Totini, Manfredi e Nelli
Una sera, passeggiando per il centro, Valeria, mia compagna di “merenda”, esclama davanti alla vetrina di un negozio di abiti da sposa: “Uh! Guarda! Un abito bianco! Chissà a che cosa serve?” E io: “È per la prima comunione…l’abbiamo già indossato. Ti ricordi?”.
Ora, al di là delle battute ironiche che ci fanno tanto sentire come Carrie e le sue amiche di Sex & the city (anche se siamo consapevoli che i paragoni sarebbero ben altri, e già ci vediamo tra vent’anni come tante Rosy Bindi), fare la parte delle single emancipate e in carriera a Palermo è veramente difficile, se consideriamo che più di una volta ho sentito conversazioni come questa:
– Sugnu avvilita, me’ niputi fici ‘a fuitina.
– Ma cui? ‘A nica?
– No Giusy, ‘a granni.
– Ah…vabbè s’assistimò! Unn’avi già diciott’anni?
Ecco, ingoiati rospi del genere, spesso ci è capitato di confrontarci sul campionario maschile palermitano. Proverò a delineare le caratteristiche dividendoli in grandi gruppi.
A) I TOTINI
Auto: in genere utilitaria trasformata, però come un bolide da formula uno. Ovverosia cerchi in lega, tappo della benzina con le borchie, manubrio in radica, sedili in pelle nera e soprattutto un impianto stereo che al Fabric di Londra se lo sognano. Di solito infatti, manco mettono in moto, la macchina cammina sola.Coi bassi delle casse (montate nel cofano dietro, dove manco ci entra un sacchettino della farmacia). A completamento di ciò delle belle luci BLU (inquietanti perché spesso montate sotto l’auto. Perché allora, dico io, non una bella palla girevole anni ’70? Almeno è vintage).
Frase cult: “Senti, scusa…ma lo sai che sei graziosa?” con voce gutturale, maschia da mille sigarette, solitamente preceduta da richiamo, non meno virile, di un fischio cosiddetto “a sucuneddu”.
Abbigliamento da combattimento: jeans (spesso sciarriati ch’i scarpi) abbinati a fantastiche camiciole di simil seta, lucide, preferibilmente con collo a pistagna o, meglio ancora, lupetto. Calze (manco a dirlo) tubolari, corte di spugna bianche – così spezzano, scarpe marro’, così spezzano pure queste.
Luogo d’incontro: bowling, mini golf, discoteche il sabato.
Argomento di conversazione: i film di Boldi e De Sica, i cd di Gigi d’Alessio (nella migliore delle ipotesi, ma pure Tony Colombo, Gianni Celeste)
Postura in fase d’attacco: gambe divaricate, una mano su un fianco l’altra libera ogni tanto di dare un’aggiustatina al pacco (che cosa rovisteranno mai, è un mistero! Che fa controllano se ogni cosa è al suo posto?).
I Totini, benché lavorino, vivono spesso con i genitori perché usciranno di casa al momento del matrimonio.
C) I MANFREDI
Auto: sportiva, ovvio. Ma solo per la sera, perché i Manfredi di giorno girano con la moto. Te lo comunicano con quel fare così annoiato che ti fanno pure tenerezza.
Frase cult: “Se ci becchiamo in giro, potremmo prendere un aperitivo insieme” (ma dove ci dobbiamo beccare minchione? Hai un luogo in cui stai sempre ma proprio sempre ad aspettare di beccare? Che sei? Un uccello? Che cosa becchi?).
Abbigliamento da combattimento: jeans + golfino colorato, sotto camicia azzurra, scarpe da 300 euro, calze scure lunghe, giubbotto tipo bomber questo però da 500 euro.
Luogo d’incontro: aperitivo e fantomatiche feste di cui parlano tutti ma che pochi riescono a raggiungere, perché ubicate in sperdutissime ville fuori città (di solito Altavilla o Carini).
I Manfedi, a differenza dei Totini, migrano, intorno ai 30 anni, in deliziosi appartamentini dotati di ogni comfort: megaschermo al plasma, Playstation, Sky, tavolo da biliardo, una ben fornita cantinetta di vini (ormai la collezione di farfalle non è più in voga)…di norma manca una cosa sola: LA LAVATRICE. Bello sforzo fare i single se le mutande te le lava ancora mammà!
Argomento di conversazione: vacanze, al mare d’inverno, via dalla pazza folla d’estate.
Postura in fase d’attacco: in genere rilassati, una mano a reggere un drink, l’altra a smanettare col telefonino.
D) I NELLI o VITTORI
Auto: non ce l’hanno, troppo globalizzante. Di solito si fanno venire a prendere o girano in bici che fa tanto no – global…
Frase cult: “Ci vediamo sicuro a Roma per la manifestazione” (sicuro, penso di solito io, non partite se non arrivo).
Abbigliamento da combattimento: pantaloni di velluto a costine beige, maglioni grandi e pesantissimi, tipo di lana peruviana(perché in bici fa freddo!), placchino in camoscio con lacci ai piedi e calzettoni multicolor e poi sciarponi e cappellino. Non di rado i Nelli o i Vittori possiedono anche dei simpatici borselli portatutto (tranne il cellulare, quello no! È attrezzo del demonio), ereditati da un papà ex sessantottino.
Luogo d’incontro: case di amici, manifestazioni sindacali(!).
Argomento di conversazione: la politica naturalmente. Ogni tanto la filosofia e Bukowski, per carità interessante! Se non fosse che di norma queste conversazioni si svolgono a notte fonda (tanto loro l’indomani non devono MAI alzarsi presto perché, solitamente, sono artisti: musicisti, attori, pittori e dividono l’affitto con altri Nelli e Vittori come loro) sotto l’umido che ti fa rimpiangere una bella partita a bowling con un Totino.
Postura in fase d’attacco: mani in tasca tutt’e due, spalle incassate e corpo ciondolante avanti e indietro a mo’ di balletto.
Ecco, l’elenco, sulla base delle esperienze mie e delle mie compagne di merenda è finito. Si noterà che manca la categoria B, quella dei NORMALI, dei GIUSEPPI (posto che i nomi sono direttamente presi dalle esperienze personali, perciò interscambiabili da una categoria all’altra) della via di mezzo, del cinema, delle mostre, dei concerti, della pizza, del bicchiere di vino, delle mangiate sane e dei film in dvd. Che siano già tutti presi?
Temo proprio di sì…
anche se alcuni di questi Giuseppi lì ho anche lasciati…
se sono buoni non lì vogliamo…
sei meravigliosa come sempre…
grazie
dici
Purtroppo dal lato femminile le cose non sono molto diverse!
Le Giusy o Rosy (con rigorosa “y” finale) classe Totine, le Lucrezie – classe Manfredi e infine le “Alba Chiara” alternative fino all’eccesso, classe Nelli o Vittori.
Un dubbio … ma esistono veramente i Giuseppe, o forse siamo tutti un po’ totini, manfredi e nelli vittori, solo con gradazioni, capacità patrimoniali, educazione, cultura e sensibilità politica diverse?
Comunque basta avere pazienza … guardare e ascoltare con animo libero … del resto il detto non dice che in fondo …chi si somiglia si piglia!!
Per campanilismo avrei voluto fare anche io una classificazione femminile in risposta, ma se provi a definire una donna, creandoti degli schemi , stai facendo una bella fissaria. Spesso una Natasha può rivelarsi una Valentina ed in una Valentina puoi scoprire un animo semlice da Daniela. E se per caso quando pensi di avere davanti una Daniela ti sbagli, poi magari sono pure c..zi. Molto salomonicamente un mio amico sosteneva che queste non sono catagorie, ma sottocategorie, “perchè compà le femmine tutte tappinare sono!”, ma anche io sono convinto che la vita una Daniela “vera” prima o poi te la fa incontrare sempre. Poi magari te la fa conoscere il giorno che “c’avi i mastri rintra” ed è incazzusa, o magari non la “riconosci” subito; ma se ci priviamo del piacere del tentativo, delle sensazioni che da la scoperta quotidiana di chi ti sta vicino, della delusione per un incontro, che era meglio non fare mai, ma che prìo c’è a campare!
Mentre continuo a ridere senza potermi fermarmi e mi si appanano gli occhi e gli ochiali per le lacrime, riesco tuttavia a digitare queste parole sulla mia tastiera per farti tutti i miei complimenti e confessare che anch’io, dopo attentissimi e rigorosissimi studi di anni e anni di “people watching”, mi sono lanciata in “classificazioni” simili. Solo una differenza: i Totini per me sono i Totucci…ma la sostanza non cambia!
Grande Maria, spero che tutti i maschietti ci perdonino! 🙂
Se le ragazze Palermitane perdono tempo a fare queste stupide classificazioni senza mai guardarsi allo specchio io dal canto mio sono ormai sempre piu’ felice di aver sposato una ragazza straniera .
Saluti .
Sono assolutamente d’accordo con Luca, anche noi siamo un po’ Giusy, un po’ Lucrezie e un po’ Alba Chiara…quanto a “essi”, faremo si le classificazioni, ma si fa per ridere…e ci guardiamo allo specchio…sapessi quanto!
Bravo “essi”…
troppo complicato il confronto con le donne della tua terra…
è faccenda per uomini che si confrontano alla pari…
molto più semplice il confronto con una donna straniera…
W ogni tipo di felicità…
bravo…
dici72
a proposito bulgakov…
mi chiamo Daniela…
chissà…
Maria,
i tuoi post sono sempre divertenti,
grazie al tuo stile,qualsiasi tema tratti e’ sempre piacevole leggerti.
Sarebbe,forse, interessante se tu proponessi una “classificazione” al femminile.
Te lo dico perche’ io nonostante una frequentazione relativamente…etc..non sono sicuro di aver capito le femmine umane,anzi ,ogni volta che ho avuto la convinzione di aver capito quasi tutto sono stato puntualmente smentito.
E se non ci fosse niente da capire?
Lo farò presto Gigi, ci sto già lavorando u tiempu devo trovare 😉
gigi, mi sembra un’ottima idea e sono sicura che Maria sarà altrettanto brava e divertente!
Ah, se tutti avessimo un pò di senso dell’umorismo in più…
Dici72 bisogna vedere se però sei una “vera Daniela” … poi chissà
cara Maria,
manca una categoria, che è quella che poi a noi donne (a me, almeno sì), mi fa arrabbiare (spesso) e a volte innamorare (perdutamente): gli INCLASSIFICABILI.
Quelli che non è possibile racchiuderli in uno schema, perché li sovvertono, li smontano e li ricostruiscono.
Quelli che sorprendono sempre di più.
In questo blog per esempio, ce ne è uno, ed è davvero INCLASSIFICABILE.
Ciao
Maria,
aspetto con impazienza!
Sono certo che sarai perspicace e divertente.E magari ci svelerai qualche segreto,ammesso che si possano spiegare i segreti femminili,Quel Charme!
Cara Maria,
la classificazione dei maschietti è davvero notevole!
come si dice da noi
ci facisti ‘a stampa…
grande maria, bravissima come sempre!
Mi sono molto divertita leggendo questi post. L’unica differenza è che io ormai i Totini li chiamo I tronisti dato l’atteggiamemto che hanno e il modo di vestire ricalca quello di certi simil- vip,lanciati da una nota trasmissione di dubbio gusto..
saluti
brasva maria..grandiosaa…bellissima…realistico ritratto super d ridere..:)…dalle mie parti i totini sono i “cumminti”, il cui superlativo è “cummintuna”..ahahah
Cara dici72 ,
nel tuo post hai proprio centrato il problema , ovvero il confronto deve essere alla pari proprio per questo ho sposato una donna straniera.
Con una palermitana sarebbe stato un confronto poco gratificante ma sopratutto impari 😉 .
Cordialmente .
Nel caso dei manfredi aggiungo,
una frase contenuta in una canzone di Ligabue per evidenziare una variante femminile di questa categoria. Tutti vogliono viaggiare in prima e sotto come va e fuori come va? Tutti quanti con il drink in mano…. E gia’! quelle che vanno puntualmente ogni sera ogni sera allo stesso locale per un aperitivo “Quello FAMOSO della nostra citta’ tanto per intenderci si quello li’ si si bravi avete capito” Ma il tutto solo per mettersi in vetrina attirare il belloccio ricco della situazione ed atteggiarsi come delle donne v.i.ps in carriera , si ma sta’ a vedere cosa vvippss forse non piu’ di 2 drinks perche’ il terzo e’ gia’ una spesa pesante per la loro tasca, e non solo come delle brave attrici ti dicono in modo sbuffante “uuff!! a me seccava venire qui’ stasera ma sono venuta ugualmente perche’ la mia amica ha un appuntamento e voleva la mia compagnia, Si vorrei proprio vedere, chi aspetta ad un appuntamento dalle 20:00 alle 24:00.. 4 ore! ma dagli appuntamenti non si va via dopo circa mezz’ora? Per come il simpatico racconto di Maria porta le donne a pensare che scarseggia la quantita’ di uomini con la testa sulle spalle, anche noi maschi scappiamo difrone a Donne del genere. Per fortuna ancora qualcuna con la testa buona ce’ in giro il problema e’ trovarla. Ciao amici, Grande Cubito!!
Le classificazioni sulla specie maschile mi vanno bene, perchè mi hanno fatto sorridere e perchè daltraparte c’è del vero in quello che scrivi…
Tuttavia è possibile suddividere anche le “femmine” in due sottogruppi:
– winniethepoohiane: con quegli orribili portachiavi in cui si consuma qualcosa di perverso e terribile (un orso che indossa pelli di altri animali);
– hellokittiane: braccialetti e portachiavi altrettanto orribili quanto quelli della categoria precedente, ma almeno brutti per il gusto di essere brutti, senza macabri dettagli.
Convinto di arricchire il tuo articolo, mando un bacio a tutto il genere femminile che in ogni caso amo molto.
Baci da un palermitano in continente
Granzie Manfredi! mi hai ricordato le Hallokittiane. Sai ho visto dentro il negozio di un mio amico una bella ragazza che ha pagato una cinta di hallokitty 75 euro, va be, poi scontata la pago’ 50 euro. Poi chiese un consiglio sul suo acquisto alla persona che aveva vicino non so se era il fidanzato o un amico, lui rispose che era bella ma poi mi guardo’ con una espressione che non ti dico, ho capito che ha dovuto mentire malvolentieri per non buttarla giu’ di morale… anche se lui gli avrebbe detto la verita’ lei l’avrebbe comprata lo stesso, tanto vale fingere per il quieto vivere. che roba triste!! Comunque se vogliamo parlare di estetica penso che l’mmagine e la femminilita di una donna la si percepisce anche se indossa solo un paio di Jeans e una semplice maglietta. Senza ste farfalle luccicanti tra i capelli, decollete’ o coscia di fuori. Se parliamo di bellezza interiore la si capisce nel modo di ragionare a prescindere da come veste! Un saluto tatello a tutti gli amici maschietti.. Cia’ Cuci’! per le donne Ciao Curo’! W le Donne.
Ahahah…Ciao Maria!!! credimi è troppo bello…hai fatto la completa e perfetta radiografia dei maschi che ahimè, ancora oggi passeggiano per le strade di palermo…!ma come si fa, dico io!!!sicuramente: VIVA I NORMALI!!! a domani!!!! e complimenti!un bacio silvia
Già, viva i normali, ma dove stanno reclusi?
Devo dire che mi sono fatta un sacco di risate leggendo i vostri commenti!Prossimamente seguirà post sulle femminucce anche se, ammetterlo è duro ma è così, sarà un poco difficile, dato che sono “di parte”! Mi manca la specializzazione in qualche categoria, stasera vado a farmi un aperitivo “là” e “studio”. A presto.
oggi sentivo al tg la sempre piu preoccupante situazione demografica in cina. per arginarme il numero si sa l’obbligo è un solo figlio. pazienza cosi’ sia. contenti (obbligati) loro! (ma è un altro discorso e qui non c’entra nulla).
il problema ora è un altro per sti poveri cinesi. troppo maschi nati poche femmine. il rapporto è 118 nati maschi 100 femmine. la preoccupazione: un futuro in cui i maschi saranno un casino in più! il problema: già importanno donne dalle regioni vicine! la soluzione?!: mandare la cubito capitanata da qualche altra rosaliana di buona volontà a sistemare la situazione!
…certo qui abbiamo già i casini nostri!… e l’idea di far venire cinesi qui…mm credo che già ce l’abbiano avuti da soli.. mm.. e il problema resta.
diciamo la verità anche qui i maschietti scarseggiano…ma in numero non sono comunque di piu?
Mhhh…non sarà troppo lontana la Cina? 😉
nooo!! vai! vai! non preoccuparti Mari’, vai! un ti preoccupari, e poi conviene, perche’ tanto la mano d’opera costa pure poco,e quindi pagarti il soggiorno avra un costo irrisorio. Cia’ Mari’ un BBBacio 😉
LA REALTA PORTA A SPUNTI PIU’ O MENO COMICI. COME LA RICERCA DEL SACRO GRAL, IL PARTENER PERFETTO NON ESISTE PER REALIZZARLO BISOGNA CLONARE UN CENTINAIO DI INDIVIDUI E PRENDERE I LORO PREGI, MA MOLTE VOLTE SI SCEGLIE ANCHE PER I DIFETTI CHE DETERMINANO L’INDIVIDUALITA’.
CIAO MARIA.
Cara Maria..deliziOOOso il tuo articolo…
partendo dallo spunto di “essi”…che tanto decanta, spavoneggia..”s’allaigga”..si “sienti tuttu iddu” insomma..per avere sposato una ragazza straniera…esaltando questo confronto al suo alto pari…poi di che non lo spiega..cultura..apertura mentale..stile(?)…proporrei di approfondire l’argomento dei “Manfredi un anno dopo”..che dopo aver “brucato”nel parco palermitano..(sempre con riservatezza..attenzione!!xchè lui non è un dozzinale…e c’è poco da prendere..) da buon esterofilo…e frequentatore di “culture più aperte”…sposa una straniera!!!..non xchè cosi è capitato..era la sua “daniela” nel mondo…ma è stranera!!!! quanto fa figo…..
Almeno a Palermo ci sono rimasti questi!
Dalle mie parti il materiale umano è molto ma molto più scarso!
Il deserto affettivo avanza sempre di più…
Ah…Io ho conosciuto un palermitano una volta che forse costituisce categoria a sè: utilitaria, universitario trentenne, snob, classista, viziato da mammà (non solo per la lavatrice) e con la profondità di un piatto da pizza che lui giustifica con le devastanti esperienze amorose pregresse!
L’unico l’ho incontrato io? O ce ne sono altri?
Vabbè, non pensiamoci più…
Grazie Maria per le risate che mi hai fatto fare!
ciao ciao ;o)
E brava MC anche per questo ritratto molto fedele della fauna del maschio panormita!
Se posso aggiungere un piccolo contributo, ti segnalo che i Manfredi palermitani in trasferta in continente per i più vari motivi (tra i quali ovviamente non è mai ricompreso il lavoro, questo sconosciuto) poi quando tornano sotto Monte Pellegrino (pardòn, all’ombra della C*b*, e non stiamo parlando del monumento) se la tirano manco avessero fatto uno stage sulle ginocchia di Arpe o Profumo…
E i manfredini in erba ca s’assuppano tutto e pendono dalle loro labbra…
Ho visto cose che voi umani…
Sempre maculatamente Vs.,
il Leopardo
PS Ma i leopardi in che categoria stanno?
Interessantisima, quanto mai vera e, dunque, sconfortante la tua classifica… ma fa sorridere!!! Una sola notazione mi ermetto, umilmente, a proposito di quelli che tu chiami (cito) i “GIUSEPPI” quelli “della via di mezzo, del cinema, delle mostre, dei concerti, della pizza, del bicchiere di vino, delle mangiate sane e dei film in dvd.” Si, forse sono già “tutti presi”… e comunque ti diranno che, così come tu li descrivi,somigliano più a degli amici fraterni che altro…
Maria, ci conosciamo!?
Si una grande