La taliàta
A dispetto della proverbiale cordialità dei siciliani c’è una caratteristica che, di norma, strania chi non ci conosce bene. Qualcosa che, certamente, deriva dalla nostra innata curiosità, una cosa a cui difficilmente il vero siciliano riesce a sottrarsi, un atteggiamento quasi spontaneo, talmente usuale da diventare naturale come bere, mangiare e respirare: LA TALIÀTA. Sissignori. Confessiamo. Tutti la subiamo e tutti ci caschiamo nel farla.
Ma ci sono taliàte e taliàte.
C’è la taliàta sdignusa: squadri o vieni squadrato dalla testa ai piedi, ma non direttamente, un po’ sott’occhio, accussì finge che non stai guardando e, contemporaneamente, alzi mezzo labbro superiore, pensando le più svariate cose: ma com’è cumminatu chistu? O ma s’a lavò a faccia stamatina? Ogni occasione è buona: uno che passa, uno che esce da un negozio. Si talìa e basta.
La taliàta allisciante: di norma la ricevono le donne. Trattasi di sguardo lascivo, veloce approvazione con testa piegata e, naturalmente, taliàta nel didietro, dopo che l’oggetto osservato è passato. Continua »
Ultimi commenti (172.538)