Palermo da Monte Pellegrino
La foto è stata scattata da Emiliano Pennisi.
La foto è stata scattata da Emiliano Pennisi.
Che c’entra Pallavicino con Hemingway? E a dirla tutta, che c’entro io con Hemingway? E, per sillogismo, io con Pallavicino?
C’entriamo, c’entriamo, come direbbe Casini.
C’è Aria di Libri oggi alla biblioteca del quartiere, in maiuscolo e in minuscolo.
In maiuscolo perché la manifestazione di Libraria con il comune di Palermo, si ripete anche quest’anno, e in minuscolo perché si può trovare aria di libri e profumo di lettura anche in questa deliziosa e misconosciuta biblioteca in un’introvabile piazza di Pallavicino.
Oggi Marco Pomar legge Il Vecchio e il Mare.
Manco avessimo detto Gassman legge Dante. Continua »
Dentro la chiesa, sono le volte di marmo che si innalzano paterne in questo edificio barocco riempito dalle vibrazioni di un organo suonato da dita che tremano. L’urlo della moglie è strozzato in gola, braccia di parenti che sorreggono. Poi è il viola del parrìno e la scontatezza della sua omelia, parole che vorrebbero essere consolatorie, balsamo per ferite, e che invece sono banali, arido sermone che frantuma le palle, altro che rifugio nella speranza della fede. L’alzarsi in piedi e poi il sedersi. Qualcuno che permane devoto in ginocchio. Il lento suicidio dei colori degli affreschi ed il trillo feroce dei cellulari, che nessun vaffanculo alla memoria del morto potrebbe valere tanto quanto quel suono metallico che martella durante la funzione. E, ancora, i salmi responsoriali ascoltati un po’ distrattamente perché letti male mentre, da una infanzia lontana di catechismo creduto e praticato, vengono recuperati con una meccanica stupefacente gesti creduti seppelliti e invece: taléééé, mi ricordo a macchinetta tutta quanta la preghiera e pure tutte le risposte giuste giuste, mentre, con la velocità con cui dura la gioia, la messa è già finita, andate in pace, amen. Continua »
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