Scusate ma, l’osservazione nasce spontanea, come fannu i ficu rinnia ad essere ancora verdi in autunno? Qui qualcuno bleffa, o no?! 😉
Un saluto a tutti.
Signor Porrovecchio, non bleffa nessuno, ho scattato la foto proprio Domenica 19 c.m.
Le spiego subito.
Innanzitutto i fichidindia sono in ombra e non sono così acerbi come sembrano.
Inoltre, trattasi di frutti spuntati su piante “scozzolate” (termine tecnico) tardivamente. Da qui il loro grado di maturazione (apparente).
Carissimo signor Pietro Giaccone, sarà come lei afferma. Non posso permettermi (ne lo desidero)di affermare il contrario.Mi è subito saltata all’occhio la stranezza e dunque l’ho simpaticamente (vedi occhiolino nel post in questione) rimarcata. Mi spiace se se l’è presa. E’ corretto però a beneficio di chi legge ed ha interesse o curiosità per le cose, evidenziare che (come si può verificare ai due link che riporto:
che chi è del mestiere afferma che “Nel mese di settembre, in particolare, inizia il periodo dei “bastardoni”, la varietà autunnale del fico d’India, probabilmente la più apprezzata. Ottenuti tramite un processo chiamato “scozzolatura”, sono di buon calibro in quanto buona parte dei fiori della pianta è eliminata per avere una minor produzione di frutti maggiormente dimensionati” ed ancora “Ma già d’allora venivano suddivisi in vari genere di “latini”, sono i frutti nati spontaneamente, i “cula russa” di qualità scadente sono anticipati alla loro consueta maturazione che era tardiva e i “scuzzulati” o “spidiccicuddata” sono i frutti nati da una nuova fioritura in seguito alla rimozione dei minuscoli vegetali della prima fioritura permettendo alla pianta di fiorire una volta ancora, che secondo il Pitrè iniziavano il giorno di San Giovanni (24 giugno), questa varietà ha un’origine particolare e sorprendente”.
La “scozzolatura” dunque è un procedimento innaturale, artificiale, operato volontariamente da chi, per avere una qualità migliore del frutto, asporta i primi “ciuriddi” in modo che la pianta rifiorisca e maturi i frutti tardivamente con una migliore qualità. Lei pensa che i fichi da lei ritratti, l’altro ieri -dice-, rientrino in questa categoria? Matureranno per dare frutti più gustosi? Quando? A febbraio? Sarà, forse. Si tratta comunque pur sempre di una “scozzolatura” fatta male. Tardivamente. Che non consentirà la maturazione del frutto. E questo resta un fatto! Magari lei non ha bleffato. Lo ha fatto allora lo “scozzolatore”. E questo è un’altro fatto. Non se prenda comunque per la mia osservazione che resta lecita e corretta. La saluto con cordialità sincera.
Secondo il mio modesto parere…tutti i fichidindia sono dolci, e non solo per definizione. A parte il grado di maturazione (che chiaramente influisce sul gusto, come per ogni altro tipo di frutto), sia quelli gialli, che quelli rossi che quelli bianchi sono parimenti dolci.
Però cambia il tipo di dolcezza, nel senso che ogni colore ha un gusto un pò diverso dagli altri ed una dolcezza particolare, un pò come accade per i vari tipi di miele, per intenderci.
Poi tutto dipende (soprattutto!) dal gusto personale, quindi…provare per credere!
Fichi d’India o no, fuori stagione sì fuori stagione no… come diceva Nadia… i colori autunnali di questa foto sono davvero poetici… bravo sig.re Giaccone. Un bacione!
i ficurigna sunnu scuzzulati, però u signuor porrovecchiu tinta la pigghiò a precisazioni! cuciculu fuoti fu! si iu a documentari, di notti s’appi a sunnari i spini ri ficurigna!
Invece al fotografo: ma per quanti secoli dobbiamo ancora fotografare ficurigna? qualche idea nuova è chiedere troppo?
Bellissima foto…questi colori autunnali poi sono davvero meravigliosi!
E BBBBBRRRRAVO il signor Giaccone!!! 🙂
Tal pietro…io lo conosco bene! 🙂
Bravo!
Scusate ma, l’osservazione nasce spontanea, come fannu i ficu rinnia ad essere ancora verdi in autunno? Qui qualcuno bleffa, o no?! 😉
Un saluto a tutti.
Signor Porrovecchio, non bleffa nessuno, ho scattato la foto proprio Domenica 19 c.m.
Le spiego subito.
Innanzitutto i fichidindia sono in ombra e non sono così acerbi come sembrano.
Inoltre, trattasi di frutti spuntati su piante “scozzolate” (termine tecnico) tardivamente. Da qui il loro grado di maturazione (apparente).
Carissimo signor Pietro Giaccone, sarà come lei afferma. Non posso permettermi (ne lo desidero)di affermare il contrario.Mi è subito saltata all’occhio la stranezza e dunque l’ho simpaticamente (vedi occhiolino nel post in questione) rimarcata. Mi spiace se se l’è presa. E’ corretto però a beneficio di chi legge ed ha interesse o curiosità per le cose, evidenziare che (come si può verificare ai due link che riporto:
http://www.palermoweb.com/panormus/gastronomia/ficodindia1.htm
http://www.enotime.it/zoom/default_body.aspx?ID=2398)
che chi è del mestiere afferma che “Nel mese di settembre, in particolare, inizia il periodo dei “bastardoni”, la varietà autunnale del fico d’India, probabilmente la più apprezzata. Ottenuti tramite un processo chiamato “scozzolatura”, sono di buon calibro in quanto buona parte dei fiori della pianta è eliminata per avere una minor produzione di frutti maggiormente dimensionati” ed ancora “Ma già d’allora venivano suddivisi in vari genere di “latini”, sono i frutti nati spontaneamente, i “cula russa” di qualità scadente sono anticipati alla loro consueta maturazione che era tardiva e i “scuzzulati” o “spidiccicuddata” sono i frutti nati da una nuova fioritura in seguito alla rimozione dei minuscoli vegetali della prima fioritura permettendo alla pianta di fiorire una volta ancora, che secondo il Pitrè iniziavano il giorno di San Giovanni (24 giugno), questa varietà ha un’origine particolare e sorprendente”.
La “scozzolatura” dunque è un procedimento innaturale, artificiale, operato volontariamente da chi, per avere una qualità migliore del frutto, asporta i primi “ciuriddi” in modo che la pianta rifiorisca e maturi i frutti tardivamente con una migliore qualità. Lei pensa che i fichi da lei ritratti, l’altro ieri -dice-, rientrino in questa categoria? Matureranno per dare frutti più gustosi? Quando? A febbraio? Sarà, forse. Si tratta comunque pur sempre di una “scozzolatura” fatta male. Tardivamente. Che non consentirà la maturazione del frutto. E questo resta un fatto! Magari lei non ha bleffato. Lo ha fatto allora lo “scozzolatore”. E questo è un’altro fatto. Non se prenda comunque per la mia osservazione che resta lecita e corretta. La saluto con cordialità sincera.
ditemi la verità voi ke siete cosi’ esperti di ficodindia erelative scozzolature…quale è il piu dolce? quello rosso?
Secondo il mio modesto parere…tutti i fichidindia sono dolci, e non solo per definizione. A parte il grado di maturazione (che chiaramente influisce sul gusto, come per ogni altro tipo di frutto), sia quelli gialli, che quelli rossi che quelli bianchi sono parimenti dolci.
Però cambia il tipo di dolcezza, nel senso che ogni colore ha un gusto un pò diverso dagli altri ed una dolcezza particolare, un pò come accade per i vari tipi di miele, per intenderci.
Poi tutto dipende (soprattutto!) dal gusto personale, quindi…provare per credere!
minchia mali riscursa… 😀
Fichi d’India o no, fuori stagione sì fuori stagione no… come diceva Nadia… i colori autunnali di questa foto sono davvero poetici… bravo sig.re Giaccone. Un bacione!
Bravo Zio!!! con tutto il da fare che hai riesci a cogliere anche questi momenti! Bravo!!
i ficurigna sunnu scuzzulati, però u signuor porrovecchiu tinta la pigghiò a precisazioni! cuciculu fuoti fu! si iu a documentari, di notti s’appi a sunnari i spini ri ficurigna!
Invece al fotografo: ma per quanti secoli dobbiamo ancora fotografare ficurigna? qualche idea nuova è chiedere troppo?
cucivulu fuorti fui! ( errata corrige )
chi è in grado di sapere un pò di storia sui fichidindia?
ne sarei molto felice se qualcuno sapesse qualcosa.