La geografia musicale dei luoghi palermitani
Daniela Gambino su Repubblica Palermo di oggi ha parlato della geografia musicale dei luoghi della città chiedendo ad alcuni palermitani di indicare la loro playlist.
Davide Enia, autore e attore, ha indicato Bach eseguito da Glenn Gould (ideale per camminare per le strade di Palermo) Easy dei Commodores e Last night degli Strokes. Tony Siino ha dichiarato che nella playlist per Palermo inserirebbe «sicuramente i pezzi che rappresentano le anime che si sono spesso incontrate e scontrate su Rosalio: Paris Hilton (la figlia dell’Hilton degli hotel omonimi che ha da poco rilevato Villa Igiea) e il suo tormentone reggae The stars are blind per La Cuba e le trasferte ferragostane della Palermo bene a Pantelleria e Panarea, per la zona Candelai forse è più adatta una cosa dei Tinturia. A mettere tutti d’accordo Checco Zalone e il suo Siamo una squadra fortissimi, perché quella è una canzone “popolare” ed è spaccona come tutti noi». Max Geraci, speaker e deejay, suggerisce suoni mediterranei e gli Agricantus con Carizzi r’amuri, Navi che partono dei Sun e Anni selvaggi di Mario Venuti. Gioia Gange di Zoe pensa al porto di Palermo e lo associa a Onda su onda di Bruno Lauzi.
definire la merdata di paris hilton un tormentone reggae è una bestemmia. come violentare gli ub40 e kingston town…