Domenica comincia la liberazione di Palermo
Domenica 4 febbraio comincia la liberazione di Palermo. Tutti insieme possiamo costruire il futuro della nostra amata città. Dopo anni nei quali non abbiamo avuto una vera Amministrazione comunale, abbiamo l’opportunità di costruire insieme il progetto per una Grande Palermo.
Cominciamo allora a costruire insieme un futuro in cui Palermo sia una città che garantisce un lavoro vero e stabile, il diritto alla casa, il diritto all’aria pulita e insieme una mobilità efficiente, il diritto a servizi sociali degni di tale nome; una città a misura dei suoi abitanti, dove i diritti non sono trasformati in favori; una città che dia speranza e felicità ai suoi cittadini.
La prossima Amministrazione comunale dovrà mettere in atto diversi strumenti per unire le esigenze di mobilità con quelle della necessaria tutela della salute dei cittadini e dello sviluppo economico dell’area palermitana. Innanzitutto bisognerà smetterla di affidarsi a provvedimenti estemporanei ma sarà necessario il coinvolgimento di esperti e professionisti nella stesura di un piano organico della mobilità con interventi a breve, medio e lungo termine. Questi ultimi saranno di carattere strutturale. Gli interventi immediati dovranno essere legati a due aree: la riqualificazione del parco macchine della città con la reintroduzione del “bollino blu” e l’incremento dell’offerta del trasporto pubblico: sia di quello di massa tramite gli autobus sia quello minore tramite la realizzazione di convenzioni con i tassisti per il trasporto collettivo e il rafforzamento di percorsi preferenziali non per i soliti raccomandati ma per gli operatori del servizio pubblico. Infine nel medio termine si dovranno istituire nuove aree pedonali chiuse al traffico privato, nelle quali però dovrà esservi una efficace presenza, appunto, di servizi pubblici. Una menzione d’onore nella galleria degli orrori dell’Amministrazione Cammarata la meritano le “zone blu”, che di per sé non sono giuste o sbagliate in assoluto. Sono sicuramente sbagliate (e illegittime) quando, come avviene oggi a Palermo, servono solo a vessare i cittadini e a “fare cassa”.
Il decentramento delle responsabilità a delle vere e proprie “municipalità” al posto delle attuali circoscrizioni servirà anche ad affrontare la drammatica realtà di molte zone della periferia, rendendo gli amministratori locali più responsabili perché più vicini ai cittadini. Ma già prima che si arrivi al decentramento, l’Amministrazione comunale dovrà varare un piano di emergenza con cui affrontare la drammatica situazione che si è determinata negli ultimi cinque anni con un settore dell’Amministrazione, quello dei servizi sociali, che è divenuto una specie di Far West delle regole, gestito in modo personalistico e clientelare da pochissimi personaggi. Occorre quindi per prima cosa ricondurre questo settore alla legalità formale e alla eticità amministrativa, facendo in modo che i cittadini si sentano rispettati e riacquistino coscienza dei propri diritti, che gli operatori del settore si sentano valorizzati e non mortificati nella propria professionalità. Occorrerà allo stesso tempo coinvolgere nella gestione dei servizi quel ricchissimo mondo dell’associazionismo e del volontariato che in questi anni è stato vittima di regole clientelari che hanno visto premiare pochi fedelissimi e mortificare tutti gli altri.
Occorre immaginare un piano di “pari opportunità territoriali” che miri a riequilibrare le attuali disparità, andando al di la del tradizionale rapporto centro-periferia per evitare che le condizioni di degrado che ancora caratterizzano alcune aree diventino condizioni di violazione o negazione dei diritti fondamentali.
Il piano particolareggiato per il Centro Storico è stato alla fine del secolo scorso la punta di diamante dell’azione amministrativa perché attorno a quel processo di risanamento si sono sviluppate attività sociali, culturali ed imprenditoriali che sono state il motore di tanto sviluppo economico. Proprio per questo quel processo di risanamento è stato frenato da chi voleva frenare lo sviluppo complessivo della città facendola tornare indietro nel tempo.
Oggi non è quindi possibile individuare dei tempi di conclusione del risanamento, anche perché la città ha perso in questi anni l’appeal che aveva nei confronti degli investitori stranieri che avrebbero potuto giocare un ruolo importante nel reperimento di fondi indispensabili per gli ingenti lavori previsti.
Una nuova Amministrazione comunale, forte e credibile tanto sul piano nazionale che su quello internazionale, dovrà lavorare anche per questo: facilitare l’afflusso di investimenti puliti e non meramente speculativi che permettano il completamento del piano di risanamento.
Allo stesso tempo il risanamento dovrà essere portato avanti con processi di coinvolgimento sempre maggiore e partecipazione diretta dei cittadini che hanno deciso di tornare ad abitare nel centro storico, favorendo in questo modo un processo sinergico ed una collaborazione stretta fra l’Amministrazione comunale e la i cittadini dei quartieri storici della città.
Caro Leoluca, non vivo piu’ a Palermo da un po’, ma sono sempre stato un suo elettore.
Purtroppo ho la sensazione che l’immaginario collettivo che la gente ha di Leoluca Orlando sia di una politico “old style”, poco vicino all’innovazione e quindi ad un potenziale rinnovamento e progresso per la citta’.
Credo che un post come questo, o un sito come il suo ne siano un esempio.
Le auguro di comunicare al meglio il suo programma. Mi auguro che porti innovazione e rinnovamento.
Ciao Cris,
ti riferisci al vecchio o al nuovo sito? A quello nuovo (che è ancora in via di evoluzione) abbiamo dedicato un po’ di tempo e quindi ogni critica/suggerimento è più che benvenuta.
Ciao Leoluca… Ho letto sul tuo programma del decentramento amministrativo…
su uno dei commenti ai post precedenti di Rosalio, c’era segnalato un sito http://www.restauriamolecircoscrizioni.it che ne pensi dell’iniziativa?
Ciao V.
Parole, parole, parole…. Perchè non cominciare da cose semplici come PULIRE la città? No, non sto parlando di pulirla da malfattori e loschi individui, chè pure quelli ci sarebbero, ma dalla pura e semplice immondizia, dai cumuli di macro-oggetti lasciati dai poco civili concittadini (materassi, lavatrici, divani, etc) che spesso lasciano agli angoli di alcune strade. Ma anche dalle tante “merde” (oops) che ci costringono allo slaloom e tutte le cartacce che stazionano in tutte le strade (fuorchè in quelle con sorveglianza delle Forze dell’Ordine per le auto blu). Ma sono cose che vediamo e sappiamo tutti, non sono io a doverle scoprire! Nel mio quartiere le pulizie vengono svolte 1 volta al mese, quando va bene (quartiere Libertà, mika bau-bau-micio-micio) e gli operatori, ad osservarli bene, son sempre a gruppi, 3-4, di cui 1 lavora e gli altri filosofeggiano…. Partiamo da cose semplici Signori Aspiranti Sindaci, ci “sentiremo rispettati” per questo. Non per altre amenità parolaie….
Caro Leoluca,
mi riferisco al nuovo, ma prima di criticare ulteriormente, seguiro’ con piacere l’evoluzione che ne avra’.
Orlando contro la MAFIA,i familisti amorali e clientelisti Diessini! Anche la Sinistra radicale, anche se ha candidato Giusto, finirà per votare Orlando. Auguri Leoluca, immortale Sindaco Antimafia
“Liberazione” “Grande Palermo”,é vero,ha inaugurato le stagioni degli slogans ma pure gli altri non scherzano.Pero’ i consiglieri dovrebbero dirgli che anche gli slogans si sono evoluti,ormai Palermo é la città piu’ cool d’Italia e non si puo’ rischiare di apparire “has been”.
In ogni caso riconosco al sindaco Orlando un grande merito:l’intuizione Giambrone con le conseguenti innovazioni apportate dall’ex assessore.Onore al merito,anche se non ho mai considerato Giambrone l’uomo piu’ simpatico di Palermo,eufemismo.
la primavera. Quella notte, con mio figlio, che aveva due anni, venni a manifestare anche io a piazza pretoria, dopo la tua vittoria a sindaco, anche io mi sentivo padrone di quel palazzo, finalmente, perchè c’eri tu come sindaco. Unico vero rappresentante dei palermitani onesti.
E Palermo, stava rinascendo, proprio dalla cultura.
Ma i tuoi detrattori ti hanno accusato di fare dell’antimafia…
e la mafia “dai colletti bianchi” vince sempre
L’arroganza e la presunzione di chi ha scritto quest’articolo suoneranno come una musica ancora più dolce quando le elezioni confermeranno Cammarata sindaco di Palermo
Fly Down Dario… grazie ai servizi delle iene (fuoco amico)… forse i palermitani, almeno quelli residenti all’estero e che ritornano alle feste comandate… vedendo i cambiamenti (in peggio) non della città, ma dei suoi cittadini… hanno sott’occhio più dei residenti in Urbe (metafora della rana lessa)… cosa è davvero diventata Palermo o meglio la gente di Palermo…(parlo della maggiornaza)…
io sono per ricominciare dalla cultura…
non dalle frasi “Spin Doctoring” del mio omonimo..
w Palermo, i Palermitani e Santa Rosalia!
Una cosa è certa: nessuna previsione è certa! Per i proclami di vittoria, ahimè, è un pò prestino….Ho ancora bene impressa nella memoria la delusione delle ultime elezioni regionali: un’occasione mancata per l’intera isola. Mi piacerebbe non ci fosse un bis.
Mi viene spontaneo chiedere a Orlando alcune cose.
1) Sei stato sindaco di Palermo per quasi 15 anni (un record), ma sinceramente non mi pare che la nostra Città abbia avuto questo cambiamento che tu ora vai sbandierando a destra e sinistra.
2) Tu parli di lavor stabile e duraturo, ma tu sei stato colui che ha creato il precariato , lasciando in eredità una cosa come 30.000 disperati che guadagnavano 500.000 lire al mese senza contributi, ferie e diritti.
3) Sei stato bravissimo a girare il mondo per rilanciare la tua immagine di uomo antimafia, ma hai avuto solo la fortuna di trovarti al posto giusto nel momento giusto. La lotta alla mafia non si fa con le parole e con i viaggi, si fa con i gesti e i fatti, caro Orlando Cascio.
4) Non mi viene in mente nulla che tu abbia fatto per questa Città, a parte spendere centinaia di milioni di vecchie lire per portare la salma di un condannato a morte americano a Santa Maria di Gesù (ci sei mai andato negli ultime tempi a deporre un fiore?)
5) Perchè non ci illumini dei soldi europei stanziati per il risanamento del centro storico di Palermo (decine di miliardi di lire) che la tua Giunta ha perso per inefficienza e inettitudine?
6) Ci illustri che cosa è successo a pizzo Sella, visto che prima hai autorizzato e poi hai demolito?
Potrei continuare per ore, ma preferisco rileggere il tuo programma suscritto: è molto più divertente e, se non fossi assolutamente certo delle tue convinzioni, mi viene il forte sospetto che ci stai prendendo per i fondelli.
P.S.: sono contento che hai vinto le primarie, sarà più bello vedere la tua faccia quando Palermo ti darà il ben servito………….
Il mondo è bello perchè vario.
Per Coppolino i sindaci di Palermo che hanno lasciato un segno, (buono per lui), sarebbero Lima, Ciancimino, Scoma, Spagnolo, per citare 4 carte di assi, e last ma non least il sorridente Cammarata.
Non do un 10 pieno a Orlando ma una macchina usata da lui la comprerei senza problemi se poi lo confronto con i precedenti mi sembra un gigante!
P.S. Purtroppo, sino ad adesso il ben servito lo hanno avuto i palermitani.
Cinacimino e company si sono mangiati una città, caro Zelig e nessuno, ringraziando Dio, li rimpiange. Orlando ci ha provato ma era troppo impegnato a girare il mondo e creare false illusioni per riuscirci. Poi ci sono le persone come te che evidentemente, come si suol dire, manciano e scordano. No, io una macchina da Orlando non la comprerei se prima non vado a vedere chi sono stati i vecchi proprietari (a buon intenditor…). Cammarata ride sempre, riesce a farsi prendere per il cool dal primo ragazzotto che arriva, ma almeno questa città ha visto opere realizzate sul serio e non sulla carta (sottopassi in Via regione siciliana, Villa a Mare, parcheggi, Museo d’arte moderna, etc.). Orlando? ha aperto il teatro Massimo per 5 giorni. Meraviglioso, dopo 15 anni mi sembra ottimale come risultato.
per correttezza voglio incollarlo pure qui.
no,tenetevi mr durbans,mi spiace vivere a Roma,se potrei votare senza ombra di dubbio voterei per Leoluca,ancora ricordo la festa,sotto la sede della Rete,io,che ho vissuto e vengo dalla strada,ho visto Palermo cambiare un pò sotto la sua giurisdizione,Forza Leoluca,non sarai il nuovo che avanza,ma almeno un riri a matula,forza Leoluca,grazie a tè e alle tue battaglie in giro per le varie università nel mondo,oggi Palermo è un pò meno mafiosa.
Io sono con te ma non conta nulla perchè vivendo a Roma,non posso regalarti il mio voto,ma però un consiglio voglio darti, e te lo dice un ragazzo che nel 98 ha dovuto lasciare la sua amata città,quella città che ancora gli sgorga dalle vene,che la piange, e la ama da lontano,che vorrebbe viverla ancora,ma che il futuro per i suoi due figli gli impedisce di tornare,quel ragazzo che una volta ti abbraccio piangendo con la speranza che tu o voi avreste cambiato qualcosa nella mia città,quel ragazzo che da lontano non può far nulla per cambiarla,quel ragazzo che appena può viene a respirare la sua aria anche per poche ore,quel ragazzo che si è tatuato sulla sua pelle,l’effige lo stemma del comue di Palermo,per sentirsi sempre un pò vicino,quel ragazzo che cmq vada ha deciso di morire nella sua amatissima città,questo ragazzo un pò ignorante ma onesto,ti dice,non promettere se non puoi mantenere,ma promettimi che farai e darai il massimo per migliorare ,la città più bella del mediterraneo.
Filius Panormi
Dai Leoluca .
Io potrei tornare a vivere a Palermo, oltretutto ne avrei un vantaggio economico perchè il costo della vita è sensibilmente inferiore a quello della città in cui vivo.
Ci ho pensato parecchie volte ma ho deciso per il no. Mi sono troppo abituato a spostarmi in bicicletta o con servizi pubblici funzionanti, ad usufruire di marciapiedi per pedoni, a prenotare una visita medica telefonicamente, a rivolgermi ad uffici pubblici efficienti ecc. ecc. Queste ed altre sono cose cui non mi sento di rinunciare. Non si vive solo di pane ca meusa, panelle a Mondello e cena a Sferracavallo, per accennare a due o tre cose che adoro.
Tutto questo per dire che nei miei frequenti viaggi a Palermo, i cambiamenti tangibili li ho trovati quando c’era la giunta Orlando.
Lo so che il suo programma è il mondo dei sogni e che è impossibile realizzarlo nella sua interezza, ma so anche non dipende da lui, sono i palermitani che gli impedir-ebbero/anno i cambiamenti.
Probabilmente non sono ben informato, ma le opere elencate da Coppolino, sono tutte ideate e completate dalla attuale giunta?
P.S. Ma quel sottopasso di via regione Siciliana che caspita ha risolto?
Ma smettiamola di fare poesia basata solo sull’ipocrisia più marcata. Ho lottato 35 anni della mia vita per questa città che amo in maniera smisurata. Ho lottato 35 anni contro mafie vere e fittizie, contro predoni e predatori, contro falsi moralisti e veri sciacalli, contro tutti coloro che in nome del potere costituito hanno razziato, depredato, rubato e distrutto questa città. Io ho lottato beccando denunce e legnate e nessuno può venirmi a dire cosa fare o cosa dire per rendere giusta questa società. E’ vero, noi palermitani oramai abbiamo adottatto a man bassa quel famoso proverbio che dice:” calati iunco che passa u vientu”, ma la nostra remissività non autorizza nessuno a prenderci per i fondelli, soprattutto chi ha avuto ben 15 anni per dimostrare un vero cambiamento. Non lo ha fatto, ha creato illusioni e aspettative, ha distrutto i sogni di migliaia di giovani, ha riempito di belle parole i cassetti delle speranze altrui, ha giocato con la povera gente per creare il mito del superOrlando. Io non ci sto, non lo voglio più come sindaco, non gli do altri 5 anni per crearsi una nuova maschera di efficienza sulle spalle di noi tutti. Che qualcuno mi dica un’opera, un progetto, una sola schifosissima cosa che ha fatto in 15 anni per Palermo. e che nessuno mi venga a parlare del Teatro Massimo, aperto per 15 giorni, giusto il tempo di qualche spot televisivo.
# Salvo Coppolino scrive:
5 Febbraio 2007 alle 15:21
[…]questa città ha visto opere realizzate sul serio e non sulla carta (sottopassi in Via regione siciliana, Villa a Mare[…]
sottopassi sulla circonvellazione? perché orlando non ne ha realizzati?
villa a mare? la villa a mare è stata RIaperta da cammarata (che ci ha messo i birillini), ma il merito dell’apertura è di orlando
Angela scrive:
3 Febbraio 2007 alle 10:40
Parole, parole, parole…. Perchè non cominciare da cose semplici come PULIRE la città?[…]
pulire la città, restaurare strade e marciapiedi martoriati dagli scavi per la manutenzione degli impianti… (ma, a proposito, le ditte che se ne occupano non dovrebbero lasciare le strade nelle stesse condizioni in cui le hanno trovate, e non con i fossi malamente “attuppati” da una leccata di asfalto..)
Caro Salvo, politicamente siamo probabilmente all’opposto. Ma la tua rabbia mi sembra onesta e dignitosa. Voglio solo dartene atto.
Chissà perchè ogni volta che passo da piazza Politeama (Castelnuovo, in realtà) penso a quei 4 milardi di lire buttati per una “sola” opera… nel senso che è proprio una “sola”= una gran fregatura…. 🙂
Il progetto del nulla….
Voglio chiudere questa querelle con un ultimo intervento. Io stimo e adoro tutti coloro che pensano positivamente, che credono che il domani possa essere migliore per tutti, che usano l’unica arma che hanno, la speranza, per lasciare qualcosa di valido per i nostri figli. Io AMO Palermo, io soffro di crisi di astinenza quando sono fuori per lavoro. Io me la godo tutta questa città, i suoi odori, le sue grida, i suoi clacson, le sue liti che finiscono sempre con “amunì, un ci fu nienti, pigghiamunni un cafè”. E allora ben venga chiunque sia in grado di fare qualche cosa per Lei, di destra o di sinistra non importa, l’importante è CHE FACCIA. Orlando? ha avuto 15 anni per fare e non ha fatto nulla. Cammarata? è vero: ha continuato a frequentare i suoi bravi club, ha riso continuamente, si è fatto prendere per il cool dalle Iene, ma fondamentalmente lui o i suoi uomini di Giunta qualcosa hanno fatto. Un’ultima cosa, caro Mussolin: mi devi spiegare cosa significa che il merito della villa a mare è di Orlando. Sarà che lui ha fatto il progetto, sarà che lui ha avuto l’idea, sarà che lui ha dato l’input; ma, porca della miseriaccia schifosa, ci vogliono 15 anni per attivare un’idea? Ci vogliono 15 anni per mettere quattro alberi, un pò di prato all’inglese e 12 birillini? Se i tempi di Orlando sono questi, allora lo inseriamo di diritto nell’elenco di coloro che hanno tenuto chiuso il teatro Massimo per 25 anni, che hanno impiegato 45 anni per fare 40 chilometri di autostrada Pa-Me, che hanno impiegato 60 anni per sosituire tutte le tubazioni idriche di Palermo. Scusate lo sfogo, ma sono stanco di vedere e sentire mercanti di promesse.
puntualizzavo solo il fatto che la villa a mare NON È opera di cammarata, come molti sostengono…
per elogiare cammarata hai detto: “(sottopassi in Via regione siciliana, Villa a Mare, parcheggi, Museo d’arte moderna, etc.)”
dunque: anche orlando ha realizzato sottopassaggi in viale regione siciliana (credo qualcuno in più di diego… o no?) e parcheggi, la villa a mare l’ha realizzata orlando (birillini esclusi)… cosa ha fatto la differenza, bada… sto usando le TUE parole: birillini e apertura del museo?
Coppolino,io ho l’impressione che tu sia un durbanz dipendente,ti prego illustraci su tutto quello che ha fatto sorrisino findus,ti prego.
Ciao Leoluca,
No, non ci conosciamo. Dirai ma perche’ questo mi da’ del tu? Non vorrei, caro Leoluca, che lo dovessi trovare irriverente. Gia’ una volta, perche’ mi rifiutai di dare del Senatore ad un senatore , gli rifilai solo un Signore, questo si offese, spero non ti offenda anche tu.
Comunque ti do del tu perche’ amo Palermo.
Dirai , e che c’entra? C’entra e ti spiego.
Vedi, io a Palermo non ho mai potuto viverci. I miei genitori si trasferirono a Bergamo quando ero molto piccolo, per darmi un futuro. Non furono i tipici emigranti, mio padre aveva un’attivita’ a Palermo , ma non vedeva futuro per suo figlio e decise di fare quel passo.
Era un autunno di tanti anni fa’, un autunno solare e pieno di colori a Palermo, che non dimentichero’ mai, seppure ero piccolo. Salimmo su un treno e partimmo verso… il buio. Si’, il buio dell’autunno bergamasco, il freddo, e io al nostro arrivo a Bergamo, chiedevo a mio padre dove fosse il mare…
Cercarono di farmi integrare nella nuova realta’ ma anche di non farmi dimenticare le nostre origini. Compito difficile, quanti meridionali trasferitisi sparlavano la propria citta’ di origine per integrarsi meglio nella loro nuova realta’.
Vissi la mia adolescenza a Bergamo in modo quasi schizofrenico. Da una parte i miei amici bergamaschi, la mia vita di tutti i giorni, la scuola… dall’altra la mia anima.
Tornavamo a Palermo a trovare mia nonna e mia zia, tutte le estati, ritrovavo quel sole e quei colori dove avevo lasciato la mia anima ma con il tempo li vedevo affievolirsi, annebbiarsi, quasi che tanta tanta polvere volesse coprire tutto.
Ormai eravamo abituati alla vita del Nord, e quando una volta un taxista chiese a mio padre una cifra assurda per 5 minuti di percorso quasi arrivarono alle mani. Un giorno incontrai un amico di mio cugino, disse che aveva picchiato un vigile perche’ questi aveva osato fargli una multa. Mi cadde il mondo addosso… per qualche anno non andai piu’ a Palermo e vivevo la mia vita , senza anima, questa era rimasta a Palermo ma era stata degradata dal degrado di una citta’.
Un giorno mi dissero che Palermo stava cambiando… incuriosito ci tornai… mia nonna e mia zia erano nel frattempo morte, ci tornai e andai in un albergo come un turista normale.
Feci un giro per il centro storico, e vidi i segni di una rinascita, vidi nuovamente la voglia di vivere nella faccia dei palermitani, vidi quella polvere divenire sempre meno e la mia anima rinascere.
Ci tornai sempre piu’ spesso, mi ci avvicinai sempre di piu’, mi sentivo seppure lontano fisicamente, ora finalmente in pace con me’ stesso. Avevo ritrovato quell’anima che in un autunno solare avevo lasciato li’ e che stava per essere distrutta.
Io non so’ cosa tu abbia veramente fatto Leoluca, alcuni dicono che non hai fatto cosi’ tanto, io so’ soltanto che nel periodo in cui sei stato sindaco hai fatto rinascere una citta’, hai ridato orgoglio a un popolo.Sei finalmente stato il sindaco dei palermitani e non solo un sindaco dello Stato Italiano come i tuoi predecessori.
Ecco perche’ ti do’ del tu, perche’ tu ai miei occhi non sarai mai il Sindaco di Palermo Dott. Orlando ma sarai Leoluca il Palermitano che ha fatto il sindaco di Palermo e che mi ha ridato un’anima.
Grazie Leoluca, e tanti auguri affinche’ tu possa riprendere il tuo lavoro da dove l’hai dovuto interrompere e ridare il sorriso ad una citta’.
Caro Mussolin,
visto che non conosci la realtà delle cose, mi costringi a rientrare per darti alcune delucidazioni.
Il recupero dello spazio del Foro Italico è un progetto che risale almeno a 20 anni fa, quando si decise di dare una regolata a tutte le giostre che sussistevano in zona (se non lo sapessi, il Foro Italico così com’è oggi è il frutto degli scarichi di tutto il materiale di risulta creatosi con i bombardamenti e le distruzioni della II guerra mondiale). La Giunta Orlando non preparò un progetto valido, ma obbilgò i giostrai a sloggiare (senza dare loro un’alternativa e riducendo alla fame quasi 40 famiglie) dopodichè…agnello e sugu. Il progetto fu ripreso dalla Giunta Cammarata la quale completò l’opera, facendo tra l’altro errori grossolani, come sbagliare la tipologia di prato all’inglese, non adatto alla salsedine del Foro Italico. Alla fine, comunque, nel bene o nel male, abbiamo la villa a mare.
Per Nat:
io non sono Cammaratadipendente, anzi sono un suo critico feroce per il modo come si porge e per la mancanza di un rapporto diretto con il popolo. Ma, a differenza di 15 anni orlandiani, in cinque anni sono state realizzate a Palermo opere che solo chi non vuole vedere non vede! Qualche esempio? il sottopasso stradale di Via Da Vinci (intendevo questo quando parlavo di sottopassi), il rifacimento del 70% della rete idrica di Palermo, il giardino della Zisa, l’apertura REALE E FUNZIONALE del Teatro Massimo, il recupero di numerosi palazzi storici di Palermo, l’avviamento del risanamento del centro storico, la costruzione di 4 parcheggi e l’avviamento dei lavori di altri 3 tra cui quello del Tribunale, il completamento della metanizzazione nell’ 80% delle case. Ti basta? solo questo, fatto in cinque anni, la dice lunga. Ora, ti prego, dimmi cosa ha fatto Orlando in 15 anni. Ma me lo devi dire senza prosopopea, senza giri di parole e senza triturare i zebedei con frasi tipo “la rinascita”, “il sorriso dei palermitani” e via di seguito. FATTI, SOLO FATTI E NIENTE PAROLE. Sarò ben lieto di chiederti scusa se mi citi qualcosa. Sai qual’è il più grosso errore di Cammarata? Che non ha saputo dare la giusta pubblicità a quanto ha fatto; in poche parole non è un bravo venditore di se stesso, al contrario di qualcuno che in questo è il più grande stratega esistente al mondo.
Coppolino,adesso mi sto andando a guadagnare la pagnotta,stanotte quando tornerò ti dedicherò il mio pnesiero,però ti lascio con una frase u sgi durbans,truvo a tavula cunsata,nel senso che tutti quei progetti che tu hai citato,erano già opere in via di lancio proprio dal tuo tanto odiato Orlando.
Va travagghiu. Paris Hilton mi aspette,devo fare una cena per lei stasera,peccato che siamo a Roma.
Io non entro in nessuna polemica di parte,non voto neanche.
Di una cosa importante devo dare atto alla giunta Orlando:il risveglio culturale della città che prima era a livello di piccola città provinciale,dove il termine assessorato alla cultura non aveva un significato preciso e l’attività culturale della città di Palermo era gestita da persone non proprio idonee o competenti,persino i fondi tornavano indietro da dove provenivano a causa dell’incapacità nel saperli utilizzare.Poi sono arrivati Giambrone e Orlando,e non mi sembra giusto limitare l’importanza di questo evento al solo fatto strettamente culturale ma si dovrebbero considerare tutte le positive conseguenze prodotte sul resto della vita sociale della città.
Chi é venuto dopo ha cavalcato l’onda Giambrone o si é dimostrato meno influente.
Ma è vero che non faranno più il passante ferroviario? è vero che hanno finito i soldini anche per quello? ahiahi!!
Salve a tutti,
mi scuso per non aver risposto prima ma come potete immaginate, gli ultimi stati giorni un poco pieni.
Ovviamente 🙂 devo molte risposte a Salvo Coppolino che ringrazio per aver posto tanti temi anche se certo un po’ di memoria storica gli manca.
Cerco di procedere con ordine… se scordassi qualcosa basta ricordarmelo.
Rispetto a ciò che avrei (o non avrei) lasciato a Palermo dopo 15 anni da Sindaco, credo che innanzitutto vada chiarito che non sono stato sindaco per tanto tempo.
Certo la prima volta che sono stato Sindaco è stato nel 1985, ma non lo sono stato ininterrottamente per 15 anni (che per altro non sarebbe stato possibile per legge).
Su quali siano stati i risultati delle mie amministrazione, abbiamo evidentemente opinioni diverse. Ognuno ha la sua e tutte sono rispettabili. Forse le risposte puntuali sulle tue domande più specifiche potranno servire a chiarire le idee.
A proposito del lavoro stabile e del precariato, mi trovo costretto ad un’altra correzione. Parli infatti di “30.000 precari”.
Prima mi permetto di rispondere sui numeri e poi nel merito… E’ vero: durante la mia amministrazione ci sono stati alcuni gruppi di “nuovi” precari. Parlare di 30.000 però è non esagerato…. è del tutto fuori della realtà. A meno che nella cifra tu non comprenda tutte le categorie di precari (Art. 23, Pip, Lsu, personale della Formazione e Forestali) che sono però dipendenti dalla Regione della quale però, come certamente sai, non sono io il responsabile.
Io, e ne sono fiero, mi assumo la responsabilità dei nuovi posti di lavoro precari creati durante la mia amministrazione perché in quel dato momento storico erano una assoluta necessità.
Se hai voglia di leggere spero di riuscire a spiegarmi con un esempio un po’ anomalo: quando sono diventato sindaco nel ’93 la rete idrica di Palermo “perdeva” circa il 70% dell’acqua. Ogni cento litri immessi nella rete idrica solo 30 arrivavano a destinazione con le conseguenze che chiunque vivesse a Palermo in quegli anni ricorda bene in termini di razionamento idrico.
Mi si è posta allora la necessità di affrontare l’emergenza ma allo stesso tempo di pianificare le soluzioni a lungo termine. L’emergenza fu affrontata in due modi: con i silos di distribuzione dell’acqua disseminati in tutta la città e l’autorizzazione alla distribuzione dell’acqua data ad alcuni privati. La soluzione di lungo termine fu la progettazione dei più ingenti lavori post-bellici mai realizzati a Palermo nel settore idrico: il rifacimento integrale del 65% della rete e la revisione del restante 35%. Se vivevi a Palermo negli anni ’90 ricorderai certamente quanti svavi furono fatti per la posa della nuova rete idrica.
Per quei lavori la mia amministrazione si occupò tanto della progettazione che del reperimento dei fondi che dell’esecuzione. I lavori sono terminati dopo che sono andato via da Palazzo delle Aquile, ma un sindaco non si preoccupa di fare solo lavori che siano visibili durante il suo mandato.
Mi risulta che le autorizzazioni temporanee che io rilasciai per la distribuzione dell’acqua da parte dei privati (che ha un costo elevatissimo e margini di profitto analoghi) non siano mai state revocate nonostante sia terminato il rifacimento della rete idrica.
La stessa logica mi ha mosso e ha mosso la mia amministrazione rispetto al tema del lavoro.
All’inizio degli anni ’90 Palermo aveva migliaia di persone (che significa migliaia di famiglie) che non avevano alcuna fonte di reddito e alle quali si davano due sole alternative: o la delinquenza, più o meno grave e più o meno organizzata, oppure l’emigrazione.
Anche in questo caso abbiamo deciso di affrontare il problema con una logica doppia: trovare soluzioni di emergenza per garantire un reddito minimo a quelle persone e pianificare nel medio-lungo periodo l’uscita dal precariato.
Quando mi dimisi dalla carica di Sindaco erano state appena avviate le società miste il cui compito era quello di favorire l’uscita dal precariato per i lavoratori. Tutti avrebbero dovuto scegliere fra il lavoro (quello vero che comporta onori ma anche oneri) o l’assistenza (che comportava anche il controllo che ad usufruirne fossero solo e soltanto coloro che ne avevano bisogno).
Il primo atto compiuto da chi mi ha sostituito è stato lo scioglimento delle società miste e la creazione di mostri come la Gesip con le quali il precariato ha solo cambiato pelle (si è passati infatti da contratti annuali a contratti triennali ma sempre precari) e si sono invece sperperati centinaia di migliaia di euro per consulenti e consiglieri di amministrazione.
Per quanto riguarda la lotta alla mafia che si fa con i fatti e non con le parole, sono in parte in accordo e in parte in disaccordo. Credo che infatti la lotta alla mafia, alle mafie e alla cultura mafiosa vada fatta ANCHE con i fatti e non solo con le parole… ma per combattere fenomeni criminali di quel tipo, le parole (che non hanno nulla di volgare o di sbagliato in sé essendo espressione di cultura) hanno un ruolo non secondario.
Se poi io abbia prodotto fatti oltre che parole, è uno di quei temi su cui, come dicevo prima, ognuno ha il diritto di avere opinioni diverse.
Fai poi un’altra affermazione basata su presunti fatti che però, se ne sei a conoscenza, dovresti chiarire. Mi riferisco ai presunti “fondi persi” per il centro storico.
Mi limito a ricordare che la mia Giunta ha varato l’unico piano di recupero del Centro storico, il PPE, mai realizzato a Palermo. Un piano, appunto di risanamento e non un piano di abbattimenti diffusi come quelli promossi e realizzati fino agli anni ’80 da tutti coloro che mi hanno preceduto. La mia giunta è stata l’unica (l’unica fino ad oggi) ad aver portato a Palermo soldi specificatamente destinati al risanamento del centro storico (con il Progetto Urban). Piuttosto ci sarebbe da chiedersi perché dal 2000 ad oggi non ci siano più stati investimenti privati… forse che si è persa la fiducia nella possibilità di un recupero vero?
Altra affermazione del tutto priva di qualsiasi fondamento riguarda Pizzo Sella. Mi spiace smentirti ma sei evidentemente male informato. Tutto l’iter di approvazione e realizzazione dello scempio di Pizzo Sella è avvenuto prima che io diventassi persino Consigliere comunale….
Per il momento è tutto… spero che alcuni equivoci siano chiariti…. mi auguro che su questo, come su altri blog e in altre occasioni, avremo modo di parlare di futuro e non di presunti passati.
A tutti un arrivederci
Dimenticavo: un altro dei non-fatti realizzati dall’attuale non-sindaco della città è il passante ferroviario.
Si è appena scoperto che il Governo Berlusconi ha autorizzato l’avvio dei cantieri senza però stanziare le somme…. forse adesso l’attuale non-sindaco farà rimuovere i manifesti con cui ha riempito la città annunciando che il passante “è al traguardo” ?
Caro LL se dovessi essere rieletto Sindaco, prometti che sistemerai una volta e per tutte la rotatoria di via Leonardo da Vinci ??? Grazie per un’eventuale risposta….
Caro Luca,
se, come ti auguro, dovessi ritornare a guidare la città, ritieni di poter far tua, a proposito di qualità della vita nel centro storico, un’idea quale quella dibattuta su queste pagine: https://www.rosalio.it/2007/01/28/migliorare-la-qualita-della-vita-nel-centro-storico/ ?
Avevo detto a Coppolino che gli avrei risposto,bè chi meglio di Lui poteva rispondere?
Carto che, caro signor Salvo Coppolino, per affermare che il sindaco Diego Cammarata “… non ha saputo dare la giusta pubblicità a quanto ha fatto; in poche parole non è un bravo venditore di se stesso, al contrario di qualcuno che in questo è il più grande stratega esistente al mondo.” bisogna proprio essere assai bizzarri. E l’asfissiante campagna propagandistica fatta con i manifesti della serie “Palermo is very cool” cos’è allora se non un tentativo di vendere aria fritta? E lo dico obiettivamente perchè, a prescindere dalle mie idee ed eventuali simpatie, non mi piace chi vende aria fritta. Di qualunque colore sia quest’aria fritta.
Qua tutti a dire”Caro Luca”,siccome anche a me ne 1996 ha consegnato una medaglia della città di Palermo,ma cio’ non mi impedisce di dire che io da 10 anni non voto piu’,anch’io mi metto a dire”Caro Luca”.
Se lo faccio é perché leggo che Donato Didonna gli propone il suo progetto.
Orlando si accorgerà che gli interventi dei commentatori al progetto di Didonna sono quantomeno tiepidi.In effetti pur considerando buona l’idea di Didonna molti di noi abbiamo scritto che un cattivo uso del suddetto progetto potrebbe recare danni maggiori dei vantaggi eventuali,soprattutto per la popolazione meno ricca del centro storico di Palermo.Quindi penso che Orlando leggerà la proposta di Didonna ma anche le reazioni dei cittadini intervenuti per commentare,e probabilmente terrà conto dei pareri di tutti.
Caro Leoluca,é per la precisione!
Torno qui, come farò in questi giorni su altri blog “cittadini” solo per dire che siamo giunti al momento di concretizzare le proposte, le idee e i suggerimenti che da più parti arrivano per il prossimo governo della città.
Quanti volessero contribuire al dibattito e al dialogo che porterà alla stesura del mio programma, possono registrarsi sul mio sito http://www.leolucaorlando.it
Devo precisare che per motivi organizzativi (visto che sono già centinaia le persone che si sono proposte per collaborare) solo chi sarà registrato al sito sarà convocato agli incontri che faremo a partire dalla prossima settimana.
Buon tutto e a presto
caro leoluca
io non faccio politica….non mi interessa di che colore sei…so soltanto cio che emani….e può emanare qualcosa solo chi l’ha dentro.non è una questione di vendita d’immagine…per questo ci sono collaboratori in grado di poterlo fare…ma un rappresnetante della città..un cittadino tra i cittadini deve avere qualcosa dentro per comunicarlo agli altri.qualsiasi sia il tuo programma…ti do il benvenuto e tutta la mia collaborazione afficnhe tu riesca ad avere la possibilità di applicarlo.
ogni tanto penso a cammarata.. alla ristrutturazione della zisa….ma hai davver guardato la zisa? beh io ci abito e mi sembra un grande deserto con un castello al centro….in quel desrto però c’è solo pattume rifiuti cacche di cani macchine accatastate sui marciapiedi impedendo ai disabili qualsiasi uscita…ma cammarata è cosi….grandiosità . cosa me ne faccio di un sindaco che non mi aiuta nel quotidiano ma mi crea un castello? cosa me ne faccio di un sindaco che ha paura folle di scendere tra i palermitani? che me ne faccio di un sindaco al quale ho chiesto di esser ricevuta e che non mi ha mai risposto?
io ho ottanta anni ..e nonstante tutto scendero da questa casa per venirti a votare caro leoluca…sarà l’ultima cosa che faccio.
in bocca al lupo
La comparsa della firma “Leoluca Orlando” ha sedato i commenti critici nei confronti del neo candidato sindaco di centro-sinistra. Il confronto qui è certamente impari perché chi si firma come il sindaco più famoso di Palermo ha dalla sua anni di storia politica e il trasporto emotivo di un nutrito stuolo di ammiratori. E’ un peccato, perché tutto serve a questa città meno l’omologazione culturale. E allora faccio uno sforzo e tralascio le lagne, i piagnistei e le doglianze che vorrebbero sul”orlo del baratro una città che a me, da semplice osservatore, le sindacature Orlando e Cammarata – scandalo! – sembrano aver lasciato meglio di come hanno trovato. Mi concentro su qualche dettaglio significativo, solo per me, ovviamente. Semplicemente restai sconvolto da Orlando quando, a una sua festa di chiusura campagna elettorale, lo sentii motivare la sua opposizione alla metropolitana – ricordate la famosa diatriba? – con la difficoltà di controllare dei lavori in sotterranea e con il grave problema della collocazione della terra di riporto. Mentre il secondo problema, deve essere stato risolto, giacché sul passante ferroviario Orlando si è recentemente schierato per l’interramento integrale, l’unica possibilità di interpretare la prima motivazione era che neanche lui credesse alla possibilità che in questa città si facessero infrastrutture importanti e decisive. Un bel calcio alle mie speranze. Infatti, a distanza di tanti anni, non abbiamo né tram, né metropolitana e neanche il raddoppio del passante. Il punto è, caro sindaco Orlando, che io vorrei vedere nella mia città una metropolitana vera, sotterranea e automatica, oltre al passante e ai tram, e magari, una monorotaia nella cittadella universitaria e una teleferica per monte Pellegrino. Tralascio le ultime cose, insieme a tante altre di cui non ho scritto, ma il mio primo desiderio – la metropolitana vera, sotterranea e automatica- è tale da determinare il mio voto. Pensaci e auguri.
A me pare che il segno di cesura con le sue precedenti sindacature sia – almeno a livello di comunicazione – una mossa azzeccata. Orlando ha capito che ci vuole un basso profilo e che questa giunta va incalzata non sul generico principio e valore dell’antimafia e dell’impegno – elemento, questo sì, omologante in cui ormai sguazzano tutti i pesci – ma sul terreno urbanistico, sociale e occupazionale.
Caro Leoluca,
leggo la tua incredibile disquisizione e non fai altro che confermare al 100% le mie personalissime idee sul tuo operato.
Ma andiamoci per ordine.
Inziamo dal precariato. Tu parli di una logica per risolvere il problema di migliaia di disoccupati durante la tua sindacatura e dichiari che non hai responsabilità su una serie di precari che, a tuo giudizio, sono regionali.
Non è vero: gli LSU, lavoratori socilamente utili, li hai creati tu; i PIP, piani di inserimento professionale, sono figli della tua politica dissennata di proliferazione elettorale basata sulla sete di lavoro. Le tue società miste erano delle strutture faraoniche che assolvevano solo al compito di gestire i precari senza un futuro e senza una speranza. La GESIP è una società mista che ha stabilizzato migliaia di precari con tanto di stipendio, tredicesima, contributi e assistenza sociale. Chi ti scrive ha una moglie ed un fratello precari (non stabilizzati) e le tue parole in me suscitano solo rabbia e fastidio. Ma come pensavi di risolvere il problema di 30.000 precari comunali (ti riconfermo le cifre ufficiali diffuse dall’assessorato regionale al Lavoro)? Come pensavi di avviarli al lavoro, senza uno straccio di progettualità e con un continuo proliferare di nuovo precariato dovuto alle innumerevoli scappatoie che le tue scelte offrivano ai vari caporali del precariato? Solo leggi regionali, nate alla fine del 2001, hanno indicato la strada da percorrere, come il blocco di qualsiasi nuovo precariato, gli incentivi alle assunzioni per le aziende private, le premialità ai precari che decidevano di iniziare attività private. Per la cronaca, la creazione di questo immenso mondo di precari ha causato un danno incalcolabile a tutta la città. Perchè non spieghi ai palermitani che il Comune di Palermo non può bandire concorsi pubblici finchè ci sarà un solo precario? E come lo giustifichi questo a quei genitori che hanno i figli appena diplomati e che sono costretti a elemosinare un posto di lavoro privato senza futuro e senza alcuna garanzia? No Leoluca, IO NON CI CASCO,le tue parole sono solo demagogia allo stato puro.
Continiuamo. Tram o metropolitana? La tua amministrazione, a metà degli anni ’90 decise di puntare tutto sul tram, nonostante le vibranti proteste dei cittadini e dei pareri sfavorevoli di molti tecnici. Due soli esempi, tenendo conto che, per legge, una linea di tram necessita di ben 12 metri di spazio: il tram in via Maqueda avrebbe chiuso il traffico privato in tutta la strada; in Corso Caltafimi sarebbero rimaste solo due micro arterie sufficienti a fare passare una macchina per volta. Tutto ciò avrebbe avuto un senso se fossero stati creati parcheggi di contorno, ma ciò non era assolutamente previsto nei progetti presentati dalla tua Giunta e che sono disponibili a tutti. L’idea della metropolitana, decisamente più pratica, per certi aspetti più economica e meno devastante è stata da te accantonata per inspiegabili motivi, motivi che negli ultimi tempi per te non sussistono più. Misteri della politica? Non lo so, poi ci spiegherai.
Per la cronaca: Cammarata sta puntando anche sul tram: troverà in me il più feroce degli avversari!!!!!!!
Risanamento del centro storico: dove sono finiti i soldi del progetto URBAN? Il vero risanamento del centro storico ha avuto una forte evoluzione negli ultimi quattro anni e ne sono testimoni i numerosi palazzi del centro storico tutt’ora in ristrutturazione. Per la cronaca, tu che parli di mancanza di investimenti privati, sai quante società nazionali e straniere hanno investito in questo periodo a Palermo nel nostro centro storico? Tante, caro Leoluca e visto che negli ultimi anni noi palermitani ti abbiamo visto solo in televisione (la tua assenza dalla Città è molto imbarazzante), ti comunico che nel centro di Palermo sono nati la bellezza di sei alberghi di 4/5 stelle ed altri 3 sono in fase di progettazione, tutti in palazzi definiti fatiscenti sino a pochi anni fa.
Pizzo Sella? Perchè non provi a chiedere un voto per te alle famiglie di Pizzo Sella, gente che si è venduta le proprie case, gente di stimata e insidacabile probità (magistrati, poliziotti, funzionari regionali) gente che negli ultimi vent’anni (quindi tu ci rientri alla grande) hanno avuto lottizzazioni e, proprio alle tue giunte, hanno pagato ICI e tasse comunali, hanno avuto l’immondizia ritirata ed hanno pagato persino i passi carrabili. Perchè hai preso questi soldi? Perchè non hai detto loro “Signori, voi non dovete pagare perchè siete abusivi e mezzi mafiosi” come hai dichiarato in una delle tue innumerevoli interviste televisive durante la pantomima della demolizione di uno scheletro di villa?
Siamo seri, Leoluca, se mio figlio di otto anni fosse stato sindaco di Palermo in quel tragico 1992, non avrebbe avuto nessuna difficoltà a crearsi il mito del sindaco del rinascimento culturale. E tu lo sai bene, tant’è vero che, nella tua lunga disquisizione, non rispondi alla mia domanda principale: che cosa hai fatto di concreto per questà Città. Progetti? non li hai terminati in quindici anni (pardon, in quindici anni con qualche interruzione). Infrastrutture? neanche l’ombra. Lavoro? stendiamo un pietoso velo di silenzio.
Ti ripeto e lo ripeto a tutti: Cammarata non è il massimo cui possiamo aspirare, ma almeno ha dato un segnale nuovo: che a Palermo si può fare oltre che parlare.
P.S. Tu che parli di legalità e di rispetto della legge, ti sei accorto che gli attacchini tuoi, della Siracusa e di Catania hanno riempito la città di migliaia di manifesti assolutamente ABUSIVI e fuori dagli spazi legali? Mi auguro che adesso qualcuno passi a pulire, tranne se non è una tua mossa politica per fare spendere migliaia di euro pubblici al nonsindaco(come lo definisci tu con assoluta mancanza di “savoir faire”)
P.S. Dimenticavo l’acqua:
Abbiamo un record: Palermo è stata l’unica grande città d’Europa ad avere i silos dell’acqua: in compenso l’avevano Mogadiscio, Dacca e Monrovia. Idea assolutamente geniale e di lunga durata (li hai tolti dopo pochi anni perchè totalmente inutili.
A proposito ti cose inutili? ti ricordi le tue piste ciclabili in Via Libertà sui marciapiedi? Dopo 100 pedoni travolti dai ciclisti hai capito che era
una emerita pirlata e sono sparite dall’oggi al domani. Però , che fantasia………….
Io credo(ma la mia è solo un’Utopia) che chi copre delle cariche importanti (Sindaci, Ministri, Alti Dirigenti, etc. etc.etc.) dovrebbero avere uno stipendio base minimo ma dignitoso e poi riconoscenze anche alte ma a fine operato. Sarebbero tutti più credibili e più seri, seriosi e attivi nel loro operato. Troppo facile sentirsi dire : IO FARO’, IO PROMETTO, BLA BLA BLA. Ma è solo un Sogno…….un’Utopìa !
Ognuno si assuma la responsabilità delle proprie affermazioni quando muova critiche o faccia bilanci del proprio operato. Non posso, però, non rilevare con un senso di liberazione che un confronto, con tanto di nomi e cognomi, quale quello che si sta sviluppando su “Rosalio”, sarebbe semplicemente impensabile su “Il Giornale di Sicilia” o sulle pagine locali de “La Repubblica”. E’ la dimostrazione che la rete può offrire un vero contributo alla libera circolazione delle idee e al corretto rapporto tra cittadini e amministratori che dovrebbero essere alla base della vita democratica. Non ripeto quanto già scritto su queste pagine: https://www.rosalio.it/2007/02/06/la-pubblicita-e-lanima-della-disinformazione/
Caro Sindaco, quando sei venuto alla ribalta nella vita politica di palermo, noi cittadini abbiamo avuto la sensazione di avere finalmente un sindaco che avrebbe risollevato palermo dai suoi problemi. a distanza di anni vediamo che questa città è diventata la più grande delusione della sicilia, adesso non mi fermo ad elencare tutti i problemi della nostra città, l’altro giorno mi sono trovato a parlare con dei turisti italiani che parlavano di questa bellissima città, ma che non è per niente valorizzata per quello che merita, dicevano che la sporcizia e la cosa più devastante, il traffico dentro il centro storico, una catastrofe, i servizi di trasporto non ci sono parole per definirle, avete un patrimonio di arte culturale da fare invidia alle grandi capitali del mondo che non hanno quello che abbiamo noi, alla fine un marchigiano ha detto che avete una grande città d’oro, ma ci PISCIATE ADDOSSO. credo che per me è stata una mortificazione immensa. Dico ma quando questa città potrà cambiare, quando potrà tornare allo splendore degli anni 60, certo anche allora cerano i problemi ma adesso abbiamo superato ogni limite, ma dimmi con quale coraggio ti presenti ai tuoi concittadini e parli di proporre palermo come città della cultura, sicuramente di cultura di male affare,di sporcizia,di assenza totale delle istituzione totale, di un consiglio comunale che sta li solo per prendere i soldi, senza fare nulla, un corpo di polizia urbana invisibile, non trovi un vigile urbano che si occupi del traffico, dire caotico facciamo un complimento, concludo, ma ci sono tante di quelle cose da dire, se non avete le capacità il coraggio, ma sopratutto la dignità, ANDATE A CASA NON VOGLIAMO GENTE CHE SA SOLO FOTTERE SOLDI, VOGLIAMO GENTE CAPACI DI FARE RISPETTARE LE LEGGI, MA SOPRATUTTO DI FARLE RISPETTARE.
Il post e’ del 2007 e qualcuno lo riscopre nel 2014 e dice basta.