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martedì 19 nov
  • La “primavera” del Sud è un autunno

    La situazione di questi giorni a Napoli mi tiene in una certa inquietudine, mi ricorda per certi versi la Palermo di qualche anno fa e l’esercito di “Vespri siciliani” per le strade. Mi ha fatto riflettere una frase di Fausto Carioti, caporedattore a Roma per Libero, sulla “situazione Napoli” (il corsivo è mio):

    Le formule a effetto. Le sanno inventare tutti, ma bisogna ammettere che i sindaci di sinistra sono i più bravi. Qualche anno fa, ai tempi di Leoluca Orlando, andava di moda la “primavera palermitana”. Tutti i palermitani, all’improvviso, erano diventati nemici della mafia per il semplice fatto di essere andati alle urne a votare in massa per Orlando. Per poi tornare, con la stessa rapidità, inspiegabilmente omertosi, conniventi o collusi quando, con percentuali simili, decisero di votare per Forza Italia e per il centrodestra. Dopo, per un po’, si è parlato di “rinascimento partenopeo”, ovviamente con Antonio Bassolino nei panni di Leonardo da Vinci. Di norma, certe baggianate spuntano fuori dopo un periodo particolarmente difficile, per generare negli elettori l’illusione della svolta. La speranza è che stavolta ci vengano risparmiate. Intediamoci: i politici fanno il loro mestiere quando sparano simili cavolate. La vergogna sono i giornalisti e i sedicenti intellettuali che sgomitano per controfirmarle.

    Insomma, a volte per logiche di “putìa” politica il “popolo” viene etichettato come rinsavito o viceversa irredimibile. I giornalisti e gli intellettuali del Sud sbagliano quando vanno dietro a queste logiche, secondo me, mostrandosi asserviti e schiavi di becere risse dentro le urne e sui palchi dei teatrini della politica. La verità è che nel Sud spesso è ancora autunno: ci sbracciamo?

    Palermo
  • 30 commenti a “La “primavera” del Sud è un autunno”

    1. La primavera palermitana c’è stata, anche se poi è finita.
      Ricordo il ritorno della cultura, gli aiuti al teatro, i concerti che finalmente arrivavano anche qui.
      I turisti hanno “scoperto” Palermo da quegli anni. Non certo prima.
      Poi, come dice anche Alajmo in Palermo è una cipolla, è finito tutto.
      Ma non si può negare che ci sia stato!

    2. signor siino, lei, non molto tempo fa mi ha offeso censurandomi un commento perchè contrario alla policy dei com. in quanto venivano citati i nomi di berlusconi, previti, dell’utri in riferimento a vicende politiche avvenute di fatto. come trovai becera ALLORA, LA SUA CENSURA, così adesso non mi passa per la testa di chiederle di rimuovere il suo post. anzi vorrei commentarlo. io credo che senza “la primavera palermitana”, Palermo, oggi, sarebbe come Napoli.

    3. Beh, fa riflettere perchè profondamnte vera la frase di Fausto Carioti. Se infatti, da molti punti di vista, non può essere negato che il prof. Leoluca Orlando Cascio, durante la sua amministrazione della “Cosa Pubblica” palermitana, abbia parecchio ben fatto e sia anche, per primo, riuscito a determinare (dopo decenni di oblio)un certo miglioramento della vivibilità della nostra città, risvegliandola dal punto di vista artistico-culturale e dell’impegno civile e solidale (ma non solo), non è altrettanto vero che tutto sia andato bene e che, dopo Orlando, tutto sia invece tornato ad andar male. Meno che mai, credo, regga la formula Orlando e/o centrosinistra uguale antimafia, Cammarata e/o centrodestra uguale mafia. Credo che nè la lotta alla mafia nè la solidarietà nè l’interesse per la Cultura e l’Arte possano e debbano esser considerate patrimonio esclusivo di un certo schieramento (ancorchè ideologico) politico. Personalmente, infatti, resto sempre un po’ nauseato dalle campagne elettorali basate sulla demonizzazione ideologica dell’avversario e sulle impostazioni del tipo “io appartengo ai Buoni sol perchè di sinistra, tu ai Cattivi sol perchè di destra e/o viceversa” preferendo e ritendendo invece più corretti ed interessanti (ma se ne vedono pochi oggi nel nostro paese) i dibattiti (peraltro molto più concreti e costruttivi) che pongono l’attenzione sul fatto e sul da farsi, sul “io toglierei da questa parte e darei da quest’altra”. A far così però (con estrema chiarezza) si rischia di prendere o perdere voti da una parte piuttosto dall’alra e dunque assai spesso si preferisce non farsi “nemici”, prender voti da tutto e da tutti e dunque parlar solo di aria fritta. Miserevole. Parecchio miserevole. Ma è così che da tempo si fa ormai campagna elettorale a Palermo, in Sicilia ed in Italia. Non si vuol scontentare nessuno e non resta altro allora che occupare gli spazi televisivi e dei giornali con diatribe vuote, all’insegna dell’insulto (“t’attacchi ai numeri come un ubriaco al lampione” o “chi vota per voi è un coglione”) potendo liberamente affermare tutto ed il contrario di tutto. Senza che nessun “giornalista” si permetta il lusso di dirti nulla. Personalmente, per quel poco d’esperienza giornalistica che ho maturato in passato, credo che fare giornalismo sia cosa ben diversa del porre dinnanzi ad un politico un microfono e lasciargli dire indisturbatamente tutto ciò che vuole senza incalzarlo o evidenziargli, quando necessario, l’incongruenza di ciò che afferma con i dati di pubblico dominio. Credo anche però, che non si possa neppure essere indisponenti (alla Lucia Annunziata, per intenderci) a priori e per partito preso sempre e solo contro un determinato schieramento non assumendo gli stessi atteggiamenti con l’altro (schieramento) ma questo è poi, in definitiva, il problema maggiore della nostra informazione. Quello cioè di essere in mano ai gruppi ed ai politici che la finanziano e di non evere dunque alcuna libertà vera! Opinione personale, discutibilissima forse, ma sarebbe fondamentale per la vita del nostro paese che questa discussione la si facesse prima possibile perchè le ultime campagne elettorali (politiche ed regionali) sono davvero state vergognose ed indecenti (roba da condominio di terza classe o da isola dei famosi) prima che inutili e prive di qualunque utilità per la crescita morale e civile dei telespettatori e dei lettori e dunque del paese.

    4. Mahhh visto che utilizzila metafora delle stagioni ti dirò che i giovani palermitani in ogni campo si sbracciano già abbastanza x fare in modo che a Palermo regni sempre “l’estate” o no? Probabilmente il problema non è la volontà di ciascuno di noi a mancare, ma le spinte esterne: mancanza di capisaldi, valori, ideali politici e sociali non credi? Abbiamo perso l’orientamento ecco xchè Palermo vaga da un pò di tempo in un oscuro e ventoso autunno!!

    5. io credo che senza “la primavera palermitana”, Palermo, oggi, sarebbe come Napoli.

    6. quanta ne gira a villa giuditta ?

    7. Mi permetto di intervenire anche se sono Toscana e sto imparando solo adesso a guardare la Sicilia non solo dal punto di vista della semplice turista.
      Il mio intervento non riguarda le varie “stagioni” che si sono susseguite a Palermo, non ci ho mai vissuto e non sono in grado di dare un giudizio. Trovo però molto vera la riflessione sul disgustoso uso del problema mafia a scopi puramente politico-elettorali.
      Questa estate, insieme ad altri 32 ragazzi toscani, ho partecipato ai campi di lavoro a Corleone organizzati da Libera: per 15 giorni abbiamo raccolto pomodori nei campi confiscati alla mafia. Oltre a questo abbiamo avuto la possibilità di approfondire l’argomento non solo con incontri mirati (Rita Borsellino, Ingroia, Giovanni Impastato, Don Ciotti, rappresentanti delle istituzioni locali, ecc.) ma anche di vivere la realtà corleonese e dei paesi limitrofi. Una cosa mi è apparsa chiara fin dall’inizio: la divisione non è e non deve essere fra sinistra e destra ma fra legalità e illegalità. La lotta alla mafia, alla criminalità, l’impegno per la legalità e per il miglioramento generale di un territorio è qualcosa di trasversale che può e deve unire le persone, anche con ideologie di base diverse.
      Sono di sinistra e devo dire che ho sempre avuto l’idea inconscia che le “lotte di giustizia” (se così le vogliamo chiamare…) siano sempre state radicate nella filosofia di sinistra, ma in un certo senso mi sono dovuta ricredere. Durante questa esperienza ho incontrato persone di destra che avevano molte più idee in comune con me rispetto ad alcuni personaggi di sinistra….
      Dire che la sinistra è contro la mafia e la destra no e viceversa non solo è falso ma è un’affermazione qualunquista esattamente come dire “a me la mafia non mi interessa perchè è un problema dei siciliani”.
      Io sono di Firenze, sono italiana e qualunque sia la mia ideologia politica la mafia è anche un problema mio.

      Un saluto ai siciliani e alla vostra terra meravigliosa….

    8. Aziz a lei sfugge un piccolo particolare. Io e lei su questo blog non siamo esattamente sullo stesso piano (meno che mai sul piano di chiedere rimozione di post che non la riguardano in prima persona). Non siamo sullo stesso piano, per esempio, giuridicamente. Resta il fatto che i commenti rimossi sono quelli contrari alla policy e questo da me si chiama “regolamento di casa nostra”, non censura.
      Laura siamo in sintonia. 🙂

    9. beh..ai tempi della “primavera orlandiana” io ero ancora un po’ piccina e ciò che ricordo è soltanto “la scuola adotta un monumento”…pur avendo pochi confronti con il passato (perchè il mio passato è cronologicamente “breve”) credo che qualcosa si sia fatto in questi anni a Palermo… non tanto e non solo a livello delle “stagioni” quanto a livello delle “cucuzze”. ci vuole più spirito critico…verso noi stessi, (prima di ogni cosa), verso chi ci governa. questo blog dà la possibilità allo spirito critico di manifestarsi, e mi pare un buon obiettivo raggiunto…credo che dieci anni fa molte cose che adesso possiamo qui scrivere non era concesso nemmeno pensarle…

    10. Bah, secondo me questo tale che ha scritto l’articolo sbagliò mira alla grande.

      Quando c’è stata la primavera a Palermo se ne sono accorte pure le pietre, la portata della nostra primavera è stata gigantesca. E Palermo, è vero, non è più come Napoli è adesso, anche grazie alla primavera, alla mobilitazione della città, alla partecipazione.

      Poi pensate anche al fatto che la primavera non è coestensiva alla sindacatura orlando, viene prima e finisce prima molto prima della fine del suo mandato…

    11. Secondo la mia modestissima opinione, il giornale Libero non andrebbe mai utilizzato fuori da una stanza da bagno. Riportarne un articolo, poi… Stanno semplicemente affilando le armi per una campagna anti-Orlando. Ci aiutano ad assupparci altri cinque anni di Cammarata.

    12. Xanto a me pare che in tale campagna siano in prima fila i partiti della coalizione di cui fa parte Orlando. 😉

    13. d’accordissimo, purtroppo

    14. premetto che Libero si dovrebbe usare come ha detto xanto però prima andrebbe stropicciato per ammorbidirlo un po’ dacché la durezza delle spigolature di un accartocciamento subitaneo andrebbe a provocare graffi e scorticature.
      Fatta la premessa dico:
      sbracciamoci che cosa?
      fino a quando regaleranno magliette a mezze maniche che cosa devo sbracciarmi? già sbracciato sono e staju attassannu du’ friddu.
      brrrr!

    15. La presenza della mafia non si misura con la quantità di reati di strada. Poter scorazzare liberamente per le strade del centro storico alla ricerca del nuovo pub di tendenza non equivale a una migliore situazione sociale. Provate ad aprire un negozio. Provate ad avviare un’impresa. Provate a partecipare a un appalto pubblico. Provate a candidarvi, in città o in un piccolo paese di provincia. E vedrete che l’inverno non è mai cessato. Si è passati da un periodo nrl quale si negava l’esistenza della mafia, all’attuale dove si dice che la mafia è stata sconfitta… Curiosa questa cosa.

    16. Anzi, in genere più la mafia è forte, meno reati di strada ci sono.

    17. La primavera palermitana non l’ha fatta Orlando, l’hanno fatta i palermitani scossi dalle stragi. Orlando è stata solo la scelta migliore per realizzarla.

      Sottoscrivo anch’io la tesi che senza quel periodo saremmo anche noi come a Napoli.

    18. penso che i palermitani con gli abbracci e le catene non dicevano NO alla mafia ma semplicemente erano uniti perchè non apprezzavano l’orrore ceh si era visto il 23 maggio e il 19 luglio.
      La mentalità è sempre quella…OGGI DOMANI UN CONCORSO…

    19. Sbracciamoci? Il lavoro rende liberi ma per produrre e superare le barriere commerciali servono risorse finanziarie enormi, di cui dispone solo una certa categoria di individui… E così l’unica seria alternativa alla sottoccupazione è (era) l’impiego pubblico. Senza un’economia sana è impossibile combattere le mafie, che tra l’altro negli ultimi 20 anni si sono espanse anche nelle ecomomie sane.

    20. la Primavera di Palermo è esistita davvero e non era fatta di proclami propagandistici e illusori. E’ stato un periodo glorioso in cui Palermo aveva un Consiglio comunale di persone competenti, dotate di senso civico e di amore per la città (non come l’attuale Consiglio che fa orrore per la generale ignoranza, la rozzezza spesso sfociata in risse, gli interessi di bottega anteposti al Bene Comune). A “Primavera” c’era anche un Sindaco straordinario, si chiamava Leoluca Orlando e ha determinato una rinascita vera per la città, anteponendosi all’anti-Stato con vigore. Quell’uomo non è cambiato.

      Orlando non fa parte di alcuna coalizione. Ha scelto di correre da solo perchè nelle primarie fantoccio organizzate dal PD è ormai palese e dichiarato un intento di alleanza, al primo o al secondo turno, con Raffaele Lombardo. Io credo che gli elettori di sinistra sapranno scegliere bene.
      Ormai il PD si chiamerà PD-MPA: “Partito Democratico per l’Autonomia”, di Lombardo, Cracolici & Lumia.

    21. Tony (mi permetto di darti del tu) la cosa piu’ grave di questo post è il fatto che tu legga Libero (sigh spero sia stato solo un caso 🙂 )

    22. @ Ground no non e` un caso che tony Siino legga LIbero, molte persone di questo post in tempi passati hanno creduto alle promesse e alle collaborazioni con il sindaco dimissionario, salvo poi rendersi conto della impopolarita` dilagante del “mr sorriso e dietro il sorriso il nulla..”.

      quanto a molti commenti le realta` ch emergono sono tante, durante la primavera io ero a scuola, e mi ricordo che tutto era veramente piu` rosa, si sentiva davvero che c`era nell`aria qualcosa..poi c`e` stato il 94 e l`oscurantismo e calato.
      io dico solo, siamo in campagna elettorale, non dimentichiamo che molti che si stanno ricandidando sono gli autori del disastro che e` oggi la citta` di palermo e la regione Sicilia, per questo non sopporto e tollero male i Forconisti, perche` alle prossime elezioni in massa rivoterannno gli stessi che gli promettono il contributo, o il progettino..e noi che all`europa ci crediamo veramente, continueremo ad emigrare via lontano perche` se vuoi realizzare un sogno, la sicilia e` un incubo..

    23. Tony S. legge LIBERO e commenta i dotti editoriali di FELTRI e BELPIETRO nei salotti della “Palermo bAene”.

    24. Noi moralmente inferiori leggiamo anche queste cose, speriamo di non turbare troppo i vostri intelletti superiori con tali scempiaggini. 😉

    25. L’autore ha dimenticato di dire una cosa importantissima: molti palermitani hanno partecipato alle manifestazioni contro la mafia, hanno votato Orlando e hanno parlato male della mafia in pubblico e in privato. Peccato che ne ho conosciuti molti che dopo aver fatto questo continuavano a comportarsi in modo mafioso (appoggio a candidati mafiosi che poi trovavano misteriosi posti statali a chiamata diretta, amicizie con mafiosi vari, bustarelle e raccomandazioni). A volte penso che i palermitani siano mafiosi per natura, oltre che sofferenti di sdoppiamento di personalita’. Sul serio, ne ho visti alcuni votare orlando e poi difendere un certo Toto’ dicendo: “Uu ‘zzu toto’ bravu cristianu e’, fici tanti favuri a tanta gente, ci attrovo’ u’ posto da LSU a mme nipute, bravu cristianu ie’!”

    26. Non capite… Tony legge Libero per imparare a pensare “come il nemico” e sconfiggerlo 😀

    27. Dunque poichè Libero scrive (pensa?) in modo differente da voi, non va assolutamente letto! Ma perchè (e in questo mi rifaccio al post di Laura) coloro che votano a sinistra parlano sempre più come fascisti?
      Volevo ricordare a tanti, tipo a Raffaele Corso che era decisamente piccolino quando c’era Orlando, che non è stato affatto tutte e rose e fiori, specialmente il secondo mandato in cui praticamente era sparito da Palermo perchè divenuto Europarlamentare e correva per diventare governatore…
      Ma si sa (e voi lo ripetete spesso) il Palermitano ha la memoria corta!

    28. Ma possibile che nessuno si ricordi? Orlando ha riempito palermo di LSU nullafacenti! E’colpa sua se ora tutti gli ospedali e gli uffici pubblici sono pieni di ex galeotti che si rifiutano di lavorare e fai tanto di guardarli rischi la coltellata…

    29. E chi se lo dimentica? orlando ha cominciato l’opera di demolizione di palermo e cammarata l’ha completata.

    30. Tony, che ne pensi di limitare il numero di caratteri nei commenti? Non dico 140 stile Twitter, ma qualcosa che renda più fruibile la discussione e limiti gli sproloqui?

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