Pasquetta
Se in questi giorni mangerete più cioccolata di quella consigliata da qualsiasi medico sano di mente, se state già sradicando alberi, spaccando staccionate, segando tralicci legnosi…benvenuti nel fantastico mondo della frenesia della Pasquetta. L’organizzazione di questo inebriante (e inebriato) giorno, nel quale tutti speriamo che ci sia un bel sole caldo per poter tornare a lavoro tronfi del proprio nasino rosso, è complessa e articolata come l’organizzazione di un altro evento “mondano” come il Capodanno. Se pur l’antico detto dice “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi” in realtà questo “con chi vuoi” rende ancora più difficoltosa l’organizzazione. Primo problema che si pone il palermitano medio è “mare o montagna?” che tradotto potrebbe essere “Mondello o Favorita?”. Analizziamo le due location più ambite e scopriamo, come nei test che si trovano in coda alle riviste, se siamo più tipi da Mondello o da Favorita.
Mondello è soprattutto il luogo dei giovani, dei giovanissimi anzi. L’età media si aggira generalmente intorno ai 15 – 16 anni anche se i soggetti presi in considerazione ne dimostrano dieci in più. Le ragazze sono truccatissime, con dei ciuffi iperpiastrati che si schiaffano sul volto coprendo gli occhi marcati da eyeliner nero. Hanno un orecchino si e uno no (l’avranno perso l’altro?), french manicure che avrebbe fatto rodere di invidia la mitica Flo-Jo e soprattutto tacchi alti, altissimi che affondano inevitabilmente nella sabbia della spiaggia come se fosse burro fuso. Camminano in gruppi da tre donzelle nei quali, generalmente, una è la più carina e le altre fanno “coreografia”. I maschi sono ancora più affascinanti. Anche loro hanno il ciuffo piastrato (andranno dallo stesso parrucchiere?), portano le mutande ben in vista e possibilmente fosforescenti (per non sbagliare la strada, come sugli aerei quando il segnale luminoso indica le uscite di sicurezza). Questo popolo di “supergiovani” decide di passare la Pasquetta a Mondello. Non male come luogo, ma se per caso, e a Pasquetta succede l’80% delle volte, c’è brutto tempo, il vento soffia e la sabbia si deposita in luoghi che neanche loro sapevano di avere. Ma alla fine la valutazione della giornata si baserà solo sulla riuscita o meno di una colossale limonata.
Il popolo della Favorita è di tutt’altra pasta. Qui è possibile scovare famigliole composte da madri, padri, un numero N di figli, cugini, zii, nipoti e, immancabile, la nonna. La prima operazione che gli occupanti della Favorita compiono è quella di posizionare la nonna. Se non deambula è meglio, se assomiglia a una matrona romana è ottimo, se si appisola spesso è perfetta. La nonna si posteggia su una seggiola sotto l’albero più grosso che diventerà il Q.G.P (Quartiere Generale della Pasquetta). La nonna tra l’altro viene riutilizzata perfettamente anche a mare per demarcare il territorio di appartenenza della famiglia sin dalle prime luci dell’alba (e che non sorgano dubbi sul fatto che “qui, prima, c’eravamo noi”). Dopo che la nonna è stata posizionata, mentre madri altrettanto corpulente urlano ordini organizzativi ai bambini, il padre e il figlio maschio grande tirano su le pareti fatte di fili che si annodano tra i tronchi degli alberi facendo cerchio intorno alla nonna. Tirati su i fili basta solo “stendere” degli asciugamani da mare, mappine e quant’altro per ottenere un perfetto monolocale aperto da un paio di lati – “ meglio far prendere un po’ d’aria alla nonna” – Da quel momento in poi è guerra contro qualsiasi bovino, ovino o suino che abbia avuto la sfortuna di imbattersi (morto o morente) con una di queste famiglie. Teglie da un metro quadro l’una vengono tirate fuori dalle borse frigo…sono una, due, tre, dieci, mille. Borse frigo che farebbero impallidire di vergogna Mary Poppins contengono chili e chili di “pasta col forno” cucinate per tempo il giorno di Pasqua. Una volta ho visto anche uno che guardava la tv sotto un albero insieme alla nonna. A tutto si può rinunciare, “ma a Biutifull, no!”. Buona Pasquetta.
ma non si dorme la notte?????
no…si critica il popolino…e con una velatissima aria di superiorità culturale da abbiente viziata e snob…quasi impalpabile…e per non fare sperequazioni, diciamo pure come passano la pasquetta quelli della ua risma…la mattina verso le dieci passano da oscar o da massaro per prendere i dolcini (per i poveri si chiamano dolci) poi si ci si muove verso ville di amici o parenti prossimi normalmente abbandonate per la quasi totalità dell’anno dotate di cancello elettrico per passareuna giornata dove i momenti conviviali si risolverannno in una sorta di gara verbale tesa a ostentare chi ha più conoscenze, più prestigio e migliori mezzi di sostentamento tra un martini e un primo piatto tipico (per i poveri si chiama pasta al forno).
importante la presenza di nonni (se non sono lasciati nella rinomata casa di riposo)..alla stregua di uno dei suppellettili della villa…persone anziane in sovrappeso (per i poveri sono descritte dalla borghesia matrone romane per stigmatizzare dei tratti grossolani e molto popolari)con lo sguardo perso nel vuoto e lasciate nella solitudine, relegate al ruolo di seccatori dagli abbienti figli viziati e snob….ti riconosci cara Maria Letizia del casato degli Affronti della coroniglia de jacevedo?
Marcello,sorrido alla tua descrizione della “palermo BBene”…se mi conoscessi, sapresti che mi fa molta più tristezza di quello che tu possa immaginare.Il mio racconto era solo ironico e l’ironia si sa, non è per tutti i palati. Buona Pasquetta (lo stesso)
Io sono politically correct!! Niente Mondello, Favorita, Pasta Col Forno, Martini e Cancelli elettrici all’ingresso di ville da nababbi….minnì staiu a casa!!! 😀 Per buona pace di tutti…me per primo! ;o)
E buona pasquetta a tutti!!!!
Lasciate in pace alberi e staccionate per la vostra brace.
me ne sto a casa sola soletta pure io.
che è la migliore cosa…
idem a casa. Ne approfitto per rimettere in sesto un pò di cose organizzative ke mi serviranno in settimana. (uh?)
Anch’io sono per una pasquetta più genuina, senza sconfinare nel vandalismo però, come a volte succede.
immagino che il mio palato non può equipararsi al tuo per finezza…
gente come beppe grillo mi ha insegnato che l’ironia, la vera, la genuina ironia non fa distinzioni è…democratica…guarda caso non hai ironizzato sui vizi e le virtù di determinate classi sociali..ma solo su quella scontatissima dei meno abbienti…un po come sparare sulla croce rossa…
p.s. per la cronaca non appartengo a quella categoria quindi non sono di parte!
riuscite a fare polemica anche quando si puo ridere un po..personalmente ho passato una pasquetta da vera palermitana doc, con stigghiola e tutto il resto..per la cronaca sono in una fascia media ma sinceramente il racconto di Letizia non mi ha assolutamente dato fastidio..siamo cosi, palermitani, folkloristici e fieri di esserlo…avete dato per scontato che parlasse di una società povera ma i primi a discriminare siete stati proprio voi che credete che questo tipo di pasquetta la passino le persone povere…ogni palermitano dovrebbe ritrovarsi nella bellissima descrizione di Letizia e fare un po’ di buona auto ironia..senza pizzicarsi!!!
io studio per diventare ingegnere e magari anche guadagnare ma non rinuncerei mai, e dico mai, alla pancetta il lunedi di pasquetta, con tanto di arrustuta e tutto il resto!! e magari mi faccio anche una risata a guardare le foto il giorno dopo!!
Buona Pasquetta a tutti, a chi se la sente e a chi no!
Mah…
Ha ragione Manueluccia.
Sembra che lo sport preferito sia stroncare qualsiasi cosa venga scritta, anche un articolo piacevole e ironico come questo.
Forse si dovrebbe premettere che non è obbligatorio leggere per forza tutti i post di Rosalio, e se non vi piacciono, portate pazienza, la vita è già complicata.
Buona pasquetta a tutti.
mah…io quest’oggi c’ero a mondello: raga’, un popolo!!!! fighetti e non solo, 16enni e non solo, matrone e centurioni romani. Via la polemica (sterile..) vi assicuro che alla favorita ci sono anche gli snob, e che nelle ville con il cancello elettrico ci sta anche il “popolino”…
Caro Marcello, le categorie nn esistono più..
Buona fine pasquetta a tutti!!!!
Nelle parole di Marcello riconosco l’inquietante classismo alla rovescia che ogni tanto si è affacciato nei commenti di Rosalio e che, mi pare, è una caratteristica (tra le altre) della nostra città.
“non rinuncerei mai, e dico mai, alla pancetta il lunedi di pasquetta, con tanto di arrustuta e tutto il resto!! “___brava e scommetto che rutti pure.. poerannoi che gente c’è intorno :X (vorrei sparire da questa città per sempre :X )
Qui è un povero cristo che vi parla.
Sveglia alle 5 stamattina, aereo per Bologna.
“Stiamo atterrando a Bologna, la giornata è soleggiata.. temperatura al suolo: 6 °C”… Ma baffan…!!!!
Arrivo alle 8:30, prendo due autobus per arrivare a casa.
Il mio coinquilino si alza alle 18:00, pranziamo e dopo 1 ora lui ritorna al lavoro (è un pugliese che fa il guardiano notturno per poter vivere).
Ho ricevuto un sacco di telefonate di gente AMICA che è esattamente come il racconto di Letizia.
Io pagherei per poter stare in canottiera a mangiare stigghiola. Sapete perchè?
1. Non me ne frega niente del pensiero altrui
2. Odio essere categorizzato (palermo bene? tascio? comunista?..). Io sono io, punto e basta. Se un giorno mi va di ridurmi come una scimmia, lo faccio perchè sono io; se un giorno voglio uscire in giacca e cravatta saranno cavoli miei o devo essere additato di appartenenza a gruppo sociale?
3. Amo essere Palermitano, amo la pasta al forno e adoro vedere mia nonna dormire con la bocca aperta sotto l’albero.
Viva Palermo e viva i palermitani.
PS: Complimenti per l’articolo e per gli occhi (belli quasi quanto quelli di tua sorella :D)
ho passato la giornata adarrostire, mangiae crasto e stigghiole e bere vino rosso. non era la favorita ma una villa di un amico, ma samo stati tasci allo stesso livello e ne andiamo fieri!
sto una merda, ma sono contento… anche questa pasquetta è stata degna delle aspettative…
un BURP!! a tutti…
Tony Siino vede alla rovescia Marcello, quando mi sembra lineare quello che lui dice, ovvero, si ride sempre sull’altrui miserie, ri-tenendosi ad una certa distanza. Ritengo il pezzo della Affronti alquanto banale, ironia sentita, superata e…
Mi stranizza la scelta dell’editore nell’averla pubblicata. A pasquetta ci deve per forza parlare di pasta al forno e barbecchiu?
SALE il pezzo rientra perfettamente nella linea editoriale di Rosalio. Resti ovviamente libero di non gradire. 🙂
Io ribadisco la mia visione e credo che SALE si stia prendendo una grossa licenza nel modo in cui prova a “dettare la linea” al blog. I suggerimenti sono sempre graditi ma forse anche la forma in cui vengono posti avrebbe una sua importanza.
Io ribadisco la mia visione e credo che SALE si stia prendendo una grossa licenza nel modo in cui prova a “dettare la linea” al blog.
Il blog è un luogo dove si può (virtualmente) stare insieme agli altri e dove in genere si può esprimere liberamente la propria opinione….non credo sia necessaria una “licenza”!
Alla fine di un post per dire che lui nnonnonno non divide il mondo in classi, Marcello scripsit: p.s. per la cronaca non appartengo a quella categoria quindi non sono di parte!
Meraviglioso…
La pasquetta è una gita con pic-nic spinto.
Perchè rendere complicata una cosa semplice ?
..ma il blog non era una “cosa libera”?? res publica, appunto (dio che sfoggio!)e su questo si potrebbero fare i più feroci commenti…
ma tanta acutezza non andrebbe sprecata per miglior causa? caro marcello.. eccesso di ph in pancia? un piccolo ritratto a cui tutti siamo affezionati perchè classe o non classe un parente obeso ce l’abbiamo tutti, uno vecchio più o meno abbandonato.. pure! e se proprio dovessimo riflettere forse sarebbe più sano riflettere sugli abusi di queste pasquette che lasciano la favorita sporca, fiacca, devastata dai rifiuti, non meno, peraltro, delle suddete ville o della spiaggia mondellana… niente male la monnezza come democratizzatrice…
e buon rientro a tutti!
PS Affronti… resisti! siamo con te.. pronti a questo e ad altri affronti… 🙂
Mariavioletta e Paola liberamente non è anarchicamente.
Probabilmente i commenti ai post lasciano intravedere ll nostro provincialismo. Qualsiasi cosa si scrive spacca verticalmente i commentatori.
E giù tifo da stadio: con dispiego di claque da una parte e tifosi avversi dall’altra.
Forse a ciò contribuisce – oltre la nostra forma mentis – il tono non proprio elevatissimo di alcuni articoli pubblicati i quali sono una pappetta di scenette comiche mescolate con i più banali luoghi comuni.
Ma guai a scriverlo: si scatenerebbero gli “amici” che ti accuserebbero di non essere in grado di ridere della vita o di avere il ph dei succhi gastrici virato verso l’acidità.
che meraviglia*_* il mondo è bello perchè è vario..varissimo!
altro che tifo da stadio..una bella discussione fa sempre bene e sono pienamente d’accordo con Tony: ognuno è libero di esprimere le proprie idee, ma con garbo…
il rispetto prima di ogni altra cosa: l’unica critica ( ma con garbo:-)) che mi sento di fare è proprio a coloro che hanno giudicato e criticato senza un minimo di rispetto
(se si distinguono le critiche costruttive da quelle che non lo sono, un motivo ci sarà!)
ps. quoto fabri :”vorrei sparire da questa città per sempre :X ”
spero che il motivo non si il fatto che io mi diverta con poco:D
il problema di fondo è che purtroppo molti, moltissimi palermitani sino a ieri “manciavanu ‘nne pali i ficu r’inna” oggi vorrebbero suonare il campanello per chiamare il maggiordomo…
in sintesi prendere le distanze dalle usanze dai costumi popolari significa rinnegare il proprio passato e rinnegare il proprio passato significa rinnegare le proprie origini.
io non appartengo ad una classe di non abbienti ma ne ho un’immenso rispetto non molto tempo fa mio nonno doveva arrangiarsi per trovare il filone di pane e fare la coda con la tessera del partito…ve lo siete dimenticati o fate finta???
fare una scampagnata alla favorita farebbe bene un pò a tutti dico io.
chi porta la carbonella?
basta che non portiate cd con canzoni napoletane o di gigi d’alessio…orrore!!!!!!!!
per roberto puglisi visto che riporti le mie parole sul mio status sociale facciamo un quiz e vediamo se indovini a quale di queste quattro categorie appartengo…1 ingegnere 2 collaboratore scientifico 3 macellaio 4 forze dell’ordine
il premio se indovini è un corso per farti capire che se uno non è povero o appartiene accademicamente ad una determinata classe sociale per definizione, non è che si può praticare una gonadectomia!
VERSIONE supersuper EDULCORATA (praticamente versione Angelus, per passare le fitte maglie della censura) _sono rientrato a casa passando, come sempre, dalla favorita… e dopo aver preso visione dello spettacolo che si è parato innanzi ai miei occhi.. un sentito augurio post pasquale mi è venuto spontaneo dal profondo del cuore: speriamo voi passiate ad altra vita genia di sudici. trogloditi fino all’ultima stilla di sangue, per voi non basterà mai nessuna cura
Marcello, devi metterti d’accordo con te stesso. O neghi l’esistenza delle classi sociali, o dici di appartenere a una classe sociale. Capirai bene che le cose insieme non possono stare.
Mah… a me sinceramente il commento di MLA era piaciuto…mi sembrava scritto in modo gradevolmente ironico (leggi: senza offendere nessuno) su un argomento “cult”, vale a dire sul “rito” –perchè di rito trattasi- della pasquetta “made in PA”. Peraltro, e qui apro volutamente a gamba tesa un bel diBBBattito, qualcuno mi può per favore spiegare perchè i palermitani che scampagnano in Favorita (o in altro equipollente luogo pubblico o privato) siano da considerare “tasci tout court” –con presunzione iuris et de iure- mentre invece altri italiani targati ROMA, MI, FI etc. etc. che si dirigono per le medesime incombenze nelle campagne limitrofe a queste città sono simpatici “gitanti della Pasquetta”? Fermo restando che i gitanti (a qualunque latitudine banchettino) sono sempre gentilmente pregati di non lasciare il luogo del loro ritrovo più lordo di come l’hanno trovato, perchè i palermitani con pasta “col” forno d’ordinanza e stigghiola al seguito non possono fregiarsi (rectius: essere fregiati) della stessa dignità di “festosi gitanti” riservata ai pasquettanti romani (con coda alla vaccinara alla pineta di Ostia) o ai pasquettanti milanesi (con risottino allo zafferano all’Idroscalo)?
Sarà che causa volo serale ieri non ho potuto partecipare alla pasquetta che un gruppo di amici avevano apparecchiato a Little Pussy Wood (e quindi, scevro da qualunque senso di colpa, ho risolutamente depredato all’arma bianca il bar di Punta Raisi di 2 ravazzate e 4 cannola – ripeto: 4 cannola), ma a me non ha mai dato fastidio il”rito” della Pasquetta in sè: casomai solo il livello di civiltà (rasoterra) di molti (ma non di tutti) i gitanti. Ma questo è, chiaramente, un altro discorso.
Bacio le mani dal continente.
grazie per la lezione di sociologia…forse per capirci dovremmo parlarci dal vivo, così è impossibile.
Se si vuole scrivere qualcosa in tono ironico se non addirittura comico si va ( e illustri comici ci insegnavo ) a scavare in tutto ciò che è più folcroristico. C’è il ritratto classico, c’è la caricatura ed entrambi sono tipologie d’arte a cui pittori o scultori si ispirano. La Affronti nel raccontare fatti e aneddoti , usi e costumi , mi pare che in questo blog si pone come caratterista. Quindi trovo fuori misura e luogo tanta inutile contestazione di Marcello e Sale verso i ceti meno abbienti da cui , senza voler togliere dignità, la Affronti ha soltanto evidenziato, con spirito i colori. Questa è la mia terra e la mia gente di cui vado orgogliosa e che mi rassomiglia. Brava M. Letizia !!!!
E’ incredibile come un articolo normalissimo, forse non troppo originale ma divertente, sulle celebrazioni di pasquetta generi un dibattito simile su classismo e dintorni. Lasciando stare il fatto che la gente incivile la si vede dovunque, e che a Pasquetta molti spesso alzano il gomito (ma che male c’è se non si diventa “scimmie”, una volta mi hanno mio malgrado coinvolto in 1 rissa)Io cosiglierei a molti di non essere così ‘avvelenati’, nè con gli altolocati nè co il popolino: mnagiate anche voi un bel tocco di sasizza arrustuta, cairni i crastu, stigghiola ecc., senza vergognarvi, almeno per un giorno, di apparteneere a questa nostra bellissima, contradditoria e ingrata terra.
caro leopardo di via g8 trovo che il tuo post sia eqilibrato e saggio e siccome “de minimis no curate pretes” posso dire che in effetti l’avere scarsi mezzi di sostentamento non necessariamente implica maleducazione, o “tasceria” (permettimi di coniare il termine)o ignoranza culturale..il signor Lo Cascio (tipico cognome del volgo) possibilmente campa con 800 euro al mese quando va alla favorita non disturba nessuno con musica partenopea a tutto volume, raccoglie l’immondizia che crea una giornata di campeggio, non rovina la vegetazione, e possibilmente la sera si spara a letto qualcosa di kafka…cose che un’altolocato della palermo bene neanche si sogna.
little pussy wood è… fantasticoso mozzafiatante!
sempre meglio di beauty flash!
caro marcello, se è per questo, ci sono anche Monkville, Pirates’ Water, Freedom Avenue, Little World, Pilgrim Mt., Graceville, HandsomeS, AbleS, ChineseS, (attenzione alle ultime “S”) e via minkioneggiando, gravitanti tutte nel più grande contesto di Todo Puerto.
Infine, per i più puntigliosi, e che hanno fatto il classico, non possiamo non citare Head Town, che non è Citta del Capo (che si chiama Cape Town infatti) ma…
Firmato: the Leopard of G-eight street
PS Poi mi spieghi cosa intendevi con “de minimis no curate pretes”: io, da latRinista, conosco solo “de minimis noN curaT PRAETOR” e se lo sostituisco al tuo ci capisco ancora di meno nella frase…
sono andato a spulciare un vecchio libro di latino ed hai ragione tu “de minimis non curat praetor” ricordavo male d’altronde non ho fatto il classico come si può evincere…nel contesto significava che per me il tuo commento era degno di interesse da parte mia…cmq non importa..questo è l’ultimo commento che lascio per l’articolo della affronti…penso di aver già elargito troppo per il summenzionato,notte.
Meno male che sei andato a dormire Marcellino e per piacere al risveglio non tediarci ancora, siamo stanchi di protagonisti al limite dell’educazione , la tua è una campagna contro il nulla e a questo nulla abbiamo già dato troppa importanza
Fiat lux (faccia lui)
Chi, Marchionne?
Allora: fiat voluntas sua (sia fatta la fiat ca ci piace ri cchiù)
ogni tanto fa sorridere leggere dispute effettuate da gente lontana anni luce dal volgo, che si erge come giudice verso l’uno o l’altro…siete specchio della nostra magnifica società.
Bravissima Letizia. Continua imperterrita per la tua strada e col tuo stile che ci fai spaccare dal ridere… e anche riflettere. Un caro saluto.
troppo forte veramente!!! mi sn quasi appassionato a leggere il tuo racconto!! dovresti farne anche uno x ferragosto.. ahhah ciao
Negli USA (dove vivo) la pasquetta non si festeggia e io sto ADDISIANDO con tutto il cuore una bella scampagnata a base di pasta COL forno, carne di CRASTO, CACOCCIULA arrUstUte, ma soprattuto quattro chiacchiere con i miei amici piu’ cari!
Saluti dagli States!