Groove

La mia nuova avventura per quest’autunno 2006 è un ritorno al passato, ovvero la radio. Mi piace parlarne perché la radio è un elettrodomestico che possiede chiunque, è discreto e tiene compagnia senza essere invasivo e, soprattutto, attraverso la radio si ascolta tanta musica, solo girando una manopola, e già questa è una magia.
La radio in questione è l’ultima nata nell’etere palermitano, si chiama Radio Azzurra (in città sui 91.6) e io conduco Groove, un programma quotidiano di chiacchiere, notizie e curiosità in onda dalle 12:00 alle 14:00. Niente di troppo originale, lo so, ma con un occhio al gossip e l’altro all’attualità, ho pure il mio buon proposito: essere leggera e gradevole senza, però, essere superficiale.
Inoltre ad Azzurra ho realizzato un piccolo desiderio: condurre una classifica (la Top Italia, sabato alle 8:00). Io che da piccola non mi perdevo una puntata della mitica Hit parade con Lelio Luttazzi, gioisco all’idea di pronunciare le consuete frasi “sale di una posizione rispetto alla scorsa settimana”, “perde tre posti e quindi la ritroviamo alla decima” e così via.
Anche se buona parte dei programmi è realizzata in diretta da Palermo, Radio Azzurra è un network che copre gran parte del meridione. Sono costretta a penalizzare l’approfondimento relativo alla mia amata città, ma mi piace l’idea di fare un programma che venga ascoltato in Sicilia, Calabria e Campania e poter così coinvolgere tanti ascoltatori distanti geograficamente da me e fra loro.
L’obbiettivo che ci siamo posti è quello di fare una radio piacevole per tutti, né troppo giovane né eccessivamente impegnata, ma non abbiamo strategie particolari, solo grande musica di oggi e di ieri – la scelta musicale spazia a 360° e insieme a tutte le hit del momento non mancano i grandi brani del passato – intrattenimento intelligente con rubriche, interviste ed ospiti in studio e tanta informazione. Certo, detto così può sembrare facile o difficilissimo, dipende dai punti di vista. Comunque lavoriamo sodo. E poi, siccome l’etere palermitano è storicamente avaro di nuove voci, ci siamo adoperati per dare spazio ad alcuni esordienti, senza prove né registrazioni, ma “scaraventandoli” in diretta, con la speranza di essere anche una bella palestra radiofonica.
Insomma, chi vivrà vedrà – pardon – ascolterà.