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lunedì 23 dic
  • Pane con la milza gratis ai poveri

    Stamattina dalle 9:00 alle 13:00 l’Antica Focacceria San Francesco (via A. Paternostro, 56) distribuirà gratuitamente il tipico panino con la milza agli indigenti. Sono previsti anche l’esibizione di un gruppo di giocolieri legati al Teatrino Ditirammu e un intervento di Gaetano Basile.

    AGGIORNAMENTO: sono stati distributi circa 1500 panini di cui 140 destinati alla comunità di Biagio Conte.

    Palermo
  • 24 commenti a “Pane con la milza gratis ai poveri”

    1. Queste iniziative di solidarietà mi piacciono sempre molto, per il loro coraggio e la loro bontà.
      Tuttavia…mi sorge qualche dubbio sulla “quantità” di indigenti che si presenterà in loco… 🙂

    2. Io povero! Yum! 😀

    3. …crocchè e panelle erano finite?! 😉

    4. Sicuramente il numero degli indigenti oggi crescerà a dismisura.. i Palermitani sono eccezionali per la loro capacità ( o nostra..) di interpretare parti diverse per “adattarsi” a qualsiasi situazione (:

    5. …non credo che molti andrebbero a mangiare un panino con la milza alle 9 del mattino se non veramente affamati…
      no…in questo caso escludo “adattamenti”

    6. ma chi erano questi giocolieri? che bello! peccato che ho letto solo ora 🙁 raccontate…

    7. ma quali giocolieri?

    8. I giocolieri erano appunto i palermitani… con le loro doti di illusionismo verso la folla, capaci di fingersi affamati per un’intera mattinata! 😉
      Ciao,
      Emanuele

    9. Scherzi? Cara Mari, ho visto alcuni palermitani fare colazione con ravazzata e caffè o panino con le panelle… fidati che ne sono capaci.. Se vuoi riscontrare recati verso le nove del mattino alla Cala o nelle zone limitrofe e vedrai la fila che c’e’ per mangiare panini con la milza e altre gustose frattaglie…

    10. …mm “manciatari”…ok…puo’ anche starci…ma mi riferivo all’improbabilità per cui qualche palermitano, non indigente, si rechi ad una iniziativa rivolta ai piu bisognosi…vadano pure alla cala…ma spero che oggi la sensibilità e l’intelligenza che caratterizza tutti i palermitani, anche i piu “manciatari”, sia stata quella di non “adattarsi” togliendo del cibo ai piu bisognosi.solo questo. ciao manuzza.
      e … buona befana a tutte le befane di rosalio…

    11. Grazie per gli auguri, ricambio affettuosamente (-:. Spero anch’io che sia andata così sta mattina, ma nn ci credo tanto

    12. “….sensibilità e l’intelligenza che caratterizza………”. Debbo avere vissuto in un altro posto!!

    13. Io a volte ho un atteggiamento troppo critico nei confronti dei miei concitadini, ma non ci posso fare niente, vivo la città ogni giorno e mi rendo conto di tante, troppe cose che non mi piacciono riguardo il comportamento dei palermitani..

    14. Chi se ne frega se c’erano degli imbucati. E’ una bellissima iniziativa che l’antica focacceria fa da anni. Serve ai veri indigenti ed anche agli imbucati.
      Bisogna fare polemica anche su questo?

    15. Ogni volta che sento di una iniziativa di beneficenza, esce fuori il nome di Biagio Conte e della sua comunità. E’ l’unica organizzazione benefica esistente a palermo?

    16. sono daccordo con uma. è bella l’iniziativa e basta. chi poi se la sente di imbucarsi e togliere il cibo ad un altro se la vedrà poi con la propria coscienza.

    17. che belle ste cose assolutamente inutili!!!
      milza e amore e il resto dell’anno gli diamo solo il lardo rimasto?
      speriamo di no. cominciamo a comprargli un po’ di coperte e tende.

    18. propongo il prox anno di destinare i proventi di un giorno della focaccieria a biagio conte e ai diseredati.

    19. Beh Luigi mi sembra un po’ eccessivo chiedere tanto alla focacceria. A meno che tu non parta da qualche posizione ideologica relativa ai proventi che sarebbero un male in sé. 😉

    20. A Napoli c’è l’ammirevole e simpatica usanza di lasciare alla cassa del bar un caffè pagato per quelli che non se lo possono permettere. A Cagliari ci sono dei panifici dove tu compri il tuo pane e poi in un altro sacchetto ci puoi fare mettere due, quattro, sei panini, quello che vuoi e se vuoi, e quel pane va alle Comunità laiche e religiose che si occupano di gente in difficoltà economiche e non solo. Conosciamo il Banco Alimentare e come funziona , non mi dilungo.
      Potrebbe essere un’idea graziosa che nelle focaccerie e nelle friggitorie nascesse, naturalmente pubblicizzata e con patrocini degli Enti Locali,
      l’uso di lasciare un panino con le panelle, o con la milza, o con le crocchè, pagato.
      Potrebbe essere il panino di Rosalìo…
      Il meno abbiente, colui che non si può permettere un pasto caldo,trova, con la discrezione dovuta, il panino per poter mangiare. Il gestore, nel caso di “furberie”, sa distinguere l’avventore bisognoso e no…
      Giuànni

    21. lodevole iniziativa,malgrado i “furbi”,l’importante è che nessuno è rimasto senza

    22. no no
      viva i proventi
      ma ai poveri dargli il pane con la milza!!!
      mi muoiono sul colpo
      !!!

    23. Fabozzi, l’iniziativa é di un privato. Che paga di tasca sua la milza e le panelle, un giorno all’anno. Non sarebbe tenuto. Non é un’amministrazione.
      Direi che é una iniziativa decisamente lodevole. Esci tu, i soldi di tasca tua, da privato, e fai un servizio che dovrebbe fare il pubblico!!! E pure viene contestato? Questo é il motivo per cui anche chi fa qualcosa, forse dovrebbe smettere di fare.

    24. Lex, pare che Biagio Conte sia riuscito a catalizzare molta parte delle iniziative di beneficenza esistenti in città. Escludendo quelle sempre fisse della Caritas e delle parrocchie, legate alla chiesa. Biagio Conte, personalmente non ho mai capito se sia un laico, o un frate. E’ una risorsa sicuramente parallela a quelle religiose note, di cui prima.
      Non so perché abbia questo seguito, ma se riesce a provvedere a persone in difficoltà, in modo efficiente, ben venga.
      Ha, a volte un atteggiamento un po’ strano.
      Per dire mi é capitato che durante un corso di restauro all’Uni cui collaboravo, avessimo assegnato la chiesa ed il convento di …(non ricordo al momento il nome). Comunque un sito importante perché costruito al ridosso di un tratto di mura superstiti costruite dall’amministrazione spagnola (di cui si vede un tratto in Via Garibaldi, ed un sul retro). Avevamo selezionato, proprio sapendo che c’era la comunità femminile di Conte, un gruppo di sole ragazze, proprio per evitare problemi con le persone che erano ospitate lì.
      Nonostante avessimo l’autorizzazione del Comune, proprietario degli spazi, Conte si é rifiutato di lasciare entrare le ragazze negli spazi a loro uso, perché le ragazze potevano turbare le persone che stavano lì. E niente ci ha potuto.
      E questo non lo capisco, davvero.

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