Conflitti generazionali
Era un giorno come tanti, un giorno qualunque…un giorno in cui trotterellavo attorno al rito mattutino del caffè al volo-doccia-cerca le chiavi-sei in ritardo, già pregustavo il ritorno serale, annusando con la mente l’odore di bucato del mio cuscino…esco, faccio la mia bella mattinata di lavoro, salto il pranzo e in queste pseudo vesti di wonder woman del nuovo millennio, mi presento in radio, piena di carica come al solito.
Viene ad aprirmi la porta un giovane e, sottolineo giovane tecnico che, squadratami da capo a piedi mi stampa un bacio sulla guancia ed esclama “Stai bene vestita così! Sei giovanile”…GIOVANILE? Ma che sarebbe un complimento da fare ad una 35enne rampante (più che altro zompettante),nel pieno del fervore lavorativo e che crede in quello che fa? Giovanile, a me… Giovanile lo dico io a mia zia che di anni ne ha 55, quando il sabato va dal parrucchiere e si mette la collana coi ciondoli! Glisso e comincio a riempirlo di improperi più o meno scherzosi, colpendolo (bastarda, lo so) proprio nel suo essere giovane tecnico di radio alle prime armi (“Parli bene tu…che sei nato col telecomando in mano”, “Io il mio primo cellulare l’ho comprato a 24 anni, tu a 9” “ Eh, la radio la stai vedendo ora, ma una volta era un’altra cosa…mi facevo regia da sola, con le pubblicità che si mandavano a mano con le cassettine e c’erano i tempi di avvicinamento, ora siete tutti bravi col computer” e “ ancora tu dovevi nascere e io già andavo ai concerti di Vasco Rossi – come se questo negasse la mia giovanilità -)… Continua »
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