20°C
martedì 5 nov
  • La fortuna di trovare gente onesta

    Voglio raccontarvi una di quelle situazioni per cui si usa la frase “è bene quel che finisce bene” e dove la fortuna gioca un ruolo fondamentale.
    In questo caso la mia fortuna è stata quella di trovare delle persone oneste e professionali…ma ve la racconto perché ha dell’incredibile.
    Giovedì scorso sono venuta a Palermo per qualche giorno. Sono arrivata portando la pioggia; giunta in città ho accompagnato il mio ragazzo a degli appuntamenti rimanendo in macchina poiché come al solito non si trova parcheggio.
    Ad un certo punto mentre lo aspettavo ho visto arrivare un mio amico, gli ho picchiettato sul vetro della portiera e sono scesa a salutarlo. Lì è iniziata quella che si può definire una disavventura, una di quelle di cui ti accorgi quando è ormai tardi.
    Sono tornata a casa, ho pranzato, ho guardato un po’ di tv, mi sono fatta un riposino e al mio risveglio intorno alle 17 ho iniziato il giro di telefonate agli amici per metterci d’accordo su quando vederci.
    Alle 18 mi arriva una telefonata che per i primi 10 secondi ero certa fosse uno scherzo. Mi chiamava il comandante dei carabinieri di Palermo, chiedendomi se per caso avessi perso il portafogli. Lì per lì, ho pensato che si era sbagliato poiché ero arrivata in giornata e non ero andata da nessuna parte, poi per precauzione gli ho risposto di attendere perché avrei controllato. Ho ribaltato la borsa o guardato in tutte le tasche e con uno sconforto che cresceva di minuto in minuto ho capito che era proprio il mio .
    ”COMANDANTE-È-IL-MIO-MA-COME-DEVO-FARE-L’AVETE-TROVATO-COME-HA–AVUTO-IL-MIO-CELLULARE-AVETE-RITROVATO-LE-CARTE-I-SOLDI-CHI-L’HA-AVVERTITA?”. Ebbene si, presa alla sprovvista l’ho riempito di domande, in più mi diceva di scrivere l’indirizzo per andarlo a ritirare, e in quel momento non trovavo né foglio, né penna. Classica situazione da panico.
    A quel punto mi faccio dare il suo numero, cerco foglio e penna, lo richiamo, lo ringrazio, mi vesto e esco.
    Arrivata all’indirizzo che mi avevano fornito, mi accorgo che mancava proprio quel numero civico.
    Nooooooooooooooooooooo. E ora? Ho iniziato a controllare i citofoni delle abitazioni vicine, finché 5 minuti dopo mi richiama il comandante chiedendomi se fosse tutto a posto. “Comandante il numero civico è sbagliato, come devo fare?”. Lui senza pensarci un attimo mi dice di aspettarlo che sarebbe arrivato subito.
    In quei dieci minuti pensavo che, nella mia vita non avevo mai perso il portafogli, che non mi aspettavo una servizio celere da parte delle forze dell’ordine soprattutto a Palermo dove la vita è molto rilassata, ma allo stesso tempo ero felice anche se molto tesa perché non sapevo in che condizioni l’avrei trovato.
    Dopo qualche minuto, spunta il comandante dei carabinieri in borghese, si rende conto dell’inesistenza del numero civico, richiama la centrale e risalendo al numero telefonico della persona che aveva lo aveva ritrovato, ci incamminiamo verso la meta.
    Nel tragitto camminavo solo come un milanese sa fare: correvo. Beh, sì, non sapevo se il portafogli fosse integro o se dovevo bloccare la carta e denunciare la perdita dei documenti.
    Invece come mio grande stupore l’aveva trovato una persona onesta, che aveva pensato solo alla ricerca del proprietario, andando persino a domandare all’albergo vicino se ero una degli ospiti.
    Sono rimasta senza parole, felice di aver ritrovato il portafogli integro, ma soprattutto di aver avuto ancora una volta la certezza che questa città mi appartenga.
    Credo in tutto questo di avere avuto una grande fortuna, non solo nel ritrovamento di quello che involontariamente avevo perso, ma nell’aver trovato persone oneste e professionali.
    Mi rincuora molto sapere che in una città non mia, le forze dell’ordine sono efficienti e che esiste ancora gente onesta. Grazie Comandante e Grazie Avvocato.

    Palermo
  • 15 commenti a “La fortuna di trovare gente onesta”

    1. Queste storie dovrebbero sempre riempire le prime pagine dei quotidiani siciliani.
      L’onestà dovrebbe essere scritta a colonne cubitali in prima pagina.
      Abbiamo bisogno di questi esempi!
      Grazie Beatrice per averci raccontato questa storia.

    2. Estate 2006, settimana a Palermo
      e relativa acchianata ( con la macchina) a Montepellegrino e S.Rosalia.A metà salita sosta per foto panoramica su sua Maestà Palermo. Arrivato in cima e salutato la Santuzza, azz, non ho più il telefonino comprato la settimana prima.
      Mio figlio mi sgrida per benino,stigmatizza la mia certificata distrazione, mi apostrofa in sardo-cagliaritano e allora deduco che un pò inquieto deve essere…
      “Adesso chiamo.!.”
      “Si e magari ti risponde..” faccio io.
      Al quarto squillo di libero il ladro spegne il telefonino e io realizzo che in quella piazzola, in quel tornante, dopo quella fotografia, ho perso forse li’ il telefonino, anzi senza forse.
      Mi fiondo in scinnuta spremendo la mia Twingo che non è preparata, ma che fa registrare un 4’34” non omologato perchè ventoso.
      Nella piazzola, una coppia che schiniàva in piedi senza molta convinzione ma in modo composto, mi riferisce di un gruppo di footingatori passati da quel posto e nulla più.
      Alla fontana delle Falde squilla il telefonino di mio figlio, “ho il vostro telefonino, ma oggi non te lo posso dare,neanche domani, ti chiamo io lunedi’.Click”
      Ci fermiamo in Via Sampolo per un rapido brefing, scartiamo le ipotesi più remote, deve essere uno che vuole soldi e decido di andare dai Carabinieri a denunciare furto e tentativo di estorsione. Ma non faccio in tempo.
      Com’è finita ?
      Il footingatore che trovò il telefonino tornava di fretta a casa sua perchè doveva fare il Week end in un certo paese delle Madonie.Essendo in doccia, spense il telefonino, poi una volta asciugato, sempre in fretta, ci aveva comunicato di vederci lunedì. Mentre asciugava i capelli al phon ci comunicò il suo indirizzo, in Via Terrasanta, che fra dieci sarebbero passati gli amici ebla bla bla.
      Dal Giardino Inglese arrivai in due minuti e mezzo a quel numero civico, dove quel signore fresco e profumato di doccia scese dopo un minuto, con il mio telefonino, un sorriso a 38 denti rincuorante e scusandosi quasi di non essersi espresso in modo chiaro.
      La mia incarnata palermitanità permeata di un pessimismo più che cosmico era stata sconfitta da un semplice gesto di onestà di un cittadino palermitano.
      “As bìu ? Ensàndus immòi bài rindi e cittirì” dissi a mio figlio che traduco liberamente ” U virìsti ? Uòra zittuti e vatìnni ” e per gli italòfoni : ” Hai visto ? Adesso taci e vai via da un altra parte…”
      Giuànni.

    3. io sono un ritrovatore di telefonini alla fine dei test di ammissione all’università. di norma cerco un numero tipo “papà” o “mamma” e chiamo, altrimenti, se mi chiede il pincode, esco fuori dalla sede degli esami e inizio a chiedere a gran voce se qualcuno ha perso un telefonino. poi, dopo essere certo che il telefonino è proprio della persona che ha risposto, glielo ridò

    4. Claudio voglio vedere quando lasceranno un iPhone che farai! 😛

    5. lo restituisco.

      con la morte nel cuore, ovviamente… 😛

    6. Bravo Claudio!!
      E le storie raccontate da Beatrice e Giuànni fanno piacere….perché ci insegnano che esistono ancora delle persone oneste…. a parte Claudio, ovviamente! 😉

    7. Beh… anche io ho perso il cellulare in spiaggia, quest’estate…
      e poi vedo squillare il cell di mia mamma.. lo stava chiamando il mio numero!Con gli ultimi 20 centesimi di credito che avevo..
      Carinamente lo avevano trovato.. e mi stavano aspettando al chioschetto per ridarmelo!
      Essendo ora di pranzo.. questo santo ragazzo ha anche apsettato fino alle 16.00 dandomi il tempo di finire di pranzare!!
      Morale della favola.. esistono le persone onoste.. ma voi cercate sempre di non lasciare il cell senza soldi….(in casi come questi è fondamnetale!)

    8. Mi meraviglia la meraviglia

    9. beh, ora che ci penso….l’unica volta in cui ho trovato un telefonino, l’ho restituito….ma conosco tante persone che non lo farebbero e/o non l’hanno fatto…. perciò….sì, mi meraviglio, anche se, restituire un oggetto al legittimo proprietario dovrebbe essere la normalità…..

    10. Scoperta l’identità del galante Avvocato. Si tratta di MILORD!

    11. Qualche settimana fa mi sono recata in un paesino in provincia di Messina per un appuntamento di lavoro…quella mattina non avevo più carta nella stampante e non ho potuto stampare dei documenti che dovevo consegnare..per non fare tardi ho salvato tutto in pen-drive con la speranza di trovare una copisteria o un centro internet prima di arrivare sul luogo..riesco a trovare solo un centro internet nel paesino, ma la fila è così lunga che desisto e inizio a cercare altro..mi viene un’illuminazione davanti la biblioteca comunale. Allora entro, con il portafoglio in mano, e mi trovo davanti tre simpatiche signore.
      Mi fanno la gentilezza di stampare i documenti (già prima gentilezza) e così scappo per arrivare in orario all’appuntamento.
      Dopo un’ora di riunione la persona da me incontrata mi da il biglietto da visita e io cerco il portafoglio per ricambiare, ma mi rendo conto di non averlo. Faccio mente locale e penso alla biblioteca comunale, allora cerco di svincolarmi velocemente per correre a recuperarlo non senza preoccupazione.
      Faccio le scale di fretta e furia e mi trovo davanti le tre simpatiche signore con un poliziotto che avevano chiamato perchè immaginavano che sarei andata a fare una denuncia di smarrimento. Non si erano nemmeno permesse di aprirlo per vedere se c’erano documenti o biglietti da visita!!
      Quella mattina, cosa rara, avevo ricevuto dei soldi da un vecchio creditore e mi trovavo con più di 200 euro!!inutile dire la mia felicità..ho provato a offrire un caffè alle signore ma non hanno voluto…per loro è stato un gesto normale..!

    12. Che cu*o!io che vedo il bicchiere sempre mezzo vuoto credo che dai documenti abbiano capito che sei di milano,e non volendo fare la solita figura da miserabili e,avendo avuto uno slancio di dovere civico ti hanno riconsegnato il tutto!se avessero letto Palermo nei documenti sarebbero ancora al ristorante a brindare alla tua!!A me è capitato a praga,perso tutto!passaporto incluso…per fortuna prima dell’11 sett…quindi sono riuscito almeno a tornare in italia…del passaporto nessuna traccia,magari lo usano per fare entrare clandestini in italia!!ahaha!Baci manfri!

    13. E’ successo anche a me!
      Due anni fà, per motivi di lavoro mi recai in Piazza Bellini e lì persi il mio cellulare. Me ne accorsi dopo un paio di ore e così iniziai una serie di telefonate al mio telefonino. Era acceso, ma nessuno rispondeva.Riprovai tre o quattro volte.
      Alla quinta, mi rispose un signore che si esprimeva in dialetto stretto, il quale mi invitava a recarmi in Piazza Bellini dove – non lui, ma un posteggia-
      tore mi avrebbe ridato il mio cellula-
      re. Il panico mi assalì. Non riuscivo a comprendere chi lo avesse trovato e come mai se il posteggiatore ne fosse in possesso non avesse mai risposto alle chiamate.Con la mente annebbiata dai dubbi mi recai a gran velocità ( vel. max. 30 Km/h ), incuneandomi nel caos cittadino, in Piazza Bellini.
      Ivi giunto, notai un giovane seduto su una vecchia sedia con accanto un signore di mezza età ai quali chiesi chi fosse il posteggiatore. Mi rispose il più anziano dei due, indicandomi il giovane che, con mia rabbia se ne stava zitto.
      A quest’ultimo chiesi se avesse trovato il telefonino, ma l’anziano mi bloccò:Ma
      chi cì rici? U’ nu viri ca E’ SURDU!!!.
      Non sapevo se ridere o piangere. Ma mi ritenni fortunato perchè il mio cellulare
      era stato ritrovato da una persona onesta, che essendo sordomuta non poteva nè sentire gli squilli, nè rispondere.
      Perciò si era rivolto a quel suo amico di mezza età.
      Amici di ROSALIO, state tranquilli, se doveste perdere il V/s cellulare dalle parti di Piazza Bellini, sapete che lì ci sono delle persone oneste.

    14. ho trovato un cellulare in spiaggia e me lo sono portato ho messo la mia scheda e ho fatto qualche chiamata e poi l’ho regalato.dopo 1 anno mi sono ritrovato i carabinieri a casa,hanno fatto la perquisizione e poi mi hanno denunciato

    15. Estate 2007 nella orientale sicula. Noi in spiaggia con finestrino abbassato e tom tom in macchina. Noi in giro e auto aperta. Noi a passeggio e fotocamera digitale al bar. Nessun problema. 8 posti di blocco delle Forze dell’Ordine visti in 8 giorni.
      Alla facciazza dei miei compagni di viaggio che avevano paura ad attraversare il mercato del pesce di Catania…

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, X e Instagram