La matematica è un’opinione
Ricordate il sondaggio rivolto ai visitatori del sito della Regione Siciliana per sapere se sono favorevoli o contrari alla realizzazione del ponte di Messina? Sommando 44%+7%+50%+0% (le percentuali delle quattro opzioni) si ottiene…101%! CENTOUNO PERCENTO!
(via Assud)
Sarà un semplice problema di arrotondamenti, magari i decimali non vengono visualizzati. Basta che le percentuali siano 43,6%, 6,7% e 49,7% e il conto torna. Va bene lamentarsi di tutto come ogni tipico siciliano, ma ora non mi sembra il caso di farne un dramma…
I dati saranno stati effettuati con l’approssimazione….nel libro Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale di Corbetta si sostiene che un sondaggio a volte è necessario farlo al 101%…
Mi spiace Walter ma Corbetta scrive in Corbetta, Gasperoni, Pisati, Statistica per la ricerca sociale, Il Mulino, Bologna 2001, 75 (nota n.1) «a causa degli arrotondamenti può succedere che la somma delle percentuali faccia 99,9 oppure 100,1» e non 101. 😉
va be, a voi non sa di presa per il MULO questo sondaggio?
NO PONTE
5 euro maglietta ( manichi cutti)
7 euro borsa……….
15 euro felpa…..
3.50 euro matita……
20 euro giubbino anti pioggia….
Facitivi sti cunti prima di cuntari.
saluti
Si al PONTE !
A me sembra invece interessante sottolineare che il 57% (decimale più, decimale meno) dei votanti è contrario a che il ponte si faccia adesso e, fra questi contrari, la schiacciante maggioranza è per non farlo MAI.
Tenuto conto che sarebbero 5 mld di euro che potrebbero essere destinati ad altro (che so, raddoppio della linea ferroviaria PA-ME, infrastrutture autostradali, portuali e aeroportuali) non mi sembra un dato di poco conto.
D’altronde, a che serve il ponte se per fare in treno PA-ME ci si impiega 4 ore per coprire una distanza di 230 km?
Insomma, un qualunque bonus paterfamilias di media diligenza, prima d’accattarisi ‘a Ferrari, forse s’accatta a casa…
Peccato però che, al punto della procedura di gara in cui siamo, decidere di non fare il ponte costerebbe, in termini di penali da corrispondere all’ATI aggiudicataria, ‘na poco di centinara di milioni di euro (per ritrovarsi comunque senza ponte).
Quindi forse alla fine il ponte si farà lo stesso.
Promemoria: ricordarsi di comprare azioni della società capocordata, perchè tanto, in un modo o nell’altro, la pila se la intascherà.
Saluti dall’altra sponda dello stretto.
Credo che questo sondaggio non valga proprio nulla.
Io stesso, che sono contrario al Ponte, ho votato 3 volte con lo stesso indirizzo e-mail e dalla stessa postazione e il sistema ogni volta non mi riconosce e mi fa passare.
Perché non fare un sondaggio vero?
comunque ora tutto e’ tornato normale! vincono, sommandoli, i si 51% contro 49% di un solo no! Il presidente puo’ stoppare il sondaggio, avendo ottenuto quello che cercava, oppure lo trucca ancora un po’?
Notiziola fresca fresca:
18.04.2007 14:52:00 Infrastrutture, a Sicilia/Calabria 3 mld nuove risorse-Di Pietro
ROMA, 18 aprile (Reuters) – E’ stato raggiunto oggi al
ministero delle Infrastrutture un accordo con le Regioni Sicilia
e Calabria per la ripartizione di quasi 3 miliardi di risorse
finanziarie da destinare allo sviluppo di infrastrutture. Lo
hanno annunciato in una conferenza stampa il ministro Antonio Di
Pietro e i governatori delle Regioni Sicilia, Salvatore Cuffaro,
e Calabria, Agazio Loiero.
“Ho chiesto ai due governatori di darci indicazioni sulle
opere che ritengono prioritario
realizzare con i fondi a
disposizione. Fedeli al principio del federalismo responsabile,
vogliamo infatti concertare con loro quali infrastrutture
realizzare, sia con i fondi per la viabilità secondaria, sia con
quelli ex Ponte”, ha spiegato Di
Pietro, riferendosi sia ai
fondi già previsti nella Finanziaria sia a quelli che derivano
dal fondo Fintecna che erano destinati alla realizzazione del
Ponte sullo Stretto di Messina che il governo ha deciso di non
portare avanti.
In particolare
da risorse stanziate dal comma 1152 della
Finanziaria per la viabilità secondaria, alla Sicilia andranno
1.050 milioni di euro e alla Calabria 450 milioni. Dai fondi ex
Ponte, ma che Cuffaro ancora favorevole al progetto definisce
“ancora pro-Ponte”,
la Sicilia avrà oltre 950 milioni e la
Calabria, contraria al progetto, 415 milioni.
Il 9 maggio, ha detto Di Pietro, ci sarà la definizione
completa delle opere che si vuole realizzare con queste risorse.
Questi fondi, ha sottolineato il
ministro, “mirano a cercare
di riequilibrare lo squilibrio infrastrutturale tra Nord e Sud
d’Italia” e si aggiungono ai fondi già stanziati dal governo per
queste due regioni, per la Salerno Reggio Calabria, con il
quadro strategico nazionale e con
gli accordi con Anas e Reti
ferroviarie.
***
Morale: solo Totò Kiss Kiss è ancora convinto che il Ponte si farà.