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lunedì 23 dic
  • A Palermo partita a porte aperte

    Lo stadio Renzo Barbera, primo in Italia ad attivare ai cancelli d’ingresso i tornelli automatizzati con lettura ottica dei biglietti e dotato di 37 telecamere per la videosorveglianza, sarà uno degli stadi in cui il campionato di serie A riprende porte aperte. Gli altri sono l’Olimpico di Torino, il Ferraris di Genova, l’Olimpico di Roma e il Sant’Elia di Cagliari.

    Oggi si giocherà Palermo-Empoli. Il Palermo ha distribuito gratuitamente 1400 biglietti a famiglie composte da almeno un genitore con figli al seguito nati a partire dal 1 gennaio 1991 per l’iniziativa Un calcio alla violenza. Famiglie allo stadio.

    Palermo
  • 12 commenti a “A Palermo partita a porte aperte”

    1. Bellissima iniziativa!!!!

    2. Bellissima iniziativa !!!!
      Ma la distribuzione alle famiglie dei 1400 biglietti gratuiti con quali criteri è avvenuta?
      Ringrazio, anticipatamente per l’eventuale risposta.

    3. Credo i biglietti siano stati distribuiti ieri mattina allo stadio.Bastava presentarsi cn un bambino nato dal ’91 in poi e presentare i documenti.I posti riservati per queste famiglie sono quelli che una volta erano destinati ai tifosi ospiti.

    4. meglio a porte chiuse… la malafiura dello 0 a 1 rimaneva confinata a pochi intimi…

    5. Mah ! A porte aperte e con poco tifo sentito era meglio a porte chiuse; al di là della sconfitta……

    6. stativi i casi.

      AVANTI ULTRAS.

    7. Bravo Ultras, per dimostrare che niente è cambiato.

    8. …Rino….forse che Rosalìo è un Ultras ? *-) o forse Tu hai generalizzato considerando gli Ultras tutti uguali??? *-) Booh !!!!

    9. Bellissima iniziativa,pero’,secondo me,i bambini da uno a quattro anni si interessano poco di calcio.
      Comunque si é avuta la dimostrazione che se l’ingresso fosse gratuito ci vorrebbe uno stadio da 100000 posti.
      Molto meglio l’abbonamento per famiglie!
      E’ molto piu’ educativo.Per tutti,genitori in primis.

    10. No Maurizio, ne l’uno ne l’altro. Io avevo tutt’altro che generalizzato. Avevo detto che chi scrive messaggi simili più che un ultras è un delinquente. Vigliacco (ominicchio -avevo detto) perchè lo fa trincerandosi dietro l’anonimato. Ho anche detto che lagente non dovrebbe stare a casa ma sono questi delinquenti che dovrebbero stare al commissariato per tutta la durata delle partite. Tutto qui. Rosalio ha eliminato il mio post ed ha invece lasciato che l’ultras usasse questo blog come un muro per dar risonanza al suo insulso messaggio. Ciao

    11. Concordo con Rino. Sicuramente nn si vuole criminalizzare indistintamente il tifo organizzato, ma è pur vero che buona parte dei cosiddetti “ultras” si ritiene unico depositario della vera fede x la squadra tanto da dettar legge pure su come è giusto cantare, saltare, “tifare” la propria squadra…ridicolo proprio. Anche io ho avuto modo di appurare su come venissero insultati altri tifosi partecipanti che magari avevano un tifo un pò più tiepido rispetto alla maniera colorita dei cori. Che poi all’Olimpico si sia verificata l’ennesima protesta, con gli ultras che rivolgevano le spalle al campo e inneggiavano contro la polizia, proprio in un giorno in cui il calcio doveva ripartire a bassa voce, è la domostrazione di come il fenomeno sia tutt’altro da sottovalutare.

    12. no ultras.

      no party.

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