Città e fiere
È in corso d’opera la XIII edizione di “Artissima” la Fiera d’arte contemporanea di Torino che, ormai da qualche anno, si è affermata come uno dei più significativi appuntamenti per la contemporaneità artistica italiana a livello nazionale e internazionale. In realtà il successo dell’Arte Fiera di Torino ha avuto molto a che fare con la strategia di riqualificazione della città, un piano programmatico che attraverso la valorizzazione delle risorse culturali è stato orientato a mettere in collegamento quest’ultimo, con altri mondi produttivi insistenti sul territorio. L’evento per l’edizione 2006 si avvale del sostegno di importanti realtà del privato: Unicredit Group e Unicredit Private Banking (al quarto anno di partnership con la fiera), Alfa Romeo, di aziende come Illycaffè e Vanni che non si limitano a sostenere ma partecipano attivamente alla contaminazione con l’arte, la prima con le ormai celeberrime tazzine disegnate da artisti contemporanei, la seconda, produttrice di occhiali, lancerà per l’apertura della fiera una linea di montature areografate a mano. Dunque aziende che grazie all’arte trovano spunti per innovare le proprie strategie di comunicazione, o s’inventano nuovi prodotti. Altro importante elemento per sottolineare l’aderenza dell’evento ad un progetto di sistema per la riqualificazione territoriale è il fatto che la fiera si svolga all’interno del Lingotto, uno spazio la cui storia recente basta a raccontare il percorso di una città che da “città-Fiat” è passata ad essere riconosciuta anche come città del Salone del libro, come città del Salone del gusto (recentemente ha avuto luogo l’ultima edizione), città dell’arte contemporanea, tanto per rimanere agli esempi che hanno in qualche modo a che fare con l’organismo fiera. Continua »
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