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sabato 23 nov
  • Smaterializziamo il traffico

    Ma che cosa ci fa e dove va tanta gente incolonnata in auto a Palermo alle 11:00 del mattino? È possibile che nessuno abbia mai pensato di fare un apposito sondaggio? Ma se il maggiore datore di lavoro è il “pubblico” (Regione, Provincia, Comune e società ed enti da questi partecipati) i dipendenti non dovrebbero starsene al loro posto negli uffici o Palermo conta un insospettabile esercito agenti di commercio?

    Talvolta ho avuto il sospetto che il traffico rappresenti a Palermo un’originale forma di ammortizzatore sociale: di che cosa si potrebbe mai occupare tanta gente se le si togliesse l’illusione di fare un qualcosa, incolonnandosi pazientemente in auto nelle principali vie della città?

    Penso sempre di più che una soluzione, a portata di mano, del problema del traffico cittadino potrebbe essere rappresentata anche dal far venir meno, grazie alle tecnologie digitali, il motivo dello spostamento. Investendo nelle tecnologie e nella alfabetizzazione digitale, non dovremmo più andare fisicamente in banca, alla posta, negli uffici pubblici, nei supermercati, ecc. perchè tutti questi spostamenti potrebbero essere evitati da un’operatività generalizzata on line. Gli addetti ai call center, miraggio occupazionale per tanti, potrebbero starsene più comodamente a casa, ma non solo. Persino le lezioni universitarie potrebbero essere seguite, probabilmente con minore stress e maggiore profitto, da casa sul proprio pc. A Milano i miei amici ordinano la spesa in ufficio, durante la pausa pranzo, e se la fanno recapitare dopo le 20:00 a casa attraverso il sito internet del supermercato (V. ad esempio: EsselungaACasa).

    Negozi e uffici aperti al pubblico risparmierebbero un mare di soldi se non fossero costretti a predisporre sedi fronte strada con annesso, magari, anche un posteggio per i propri clienti. Ci si può incontrare in videoconferenza (a costo zero con Skype), consultare e prenotare qualunque cosa: insomma le tecnologie digitali, liberandoci dallo stress del traffico e del posteggio, libererebbero ben altre occasioni di rapporti umani e di qualità della vita.

    Ospiti
  • 40 commenti a “Smaterializziamo il traffico”

    1. PALERMO 20/09/2005
      LA FELICITA’ : ANDARE NEL TRAFFICO IN AUTOMIBILE.

      Sono sceso in centro
      con la mia automobilina,
      e mi è soggiunta un domanda:
      “Sarà cosa saggia o cretina?”

      Quattro scioperanti,
      contati sulle dita di una mano,
      tutto hanno bloccato
      ed il maxi ingorgo, quasi inaspettato,
      è subito bello ed arrivato.

      Stare vicini sull’autovettura,
      è una consuetudine che ormai dura:
      dalla mattina alla sera
      per rallegrare l’atmosfera
      di gas esilaranti per tutti quanti,
      di polveri sottili più che inquinanti.

      Si comincia la discussione,
      c’è chi dal finestrino fa pure opinione,
      come affacciato da un televisore
      fa il suo discorso
      e gli autisti vicini ad ascoltare,
      non fa mica male socializzare.

      C’è chi istiga all’incidente,
      perché ha fretta e male forte ad un dente,
      c’è chi ascolta l’autoradio,
      chi si mangia un panino,
      chi sta sempre a parlare
      con il suo cellulare,
      rilassato da beato
      con lo sguardo strasognato.

      Mentre un vecchietto prostatico
      deve fare il bisogno,
      così tutto diventa un sogno:
      il piccolo bagno di casa,
      desiderato ed immaginato
      come un regno
      dove arrivare presto,
      altrimenti tutto sarà perduto,
      altrimenti il nemico si sarà impossessato
      del piccolo mezzo motorizzato.

      E suonano le sirene protestanti,
      con luci roteanti,
      all’impazzata,
      ci si sente in una mega discoteca,
      dove rumori assordanti e colori si mischiano,
      ma tutti se ne infischiano,
      non lasciano passare
      chi deve presto arrivare.

      Mentre vigili inermi
      di fronte alla sconfitta
      lasciano il campo
      per andare al bar,
      per togliersi con lo zucchero delle paste
      e creme di ricotta affettuose e consolanti,
      molto confortanti,
      la forte depressione
      per aver avuto l’opinione
      di una direzione.

      Tornati a casa nella notte,
      facciamo l’operazione immaginata,
      tanto agognata,
      sognata.
      Ma poi decidiamo di ripartire subito,
      presto,
      per l’ingorgo a sud della città,
      chissà quanta bella gente che ci sarà.
      Ormai siamo presi da questa vita da vip,
      molto mondana,
      anche se un po’ strana.

      Unica cosa, però, mi fa incazzare:
      perché tutto questo non si deve raccontare?
      Non deve essere pubblicizzato dalla televisione
      o dalla radio che fa informazione!
      Non discutono di questa nuova moda,
      molto accattivante ed incentivante
      per una sana società
      che aspira alla modernità.

      Loro pubblicizzano solo
      l’auto nel deserto o in Groellandia,
      dove non ci sono strade superaffollate,
      anzi non ci sono strade affatto,
      chissà perché questo misfatto?

      Dimenticavo, un consiglio:
      compratevi l’utilitaria del momento,
      l’ultima arrivata,
      con televisione e radio incorporata,
      sarà veramente una cosa considerata!

      Buon fortuna, buon viaggio interstellare,
      scusate, meglio dire:
      buona vita prospera e sana,
      molto mondana.

      p.s. odio il traffico automobilistico, i politici che non fanno nulla per risolvere questa piaga, ma più ancora i giornalisti che non né parlano e soprattutto VOI che non lasciate la macchina a casa per andare in centro città. Ma non l’avete capito che non serve a nulla, si fa prima ad arrivare……… a piedi portando al guinzaglio una lumaca. “Camminate lumachine! Camminate!”. PER I MIEI CONCITTADINI: “UN FATI I BABBALUCI!”

    2. io per esempio, come anche consigliato da qualcuno in commenti precedenti,non vado alle poste, dove ho il conto, da un sacco di tempo. Le bollette le pago on line, gli acquisti se posso anche. Certo la piaga del traffico rimane anche perchè quanti, statisticamente parlando sanno fare tutte queste cose utilizzando il pc?Quanti hanno un collegamento a internet o addirittura un computer a casa?E poi, vuoi togliere il prio al palermitano di incolonnarsi nel traffico e poi di lamentarsi con il vicino incontrato in ascensore di quanto tempo, signore mio, ho impiegato per fare 100 metri in via liberta’!…per la cronaca anche a Palermo c’è un servizio di spesa on line http://www.effe1srl.com/

    3. Sono convinto che per alcuni costituisca un divertimento e non una necessità, secondo i costumi vigenti e nel vuoto culturale presente la “passeggiata in macchina” sostituisce le vasche nel corso del paese così come il rito della spesa alimentare del sabato all’ipermercato, per intere famiglie, ha una valenza “culturale” superiore a qualsiasi museo, mostra o spettacolo teatrale!

    4. Vi ricordate Johnny Stecchino? Ora pensate a quel passaggio sulle tre piaghe della Sicilia: l’Etna, la siccità e il “ciaffico”! Io credo che il problema sia ovviamente sociale e politicoinsieme. Oltre alla conferma che tutti gli spettatori di quel film avranno avuto venendo poi in Sicilia: io purtroppo ho conosciuto dei turisti stranieri che con la massima sincerità hanno fatto il paragone tra Palermo e la Casbah di Tunisi!!! Ne potremmo parlare per ore, ma a parte il fatto che noi sappiamo che il palermitano, politico o cittadino che sia, nè legge i blog, a parte alcuni ragazzi che vogliono fare amicizie on-line o professionisti che in questo caso giustamente vorrebbero analizzare il problema, nè tantomeno legge i giornali, salvo per sapere le ultime sulla nostra squadra, ecco…anche io penso che il problema dovrebbe essere affrontato dalla stampa: ma quale? Quale giornalista ha mai scritto che le chiusure al traffico il giovedì mattina sono solo degli inutili e patetici tentativi, assolutamente controproducenti, di persone che tutto dovrebbero fare tranne che occuparsi del traffico, non essendone assolutamente capaci, ma andando come si suol dire a tentativi?…e lasciamo stare i compensi!!! Le forze dell’ordine dal lato loro non vogliono scatenare una guerra, perchè questo succederebbe se si mettessero davvero a lavorare, cinture? Telefonini? Caschi? Un controllo una volta ogni tre mesi…e ore andiamo al lato sociale del problema: il palermitano dove va ogni giorno a tutte le ore con la macchina?…e che macchina… Ogni tanto vedo macchine da migliaia di euro guidate come mia nonna guidava la sua Cinquecento…però così si sentono guardati, ammirati…un applauso da parte mia va sicuramente ai venditori di macchine! Fini psicologi…Loro sì che se ne fregano del traffico!

    5. Esselunga iniziò il suo esperimento verso la fine del 1998 se la memoria non m’inganna. All’epoca solo quattro gatti usufruivano del servizio, che dico quattro gatti? DUE gatti! Concordo con Donato Didonna sulla necessità di smaterializzare le relazioni d’affari, per necessità di sopravvivenza. Pur essendomi occupato per tanti anni di faccende telematiche e internettiane io sono un fautore della chitarra a carbone, ma al punto in cui siamo questo passo è inevitabile. Ma perché il palermitanto tipo dovrebbe rivoluzionare la sua vita costitutio da un reticolo di relazioni irrinunciabili, di apparire più che di essere? Humby ha ragione! Fino a quando il cittadino palermitano non sentirà le scarpe strette ma strette sul serio non modificherà il suo comportamento, non ne ha la necessità per altro, perché sono ben poche le persone effettivamente impegnate in attività produttive o fintamente tali. Mi chiedo però da dove salta fuori tutto ‘sto denaro da impiegare im benzina, stante l’apparente debolezza del tessuto economico locale. In conclusione, caro Donato, se hai dei progetti di smaterializzazione telematica e sopratutto la forza e il consenso politico ed economico per conseguirli fatti avanti, la mia esperienza in tal senso è negativam probabilmente per debolezza non tanto del progetto quanto del consenso anzidetto. Saluti

    6. diversi conoscenti acquistano via internet in questi grossi centri commerciali che garantiscono il servizio. Si trovano tutti bene, anzi benone. Però…..volete mettere il gusto di andare a fare la spesa???? Budget 20 euro???? E come minimo ne hai spese 70,00….. Poveri noi……..

    7. belle idee quelle di Didonna tuttavia gran parte del personale docente della nostra Università ha seri problemi a parlare in italiano…fargli usare IT per fare lezione sarebbe come pretendere che un orso impari a mangiare il salmone con le posate da pesce…

    8. Io ormai esco solo per cose in cui è indispensabile la presenza personale… e finalmente ho un pò di tempo libero.
      La banca… faccio tutto online, così come per la posta etc…
      Poi a Palermo da un paio d’anni c’è anche effe1srl.com che mi permette di fare la spesa online (e per la cronaca anche chi non ha il pc può farla con il loro call center) e di dedicare il mio sabato mattina a ben altre cose…
      Basta guardarsi meglio in giro, anche a Palermo si può stare meglio, credetemi…

    9. bici, bici, bici!

    10. bici per fare la spesa, bici per andare a lavoro, bici per lo shopping, bici per andare a trovare gli amici, in bici al cinema. con la pioggia e con il sole. vi assicuro che è il male minore!
      😀

    11. ma che razza di soluzione sarebbe? queste sono cose che mi fanno impazzire!

      mi ricorda un articolo di Hardin sulla “tragedia dei beni comuni”, per cui la soluzione al problema della limitatezza delle risorse di questo mondo è il controllo delle nascite!
      e questo articolo nel ’68 fu pubblicato su Science…come nella germania nazista e nella cina comunista…

      La soluzione al traffico? non usciamo di casa! e tra qualche mese pesi 10 Kg in più.

      bici, piedi, tram, autobus e soprattutto intermodalità!

    12. Fantastico!
      Altre occasioni di rapporti umani,dopo aver fatto l’amore via internet.
      Il Parco della Favorita sarebbe pieno di gente nevrotica,imbottita di psicotropi,peso corporeo 130kg e passa,tutti che camminano,se ce la fanno,in tutte le direzioni,senza meta e senza senso.
      E poi liti a non finire in mezzo al Parco per una virgola ,da nevrotici, appunto.
      Io allo stadio ci vado a piedi,8 km. tra andata e ritorno piu’ la partecipazione emotiva.
      A fare la spesa ci vado a piedi per i sacchetti piccoli,in bicicletta quando sono piu’ voluminosi,mi rilasso a curiosare tra i reparti e faccio sport.
      Non cambio, no grazie.

      P.S…….e il deficit economico per curare tutte le malattie conseguenti a vita sedentaria?

    13. fatemi capire voi due il traffico vi aiuta a dimagrire e stare in forma?? guarda che fare la spesa on line od evitare una coda alle poste significa avere più tempo da dedicare a se stessi quindi anche alle relazioni sociali o lo sport.

    14. Der Fliegende,
      di solito sei tra gli utenti piu’ divertenti,stavolta no.
      Qua si propone una città deserta.
      Sono esclusi i rapporti sociali diretti.
      Scuola on line,incontri in videoconferenza.
      Ma poi cosa hai letto,io e l’altro utente che interpelli,Michele,abbiamo esposto le alternative adottate.
      Io oltre a svagarmi evito finché posso le malattie dei sedentari.
      Forse hai pensato che tutti i palermitani fanno sport come te e me e che tutti riescono a inventarsi relazioni sociali nella città chiusa e telematica.

    15. Io penso che siamo tutti d’accordo sulla necessità di attuare una mobilità più ragionevole. Il tempo emancipato da spostamenti per incombenze burocratiche, fiscali o materiali sarà, da chi ha fantasia e cultura utilmente impiegato anche per intensificare i rapporti sociali come più preferisce, certamente non stando in coda al supermercato, in banca o alle poste! Invece il limite delle idee di Didonna lo vedo nell’essere ancora delimitate ad una élite che queste cose le mette già in pratica: chi convincerà le vecchiette a non andare più all’ufficio postale tutte lo stesso giorno magari accompagnate dal nipote motorizzato? Quali mutamenti culurali dovranno avvenire prima che le allegre famigliole preferiscano passeggiate a piedi o in bici nel Centro Storico alle scorribbande in auto (e carrello) lungo Viale Regione da un Auchan ad un Grande Migliore?

    16. Quoto Der Fliegende Sicilien:
      “belle idee quelle di Didonna tuttavia gran parte del personale docente della nostra Università ha seri problemi a parlare in italiano…fargli usare IT per fare lezione sarebbe come pretendere che un orso impari a mangiare il salmone con le posate da pesce…”
      e aggiungo:
      forse le lezioni universitarie potrebbero essere seguite a casa davvero con “minore stress”, ma ho qualche dubbio… molti dubbi (sorry!) sul “maggiore profitto”!
      Io sono uno che si sposta coi propri piedi e con la metropolitana! Il problema “traffico” potrebbe essere risolto facilmente, qualora i servizi pubblici fossero sempre efficienti e funzionanti!

    17. Nella nostra società dei consumi, quella che misura il suo benessere dalla quantità di beni e servizi prodotti o scambiati (PIL), i consumatori sono titolari di un potere di cui non sempre sembrano consapevoli. Certi processi non vanno solo attesi, ma anche intelligentemente e responsabilmente stimolati. Se l’informazine contenuta nei commenti di Letizia e Paolo dovesse significativamente influire -e con soddisfazione- sulle scelte d’acquisto dei lettori di “Rosalio”, il vantaggio competitivo che ne ricaverebbe il supermercato citato indurrebbe suoi concorrenti a competere nello stesso campo della vendita on line e delle consegne a domicilio e costringerebbe lo stesso a investire ulteriormente nel miglioramento grafico del sito, nelle promozioni, ecc. per mantenere il vantaggio competitivo di tale “negozio virtuale”. Tempo fa avevo visitato un sito che consentiva di selezionare carni, formaggi, salumi, pasta, biscotti, conserve, ecc. di produttori delle Madonie che venivano consegnate a domicilio (con possibilità di ritirarle o meno, se non di gradimento) consentendo, ai venditori, di guadagnare di più e, ai consumatori, di ottimizzare il rapporto prezzo-qualità grazie al semplice fatto che si disintermediava la catena dei passaggi, spesso parassitari, tra produttori e consumatori finali. Il sito non c’è più e non so per quale motivo, ma l’idea era senz’altro buona e, secondo me, meritevole di essere riproposta. Il modo migliore per contrastare la grande distribuzione organizzata, che ha comunque una sua logica di razionalizzazione della distribuzione di prodotti industriali e agroindustriali, è quella di creare un legame diretto ed efficiente con le produzioni locali. In tal modo si salvaguarderebbe inoltre la memoria dell’identità di sapori di un determinato territorio.

    18. Banche,posta,supermercati,uffici pubblici,università etc.
      qualcuno ha calcolato a quanti licenciamenti si dovrebbero procedere e quanti nuovi(pochi)posti di lavoro si creerebbero in cambio?Non sarebbe meglio se i mezzi pubblici funzionassero efficacemente per incitare i cittadini a servirsene,e se negli uffici pubblici le attese fossero in linea con gli altri Paesi europei?
      Le classi privilegiate alle quali si indirizzano i progetti di Donato no problem,ma tutti quei cittadini, soprattutto i meno giovani e gli anziani, per i quali le attività che Donato vuole abolire consistono in possibilità di svago e socializzazione…………………
      o forse Donato ha previsto la creazione di strutture ad hoc e parchi e giardini per questo gran numero di persone?
      E i negozi del centro diverrebbero pure essi virtuali? Un po’ noiosa come città!
      Tranne che per le elite(termine bruttissimo,per fortuna sono pochi) come hanno detto altri commentatori.

    19. licenziamenti si dovrebbe >battitura.

    20. Per Gigi e Michele: non volevo essere brusco è che ormai ci conosciamo e mi sento in confidenza :). Donato non propone ne il coprifuoco ne the Matrix, in nessuna città il web si potrà sostituire integralmente alla vita reale, rappresenta solo un’alternativa che insieme ad altre soluzioni alleggerisce il problema. Problema che resta sempre strutturale e legato 1 all’edilizia mafiosa di fine anni 60 “Mitica epoca Ciancimino” che ha distrutto irrevesibilmente la città e 2 all’assenza totale di un sistema di mezzi pubblici. Resto dell’opinione, espressa anche in altri post di Donato, che la soluzione ad un problema strutturale resta strutturale. I vari sindaci che si sono avvicendati tra fiaccolate, monografie pallose sull’antimafia e qualche party degno dei peggiori vitelloni si sono trovati a fronteggiare un grosso problema ossia: il mio operato viene giudicato in un orizzonte temporale di 5 anni. Domanda : Vale la pena cominciare un cantiere che resterà aperto per 30 (minimo) dove anche le mosche pagheranno il pizzo dopo essersi iscritte ad addio pizzo? Siccome per lo più detti “dirigenti” amano solo essere signori indiscussi degli acari su qualche poltrona ingiallita non hanno mai scelto soluzioni strutturali (METROPOLITANA). Soluzione: Lo strumento scontato per finanziare l’opera potrebbe essere il project financing quello operativo e politico un documento formale che impegna il corrente consiglio comunale ed i successivi ad accollarsi oneri ed onori di una grande opera. Il documento potrebbe essere sottoscritto dalle due maggiori coalizioni previa discussione ed approvazione. Qualche grosso nome della politica nazionale da entrambe le parti potrebbe farsene garante e poi sfruttarlo a proprio uso in campagna elettorale.

    21. Bravo “Der Fliegende Sicilien” hai espresso lucidamente e razionalmente tutto quello che stava per scoppiarmi in testa proprio quando ho letto i commenti di Gigi e Michele che mi avevano alquanto depresso!
      Sottoscrivo in toto.

    22. /mode sarcasmo on
      @DFS: certo, più tempo per le relazioni sociali, però in videoconferenza, così se vogliamo bere lo stesso vino ci mettiamo d’accordo il giorno prima per ordinarlo su ebay.
      e lo sport lo possiamo fare in casa, con quelle utili multifunzionali da camera con un istruttore on line. vorresti mica scendere da casa per andare in palestra?
      /mode sarcasmo off

      su quest’ultimo intervento siamo d’accordo, ma la soluzione è diventata un’altra, la ricostruzione delle infrastrutture e della politica locale.

      adesso voglio farvi una domanda: avete mai pensato quanto traffico in meno ci sarebbe se solo non ci fossero auto posteggiate in seconda fila? e se le auto non posteggiassero sui marciapiedi costringendo la gente a camminare sulla strada (magari con carrozzelle)? in realtà basterebbe un po’ di rispetto per le poche regole di buona educazione per migliorare la città, ma forse non è chiedere poco.

    23. Non credo che DFS abbia tra i suoi intenti quello di favorire le relazioni sociali in videoconferenza come del resto non l’ho io. Personalmente frequento una palestra che posso raggiungere a piedi ed ho anche la fortuna di poter acquistare il vino nella migliore enoteca della città, non lontano da casa mia, anche se, ebbene sì, in passato ho comprato vini francesi su chateauonline e macchine fotografiche su ebay dato che potevo perfino risparmiare! Sulle auto in seconda fila il discorso sarebbe lungo ed in ogni caso riguarda non solo il malcostume di molti, ma anche la capacità repressiva dei VV.UU., che francamente appare molto inferiore a quella dei solerti ausiliari AMAT, col risultato-paradosso di “peccatucci veniali” puntualmente sanzionati e trasgressioni gravi e odiose che godono di totale impunità!

    24. Der Fliegende(Ok)e Humby,ovviamente avete letto la lista dei cambiamenti e abolizioni proposta da Didonna e su questa lista si basa il mio commento,non invento.Sono d’accordo con PatBum,quanti impieghi scomparirebbero?
      Io vivo a Palermo pochi mesi l’anno,il resto tra Parigi e………dintorni,non ho mai avuto bisogno,a Parigi,di utilizzare l’automobile in città né per recarmi nella vicina periferia.Negli uffici pubblici,comprese banche e poste,il tempo d’attesa é “umano” e ragionevole,cioé pochi minuti anche quando,raramente,ci sono venti persone in attesa.L’attesa del metro’ non supera i 3 minuti,per l’autobus non aspetto piu’ di cinque minuti,e se voglio usare il taxi lo trovo entro 5 minuti.
      Si dovrebbe lavorare seriamente per rendere efficaci i servizi in questione,a cominciare dai trasporti pubblici,piuttosto che ricercare i rimedi in soluzioni fantasiose che nell’intento di risolvere un problema te ne creano 10 forse piu’ gravi.I servizi internet proposti possono essere utili,ogni tanto,come supporto secondario,invece come modo di vivere…………………..detto sopra.
      La deriva porterebbe alla città virtuale svuotata di ogni attività pubblica, popolata da motorini di fattorini,e svuotata di tutte le forme di vita sociale finora conosciute.
      Vorrei vederle le “altre occasioni di rapporti umani e di qualità della vita” come le chiama Didonna.

    25. Con il miraggio o la minaccia di offrire oppure sottrarre posti di lavoro si potrebbero convincere i siciliani anche a diventare la pattumiera del mondo, non è vero Gigi? Come se non ci fossero modi più moderni di concepire la vita e lo sviluppo economico. Quanti anni ci vogliono per fare una metropolitana coon fermate ogni 100 metri come a Parigi? Dieci anni? E nel frattempo che facciamo oltre che spaventarci di una qualunque idea che minacci lo status quo? Chi ha la possibilità di frequentare un sito come “Rosalio” già appartiene ad una elite, quella del versante fortunato del digital divide. Questa parte più fortunata della società ha la responsabilità di stimolare un uso più generalizzato del mezzo internet che rappresenta la più grande rivoluzione tecnologica a nostra disposizione. Conosco una coppia di trentenni, di una città del meridione, che in soli quattro anni ha sviluppato un business on line di 12 milioni di euro, con clienti da Aosta a Lampedusa e che ha dato lavoro a 13 dipendenti. Se svuotiamo dal traffico veicolare le vie del centro storico, assicurando un’adeguata mobilità anche a chi non può andare in bicicletta, la vita sociale ed economica si sprigionerebbe perchè il nostro traffico caotico e paralizzante rappresenta uno spreco di risorse per tutti tranne che per i petrolieri.

    26. Se potessi fare in rete il più delle cose ne sarei grata. Ma quanto é sicura la rete?
      scusatemi?
      Io ho perennemente problemi già vis a vis con le persone, negli uffici, perché non si sa come pare parliamo linguaggi diversi, immaginiamo in rete.
      Nonostante ciò condividerei l’idea del disbrigo pratico via rete. che ci toglierebbe molto movimento inutile.
      Poi cmq, conoscendo l’ottusità o malafede delle P.A. saremmo ricostretti o al contatto personale, o alla comunicazione tramite avvocati. Ma cmq. Cartelle Tarsu folli mandate e rimandate uguali nonostante raccomandate e perdite di tempo negli uffici con timbri dell’ufficio messi. Ma cmq.
      Se i servizi possono essere espletati su internet, ben venga , ma che non diventi unico mezzo per tutti (non facciamo diventare una condizione di vantaggio per alcuni una condizione di svantaggio per altri (p.e. le persone anziane, o cmq chi non ama il mezzo telematico, per propri motivi). Letto già le critiche a vantaggi e svantaggi.
      Condivido l’idea della limitatezza della politica che in democrazia é impossibilitata a fare programmi a lunga scadenza perché non sono visibili, e quindi non
      garantiscono la rieleggibilità, e la preferenza dei progetti a breve scadenza e facilmente visibili.
      Condivido che si possa pensare, responsabilmente, e magari trasversalmente, a continuare progetti di utilità pubblica anche iniziate da altre forze politiche, ma ritenuti essenziali. Utopia? O possibilità?

    27. Il fine giustifica i mezzi. Riprendiamoci la nostra città!!! Queto link sintetizza tutto:

      http://www.beppegrillo.it/2006/10/i_veleni_nelle_citt.html

    28. Didonna ,le tue proposte,tutte,pur essendo interessanti propongono rimedi estremi che possono avere conseguenze piu’ gravi del problema che dovrebbero risolvere.Se le mie ti sembrano minaccie e miraggi,allora dicci cosa diventeranno tutti i negozi,i supermercati,i centri commerciali,le poste, le banche,gli uffici pubblici,le università,e tutte le persone che lavorano in questi luoghi.Non limitarti a citarci casi isolati,risposta chiara e dettagliata per ogni punto,Please.

      P.S.n°1,anche se si creassero altrettanti nuovi posti di lavoro(a questo punto si direbbe new jobs)per rimpiazzare tutti quelli eliminati (farlo per una sola categoria non servirebbe a nulla)resto convinto ci ritroveremmo a vivere in una società di asociali e ancora piu’ nevrotica di quella attuale.
      P.S.n°2,qualcuno l’ha già scritto,anche a me da particolarmente fastidio,per non dire peggio, il termine “elite”.

    29. la proposta che indica Gianni sul blog di Beppe Grillo é piu’ razionale,cioé, come risolvere i problemi del traffico occupandosi direttamente del problema.
      Quella di Didonna implica tutta una serie di rivoluzioni che riguardano la vita socio-economica di tutta la città.
      Piu’ banale,piu’ semplice e efficace far funzionare correttamente i mezzi pubblici e i servizi pubblici.E procedere a qualche delimitazione e qualche accorgimento circa i mezzi da adottare per la mobilità.

    30. Gigi, se le misure proposte da Grillo ti sembrano meno rivoluzionarie del mio auspicio ad un uso più generalizzato dell’operatività on line, vedi un po’ tu …
      Ecco cosa propone Beppe Grillo:
      1.Ticket di ingresso per le auto
      2.Pista ciclabile che attraversi ogni percorso cittadino
      3.Eliminazione progressiva dei parcheggi in città
      4.Creazione di zone verdi dove ora ci sono parcheggi
      5.Car sharing pubblicizzato e incentivato dai Comuni
      6.Autobus e taxi elettrici
      7.Diminuzione dell’Ici del 30% al residente che non possiede una macchina
      8.Tempo di attesa al semaforo per le macchine doppio rispetto ai pedoni
      9.Carico e scarico dalle 5 alle 7 del mattino
      10.Mezzi pubblici gratuiti
      11.Tassa per l’occupazione di suolo pubblico per le macchine parcheggiate
      12.Uffici pubblici di nuova costruzione tassativamente senza parcheggi.

    31. Riguardo al dodecalogo di Beppe Grillo, i punti 3 e 4 li possiamo pure saltare giacché i parcheggi non esistono, fatto salvo il diritto degli abusivi di intasare qualsiasi spazio col compiacimento della propria clientela e la tolleranza (sic!) di coloro che dovrebbero vigilare (vedi piazza Castelnuovo). Sul punto 11 si può dire che il pagamento del pass annuale va già in quel senso…io pur avendone diritto faccio di più, cioè verso €120 al mese ad un garage privato, perché questa è l’unica reale garanzia di trovar posto tornando a casa!

    32. La soluzione è la scuola.
      L’educazione civica dovrebbe avere la stessa importanza dell’italiano e della matematica. L’istruzione è l’unica cura.

    33. Didonna,ripeto cio’ che ho già detto delle tue proposte:le considero tutte interessanti,originali,talvolta rivoluzionarie per Palermo.E apprezzo il tuo interesse,il tuo impegno,le tue iniziative,la tua partecipazione attiva.
      Io mi limito semplicemente a sottolineare che se non sono applicate alla perfezione e con le dovute cautele si puo’ passare facilmente a eccessi opposti e derive.
      Conoscendo i politici italiani e siciliani in particolare i due suddetti vocaboli,cautela e perfezione,non li vedo d’attualità,tranne per le barzellette che raccontano quotidianamente.
      E conoscendo un poco gli uomini e le nostre reazioni immagino le conseguenza di un’applicazione avventurosa della tua ultima idea.
      Non dico che Grillo é meno rivoluzionario di te,dico che propone soluzioni per un problema occupandosi esclusivamente del problema stesso,il traffico urbano.Non prevede implicazioni e rivoluzioni sull’intera vita socio-economica della città.
      Io ho espresso la mia preoccupazione di ritrovarsi in città senz’anima,già precarie in questo senso,(im)popolate da cittadini asociali e nevrotici disabituati ad ogni forma di contatto civile e sociale diretto.

    34. A quanto pare Gigi si preoccupa di quello che i politici potrebbero attuare, io mi preoccupo del fatto che non sembrano all’altezza d’attuare alcunché.

    35. Ogni volta che sono a Palermo ,con mia moglie e mio figlio, si va in centro a fare acquisti o solo per una semplice passegiata siamo costretti inevitabilmente a schivare le auto parcheggiate sul marciapiedi.
      E poi figuriamoci se ti fanno attravesare sulle strisce pedonali.
      Spero che in futuro mettano delle cabine con il teletrasporto, come il telefilm star trek, solo così risolveremo il vero problema sul traffico.

    36. Stupisce che di quanti hanno visto ieri 19 febbraio il servizio delle Jene sul documento scritto che il Sindaco uscente ha spedito alle Municipalizzate della Città, dove invitava esplicitamente a rinviare a dopo le Comunali certe assunzioni a tempo di tirocinanti, nessuno abbia ritenuto commentare l’originalità, chiamiamola così, della nota spedita dal Sindaco uscente.
      Chi scrive, nel rispetto della neutralità politica dichiarata da Tony e da Rosalio, non da giudizi ma invita i frequentatori a rivedersi o a vedere il filmato nel sito delle Jene.
      Questo ,nell’ipotesi che venga rieletto, perchè a qualcuno della destra non venga in mente di chiedere la beatificazione subito…
      A dimostrazione che un pò tutti quanti a Palermo hanno qualche peccatuccio politico da farsi perdonare, senza entrare nel merito delle persone in quanto tali, rispettabilissime e degne della massima stima.
      Per ciò che riguarda i post precedenti, colgo un pessimismo e una atarassia talmente palesemente espresse da parte di tanti, che c’è da chiedersi che senso abbia parlare di politica, la buona politica, là dove da molti viene vissuta come cancro da estirpare o delegata a professionisti della stessa.
      O,ancora, dove si mena vanto della non partecipazione al voto o alla cosa pubblica…ecco, chi afferma questo, a mio avviso,pur nella libertà di fare ciò che crede, non ha titolo per poter esprimere pareri o considerazioni sugli qegli aspetti della vita cittadina che inevitabilmente richiamano a scelte politiche, che mi auguro, da palermitano, siano sempre più ispirate alla buona politica a prescindere dalle bandiere di ognuno.
      In ogni caso, la Città esprime il Sindaco che la rappresenta.
      Un in bocca al lupo affinchè si scelga il migliore.
      T.C.B.
      W.P.E S.R.
      gIUàNNI

    37. Giuànni, mi scuso,ma il tuo finale di post é inquietante ,direi terrificante: ti attribuisci la facoltà di poter decidere chi puo’ esprimere un parere,grave!Da persona educata leggero’ la tua eventuale replica,in passato ti ho manifestato la mia stima ma non ti nascondo che non avro’ in futuro alcun piacere di dialogare con te.
      Io non voto ma cio’ non mi impedisce di partecipare in tanti modi alla vita della città,al suo sviluppo,forse molto piu’ di te,e soprattutto pago ,e tanto, come gli altri cittadini votanti e non.Penso che l’astensione e il dissenso sono una scelta altrettanto degna del tuo voto ,tu che hai la fortuna di aver trovato chi tra i politici ti rappresenta.Secondo me sei tu ad aver torto quando vai a dare il tuo consenso a questo modo di intendere la politica,pero’ sei libero ed io sono democratico ,al contrario di te io penso che tu hai diritto di esprimere la tua opinione,e non censurerei nemmeno un fascista.
      Tu vedi sempre del pessimismo tra gli altri pero’ non ci dici cosa ha prodotto finora il tuo ottimismo per la città di Palermo(se ce ne puoi informare,grazie),io in questo blog non vedo masochisti che si compiacciono nella disperazione,vedo persone lucide che analizzano onestamente i risultati delle tante politiche cittadine che si sono fin qui succedute,cioé tanti bla bla e pochissima sostanza.
      Copio in un post seguente le ragioni che mi allontanano dalle urne,cosi almeno mi puoi spiegare perché non ho diritto alla parola.
      Magari sei capace di dirmi che scrivo m.n.h.ate inventate.

    38. Comunque io continuo a non aver alcuna fiducia nei politici,e non voto da 10 anni.
      Ritornero’ a votare quando si verificheranno almeno alcuni cambiamenti:
      1)abolizioni di una delle due camere nazionali
      2)riduzione di metà del numero di eletti per la camera restante
      3)il Quirinale costerà quanto l’Eliseo e quanto il corrispondente tedesco,cioé dieci volte meno.
      4)tutti gli eletti,a parte il governo, avranno un lavoro nella società e faranno politica part-time previo rimborso spese e compensazioni sui mancati introiti da stipendio(tanto la camera si distingue spesso per astensioni)
      5)a livello regionale,provinciale e comunale riduzione della metà degli eletti e sistema di remunerazione come quello nazionale sopra descritto
      6)come deciso dal popolo sovrano abolizione del finanziamento ai partiti,anche dei finanziamenti camuffati(rimborso elettorale)praticati oggi
      7)RIPENSARE,se non é possibile abolirlo,il finanziamento ai giornali(anche quelli che vendono poche centinaia di copie)in ogni caso fissare quote uguali per tutti se non é possibile abolire il finanziamento.
      8)i politici(ex e non)saranno sottoposti alle stesse regole degli altri cittadini del simil-Paese per aver diritto alla pensione,di conseguenza saranno aboliti,pluripensioni,pluristipendi di Stato,pensioni baby,indennità di Stato.
      ………………………………….
      praticamente torno a votare quando smetto di sognare!

    39. Gigi ti invito a evitare duplicazioni di commenti.

    40. Rosalio,Ok
      é una tantum,
      e per essere pertinente e poter dare elementi di giudizio a Giuànni che mi deve dare o meno il consenso di potermi esprimere.

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