Quelli che il cricket
Ho cercato per il web le regole del cricket. Mi interesserebbe sapere come funziona perché domenica ho assistito a un partita. Dei ragazzi che – con grande sforzo di fantasia – ho immaginato provenissero dall’India giocavano davanti ai giardini della Zisa, con mazze e palline portate da chissà dove (probabilmente dalle loro case), esattamente come fanno gli italiani con il calcio (oooh! Stupore!). Nelle partite di pallone io conosco le regole, so perché si segna un gol, anche se non sono Pelé so pure cos’è un fuori gioco, qui non ci capivo niente. “Il cricket è uno sport a squadre giocato fra due gruppi di undici giocatori ciascuno. È nato, almeno nella sua forma moderna, in Inghilterra ed è popolare principalmente nei paesi del Commonwealth. In alcuni paesi dell’Asia del Sud, compreso India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka, il cricket è di gran lunga lo sport più popolare – così leggo da wikipedia -. È inoltre uno sport importante in Inghilterra, in Galles, in Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Zimbabwe ed i Caraibi anglofoni (Indie Occidentali)”. Vai a capirci qualcosa. A un certo punto volevo riprenderli col telefonino, tipo fossero un fenomeno da baraccone. Ho intuito che uno lancia, con una specie di salto perfetto e un altro sta lì a ricevere. Un genio sono. Loro giocavano con eleganza, dentro i giardini italo-ragazzini si inseguivano sulle biciclette. Mi hanno guardata, con la circospezione di cui sono capaci i pseudo-dodicenni nei confronti di un’adulta. Ho messo a posto il telefonino. Continuavo a non capirci niente, ma era uno spettacolo strepitoso lo stesso.
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