Vittorio Emanuele Orlando, è innegabile la sua utilità; un po’ meno la non transitabilità in superficie.

    10. Non è mia intenzione entrare nel merito dei guadagni della ditta Gecopre, ma credo che l’articolo di Raffaele Franco, purtroppo fotografi fin troppo bene una realtà che ogni giorno è davanti agli occhi di tutti, nonchè un problema che si è venuto a creare per molti residenti.
      Chi non si è trovato almeno una volta, nella sua vita da automobilista, di fronte ad un ingorgo, creato da macchine in doppia fila, incivilmente disposte da “ligi” cittadini che hanno l’assoluto bisogno di posteggiare DAVANTI al negozio di turno?
      …e magari qualche traversa più in là i posti abbondano!
      Ecco, questo è ciò che accade quasi tutti i giorni in Corso Finocchiaro Aprile…transitabile tranquillamente in auto soltanto nelle tarde ore notturne!
      E ci si aspetta che con il nuovo parcheggio, queste stesse persone rinuncino al loro “posto in prima fila”, per parcheggiare lontano dal loro negozio preferito e per giunta con il rischio di andare a finire 4 piani sotto terra?
      Mah! Scusate il mio pessimismo, ma ci credo poco!
      Per quanto riguarda poi la non transitabilità di P.zza Vittorio Emanuele Orlando.
      Io sono una dei “fortunatissimi” inquilini dei palazzi di tale piazza, cui parte dell’abitazione affaccia su Via Nicolò Turrisi.
      Se prima della decisione di realizzare questo “utilissimo” parcheggio, la via Nicolò Turrisi era alquanto trafficata (in particolare negli orari di entrata e di uscita dalle scuole e nel periodo natalizio), lascio a voi immaginare cosa sia diventata adesso.
      Il traffico adesso è a tutte le ore, e anche di notte è quasi diventato impossibile dormire!
      Ora…posso pure capire che la città ha bisogno di parcheggi, e forse i figli dei miei figli non dovranno più contrastare con il “posteggio selvaggio”…ma la non transitabilità della Piazza…qualcuno me ne spiega l’utilità?!?!?

    11. Un parcheggio in città fa sempre comodo, soprattutto se è in zona centrale. Non capisco il senso delle polemiche: il parcheggio non sarà utilizzato perchè i palermitani preferiscono lasciare l’auto in doppia fila oppure il parcheggio sarà occupato 24 ore su 24 con grande guadagno della ditta che lo gestisce?
      Inoltre la chiusura al traffico della piazza non mi sembra ‘sto dramma, già ADESSO è chiusa per i lavori e il traffico c’è, ma è all’incirca quello di sempre, non mi sembra che la situazione si sia aggravata.
      Il parcheggio sotterraneo è utile non tanto per chi va in un negozio per 10 minuti e lascia l’auto in doppia fila, quanto per quelli che lavorano nella zona (soprattutto negozianti, magistrati, avvocati…) e che non hanno così bisogno di girare in tondo (congestionando il traffico) per cercare un posteggio.
      Ai ricavi della ditta vanno sottratti i costi: bisognerà pagare gli stipendi, l’elettricità (luce e ascensori), la manutenzione ordinaria e straordinaria e non so quante altre cose. Se fare parcheggi sotterranei fosse così conveniente ne avremmo già alcune migliaia, non uno solo.

    12. Nomad, non puoi proprio dire che il traffico sia quello di sempre: prima il tappo era solo corso Finocchiaro Aprile, adesso continua fino a via Volturno passando per quella straduzza chiamata via Nicolò Turrisi.
      Fare parcheggi (e in genere, opere pubbliche cittadine) conviene sia alle ditte private che al Comune se realizzate in “project financing”, perchè da un lato il Comune si scarica le responsabilità di costruzione e gestione di un’opera, dall’altro la ditta, sottraendo i costi di sussistenza e manutenzione, racimola un discreto guadagno, sempre. Ciò che è un po’ esagerato è la DURATA della concessione: 90 anni.
      Chi lavora in zona deve avere la possibilità di sconti per il parcheggio, perchè per i posti auto “normali”, un abbonamento è una spesa che si può sostenere, ma per un negoziante, avvocato o giudice che sia, pagare 1,5 EURO all’ora, nel parcheggio, è una spesa eccessiva.

    13. Pensa che bello, invece, riuscire a raggiungere il tribunale con un mezzo pubblico!Immagina la serenità di entrare in ufficio senza aver speso 10 euro di benzina,senza aver subito le minacce dei posteggiatori e senza aver contribuito all’avvelenamento della tua città…pensa che bello…

    14. Anche questa, la mentalità del servizio di trasporto pubblico, non entra in testa al palermitano. Ma d’altronde, chiamarlo “servizio di trasporto pubblico” è un eufemismo.

    15. Fabio mi ha fatto sorridere, come diceva sia steady, che Bulgakov, tutti i parcheggi sotterranei multipiani sono muniti di ascensori per arrivare alla superficie. Basta che ti sposti appena in Spagna e te ne accorgi. In Spagna gran parte delle piazze del centro storico sono rese pedonali, grazie ai parcheggi multipiani interrati. Tu parcheggi la macchina sotto, pachi il tot parcheggio, prendi l’ascensore fino alla piazza e passeggi liberamente in superficie.
      Il concetto sarebbe questo. Disismpegnate gli spazi publlici collettivi dall’ingombro auto, per permettere di goderne, senza fare sacrifici folli da ecologisti fanatici della picicletta tout court, anche quando devi spostarti da una parte akll’altra della città, con figli o con carichi di materiale pesantemente trasportabile.

    16. Vorrei notare inoltre che (leggo sopra) la ditta è di CAGLIARI, quindi non capisco perchè poi fate i complimenti agli imprenditori PALERMITANI. Era ironia? perchè si son fatti sfuggire questa opportunità di guadagno ipergalattico?
      E poi, rileggendo tutti i commenti negativi, devo dire, vien proprio da pensare che siamo proprio CHIUSI ad ogni novità. Appena si affaccia la possibilità di qualcosa di diverso: GIU’, ADDOSSO con le critiche! E di critiche sempre si tratta anche quando non si progetta/realizza nulla. Quant’è bello giudicare le iniziative altrui….

    17. Rispondendo ad Angela: è vero, siamo chiusi. E’ uno dei messaggi che mi ero preposto di mandare tramite il post: in quanti faranno uso del nuovo parcheggio, nell’immediato? E se per i primi 2, 3, 5 anni verrà utilizzato poco, la ditta Gecopre o il Comune (che comunque “disciplina” la manutenzione) continueranno a tenerlo pulito, funzionante, efficiente?
      Il fatto che la ditta sia di Cagliari, o di Palermo, o di chissàddòve, non importa poi tanto: il Comune ha “venduto” un’attività che avrebbe potuto fruttare molti soldi, che alle casse comunali non avrebbero fatto schifo, se ci fossero arrivati.
      Rispondendo a Teresa Campisi, UNA SOLA ISOLA pedonale, con sotto il parcheggio sotterraneo, in una zona che diventerà ANCORA PIU’ TRAFFICATA E CONGESTIONATA per colpa dell’isola pedonale, è più distruttiva che utile. Non si può pretendere di cambiare una mentalità radicata con un solo parcheggio sotterraneo. Nel momento in cui ce ne saranno diversi, e magari in cui i servizi pubblici siano efficienti nel senso NORDICO del termine, allora potremo accusare il palermitano di essere effettivamente chiuso, ignorante.

    18. Ciao a tutti,

      io sono uno di quei (pochi?) Palermitani che paga volentieri un parcheggio custodito pur di evitare di fare 10 giri in tondo alla ricerca di un posto x l’auto. Quindi, da questo punto di vista, ben venga il parcheggio sotterraneo; il fatto che però mi spaventa un poco è il “lato sicurezza”: se è notte (es.: sabato notte) con che coraggio vado a riprendere l’auto parcheggiata 20 metri sottoterra, dove potrei incontrare il ladro di turno, e dove nessuno mi vede? Si, magari ci saranno le telecamere di sicurezza, ma rimane il fatto che li sotto sarei solo o quasi (non tutti vanno a ritirare l’auto contemporaneamente)…
      Riassumendo: io pagherei volentieri il parcheggio, ma mi spaventerei non poco ad andare di sera a riprendere l’auto…
      Vedremo…
      Saluti !!

    19. a me sti articoli dove parlate sempre del palermitano come una bestia cittadina mi fanno venire sempre piu la nausea.
      Parlate di voi stessi.
      Io sono palermitano e’ non parcheggio in doppia fila.
      Io prendo l’autobus o la piccola metro che c’e’.

    20. Framore: io pure. Non parcheggio in doppia fila, e uso spesso autobus e metropolitana.
      Ma quando prendo la macchina, rimpiango tantissimo di non vivere a Oslo.

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