Teschi sulle vetrine del centro di Palermo
Ventidue vetrine di negozi nel centro di Palermo (via Ruggero Settimo e via Libertà) sono state rigate e riportano incise scritte con simboli di morte, la parola “skull” e il disegno di un teschio. Secondo gli investigatori non è escluso che possa trattarsi del racket del pizzo. Nei giorni scorsi alcuni negozianti avevano trovato la colla nei lucchetti dei loro negozi. Adesso gli sfregi alle vetrine. Sono all’esame i fotogrammi di alcune telecamere a circuito chiuso nella speranza di poter risalire ai responsabili.
Che schifezza… e che tristezza. Neanche la Pasqua è un giorno di tregua.
Ciao,
Emanuele
ma anche in questo caso i commercianti sono rimasti da soli…
Messaggio ai commercianti: lasciate questa città, mollate tutto lasciateli con le mutande rotte.
giovanni quindi per te è meglio andare via?e non ribellarsi come hanno fatto a Capo d’Orlando (primo paese in sicilia a dire addio alla parola “PIZZO”)..VEDIAMO SE SI UNISCONO TUTTI I COMMERCIANTI DI PALERMO COME VA A FINIRE?SE NESSUNO SI RIBELLA SI FA LA FINE RU SURCI CA MORI SCATTATU.