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sabato 23 nov
  • Ma pigghiati una stanza a RRRoma!

    Io mi chiamo Fabio Rizzo e ho 27 anni, buona parte dei quali spesi a Palermo. La mia formazione è quella di musicista, chitarrista per la precisione: anni di musica dal vivo nel centro storico di Palermo, più qualche anno di accademia musicale a Bologna. Allo stato attuale, il mio mestiere vero e proprio, cioè quello che mi mette a tavola il pane quotidiano è quello della radio. Più precisamente, sono il regista e l’autore delle musiche di alcuni programmi di Rai Radio 2: Milano e Roma le mie sedi di riferimento.

    Tutto cominciò alla fine del 2005 con “Rembò”, un’inchiesta in 15 puntate condotta su Radio 2 da Davide Enia per la quale io ho realizzato il montaggio e alcune musiche originali. Milano: un mese di lavoro matto e disperatissimo, la colonnina regolarmente sotto lo zero e quella casa vicino a piazzale Piola trasformata per un mese in un laboratorio radiofonico. Ottima dotazione tecnologica, grande ispirazione, buona intesa: il duetto prolungato Enia-Rizzo (ribattezzati i “terroni tecnologici”) dura un mese e partorisce, per l’appunto, “Rembò”: radiofonia d’autore che il successo di pubblico ha fatto diventare anche un libro edito dalla Fandango (e nel quale il mio nome, Fabio Rizzo, ricorre quasi quanto quello dello zio Serafino).

    Da lì in poi con mamma Rai è stato un rapporto sempre più intenso, in modo particolare questa estate: ai primi di giugno firmo il contratto come regista del nuovo programma dell’estate di Radio 2, “Souvenir d’Italie”. Cast giovane e frizzante, con Matteo Bordone (Dispenser) alla conduzione e Sabrina Provenzani, Marina Senesi e Lucia Cosmetico inviate tipo Charlie’s Angels con delle missioni tutte particolari nei paesottoli dell’Italia profonda: Nord, Centro e Sud, ma rigorosamente sotto i 5000 abitanti.

    Fin qui tutto abbastanza normale, a parte la mia personale soddisPazione di giovane palermitanino che all’improvviso si sente tutto regista nella cosiddetta “radio di Fiorello”. È il mio primo programma in diretta, 12 settimane di seguito da giugno a settembre, sabato e domenica alle 10 in punto del mattino: pieno drive-time vacanziero, audience radiofonico obiettivamente alto, altissimo. Tutto normale, sì: se non fosse che gli studi da cui il programma va in onda “Souvenir d’Italie” sono quelli di corso Sempione 27 a Milano, mentre io sono residentissimo a Palermo, via Sampolo.

    Il dailemma è arduo: il programma dura 12 settimane, ma va in onda solo sabato e domenica. Prendere casa e farsi un’estate boccheggiando economicamente ed esistenzialmente in una Milano deserta o prendere un aereo il venerdì e uno la domenica per tutta l’estate e fare la spola continua Palermo-Milano-Palermo? LA SECONDA CHE HAI DETTO… tutta la vita! Se devo spendere piccioli, almeno che mi permettano di passare 4 giorni della settimana a sguazzare a mare, piuttosto che spasciare 500 euro al mese per una stanza doppia e fare la spesa alla Pam di Corso Buenos Aires dove un pesce costa 11 euro…

    E quindi questa è la storia della mia estate radiofonica del 2006 nella quale, per una sorta di inverso ideale, io ho passato TUTTI i weekend in una rovente Milano e tutti i giorni feriali in Palermo a mollo all’acqua. Avanti e indietro, avanti e indietro. Una trentina di voli in 3 mesi e una carta Millemiglia che di sto passo mi porta in America dopodomani.

    Adesso sto lavorando al mio nuovo programma, la sede è Roma. Il concetto è lo stesso: i giorni di studio e montaggio li passo a Roma, gli altri a Palermo, finchè a dicembre non dovremo consegnare le puntate che andranno in onda nel periodo natalizio ogni giorno prima di Fiorello. Gli amici mi dicono: “Ma pigghiati una stanza a RRRoma!” M’avite a scusare… a lavorare a Radio 2 sono soddispazioni… ma cu stu’ Palermo formato-capolista ‘un ci nn’è pi’ nuddu!. E quindi vai con la spola rosanero.

    Buone cose a tutti. Rosalio uno di noi.

    Ospiti
  • 12 commenti a “Ma pigghiati una stanza a RRRoma!”

    1. sono contento che fai la spola…ma si vede che i guadagni te lo permettono…
      😀

    2. Ciao Fabio, volevo augurarti buon lavoro. Anche se non mi conosci ho seguito anche la tua carriera di musicista con i “the second grace”, e vi auguro tutta la fortuna che meritate. Ma perché è però così difficile produrre qualcosa a Palermo?

    3. Compare, se sapevo che ormai sei un VIP, sabato sera me lo facevo autografare davvero il CD! Che ti posso dire, buona spola, potresti intraprendere una carriera parallela come assistente di volo, così voli gratis e guadagni pure viaggiando! Al prossimo concerto dei waines, second grace o fabio rizzo& guitar che sia.
      P.S: vai pure a Milano e Roma, ma cerca di restare più Terrone possibile, ci piaci così.

    4. Ti n’acchianasti. Bravo

    5. Grande idea Rembò, bella la trasmissione (minchia pure i Wilco ci avete messo dentro!) e bello anche il libro. Complimenti

    6. La primavera palermitana sta rifiorendo vedo, bravo rosalio che ha fatto il colpaccio!!!

    7. Eh, già…c’è chi può e chi non può.
      Evidentemente: tu può! 🙂

    8. l’importante che ti piaccia sempre la pasta con le patate :-))

    9. che bello di nuovo la primavera palermitana che rifiorisce…
      ma per favore…non voglio più delusioni.
      La primavera di Palermo ha prodotto solo delusioni…
      fabbbio ma solo io non consoco il tuo “complesso”?

    10. te la tiri ora, sono finiti i tempi del fuso orario e della tua modestia, ora fai il “terrone tecnlogico”e daltronde scrivi su rosalio, ci racconti che stai a Roma e lavori in una radio.
      Non suoni più cover da crociera?

    11. Gli Akkura sono miei cari amici, ma non ho mai suonato loro cover…

      baciuzzi

    12. io ke sugnu emigratu a RRRoma dico ke c’è di peggio. Pozzu sempre tornari all’adorata Paliemmu.

      Viva la modestia e la Santa Rosalia

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