Alfa & Omega
In principio è quasi sempre una 500 di quelle anni ’70, comprata usata d’occasione o ereditata da zii, compari e affini, perché “fresco di patente come sei…pure se la strichi tinni futti” e poi neanche a dirlo: “Se sai guidare la 500 le sai guidare tutte”.
“Ma se la 500 è così difficile non potrei iniziare con qualcosa di più abbordabile?…ad esempio mi piacerebbe l’Alfa”.
E lì ti zittisce subito lo sguardo impietoso del genitore, un guizzo degli occhi severo ma affettuoso che sembra dire: ma che fa cugghiunii?
Credo che le 500 continuino a sopravvivere a Palermo solo con lo scopo preciso di fare guidare i palermitani portatori sani di foglio rosa.
Salgo con mio padre sulla 500.
“Ti piace?”
“Papà non è l’Alfa, ma per iniziare …”
Spero così di convincermi da solo. Mi siedo, ripassando:
“Allora, regolo specchietto e sedile. Fatto! Piede sinistro sulla frizione e destro sul freno, ci siamo, giro la chiave, si illumina qualche spia del quadro e …. niente!”
“Papà ma che fa non parte?”
“Ca’ certo se non sollevi l’accensione?”
“Che devo sollevare?”
“Qua la levetta vicino al freno a mano, ma niente ti hanno insegnato?”
E tiriamo sta levetta! Finalmente sento il motore, manco il tempo di passare il piede sull’acceleratore, che la 500 dopo 2 colpi di tosse s’astuta.
“Ma l’hai tirata l’aria?”
“A chi?”
“Alla 500”.
“Che ci devo tirare?”
“L’aria, perché il motore è freddo”.
“Papà ma quale aria? A me l’anima mi sta tirando! Che schifio è st’aria?”
“La levetta vicino all’accensione. Isala! E poi di nuovo solleva l’accensione.”
Ancora quattro colpi di tosse ma stavolta pare più convinta, accelero, partiamo. Giro del palazzo. Colpo di clacson a Totuccio, che mi talìa come a dire: “ma chi cumbinasti?”, inversione ad U, posteggio a regola d’arte e “Amunì anche questa è fatta”.
“Allora ta’ spirugli!” Mi fa mio padre orgoglioso.
Latte freddo macchiato dopo otto ore filate di sonno. Niente levette di accensioni, nessun sedile nero in finta pelle a turbare i sonni tranquilli di chi è riuscito a guidare persino la 500. Mio padre apre la porta. È uscito presto stamattina. Mi lascia un pacchetto sul tavolo, aspettando che io lo apra.
“Te lo sei meritato”, mi dice.
Ho visto quella scena in centinaia di film e telefilm americani. So cosa nasconde quel pacchetto. Lo scarto con lentezza, come chi spizzica le carte a poker. Apro l’astuccio rettangolare. Dentro, un piccolo portachiavi rotondo in radica con moschetto in argento. Al centro una croce rossa ed un serpente, in campo bianco, cinto da un bordo blu , sul quale impera la scritta Alfa Romeo.
Guardo mio padre ancora incredulo, gli occhi quasi lucidi per l’emozione ed, ancora prima di riuscire a ringraziarlo, mi interrompe: “In gioielleria quello Fiat non ce l’avevano, visto che ti piace l’Alfa ti ho preso questo, stai accura, non lo perdere che vale più della 500”.
Mimmo
Era una tradizione di famiglia, e si sa cosa significhi, a Palermo, essere nei secoli fedeli ad una tradizione. Possono finire le prime repubbliche, possono cadere i governi, Mastella può stare ora di qua ora di là, il ponte sì il ponte no, non ci sono più le mezze stagioni, il buco nell’ozono si allarga, ma una tradizione non si tocca.
Al compimento del suo diciottesimo anno, lui avrebbe avuto in regalo, neanche a dirlo…sì…bravi…esatto…è quello a cui state pensando…un orologio Omega.
Sei sicura che la storia è proprio così? Proprio così no, è liberamente tratta da una vicenda realmente accaduta, perché se no…come ci trase l’Omega!
Ma come parli?
Chi iiio?
Tu, proprio tu.
Perché? È un po’ una camurria dover, con una mano scrivere e con l’altra sciacquare i panni nell’Oreto, ma se te lo chiede un commentatore, si fa! Che poi…ohooo, belliiii, qua di acqua non ce n’è…il fiume è asciutto…qui sciacquo che ti risciacquo arrivo solo a qualche altra parolina…minchia…taliare…babbiare…
Bulgakooov? Aiutooooo? Non lo so se glie ‘a famo? Oddio il Tevere, che ci fa il Tevere nell’Oreto?!
Và, vediamo che aria tira, tastiamo le possibilità di pubblicazione di questo post.
“Sii?”
“No”
“Eh?”
“Niente”
“Ma perché mi dici: no?”
“Perché? Se uno che si chiama Siino, mi risponde al telefono dicendomi SII??? io gli dico NO, ti viene spontaneo … fai la prova … chiama tutti i rosaliani e vediamo che succede”
“Che babba che sei”
“Calata nell’etere per scassarti la minchia”
“Maledetto il giorno che ti ho incontrata”
“Il bandolo della matassa lo trovi, ricostruisci i passaggi e prenditela con chi di dovere, dovresti risalire ad un importatore di noci di cocco! … Senti, è Carnevale, vero?”
“E allora?”
“A Carnevale ogni scherzo vale, concordi?”
“Concordo”
“Ok ciao, ci sentiamo”.
Si diceva, c’era una volta un ragazzino che per tradizione di famiglia, avrebbe dovuto ricevere in regalo, per i suoi 18 anni un orologio Omega. Ma qualcosa non funzionò, o meglio, il papà decise che l’orologio proprio non se l’era meritato. Lui, però, da bravo palermitano profondo conoscitore dell’arte di arrangiarsi, trovò il modo di lavorare divertendosi e, l’orologio se lo comprò da solo. Quando tornò a casa con il luccicante trofeo al polso, il papà, di fronte a cotanto ingegno, capitolò e gli restituì in denaro il corrispettivo del valore dell’Omega, perché…si sa…una tradizione, a Palermo, è sempre una tradizione!
Trillo su msn a Bulgakov.
“Ci sei?”
“Eccomi. Hai parlato con Tony?”
“Più o meno”
“Che significa più o meno”
“Che gli ho dato la bella notizia che è Carnevale”
“L’hai presa larga”
“Abbastanza…ma…se è Carnevale…una goliardata ci sta tutta…si rischia…al massimo tu ti metti a cantare pazza ideaaa di scrivere un post con leiiii…e per me e per te, sarà la fine”.
Alberta
Bel post, fossero tutti così! 🙂
E visto che ci siamo… buon carnevale!
Ciao,
Emanuele
PS: posso spargere coriandoli su Rosalio o qualcuno si secca?! 🙂
Ehm… sarà l’orario ma: è carnevale o no?!
Secondo i miei calcoli dovrebbe iniziare il primo Marzo… (40 giorni prima di Pasqua!).
Forse è meglio se dormo un po’… 😉
Ciao,
Emanuele
Sarà l’orario … fidati! Quella è la Quaresima, 40 giorni prima di Pasqua, e … pensa il Carnevale finisce quando inizia la Quarasima, proprio 40 giorni prima di Pasqua!!!
Ciao
Non si fa così, comunque bravi! Beninteso, l’invito lo avevo raccolto, forse ho dimenticato a rivelarvelo..
E’ stata blu, bianca, azzurrina, e persino verde per un’intera estate, a lei piaceva così, perchè deluderla?
Il pisello marmittato sarebbe ritornato al suo sobrio blù già a metà settembre, questa era terribilmente seriosa, schiva, di poche parole, ma molti contenuti.
Avere le persone giuste accanto in particolari momenti è fondamentale, vedi Angelo,carrozziere per hobby e amico di professione.
Ci giravamo per l’intero fine settimana, le fasi della vita erano scandite solo dal suo surriscaldamento..della 500 intendo.
Ci toccava a volte soppesare ad occhio la taglia dell’ospite, calcolare la distanza percorribile con 10.000 lire di benzina, e naturalmente il clima, per via del tettuccio friabile: insomma andare o non andare non era esattamente una scelta. Ma quando tutte queste combinazioni astrali si incastravano allora era il pacchetto da scartare,con merito ed orgogliosa imperizia;
ma non era un portachiavi, e nemmemo un Omega, a che si servivano? Partiva unendo due fili, la 500, e l’ora era ancora un dettaglio trascurabile.
Bravibravi.
Il weekend di carnevale è il 17-18febbraio e l’ultimo giorno è il 20!Bel post cmq!!!
Donc. Mi sono fidata di Emanuele, tenendo buona la data del 1 marzo. In realtà quest’anno Pasqua è l’8 aprile, ergo i 40 giorni si calcolano dalla Domenica delle Palme, che è il 1° aprile. Quindi accendiamo la risposta che l’ultimo di carnevale è il 20 febbraio. Ma, se il calcolo del giono di Pasqua è legato all’equinozio di primavera, l’inizio del carnevale è sempre fisso: 17 gennaio, quindi è carnevale, chiaro??? Che poi i festeggiamenti siano concetrati nell’ultima settimana, è altra storia.
Io, per esempio, che sciacquo molto i panni nel Naviglio, sono tarata con il rito ambrosiano, a qualunque latitudine, è faccio finire il Carnevale il sabato successivo al mercoledì delle Ceneri.
Quanto sopra, dovuto per correttezza dell’informazione!!!!
Grazie Maria, anche a nome di Bulgakov, che ha coniato per me e lui la definizione di OVG (organismo virtualmente modificato)!
bello alfa….un pò meno omega….sarà che non l’ho capito mah!!! ciauz
Book si vede che te la passavi bene perchè la benzina per me ed i miei amici aveva un prezzo fisso:
“Compà l’hai sentito che la benzina aumentò?”
“E cu sinni futte tanto sempre 5000 lire ci metto”.
Ricordo che non arrivando a 5000 lire una volta in tre abbiamo pagato con 4600 lire ed una saponetta.
Cara Cetti, Bulgakov mi ha proposto di scrivere un pezzo con lui. Poichè in Rosalio ci sono due autori, a cui appartiene di diritto tutto l’alfabeto e che salutiamo con simpatia, si è pensato di fare una goliardata. Prendiamo due lettere anche noi, alfa e omega, principio e fine (la stessa foto segue questa idea) e scherziamo sulla duplice, anzi triplice valenza delle parole. Due marchi da infilare nel post.
Quello di Bulgakov è bellissimo, io ero in serie difficoltà, mancando di quella conoscenza della lingua (il commentatore citato è Ezra P, se ti sei persa le puntate precedenti è colpa tua!!!!) e delle abitudini palermitane, o avendone un’idea lontana. Poi, considerando che la variabile tempo ha la sua importanza, ho deciso di sondare il terreno con l’editore per capire se avremmo avuto visibilità.
Ecco, ora capisco come si sente uno che, anche se non proprio esplicitamente, viene invitato a spiegare la barzelletta che ha appena raccontato!!!
Se poi ci sono ancora dei punti oscuri, tipo la noce di cocco, beh, ogni post ha la sua dose di no sense per molti, e alcune sfumature sono comprensibili solo a chi conosce la storia vera. Comunque, per completezza, la mia presenza qui dentro, può essere fatta risalire ad una festa milanese in cui una mia amica si stava strozzando con un dolcetto al cocco!!!
… resta inteso che noi ci siamo presi solo due lettere, il resto dell’alfabeto ve lo risparmiamo.
Migliori a vista d’occhio, ragazza.
Per bagnarsi nell’Oreto bisogna essere capaci di andare oltre … un metabagno …
Ti bagni e ti si aprono gli occhi. Scopri sotto un’altra luce: il gusto del sofisma spesso sterile; la curiosità; la suscettibilità; la teatralità; l’asprezza del carattere e la grande fragilità affettiva; l’abilità singolare nel costruire corazze interiori impenetrabili e la disponibilità spesso ingenua a darne sempre le chiavi ai primi venuti; la tendenza a cristallizzare in una sorta di metasonno fatti, situazioni e stati d’animo; la insaziabile generosità; la sorprendente apertura al tradimento; la camaleontica capacità di essere, in base alla necessità o al capriccio, sia eccessivamente dispersivo sia eccessivamente concentrato; l’attegiamento disincantato ma sempre aperto alle forti passioni; la stupefacente capacità di deformazione, imprevedibilmente operante (le minuzie diventano enormi giganti; problemi gravissimi diventano piccole banalità); lo spiccato fatalismo del “tantosogiàcomeandràafinire”; la enigmatica stratificazione culturale, traduzione forse nel singolo della stratificazione di civiltà diverse …
Siete due troppo “cornadure”! 🙂
Ebbbbbbbravi!
😀 sto ancora ridendo…..
……geniali……
……ma ve l’avevo già scritto da qualche altra parte, vero? 😉
Questo post è tanto bello quanto confusionario.
Ho proprio l’impressione che da domani, per qualche mese, girerò in città vestito in maschera.
Beccare la settimana di carnevale giusta mi verrebbe difficile altrimenti. 😉
Ciao,
Emanuele
… Ancora ripenso ai pleniluni di Agosto.. la mia cinquecento bianca, sei persone strizzate dentro, le strade piene di scaffe di fondo orsa…alla ricerca della festa a cui “scoppare”… chi mi ridarà quiei momenti…?
Wave a Palermo non esistevano 500 bianche … perchè irrimediabilmente prendevano qualche sfumatura di blu vicino la portiera destra, qualche strisciata di verde vicino al fanalino anteriore … insomma i principianti che avevano una 500 bianca, consapevoli che il bianco sta bene su tutto, trovavano sempre il modo per farlo appattare al colore della carrozzeria delle altre automobili.
Wave65 la strada di Fondo Orsa, almeno lato mare è rimasta invariata…..Scaffe aveva e scaffe ha ancora….. Anch’io ho avuto una bella cabriolet a quei tempi. Una 500 blu, diventata azzaurra (scolorita). Quanti bei e tristi ricordi…. Ink bucavo sempre…..
Ti butti, se gli effetti sono questi, ragazzo, ti butti nel fiume … al grido di ondaaaaaaaaaaaaaaaa, perchè tanto c’è wave che magari ti salva. Ma, ragazzo mio, penso che non nuoterei per lunghi tratti. Mi servirebbe a donarmi un po’ di frivolezza, ma non i sentimenti di cui mi parli, perchè il tuffo mi falserebbe, perchè le mie acque sono Navigli, sono Tevere, sono Volturno, sono Biferno, sono Oreto … sono un fiume che non esiste. Voi avete il siciliano vivo, presente, è la vostra lingua e a me piace leggerla in Davidù, in Daniele, in Maria, nel mio socio di penna, negli altri che ne sono capaci. E poi, penso che una lingua ti appartenga se la sai pronunciare e a me non basterebbero milioni di bagni, uniti a gavettoni, sempre al grido di ondaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Per ora son qui, con una testa sui piedi, come dentro lo stretto abitacolo di una 500, senza neanche riuscire a vedere l’ora … ma per favore … se Gambino ha ragione, non portatemi sulle buche della strada di fondo orsa, perchè io ai miei piedi ci terrei!!!
Albi ti ho sentita su un palco pronunciare Uno scassam1nch1a con una cadenza degna della via Montalbo, tu nell’Oreto non solo ti ci bagni ma ti ci sciacqui persino la bocca … che delizia trovare una donna che non ti metta i piedi in testa ma si limiti a tenerli sotto.
Caro Bulghy,
mi dispiace contraddirLa, ma la mia 500 bianca ear e bainca rsetò fino al momento – ahimè- della sua dipartita.Ho cercato sempre di preservarla da appattamenti di colore non desiderati…
Albi,stia attenta a bagnarsi nel fiume Oreto… esistono gorghi e buche invisibili ad occhio nudo, che potrebbero risucchiarLa in una realtà parallela…dove Mamma Carmela è un’orchessa e la via Montalbo è il labirinto di Minosse… ( Bulgakov, sto scherzando…)
Comunque, esistono ancora le feste a fondo Orsa?
Wave65….ci leviamo 1 anno se, 65 è la tua data di nascita e magari ci si conosce pure. Io villeggio da quelle parti da quando avevo 6 anni……e di tempo e feste ne sono passate…in quella zona. Ma oramai? tutto finito. Gli adolescenti, quali eravamo noi, sono fatti grandi e molti di loro non frequentano più quei posti oramai. Certo sarebbe bello partecipare ad una mega festa tra tanti 40.enni di quei 20.enni di venti anni fa et passa. Ma le 500 chi le ha più ????? Albi ma quale ciume l’Oreto….. Solo acqua sporca e copertuna smacinati….
Mi dissero: “Tranquillo non succede niente è solo un fiumiciattolo, che prima di acqua non conosceva neanche l’umidità, non può succederti niente nell’Oreto”
Misi un piede in fallo e …
“Ma questo è un universo parallelo?”
“Più che parallelo è proprio tunnu e cu nasce tunnu un pò moriri piscispada … Che fa ci trasi?”
“Ci traso”
“Duuuci ma quale fondo Orsa c’è una festa bellissima a Palazzo De Gregorio non puoi mancare anzi tieni dieci biglietti da vendere, l’ultima festa ne abbiamo venduti 10846, solo io 10844, duuuci ci devi essere”
“Da vendere? a chi? perchè? a chi voglio così male? E cosa è questa musica? Sembra un inno?”
“Ma che fa non lo conosci l’inno della Corea? Su in piedi e canta?”
“Ci provo: Non ho mai visto nessuno andare incontro ad un calcio in facciaaaa con una tale indifferenza sembra quasi ti piacciaaaaa .”
“Ma che canti? Su mano al petto e popopopopoppò fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta …”
Ma che cavolo ci fa un Minotauro in via Montalbo?
“Scusi lei con le corna sa a quanto vengono i cacoccioli?”
“Brucia Troia, Brucia Troia, brucia brucia”
“Si capisco è brutto avere le corna ma addirittura prendere a fuoco qualcuno … su no”
“Ma ho il ballo di San Vito e non mi passa ho il ballo di San Vito e non mi passaaaa”
“Guardi all’angolo con Via Monteppellegrino c’è una farmacia magari le danno un Momendol …. Albi aiutooooo sono stato travolto … l’ondaaa”
Trillo … msn …
Sono zuppo?
No, sudato
“Mimmo ci sei? Hai letto tra i commenti?”
“Scusa mi ero appisolato …”
“Ma chi è sta Mamma Carmela? Me lo spieghi?”
“La prossima volta se la 500 parte ti ci porto”
Caro Bulgakov… lei si droga… :-))
Maurizio Gambino… sicuramente ci si conosce, come succede normalmente in una città come Palermo…e magari siamo scoppati pure a qualche festa insieme…senza dovere pagare dieci euro…
NOooooo Bulgakov non si droga però, NON sa, che l’Aulin si scioglie nell’acqua e non si prende col naso…..:):):)
… provate voi a sciacquarvi la bocca nell’Oreto, altro che Aulin!
ink che 6 permaloso………Bulgakov…..matri mia e chi ti dissero. Sembri cchiu’ niku ri picciuttieddi ru to quartieri ( i carusi ;);) eh eh eh !
Sono accollattivo per antonomasia Maurizio, caruso ops picciotto “di bella” sono… Ma me la raccontate come è una festa di quarantenni?
Già me la immagino Wave che mette Ben Harper a palla, Maurizio che diluisce il cuba libre col tavernello … vi assicuro però che preferirei essere invitato a feste come questa, piuttosto che dare i 10 euri alla duci di turno
Ben Harper?non credo…Visto che sarebbe una festa di ‘enni…Gazebo e Paris Latino a palla…cose che hai visto e sentito solo nei film di Jerry Calà, caro Bulghy…
io, per esempio potrei provare a cantare come facevo nei primi anni 90 quando, ospite fisso al Malaluna coi Rivisitors, tutti si futtievanu i ririri. Una bella festazza con la vera musica da discoteca di quei tempi (Shalamar, Donna Summer, Imagination e dir si voglia) o anche cogli U2, simple Minds et varie…. Il barman lo facciamo fare al Siino (se si leva la barba sembra il Cruise dei poveri in Cocktail) e alla Tua dolce metà (di post….) Albi la facciamo servire ai tavoli e cambiare i posaceneri. Dovrei riprendere a fumare però. Tu credi che se la organizziamo, sta festa, mi ricresceranno i capelli che avevo un tempo???? Ps. Anch’io il nimesulide lo agghiuttu senz’acqua…..talvolta 😉
E allora il tema per la festa carnevalesca c’è “40 alla Pasqua” la location a fondo orsa l’abbiamo, Maurizio ci intrattiene con musica dal vivo e consiglio vivamente Wave come DJ … io ci metto 5 posti nella mia 500 gialla (se adduma) …. Rosaliiiio qui ci scappa la festa di blog
Non saprei come, ma posso supportarvi. 🙂
Questo blog non è una chat, tanto meno la sede per organizzare festini dubbi a marchio “lapino”.
Ribadito ciò, Maurizio, sì tu proprio tu, nonostante le previsioni parlino di perturbazioni minacciose con onde anomale, non vorrei che la mia attribuzione di ruolo fosse dettata da un’idea sbagliata di mia propensione alla sottomissione.
Una bella battuta diceva “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, ma se la donna sta dietro, vuol dire che non ha capito un ca..o di dove deve stare”. Esclusa quindi tale posizione, a te i piedi potrei metterteli in testa!
ALBI pure tu prendi troppo Aulin, via (…) però……………mink tu parri e tu ti capisci…..
Se c’è Albi che fa la cameriera (con la crestina) vengo subito e sono disposto a pagare salato!
E VVAI Tony Barman, Albi cameriera ed io m’addieviertu……..che bellu che bellu…
Tony, Maurizio l’accollattivo della coppia sono io, rischiate di farvi servire un bibitone in cui l’acqua dell’Oreto è il più innocuo degli ingredienti …
Mizzica, allora c’è aria di “liason” in casa Rosalìo bene bene : )sono contenta anzi di + …ENTUSIASTA!!!Dai Albi il Siino e un bravo picciuotto ; ) te lo dice una che lo conosce da tantissimo tempo, fidati.
Un Palermitano è PER SEMPRE!!!!
Tony, a te rispondo in milanese … sai quell’espressione che ti dico spesso … che è un augurio per gli stitici … quella …
Ma questi commenti , e anche il post, sono esilaranti…! Noto che i commentatori di Rosalio sono tutti scrittori sagaci e (si può dire?) “pisciosi”! (nel senso buono)
Sì si può dire … ovviamente per la festa serve la cronista mondana.
Imperativo per la festa : niente cellulari; di nessun tipo:)
mi devo essere perso qualche cosa….siamo già arrivati ad una festa di carnevale…?
Lo abbiamo fatto per Emanuele, per non farlo sentire a disagio. Sono già due giorni che gira per Palermo mascherato!
Ah, ecco chi era quello strano tipo! 🙂
Visto che avevo ragione, ragazza!
In questi commenti c’è molto più del divertimento (che è sempre una cosa ottima)! Formidabile Bulgakov!
Guarda però, ragazza, che non è problema di linguaggio o di dialetto, meno che mai di sentimenti. E’ un problema di logos/nulla, vita/morte, uomo/realtà extraumana, essere/essenza …
Per bagnarsi nell’Oreto bisogna essere greci, altrimenti non arrivi neanche a sospettare cosa possa essere l’Oreto.
Il problema è dunque: o greco o barbaro.
Invitiamo anche il Milord di Sciacca?
lui mi sa che non ha bisogno di maschera….e propongo indianata con Albi per poi passare ad un serio “Tocco” con Bulghy e co.
………L’indianata? Accollativo ! ! ! Ho il nome per la mia preferita Albi e cioè : cess-cess ! ! ! Ah ah ah ah voglio tornare bambino? O forse lo sono ancora???? Che dilemma ! 😉
Wave dopo una seria indianata è impossibile fare un tocco come si deve mi sa che dovremmo fare non una festa ma un rave party… e chi la guida poi la 500!
Vogliamo infilarci nei meandri etilici dei nomi da indianata?
Uno per tutti per le femminuccie “Cà c’è Pasqua e cà ci sù l’ova” (terribile ma in tema pre-festivo)
… chi sarà il “sotto” a tocco guiderà la 500… è chiaro…
Si ma come fa a guidare se intanto deve reggere il fiasco?
Poi non è il tocco che mi preoccupa ma l’indianata … ho visto gente che dopo 4- 5 giri seri faceva delle buche sulla sabbia a Mondello per poi “riempirle”
e meno male c’un era una ciat…
Non ti perplimere … commenti a tema niente ciat … mica ci stiamo scambiando la ricetta della pasta con le sarde? … che ben inteso nella variante fatta al forno è eccezionale
No, ora la ricetta la dai!
Bagnarsi in Oreto non è solo acqua,no?
Mi preme di nuovo ricordare che questo blog non è una chat e che prima di postare e affibbiare nomi bisognerebbe leggere la policy dei commenti!!!
Regola da rispettare: non uscire fuori tema ed è lecito inglobare tutto Rosalio. PIEDI. Qualche tempo fa, la Affronti ci ha parlato di scarpe. Mai avrei pensato che le dichiarazioni fatte da Maria Luisa e da Maria87 mi tornassero utili. Care, potreste per favore prestarmi i vostri piedi numero 41 e 43 per dare un sonoro calcio nel fondoschiena al Gambino? Grazie!
Ezra, Ezra, Ezra … quando un commentatore attira la tua attenzione cominci ad incuriosirti al nickname … ma non ti dice niente … poi lo riguardi … è la p la chiave … ERZA POUND … vorticismo … imagismo (movimento poetico basato sulla concezione secondo cui l’immagine non è solo ornamento ma la sostanza stessa della poesia. Bulgakov, reggiti forte, abbiamo scritto una cosa sul filone dell’imagismo!!!) … poi ne parliamo del nick e delle coicidenze strane con un mio login.
Anzi no, parliame subito velocemente. Un poeta e critico statunitense che fece dell’Europa la sua patria, che mescolò il Tamigi con la Senna, che vide il mare di Rapallo, i canali di Venezia … in un vortice appunto. Ragazzo, vedi che avevo ragione!!! Le coincidenze le tralasciamo, ma con tutta quest’acqua che mi sta colando addosso io invoco il commentator Gioacchino Drago … lancia un po’ di fuoco per favore, prosciuga il canal come il deumidificatore della pubblicità.
Bravina e sveglia la ragazza.
Ma bisogna andare oltre (senza uscie fuori tema): per esempio possiamo arrivare al Possum; se parliamo di acqua non dimenticare Phlebas il fenicio!
Book la ricetta della pasta con le sarde è come la zita, non si da agli altri … Albi non te ne puoi uscire con l’imagismo proprio ora che sto per uscire (vado ad una festa per 20-30 enni sa Signor Gambino una di quelle dove si beve il Cuba libre niente gerovital)… aspetto anche io il fuoco del Drago anche perchè se si passa dall’acqua dell’Oreto a quella di uno sciacquone mi sa proprio che i gorghi oltre che fluviali siano anche di idee
….spero che questi “calcioni” non mi vengano dati a 2 a 2 fino a quando non diventano dispari 🙁 altrimenti non la si finisce più ! Dai Albi, magari 1 me lo merito 🙂 ma non di più, però. Bulg mi potevi invitare però; un drink te l’offrivo io, event. non disdegno i teenagers….. Eppure da piccolo, ricordo, che si diceva che l’Oreto era un vero fiume…che nasceva, da qualche parte, e che poi moriva a Romagnolo o giù di lì. A me pare sempre un acquitrino paludoso pieno di copertoni. Sarà !
Le idee che vanno via con lo sciacquone sono quelle di fine serata, in genere.
Hanno vita breve, e per giunta renitenti; hanno uno strano modo di viggiare, solo in andata, anche se da qualche parte devono pure partire.
L’Oreto è solo un suono, una specie di participio passato di scorrere, non merita tutte queste attenzioni: Albi, capisci che è un trucco vero?
L’immagine in questo caso è esattamente la sua sostanza, non sempre è così a queste latitudini;
Capiresti meglio incontrando con lo sguardo i tanti venditori di ombrelli che ci sono in giro per la città, praticamente dei sognatori;
ecco, più o meno quà siamo tutti ombrellai,o falsificatori di acque,altro che i tui vini, e se piove è solo una novità, come quando voi che ci scrivete da lontano ci date questa strana soddisfazione di essere stati trovati per la via.
E ci facciamo belli, bravi e intelligenti.
Non per forza veri.
Pirandello non è una coincidenza,anche se tralasciato, alla fine del gorgo.
Insomma, io al posto tuo non mi preoccuperei più di tanto,l’acqua di quà non bagna;
Giusto per lo sciacquone è buona.
E’ mio il post precedente(Bookends).
Così qualcuno ha vinto la scommessa.
Chiedo scusa per l’uso privato del mezzo.
I live very far away too I have tried to write paradise. Do not move, let the wind speak…
Sembrano lontani i tempi della scuola, anche se non era Piazza Croci che importa, tanto Drago è Book e Book è Drago, basta questa certezza. Eppure Ezra mi interroga ancora, fermo lì. Per la festa di Carnevale ha scelto un costume da fabbro, il miglior fabbro, come Eliot definì Pound, e forse senza un fabbro un Nobel non si vince e Cats non si mette in scena. Ma i gatti in un blog no, se poi sei pure il più cool di Palermo, i gatti stanno fuori! I due poeti sono uniti da Dante, ed ecco l’Arno. Ma basta con i fiumi, Drago dice che ha mentito, tutto falso sull’Oreto, infatti uno che porta il nome di Ezra, che ha impastato lingue e stili diversi, intrecciato toni lirici e saggistici, mente, mente se dice che dovevo bagnarmi nell’Oreto. E poi è tutto nella differenza tra greco e barbaro??? Ma io non sono Barbara, lei scrive dalla Sardegna. Basta sciacquare panni nei fiumi, io torno alla lavatrice. La carichi, vai a mangiare una pizza, torni ed il bucato è pronto. Hai anche lavato il rosso con il nero e non è successo nulla (giuro che questa non la spiego neanche sotto tortura tipo devi uscire con Milord!!!). C’è solo una cosa, i calzini. Perché devono seguire la stessa legge della città di Utopia, per cui i calci al Gambino, procedendo a due a due, improvvisamente arrivano ad essere dispari? Manca un calzino, lo cerchi nel cestello, nulla, sarà rimasto fuori, nulla. Spaiati, c’è sempre un calzino in meno quando tiri fuori i panni dalla lavatrice. Ma eccola l’idea, decidi che non è un calzino in meno ma un calzino in più, come i calci al Gambino.
È rimasto fuori Phlebas il fenicio, ma io non so nulla. Ho chiesto, mi hanno detto che è annegato nel fiume, che dire … art. 575 codice penale, l’ha ammazzato il poeta!
E’ morto annegato, sì è vero, ma si dice l’abbia ucciso il fuoco di Cartagine in fiamme. Drago allora sei tu il poeta assassino? Beh sarebbe una buona fine per un libro … invece ad essere finita è solo una festa per un amico che parte lasciando le ombre di ombrelli per usare quelli veri. “Tranquilli picciotti vado a Sondrio la distruggo ed in tre giorni ricostruisci Cefalù” … ti guardi intorno e vedi che parte e ti lascia tanti amici, di quelli che neanche un fiume può portare via. Solo un sorso di vino e non c’è mica bisogno di annegare nel bicchiere per la tristezza della partenza, è più facile farlo negli occhi di lei seduta alla tua destra.
è interessante e curioso notare come un post sulla 500 si sia trasformato ,strada facendo, in un dibattito sulle simbologie… quasi quasi non mi fa sentire più all’altezza di parteciparvi..
comunque all’oreto ho sempre preferito il kemonia ed il papireto e le loro storie di coccodrilli…i loro percorsi sotterranei, chiusi da una città che giorno dopo giorno appare come quelle vecchie signore mal truccate, che ancora sperano nel loro fascino passato…
ma questa, come disse qualcuno, è tutta un’altra storia…
Anche io sono affascinato dal Papireto e dal Kemonia,è emozionante sapere che sotto il tuo quartiere scossa un fiume antichissimo
Me nilus genuit,nomen fecere Papyri,
quo’ fueram unda salo,sum modo lympha solo.
Traggo origine dal Nilo e il nome dal papiro ed io ch’ero stato onda del mare,ora sono corso d’acqua terrestre
… smile …
Allora…. io una 500 non l’ho mai guidata….. (neanche un’Alfa, se è per questo…..nè ho mai avuto un orologio Omega…)
….e, detto questo, il mio commento è in tema con il post 😉
Qui c’è qualcuno che mi tira un ballo…. sono barbara di nome e di fatto, in quanto straniera, ma d’altra parte il mio è un nome greco…. E quindi? Greca o barbara??!
E poi, Albi…. come sarebbe a dire che i Cats non stanno bene in un blog?! 😛
Mimmio Caruso… quello che ha fatto il Convitto Nazionale? e la 500 quella color ocrascruo 500 appunto?… mi ricordo che una volta ci siamo saliti in 6 e anche se eravamo alle medie… già le dimensioni c’erano ;-)…. io sono in Svizzera adesso… fatti sentire 😉
Carramba che sorpresa!
ho vinto qualchecosa? 🙂
Un orologio svizzero!!!
La cinquecento era gialla … il convitto nazionale era sempre lui … beh se devo risalire alla memoria tra i vincenzo del convitto: ricordo due bambini tutti e due abbastanza bravi alle elementari ed anche alle medi (diciamolo pure: i 2 secchioni della classe) che si sono scannati durante una lezione sotto il banco per stabilire se quella sul libro era una foto o un quadro … Vicè avevi ragione tu era una foto.
Vincenzo prima che ci strappiamo di nuovo i grembiuli … ti do subito per buono l’ocra scuro … niente giallo. Ma cu ti cci portò in Svizzera?
per la serie “I ca**i suoi”, va ora in onda “L’amico ritrovato” audiodramma in una (forse) puntata di Vincenzo Cammarata… con Mimmo Caruso su Rosalio.
– Riassunto delle puntate precedenti –
Ê una lunga storia… diciamo che dopo il liceo e l’annetto di militare… sono ansdato a studiare da grafico a Milano… e poi a lavorare a Locarno in CH… alchè… stufo di lavorare… (e volendo cambiare lo splendido ma mal riconosciuto lavoro di Grafico) ho ripreso a studiare… all’Università della Svizzera Italiana (Lugano)… “Corporate Communication” (che fa figo ;-))….
Ed eccomi qui…
P.S. La foto non era un Drago, ma Un Varano di Komodo… che belloquesto revisionismo storico… eravamo in quarta elementare se ricordo bene 🙂
Proporrei una rissa per stabilire se fosse un drago o un varano. 😛
ma che fa si chatta qui???? Vedete che ALBA (i) non vuole. Mi raccumannu ! Ps. :(:(:(:(
Maurizio il picciotto scrive dalla Svizzera quindi si resta in tema di orologi .. per la rissa non occorre niente rettili o similia era un semplice pettirosso eravamo in seconda elementare, grembiule blu, colletto bianco e fiocchetto a pois azzurri (irrimediabilmente distrutti) ero fermo al grafico a Milano, ricordi ci siamo incontrati un’estate a Mondello. Segnati l’e-mail la trovi tra i meandri del profilo ospiti … e se ti arricampi a Palermo fatti sentire si organizza una rimpatriata in 500 (quella giallo-ocra esiste ancora)… dubito che adesso riusciamo ad entrare in 6 però.
non so se ALBE ti perdonerà o forse si…. ma un ruoggio pi mmia no?? 😉
Che colpaccio, beccato un rosaliano in Svizzera. Ci trase tutto, pure con lo scipero delle sigarette, con la cioccolata di malgiocondo, i gatti invece, continuano a stare fuori, adesso poi ancora di più, visto che c’è il pipistrello del Puglisi, già insidiato dai “micio e micia” della Cubito.
Ed intanto si scaldano i motori per il viaggio in 500, direzione Lugano. Il Gambino forse, per allora, riuscirà a sedersi, considerato tutti i calci che si è preso!!!
Drago è Book che c’entra il varano!
Ieri qui a lugano… casualità… ho assistito alla conferenza della discendente del giornalista che fatto la cronaca nel 1907 della Parigi-Pechino e poi c’era un giovane avvocato Barese che aveva fatto la Bari-Pechino…. in 500… un mito… io vorrei fare la Palermo-Città del Capo… l’Africa m’attira di più..
— non era un pettirosso 😉
Sigarette? Non fumo + ! Cioccolata? Sono a dieta e nn ne mangio ! Calci nel sedere? Te ne avevo autorizzato uno ma Tu, come fanno un pò tutti Ti sei presa la mano con tutto il braccio ed HAI ESAGERATO. Adesso rispedisco tutto al mittente e ti saluto ALBA, ora e per sempre ! ADDIO
Cmq il Cioccolato di Modica… è molto meglio… poi non tutti sanno che lo stabilimento della Lindt è sull’autostrada Milano-Varese… in Italia 😉
Mi preme ricordare che questa era una singolar tenzone di parole, un gioco di fili da tessere con simpatia e intrecciare con le trame sparse dagli altri. Lasciarsi prendere da pensieri estranei alla vicenda e tirarsi fuori arrendendosi non è costruttivo per i rapporti umani. Tanto più quando si falsa la realtà o si usano pesi diversi, per cui la propria difesa, che ci stava tutta in una diatriba letteraria, tesa per altro a bypassare qualche considerazione di dubbio gusto, non viene compresa. Con affetto, quello che può scaturire da una conoscenza via etere, e che io, vi confesso, comincio a non sottovalutare. Per il resto, libera scelta, lobero arbitrio … tana libera tutti!
Per Vincenzo, io lo sapevo, ci sono anche stata!!!
Ecco così sono le feste si va tutti in 500 ci si diverte si chiacchera e si babbìa e poi partitella col super santos per smaltiree qualche bicchiere di tavernello in più… “miii mi mettete sempre in porta a prendere pallonate, io non gioco più e ora mi porto il pallone”
“Ma il pallone è mio e di Albi, ma se vuoi puoi giocare basta che non lo arrocchi a solito tuo”
Era un pettirosso … ma sul cioccolato di Modica non si discute si va d’accordo
Il super santos aveva un triste destino in queste occasioni :arroccato nel villino accanto, dove non eranno presenti proprietari, con conseguente scavalco della ringhiera.. oppure più tristemente, bucato dalle piante grasse del giardino( stile deserto messicano)di casa…a proposito me la date una spinta che la mia 500 non vuole partire?
😉
Come disse il posteggiatore di via Pignatelli Aragona: “Seee spinta… ci fusse cu ammutta ammia”
varano 🙂
Mi sa che corriamo il serio rischio di affogarci con colletti e fiocchetti … ebbene si ora è chat!
Sto mettendo a soqquadro il camerino: da qualche parte ci deve essere il libro di lettura delle elementari … se puta caso … e ripeto puta caso, l’unica pagina munciuniata riporta l’effige di un varano … mi faccio tutta la discesa di Montepellegrino in 500 senza appizzare freni neanche una volta. Ci si vede a Palermo Vincenzo.
Mi ha cercato qualcuno?
Sarà che è venerdì pomeriggio … sarà che ho qualche neurone in crisi ma l’intervento di Luigi Pirandello non l’ho proprio capito.
Che sia uno che non è nessuno ma vorrebbe essere centomila? Che c’entri forse qualcuno di Mal Giocondo?
Così è?
Se vi pare …
Si.Mi hanno cercato.
Questa è la segreteria telefonica del Signor Pirandello, lo scrittore è momentaneamente deceduto se avrete la bontà di lasciare un messaggio dopo che avrà battuto due colpi, vi ricontatterà in sogno.
Scusi se la disturbo, signor Pirandello … mette sempre un po’ a disagio una segreteria telefonica … si figuri poi quella di un deceduto … ma volevo chiederLe … sa la storia delle parole … che sono vuote, perchè colui che le pronuncia le riempie di un senso, che è diverso da quello che gli attribuisce chi le riceve? Sa quando si finisce col credere di essersi intesi mentre in realtà non ci si è intesi affatto? Insomma, tutto vero … però, indipendentemente da ciò, le parole hanno un significato preciso, non posso essere usate alla rinfusa, un verbo per un altro, un po’ di attenzione è richiesta. Mi scuso ancora per il disturbo, e per l’ora, ma sa sono a casa con l’influenza … potere dei blog … risuscitano anche i morti … un po’ come la Fiat che ha rilanciato la 500!!
Aldilà, 3 febbraio 2007
Esimi signori Bulkakov e Albi
mi consentano di esporre i fatti, a mia difesa.
Io dormivo.
Qualcun altro – il signor Bookends – mi ha svegliato, qualche post prima: “Pirandello non è una coincidenza anche se tralasciato alla fine del gorgo”.
Che c’entro io? Dormivo così bene.
Le perplessità di lor signori, ordunque, vanno riportate tutte al signor Bookends non a me. Le parole hanno un significato preciso.
Io sono felicissimo nella mia situazione di signor Nessuno, come il signor Bulgakov ha voluto definirmi. Non vorrei neanche essere uno, figurati centomila. Soltanto che mi pare un onore eccessivo essere definito Nessuno. Mi fa sentire vicino all’inizio: outis emoi g’onoma outin de me kikleskusi. E’ troppo. E’ troppo anche per me.
Allora – dico – possono mai lor signori sospettare che dalla felice condizione di signor Nessuno io possa ardire non dico a un confronto con ma anche solo a sollevare gli occhi verso der Uebermensch. Questo però sussurriamolo a voce bassa perchè se si sveglia pure lui e comincia a raccontarci dei suoi disturbi di stomaco e della pessima cucina tedesca siamo finiti. Mi par già di sentirlo: Alles was tief ist liebt die Maske…
Concludo esprimendo al signor Albi gli auguri di una pronta e completa guarigione. Mi permetto di suggerirgli la lettura di Trovarsi (perbacco, qualcuno continua a leggere ancora i miei sei personaggi!).
Detto questo torno a orizzontalizzarmi definitivamente.
Vostro devotissimo
Luigi
Ecco cosa succede a scrivere un post carnevalesco. Fai una festa chiami un amico e beh il tutto suona proprio come un invito. “Ma è una festa di Carnevale Luigi e tu non ti mascheri? Così sembri il signor Nessuno”.
“Non hai capito la profondita del mio travestimento?”
“Beh no”
“Non vedi? Sono Superman”
“Ma sei in giacca e cravatta … niente mantello rosso, niente tutina blu aderente”
“Beh che c’entra … in questo momento sono Clark Kent”
ahahahah….. signor Albi…. dobbiamo aspettarci la sua ira funesta, per via dello scambio di sesso?! 😀