Il senso estremo del cannolo
Mentre faccio le valigie per il mio ennesimo viaggio, penso alla mia prima volta in Macedonia: della Sicilia amici e parenti di Biljana (la mia zita) sapevano poco, cose tipo il padrino e via dicendo.
Ecco, io preparato per bene ad affrontare lo stereotipo, mi munii per l’occasione di “guantiera” di cannoli, da offrire per la prima cena importante a casa dei suoi. Quella sera i cannoli in questione mi aiutarono a fare “bella figura”, a far capire che oltre allo stereotipo (don Vito, Marlon Brando, lupare, coppole) c’è una cultura millenaria che si esprime anche col cibo e che attraverso di esso può essere presentata a chi non la conosce.
Il cibo “significa”, non c’è niente da fare: i semiotici ci hanno fatto pure un convegno con tanto di atti pubblicati!
Come potete immaginare, in terra macedone, i nostri cannoli se li ricordano ancora, continuando, peraltro, a richiedermeli ogni qual volta mi appresto a varcare il confine. Continua »
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