All’inizio c’era solo Robert. Poi si unì Johnny, infine Akinwa.
Robert ha spesso un maglione verde di buona fattura, una camicia stirata, jeans, scarpe di cuoio. Sembra un’impiegato o uno studente di un college americano. Lavora di buona lena, dalla mattina alla sera e guadagna monete sonanti, anche se di piccolo taglio.
Il lavoro se lo è inventato lui, forse l’ha copiato da qualcuno da qualche altra parte, ma all’ipermercato della grande Piazza è stato il primo.
Poco dopo che i cassieri passano il badge, arriva anche lui e si sistema, con il loro consenso, alla fine del bancone della cassa, dove si raccolgono i prodotti acquistati dopo che l’impiegato ne ha scansionato il codice a barre. Con calma e metodo Robert li mette nei sacchetti. Li sistema per tipo (i generi deperibili, quelli a lunga conservazione, i detersivi), ingombro e peso (non bisogna superare un certo limite o il sacchetto si rompe). È attento alle priorità, per esempio non mette mai la bottiglia di olio sopra le uova, altrimenti si rompono. Come capita a me. Continua »
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