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lunedì 23 dic
  • Altro candidato a sindaco: Massimo Costa

    Massimo Costa

    Massimo Costa, portavoce del movimento politico L’Altra Sicilia – Antudo ha sciolto la propria riserva e si candiderà per la poltrona di sindaco di Palermo. La candidatura si propone come polo d’attrazione per i partiti autonomisti e sicilianisti.

    Attualmente gli altri candidati sono Cammarata, Sergio De Gregorio e Leoluca Orlando.

    AGGIORNAMENTO: il professore Massimo Costa comunica che, in seguito a impegni e problemi di natura personale, ha rinunciato alla candidatura a sindaco di Palermo di comune d’accordo con il direttivo de L’Altra Sicilia.

    AGGIORNAMENTO 2: un’e-mail di, Francesco Paolo Catania, presidente de L’Altra Sicilia – Antudo, ci conferma la candidatura.

    Palermo
  • 25 commenti a “Altro candidato a sindaco: Massimo Costa”

    1. Sono contento della candidatura di Massimo Costa perché credo che rappresenti realmente un’alternativa per Palermo, capitale della Sicilia.

      Ricevendo regolarmente i comunicati emessi dall’ufficio stampa del suo movimento “L’Altra Sicilia-Antudo” debbo dire che hanno una visione ben chiara di quello che ha bisogno una grande Metropoli come Palermo. Vi invito pertanto a visitare il loro sito http://www.laltrasicilia.org.

      Un siculo saluto, Piero Rizza (esule)

    2. Palermo ha assoluto bisogno di qualcosa di “nuovo”. La Sicilia e la sua capitale devono essere gestiti da politici espressione di partiti siciliani: il modello deve essere la Catalogna. Senza orgoglio e responsabilità non si va da nessuna parte. Pertanto questa candidatura mi fa immenso piacere!
      Sergio
      (anch’io leggo con interesse le e-mail che mi arrivano costantemente da L’Altra Sicilia)

    3. E questo da dove spuntò?

    4. Caro Ulma, prima di porti la domanda avresti potuto visitare il sito dell’organizzazione http://www.laltrasiciliapa.org.
      Una volta visitato sono certo che non ti saresti mai posto questa domanda.
      Un siculo saluto
      Piero

    5. Di certo candidarsi a Sindaco non è una scelta facile e richiede del tempo, per valutare, per decidere, per pensare, per organizzare. Di certo quando qualcuno dà questo tipo di annuncio ci sono alcune settimane, se non mesi, se non anni, di preparazione. E poi, lo stesso giorno in cui si annuncia questa candidatura, improvvisamente ci si accorge che “impegni personali” hanno preso il sopravvento… Ma allora, mi chiedo io, a meno di disgrazie improvvise o altri subitanei eventi dolorosi, quale è il significato di un tale annuncio in pompa magna seguito da un’immediata ritrattazione?

    6. Caro nomad, scusa ma non ho letto nulla di quanto tu scrivi. Potresti dirmi la provenienza di questa tua notizia?
      Grazie,
      Piero.

    7. Ai palermitani…
      Mi chiedo quale potrebbe essere il mio giudizio su Palermo se non “dovessi essere costretto” a viverla almeno due o tre giorni la settimana per ragioni di lavoro…
      Sicuramente mi troverei a parlare di una delle più belle e interessanti città di Italia e d’Europa.
      E probabilmente è questo ciò che pensa di “Lei” chiunque decida di visitarla per diletto o per turismo senza però avere il tempo di percepirne e comprendere i meccanismi che ne regolano i suoi movimenti socio-economici.
      Spero che le mie parole siano “felici” nel trasmettere l’amore che ho per questa città e per il suo tessuto sociale (che conosco bene fin dalla tenera età) e non l’acido parere di un “provincialotto” in vena di assuggersi a dispensatore di giudizi.
      Palermo e suoi abitanti hanno bisogno di voltare DAVVERO pagina…
      Tutto si muove per amicizie, compiacimenti e favoritismi. Questo in sintesi.
      Una città che inibisce “totalitariamente” il sistema meritocratico non può che leccare le sue ferite…non può che vedersi pian piano degradarsi così da compromettere e addirittura rendere impossibile una sua rinascita culturale… che è alla base di ogni tentativo di risollevamento.
      Penso a quelle facce appese in questi giorni a Palermo… e penso a una città intrappolata da un “sistema” che non vuole cambiare niente di se stesso. In barba ai palermitani onesti e seri, i più.
      Conosco una gran persona..un palermitano serio…un palermitano alternativo.
      Si chiama Massimo Costa…ed è candidato a Sindaco di Palermo.
      Prova a conoscerlo.
      Ciao bella gente.

    8. “ASSURGERSI”

    9. PER INFORMAZIONE – Dal Programma comunale del candidato sindaco de L”ALTRA SICILIA-Antudo, prof. Massimo Costa
      ORGANIZZAZIONE COMUNALE E TRASPARENZA NELL’ATTIVITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
      Non si può mettere in atto nessuna politica se non si aggiusta per prima cosa lo strumento di questa politica, cioè l’amministrazione comunale.
      Ad oggi il Comune è una grande macchina assistenziale che eroga malamente tanti servizi e che tratta i propri dipendenti come numeri, peraltro con stipendi da fame, e non come persone.
      Le risorse però sono assai limitate. Le nostre ricette pertanto saranno le seguenti.

      1. Rivoluzione nella burocrazia comunale: d’ora in poi tutti i servizi per i quali non è essenziale mantenere la professionalità all’interno del comune saranno esternalizzati mediante un processo trasparente di appalto in cui ci sia un vero mercato tra le imprese concorrenti, favorendo, a parità di condizioni, quelle siciliane rispetto a quelle esterne. Il tutto sarà preordinato ad un ridimensionamento drastico della pianta organica del Comune di Palermo e ad una sua focalizzazione sulle attività schiettamente pubblicistiche (ad esempio i provvedimenti amministrativi e non la manutenzione dei giardini o la pulizia degli uffici) con utilizzo delle risorse in esubero in servizi aggiuntivi alla cittadinanza e senza rimpiazzo del turn-over. In una parola noi saremo il primo movimento che non “imbarca” nuovi assunti al Comune ma che, anzi, lo fa dimagrire ponendo piú attenzione alla qualità dei servizi ai cittadini.
      2. Tutte le “finte” società esterne al Comune (Gesip, Sispi), cooperative, leggi speciali, etc. ed in genere ogni entità o categoria di lavoratori che dipendono in tutto e per tutto da trasferimenti dall’Amministrazione comunale saranno inglobate nel Comune con estensione di un unico contratto a tutti i lavoratori; i lavoratori precari in sovra-esubero, cioè non impiegabili produttivamente nemmeno in attività sussidiarie rispetto a quelle essenziali definite dalla pianta organica, o quelli improduttivi saranno aiutati con forme di assistenza a tempo ed assistenza all’autoimpiego ma fuoriusciranno definitivamente dall’organico, anche “occulto”, del Comune.
      3. Delineazione di un nuovo organico a “piramide rovesciata”: pochissimi “salariati” (fascia A) per ruoli di custodia e simili, pochi impiegati d’ordine (fascia B), molti tecnici o amministrativi specializzati (fascia C) e professionisti-funzionari (fascia D). Non si può passare con automatismi tra le quattro fasce che avranno carriere diverse. Gli impiegati di fascia C o D che non hanno la professionalità richieste saranno messi nel ruolo degli esuberi di cui al comma 1° di questo punto. Per le figure professionali scoperte di maggior importanza potranno bandirsi nuove selezioni anche al di là del normale turn-over.
      4. Le assunzioni al Comune e nelle municipalizzate, qualunque sia la forma giuridica adottata da queste, dovrà essere trasparente, dovrà valorizzare adeguatamente i titoli oggettivi di preselezione e dovrà essere garantita da Commissioni in cui siano presenti elementi esterni all’Amministrazione comunale ed indipendenti. Le progressioni “verticali” (passaggio da una fascia all’altra con concorsi riservati) dovranno sempre essere accompagnate da immissioni dall’esterno di pari entità numerica.
      5. Il personale assunto dovrà essere sempre sottoposto ad un training prima di essere immesso nell’attività amministrativa (almeno biennale per quello specialistico di fascia D).
      6. I dipendenti non dovranno piú essere censiti solo sotto un profilo burocratico (titolo di studio, fascia di appartenenza, etc.) ma sulla base delle effettive competenze, valutate ed aggiornate periodicamente, in un data base a cura di una società di consulenza esterna e non affidato all’arbitrio dei dirigenti.
      7. Ad ogni livello l’azione amministrativa deve essere condotta semplificando i regolamenti e valorizzando i risultati per mezzo degli strumenti del controllo di gestione.
      8. Il personale dovrà essere impiegato nei servizi che eroga il Comune con il massimo della mobilità per evitare che si formino sacche di “imboscati” in servizi non piú attivi mentre restano scoperti servizi essenziali.
      9. Riforma della polizia municipale. Il corpo deve diventare una polizia vera, senza imboscati negli uffici, con una selezione fondata sulle capacità fisiche e morali e con stipendio adeguato alle funzioni. Il corpo di polizia deve essere dotato di autonomia operativa, separato dal resto dell’amministrazione municipale, e con strumenti tecnici e logistici adeguati al mantenimento dell’ordine pubblico in maniera capillare nella metropoli siciliana.
      10. Le risorse che si liberano con il turn-over di personale in esubero con la nuova pianta organica devono essere impiegate sull’incremento della parte variabile degli stipendi per i piú meritevoli e preparati, sempre in base a parametri “oggettivi” di risultato, e sulle spese in conto capitale di cui sotto.
      11. Maggiore autonomia, responsabilizzazione sui risultati e controlli su riscontri oggettivi per le attività dei dirigenti pubblici.
      12. Divisione delle 8 circoscrizioni nei 25 precedenti quartieri. Ogni quartiere deve avere una “casa comunale” in cui si danno o si coordinano tutti gli elementari servizi ai cittadini (vivibilità, pulizia, vigilanza, sportello del cittadino, etc.). La circoscrizione deve avere piena autonomia finanziaria ed amministrativa per i servizi erogati nei quartieri, con una propria “ragioneria”.
      13. Completamento dell’informatizzazione della macchina comunale, introduzione ad ogni livello della e-administration e monitoraggio continuo dell’aggiornamento tecnologico e della sicurezza delle procedure amministrative del Comune di Palermo.
      14. Introduzione generalizzata del web per i rapporti tra il Comune e i cittadini.

    10. PER INFORMAZIONE – BILANCIO E FINANZA LOCALE- tratto dal programma comunale del candidato sindaco de L”ALTRA SICILIA-Antudo, prof. Massimo Costa
      1. Recuperare risorse attraverso le seguenti iniziative: snellendo l’organico comunale come detto nel post precedente, facendo dimagrire l’esercito dei precari da far accollare progressivamente alla assistenza e fiscalità generale, limitando gli interventi “sociali” (buoni casa, etc.) a situazioni verificate di estrema indigenza; affidando la gestione degli impianti sportivi alle federazioni ed agli enti di promozione sportiva sempre però sotto un rigoroso controllo pubblico; ridefinendo i trasferimenti ad enti ed associazioni culturali e varie sulla base di criteri oggettivi e non dei soliti favoritismi.
      2. Politica fiscale aggressiva sugli appartamenti tenuti sfitti.
      3. Rifondare l’antica banca comunale di Palermo, la TAVOLA di Palermo, mettendola a servizio della collettività, operante sul mercato ma anche a servizio dello sviluppo e delle
      imprese palermitane, oltre che del Comune medesimo, anche con una partecipazione, minoritaria ma garantita nei suoi diritti di partecipazione alla gestione, di un grande gruppo bancario internazionale.
      4. Rivoluzione nella TARSU: gli isolati in cui più alta sarà la raccolta differenziata e minore l’incidenza delle “cartacce” pagheranno di meno, al limite non pagheranno; i cittadini
      dovranno essere incentivati a tenere da sé la città pulita.
      5. Trasformare la Municipalgas in una vera e propria azienda energetica a tutto campo che distribuisca anche l’energia elettrica ai privati (scorporando e acquisendo dall’ENEL la zona di Palermo-Centro) e che si occupi anche di produzione di energia elettrica (pulita ovviamente), aprendo ai capitali privati ma restando di controllo pubblico.
      6. Azzerare l’addizionale comunale IRPEF per favorire l’insediamento produttivo in città.
      7. Abolizione di quasi tutte le “consulenze” e le voci di sottogoverno in enti sostanzialmente
      inutili ai quali partecipi finanziariamente il Comune.

    11. Invito i palermitani che non conoscessero ancora Massimo Costa, candidato a Sindaco della città di Palermo alle imminenti elezioni comunali, a dare un’occhiata allo spot elettorale di cui alla pagina
      http://www.laltrasiciliapa.org/07feb26_videospot_costa.htm
      Rivolgo questo consiglio spassionato a quanti stufi, stanchi e nauseati dell’andamento della politica palermitana che ha caratterizzato gli ultimi decenni, e dei deleteri futuri sviluppi che avrebbe la prosecuzione di tale andamento, volessero scommetere con la propria coscienza dando voce a chi nel marasma del “nulla” non vuole proprio nascondere fini e interessi personali.
      Votate Massimo Costa.

    12. PER INFORMAZIONE – SERVIZI- tratto dal programma comunale del candidato sindaco de L”ALTRA SICILIA-Antudo, prof. Massimo Costa
      1. Progetto integrato di “qualità della vita” a Palermo, prendendo a modello le analoghe realtà urbane dei paesi più evoluti.
      2. Incremento massiccio e strategico dei servizi di trasporto urbano: spese in conto capitale cheprivilegino un progetto pluriennale di trasporto integrato metropolitano (la cui rete deve
      essere municipalizzata togliendola alle FF.SS.) a più linee, integrate “anche” dai tram, ma centrate sul trasporto sotterraneo, anche se vedrà la luce tra molti anni, (vedi meglio al punto successivo) e sul rinnovamento del parco macchine dei fatiscenti mezzi di trasporto pubblico. Prezzi “politici” per biglietti ed abbonamenti ai mezzi pubblici. Orari dei mezzi pubblici degni di una città civile e, solo dopo aver conseguito ciò, chiusura del centro storico al traffico e costruzione di grandi parcheggi fuori dalla city (ma non in periferia).
      3. Ri-municipalizzazione dell’erogazione dell’acqua, servizio pubblico essenziale che non può essere “venduto” ad imprese del nord, con contestuale diminuzione del costo dell’acqua a livelli “europei”.
      4. Istituzione di un servizio comunale di assistenza al cittadino per quanto riguarda i problemi sanitari (liste di prenotazione, etc.).
      5. Concentrazione dei servizi alla cittadinanza su alcuni grandi temi, riguardanti due principali ambiti: quello dei giovani e del diritto a formarsi una famiglia (politica della casa) e quello del disagio, in cui non vi devono essere aristocrazie fra poveri (anziani, disabili, emarginati,…).
      6. Apertura di una vera politica a sostegno della maternità. Al di là di programmi formali di sostegno alla famiglia, di fatto le donne palermitane che scelgono di diventare madri sono
      abbandonate a se stesse, ai loro problemi di cura dei figli sommata al costo insostenibile della vita. Gli aiuti devono essere differenziati a seconda delle scelte professionali della
      donna (lavoro a tempo pieno, a tempo parziale, casalingo) senza che queste vengano implicitamente penalizzate dalle scelte politiche. Il sostegno deve avvenire attraverso diversi canali, fra i quali soprattutto il sostegno economico, anche con buoni spesa in natura (pannolini, etc.) e gli asili nido.
      7. Istituzione di un servizio generale di controllo (coperto) della qualità del servizio pubblico: controllare l’ascolto del cittadino, effettuare controlli a sorpresa, ispezioni e richiesta di
      informazioni, controllo sulla qualità del lavoro dei dipendenti pubblici e delle imprese appaltanti di servizi pubblici. Adeguato apparato sanzionatorio per corroborare il sistema dei controlli.
      8. Attivazione di un sistema di tutela dei diritti negati del cittadino tutto incentrato su un efficace ufficio del “difensore civico”, in special modo a favore di quelli invalidi o per
      qualunque altra ragione emarginati o in ogni caso non adeguatamente rappresentati e tutelati in modo che a tutti i palermitani sia data vera parità di opportunità in ogni campo della vita
      sociale.

    13. Geno,ma sei l’addetta alle pubbliche relazioni del dott Costa???

    14. Caro Nat, sono la figlia del presidente del Movimento, Francesco Paolo Catania ed è giusto che faccia, anche, da addetta alle pubbliche relazioni del prof. Costa.
      Un siculo saluto.
      Genoveffa, siciliana è fiera di esserla.

    15. UN MODELLO DI ECCELLENZA PER I SERVIZI PUBBLICI
      Un altro tema che non torna mai nei dibattiti attuali è quello della qualità dei servizi pubblici. L’ISO ormai ha un’esperienza ventennale di produzione di standard a livello mondiale, il controllo della qualità e i modelli di eccellenza non sono certo sperimentazioni da inventare ma dottrina consolidata e prassi in molte aziende, anche del settore pubblico.
      Perché l’uomo della strada dice che “qua non funziona niente”?
      Dove c’è scritto che l’azienda pubblica debba sempre essere un carrozzone?
      Perché non applicare questi modelli anche al Comune di Palermo o anche soltanto ad alcuni suoi servizi?
      Non basta dire – come fa Cammarata – “abbiamo fatto questo, abbiamo fatto quello…”. Non è l’amministratore che deve dire ciò che è stato fatto ma l’utente, cioè il cittadino, in una logica, che dovrebbe essere ovvia e che purtroppo non lo è, di “customer satisfaction”. Non è una cosa lunare. Basta solo un minimo di volontà politica e i risultati si rifletterebbero immediatamente sulla qualità della vita dei cittadini e sulla produttività del sistema-città.
      Si può passare dalla minimale “certificazione” fino all’ “accreditamento” dei servizi pubblici con benefici ai pubblici amministratori correlati a tali traguardi. Si può adottare addirittura un modello di “eccellenza” come insegna la migliore letteratura in materia.
      Non è corretto invece stabilire i livelli qualitativi in sede “politica” e verificarli sempre in sede “politica”. Limitandosi alle certificazioni da ISO 9000 ci si atterrebbe a standard “mondiali”, non certo da Regione Siciliana!
      Non lo si vuole fare!
      Prendiamone atto!
      Ma non diciamo poi, come Orlando, che vogliamo pruomovere le professionalità interne al Comune. Se non si fa questo si passerà dalle mortificazioni della gestione Cammarata a quelle della presunta gestione Orlando senza una vera svolta.
      E d’altronde che gratificazione professionale può garantire chi ha ed ha avuto sempre come unico obiettivo quello di imbarcare persone nell’organico all’unico scopo di alimentare un consenso elettorale?
      Che sensibilità può avere alla qualità dei servizi al cittadino una classe politica che ha ridotto la Sicilia ad una delle regioni più povere d’Europa?
      Ufficio stampa
      Massimo Costa
      Candidato sindaco di Palermo de L’ALTRA SICILIA

    16. Dopo l’intervista all’avvocato Pivetti, sul mio blog pubblicherò prossimamente una intervista in esclusiva a Costa… Ho spedito a lui 10 domande molto interessanti, inerenti a Palermo ed ai suoi problemi, soprattutto quello dei lavoratori LAP.

    17. Ho l’impressione che un raro ed particolarmente aggressivo virus si sia impossessato del nostro amato blog. Invade i post e li colonizza.
      Il suo nome tra gli esperti informatici è RS00002WXP ma più familiarmente, nei suo messaggi spam, si firma genoveffa….

    18. Buahahahahaha 😀 Ci sono anche altri virus, ma sono “aggressivi”… e firmano i loro messaggi spam con altri nomi… Annie, Essi, Rino, Dici72… 😀

    19. iso9001 hahahaha parliamone…
      io lavoro in un’azienda certificata iso9001 e siamo lontanissimi da utilizzare “standard” iso, a parte un controllo annuale con pranzo finale alla chiave, non c’è niente di piu serio “certificazione rinnovata”.
      E questo non succede nel bel paese ma in un paese altamente civilizzato europeo!!!!
      Poi se sono andato fuori tema me ne scuso anticipatamente genoveffa,anch’io son per la chiusura totale del centro storico tranne per gli aventi il diritto(commercianti e residenti) ma si sa’ come finirebbe con i permessi….

    20. Comunque, l’intervista a Costa è servita sul mio blog…scusate l’intrusione…

    21. Cara cristiana , qui l’unico virus sei tu 🙂

    22. Risposta acuta, essi.

    23. Sicuramente piu’ acuta dei tuoi post 😀

    24. Vi invito a rimanere in tema e a litigare per e-mail (se proprio non potete evitare).

    25. Massimo Costa e il disagio degli abitanti del centro storico
      Il candidato de L’Altra Sicilia-Antudo alle elezioni comunali di Palermo, Massimo Costa, ha espresso il suo sostegno e le sue valutazioni sui progetti del Coordinamento delle associazioni e delle parrocchie di “Capo e Albergheria insieme”.
      Nell’esprimere solidarietà al disagio degli abitanti del centro storico Costa ha dichiarato che le radici profonde di tale disagio sono essenzialmente da ricercare nella mancanza di un chiaro ruolo produttivo per la città di Palermo e nelle iniquità che in passato hanno creato vere “aristocrazie dei poveri”, fonte di sostentamento per alcuni raccomandati ma di disperazione per i più che si sono veduti decurtare fondi per altre attività sociali, anche di vitale importanza.
      Tra le altre osservazioni alle sollecitazioni poste dal coordinamento, Costa ha riproposto l’idea de L’Altra Sicilia di favorire coooperative siciliane di produzione e consumo che, saltando l’intermediazione commerciale continentale, risolvano contemporneamente il problema del caro-euro per i consumatori siciliani, soprattutto per i più poveri e per i pensionati, e dei bassi redditi per gli agricoltori siciliani. Ha riproposto anche l’idea della banca comunale per proporre mutui alle giovani coppie a tassi compatibili con redditi anche modesti e la politica fiscale aggressiva contro le case sfitte per calmierare il costo degli affitti, considerato il primo nemico dei bilanci familiari.

      Ufficio stampa
      L’Altra Sicilia – Antudo

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