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domenica 24 nov
  • Il senso estremo del cannolo

    Cannolo

    Mentre faccio le valigie per il mio ennesimo viaggio, penso alla mia prima volta in Macedonia: della Sicilia amici e parenti di Biljana (la mia zita) sapevano poco, cose tipo il padrino e via dicendo.

    Ecco, io preparato per bene ad affrontare lo stereotipo, mi munii per l’occasione di “guantiera” di cannoli, da offrire per la prima cena importante a casa dei suoi. Quella sera i cannoli in questione mi aiutarono a fare “bella figura”, a far capire che oltre allo stereotipo (don Vito, Marlon Brando, lupare, coppole) c’è una cultura millenaria che si esprime anche col cibo e che attraverso di esso può essere presentata a chi non la conosce.

    Il cibo “significa”, non c’è niente da fare: i semiotici ci hanno fatto pure un convegno con tanto di atti pubblicati!

    Come potete immaginare, in terra macedone, i nostri cannoli se li ricordano ancora, continuando, peraltro, a richiedermeli ogni qual volta mi appresto a varcare il confine.

    Ora, dico io, grazie a Bin Laden e compagnia, pure questa ultima via di scampo, questa ultima possibilità di sfuggire allo stereotipo, è messa a repentaglio: le ultime procedure per la sicurezza, da qualche tempo, vietano l’accesso a bordo di qualsiasi volo di linea con liquidi e sostanze cremose (ricotta compresa, secondo i miei calcoli).

    La normativa, infatti, ha già mietuto le prime vittime…

    Sappiamo per certo che le olive in salamoia sono allo stato considerate potenziali “armi di distruzione di massa”; c’è qualcuno in ascolto che abbia notizie attendibili sulla eventuale reazione poliziesca nei confronti di “passeggero trovato a varcare il confine in possesso di guantiera di cannoli”?

    Sicilia
  • 22 commenti a “Il senso estremo del cannolo”

    1. Ah il buon caro Manetti, mio professore di Semiotica a Siena. Una volta ha fatto un seminario della durata di 4 ore sul significato semiotico del volo delle api.
      Meglio il convegno sul SENSO del cibo, va’….

    2. ah, un’ultima cosa. Sulla pericolosita’ della “guantiera di cannoli” non saprei, ma a mia zia, suora, hanno fatto lasciare in aeroporto un barattolo di marmellata fatto con tanto amore da alcuni frati cappuccini perche’ conteneva 200 ml di “roba”.

    3. No Ciccio ho sentito in un servizio che per la ricotta c’e’ il via libera. Insomma, non e’ considerata esplosiva.
      Vai a fare la “rottura dello scalone”, come si dice in italiano? 🙂

    4. Ah meno male!! Se non mi potessero più portare i cannoli da Palermo…potrei uccidere qualcuno!! 😀

    5. Ti do una bella notizia…proprio due giorni ho preso l’aereo per andare a trovare mio fratello e naturalmente mio fratello cosa mi chiede di portargli? ma i cannoli naturalmente…
      fortunatamente i cannoli sono passati indenni a tutti i controlli; a me invece hanno fatto togliere pure le scarpe…meno male che non avevo il buchino alle calze!!

    6. E la setteveli, che ne dite? Qualcuno ha esperienze di setteveli? 🙂

    7. Beh, io piu’ che ringraziare Bin Laden, ringrazierei chi ha creato Bin Laden. Sai com’e’, bisogna dare i giusti meriti.

      Cordialmente

    8. Io ringrazierei pure chi ha creato la setteveli 🙂 si dice che sia una pasticceria di palermo…

    9. può anche essere una pasticceria di oslo, so solo che voglio andare ad abitare da cappello…

    10. W Cappello!!!! 😛

    11. -pè- ti faccio io un pò di spazio (ma non troppo!) da Cappello, visto che ci abito già dentro da parecchio! 🙂
      Quanto ai cannoli…Francesco vai tranquillo, so di gente che è riuscita ad imbarcarli per la Spagna qualche giorno fa.

    12. Io toglierei il candito. Sai, le microspie…

    13. Se avessere visto per bene il Padrino avrebbero però ricordato la mitica battuta: “ora posa la pistola e prendi i cannoli”.

    14. cèè ki dice ke per trasportarli megliu odevi farli ricoprire dentro da un velo di cioccolata…c’è ki dice ke è meglio portarli con rocotta a parte da riempire dopo ….. comunque sia…buuon appettito…vuoi fare soldi?apriti una pasticceria a verona o bassano del grappa

    15. Soldi? Ne vuoi fare di più? Apri una pasticceria a Bejing.

    16. ah questi semiotici…
      tra senso significato e percorsi generativi mi sembra che si perdano facilmente…
      meno male che i cannoli li rendono un minimo realisti!
      dai…francesco..perchè non ci delizi con un saggio di quelli che si chiamano “sulla ricotta” o meglio ancora “del cannolo” che di pasta al pesto e minestrone ci siamo rotti.
      😉

    17. opsss…quella sopra è l’espressione della mia vita precedente…

    18. Brumbrum lo sai che la zuppa al pesto è il piatto preferito dei semiotici… Magari un giorno ti invito a pranzo ma come secondo sappi che ti farò trovare branzino al latticello 😉 Il dessert lo scegli tu 😛
      Domenico: magari la pasticceria la apro a Skopje 😛
      Nicola: la battuta del padrino me la gioco subito a tavola domani 😉

    19. […] Appena tornato da Cosenza, domani mi rimetterò in viaggio verso Skopje, armato di cannoli! […]

    20. Cannoli arrivati ed apprezzati, stasera ammaziamo la setteveli! Un caro saluto a tutti da Skopje da me e Biljana!

    21. ammazziamo pardon 😉

    22. Tutte le cose fondamentali si discutono non ad un tavolo, ma sempre a tavola.
      perché? Perché il piacere del cibo é una piccola droga, che induce alla disponibilità verso l’altro.
      Quindi vagonate di cannoli. Li dovremmo mandare alla Merkel, magari.

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