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mercoledì 25 dic
  • Perché Sanremo è Sanremo (anche a Palermo)

    Prologo
    È cominciato tutto con una telefonata, qualche giorno fa. Una di quelle minacciosissime telefonate che iniziano con “Buongiorno. Stiamo conducendo un’indagine….” e poi magari l’indagine è sui consumi dei bagnoschiuma nella popolazione giovanile. Io, che di mestiere un domani potrei far questo, non mi sottraggo mai alle interviste telefoniche e rispondo sempre con vellutata gentilezza: “Cosa? In media quanti litri di bagnoschiuma consumo in un semestre? Beh…mi ci faccia pensare su…”.
    Stavolta la signorina al telefono è particolarmente gentile e il tema è di mio interesse: musica. Dopo aver sondato i miei “gusti” (confesso, si, adoro la musica italiana, si quella alla Ligabue o alla Eros Ramazzotti..) la tizia mi chiede se ho impegni la sera del 28 febbraio. “Impegni? No…(ahimé!) non credo..”. Così scatta l’invito per partecipare alla giuria “palermitana”del Festival di Sanremo. Mi dico: “Perché no, in fondo è divertente” e ringrazio la signorina per non aver chiesto se il bagnoschiuma al mirtillo è meglio di quello alla rosa canina.

    La sera
    Arrivo alla sede RAI di viale Strasburgo puntualissima e un po’ in tiro (non si sa mai che gente circoli negli studi televisivi, no?). Entro e insieme alle guardie giurate altri giurati come me attendono istruzioni. Sul tavolino della sala d’attesa vi è un magazine con la faccia di Baudo in copertina: realizzo che quella che mi attende sarà una lunga serata.
    Ad uno ad uno ci chiamano, poi ci fanno accomodare in una grande stanza con poltrone verde kiwi. Finalmente mi rilasso e comincio a guardarmi un po’ intorno: vedere che gente c’è, come si muove, come parla. Subito individuo un tipo carino: un po’ lampadato, giubbotto firmato…insomma il Manfredi della situazione (cara Maria, sei grande!). Scambiamo qualche parola, poi si unisce un’altra ragazza. Nel giro di mezz’ora siamo un gruppetto lì a commentare sugli ascolti del Festival, sulla situazione della musica italiana, sugli mp3 che si scaricano da internet…
    Mi fermo e guardo in giro: sono tutti in tiro come me. Va da sé che il popolo palermitano ha uno spirito di protagonismo innato…ma ho l’impressione che tutti si siano fatti la mia stessa “pinsata”: “vuoi vedere che mi riprendono e finisco su Rai uno in prima serata?”. La conferma mi arriva origliando. Un giurato si rivolge ad un membro dello staff dicendo: “Può dire che mi presenta come il sosia di Enrico Ruggeri? No, perché io ci somiglio vero! M’u ricunu tutti!”. Povero sosia di Enrico Ruggeri, le sue speranze sono state disilluse, e le messe in piegha vane: il Festival è già iniziato da un po’, Baudo ci nomina spesso…ma nessuna telecamera in giro. La prima serata non sarà nostra

    Torpore
    Incollati sulle sedie kiwi abbiamo poco tempo per muoverci, l’importante è votare, votare, votare.
    Le canzoni in fondo non sono male: io ho apprezzato Tosca, la mia vicina è critica su Al Bano…
    Ad un tratto si presenta sul palco un giovane, un certo Federico Fabrizio Moro. L’aria trasandata e uno sguardo un po’ sfuggente. Parla di umiltà e poi pronuncia la parola “Borsellino”. Sento l’aria intorno a me cambiare. Ha scritto la sua canzone pensando a Falcone e Borsellino, alle stragi, alla mafia. Il titolo la dice lunga: Pensa. Sento la mia Palermo protagonista ancora una volta su quel palco, su quel teatro, sugli schermi di milioni di italiani. Scrosciano gli applausi, anche nella mia saletta della Rai di viale Strasburgo qualcuno applaude. Io sono un po’sorpresa, un po’interdetta.
    L’importante è votare, votare, votare.

    Bradipi
    In mezzo ci sono Ficarra e Picone, con l’ironia sottile che ti fa venire i brividi. Questa è la maniera migliore per dire le cose: non dirle. O meglio, dirle velandole di sfumature molteplici, svelandone il senso solo alla fine (e mai per intero)
    Votare, votare, votare. Passata la mezzanotte, siamo tutti un po’ stanchi. Si aspettano i risultati per sapere quali saranno i quattro giovani che passeranno in finale. Alla fine c’è l’ha fatta anche Federico Fabrizio Moro. E noi, possiamo finalmente andare a casa, bradipi assonnati da una notte di Festival.

    Ospiti
  • 27 commenti a “Perché Sanremo è Sanremo (anche a Palermo)”

    1. Cmq si chiama Fabrizio e non Federico Moro..

    2. grazie per la correzione!
      😉

    3. quanto mi piace questa ragazza,è nata il mio stesso giorno e ama pazzamente Palermo…..

    4. heeh anche io qualche anno fa fui selezionata per la giuria di sanremo… ci andai, benché io non ami la musica italiana.
      infatti fu un incubo…
      una serata negativa, ma pur sempre un’esperienza!
      in queste sere io e dei miei amici abbiamo fatto un gruppo d’ascolto… con tv accesa senza audio e la radio accesa sulla gialappa’s! 😀
      cibo e tv assurda: questa è vita!:D
      anche a palermo comuque, sanremo è sanremo! (festival delle paillettes)…

    5. Pettegolezzo: ieri sera c’era un gruppo d’ascolto composto da Mario Azzolini (giornalista Rai), Gaetano Basile (storico) e Maria Elena Vittorietti (editrice).

    6. oooooooooh!

    7. @ Tony: gruppo d’ascolto? Cioè?

    8. Si sono incontrati e guardavano Sanremo. 🙂

    9. 😀 scusa ma…. si sono incontrati dove? 😛

    10. o meglio, scusa… (non vorrei dare l’impressione di volermi impicciare degli affari di queste persone) …la domanda sarebbe dovuta essere: “Ma si sono riuniti a Sanremo?!”
      scusa per il disguido 🙂

    11. Io so a Palermo. 🙂

    12. …. e io non penso che la Vittorietti abbia il dono dell’ubiquità! 😉

    13. La mia fonte era uno di loro tre…allora mi ha preso in giro! 😛

    14. Caro Tony, allora chiedi lumi alla tua fonte! 😛

    15. Net,
      thanks!!

    16. @ cynaro: in realtà per convincerti ti dicono che ti offrono la cena e che ti faranno un simpatico omaggio…
      se vuoi saperla tutta la cena consisteva in un mini buffet di mini pezzi di rosticceria rinsecchiti dii cui non ho goduto in quanto vegetariana e ste cosette non prevedevano nulla senza un animale dentro! a parte questo anche quello che ti spacciavano per un caffè caldo era solo un bibbitone marroncino chiaro fuoriuscito da un contenitore termico, orribbile! il simpatico omaggio consisteva in un a borsa nera di ceratina sottile sottile con sopra serigrafato il logo del festival (che si è autodistrutta dopo i primi 2 usi).
      ho accettato con curiosità, ma considerando che si è “in gabbia” (perché NON PUOI abbandonare la giuria) dalle 6 del pomeriggio fino all’1 e passa di notte… mmmh non credo che lo rifarei.

    17. Ciao Chiara. Io sono dell’avviso che se interpellano, chiamano per un qualcosa…. se hai l’entusiasmo di farlo/a lo/a fai e cmq vada è stata un’esperienza…. altrimenti meglio rinunciare. Meno critiche + party .. .

    18. infatti è stata un’esperienza, altrimenti mi sarrebbe rimasta la curiosità per sempre… quindi ho provato ed ora ne so parlare.
      maurì come stai? non ci becchiamo più in giro x il mondo…
      tuttappò? ;D

    19. per niente…ma nn vado oltre altrimenti ci rimproverano…non è una chat. ma hai messengers? CMQ Chiambretti è tascissimo….ma come si veste ! Sembra un carcerato ad una festa…. Mah !

    20. Maurì ho messenger… ma come ti do il mio contatto… in pubblico?
      chiambretti in genere mi piace. marchette l’ho trovato divertente e rispetto a quello che si vede in tv oggi, anche a suo modo intelligente. tascio è tascio, ma penso sia tutto marketing 😀

    21. scrivi una e-mail a Rosalìo e te lo fai dare da lui….. IO credo che vincerà Antonella Ruggiero o Milva…..mi sbaglierò cmq oggi, approfitto di un matrimonio e non lo vedrò….pi furtuna.

    22. chiara tu sei stata fortunata…a noi nemmeno l’omaggio ci è toccato…
      però a parte tutto sono d’accordo con maurizio: è stata, almeno per me, una bella esperienza. Nonchè l’unico modo per
      poter vedere il festival dall’inizio alla fine…
      😉
      Saluti a tutti

    23. ps: alla fien ha vinto Cristicchi. meritatamente?

    24. Almeno abbiamo capito che queste giurie non sono “appattate”.

    25. Anche io giurato per l’edizione scorsa. …almeno quest’anno c’era “l’omaggio”

      Lo rifarei? assolutamente no!!!

    26. complimenti per la tua descrizione colorata e variopinta…
      continua così dottoressa!!!!!!!!!!!!!
      un bacione

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