Essere vegetariani a Palermo
Quando ero bambina mia nonna mi chiamava Betta ‘a cuntrariusa, ovvero colei che ama contraddire tutto e tutti.
Io mi arrabbiavo perché le mie scelte del tempo, i miei desideri, erano interpretati come una contraddizione.
Oggi come ieri vengo considerata, almeno da Nonnapina, l’anticonformista per antonomasia.
Certo che a Nonnapina deve sembrare proprio strano che oggi, con il benessere, con la disponibilità economica e con le carni vendute già bell’e pronte, io, la sua nipotina, abbracci la scelta vegetariana.
Non vi dico le tragedie esplose in casa!
Anzi ve le dico: visto che non avrei mangiato più la carne sarei morta di deperimento organico, nel giro di poche settimane; sarei stata senza forze, sarei dimagrita precipitosamente, sarei diventata anemica, insomma una vera catastrofe!
Nonnapina mi chiedeva: perchè?
E io: nonna sai, non mi va di mangiare gli animali, non mi va che muoiano perchè io devo nutrirmi, posso farne a meno…
E lei: ma scusa, quando li compri e li cucini, sono già morti!
Dopo oltre sette anni, direi che ho rinunciato a spiegare le leggi della domanda e dell’offerta del mercato.
Lei, dal canto suo, non si è MAI arresa: ci prova con il pollo (che, attenzione, mica si tratta di carne!), poi con i salumi, infine con il pesce…ma come mancu ‘i pisci? ‘u pisci mancu parra!
La carne come nutrimento, per le persone che come Nonnapina hanno vissuto la guerra, la povertà e la fame, è oggi qualcosa di prezioso, un lusso che oggi possiamo permetterci e, ormai, una ovvia necessità.
Non vorrei stare qui a fare dei pistolotti su quanto possa essere giusto e bello nutrirsi più di vegetali che di animali, ma una cosa mi scappa: non credo affatto di cambiare il mondo e cazzate varie…è anche vero che le rivoluzioni si fanno a volte piano piano…ma lo dicono anche i nutrizionisti che se si RIDUCESSE (non eliminare del tutto) il consumo di animali, forse ci sarebbe un equilibrio diverso in natura, e molti conigli/vitelli/trote/maiali non nascerebbero in allevamenti al solo scopo di finire dentro un banco dei surgelati del supermarket sotto casa…
Fine del pistolotto.
Adesso parliamo di cose belle.
L’atto del mangiare, per esempio.
Personalmente dedico a questa attività buona parte del mio tempo.
Del resto Nonnapina non ha mica tutti i torti: essere vegetariani a Palermo è impresa assai ardua: degna di Betta ‘a cuntrariusa!
Mentre nel resto d’Europa esistono dei ristoranti vegetariani (e addirittura vegani!) e al supermarket i prodotti che non contengono animali vengono contrassegnati, a Palermo tutto questo non esiste.
Ecco, da questo punto di vista, sogno un futuro diverso.
La vita del vegetariano palermitano, questo strano e credo raro animale urbano, non è comunque impossibile.
Se considerate che il paneppanelle e il cannolo (per citare due esempi a caso di cibi salati e dolci) non richiedono alcun animalicidio, allora capirete che una speranza c’è. Più una possibilità che una speranza.
Ma l’onnivoro palermitano, principale animale urbano a Palermo, ha in sé, l’orgoglio della meusa! E anche se la parmigiana di melanzane è assolutamente vegetariana bisogna non farglielo presente altrimenti non la mangerà più!
Solo le femminuccie secche e a dieta non mangiano la carne. Solo i veri uomini, i palermitani in pietra mangiano la meusa! È anche una questione di virilità!
Ad ogni modo a Palermo una realtà vegetariana è possibile anche quando si va a cena fuori.
Nel caso del fast-food (togliendo i catenoni multinazionali, sconsigliati da tutti, non solo per motivi etici) esiste l’ipotesi del paneppanelle, anche nella variante paneppanelleccazzilli. Oppure, per i notturni, la fantastica e mitica e piccantissima pizzetta di Benny, chi non la conosce?! E poi vai con lo sfincione di Ninu ‘u ballerinu.
Nell’ipotesi della pizza chiaramente le possibilità sono infinite, a partire da quelle minimali: la pizza margherita è perfetta.
Quando si tratta di cenetta al ristorante spesso è più difficile, ma in alcuni posti a Palermo (tanto per ripetermi) come I Cascinari, in zona Papireto, si gode di delizie tipiche locali (attenzione) anche per vegetariani.
Per lo schiticchio, tradotto dall’inglese snack, le possibilità sono veramente tante: il chiosco della frutta alla Cala, le gelaterie (alcune ottime) sparse sul territorio palermitano, I Cuochini con la rosticceria mignon in via Ruggiero Settimo, e i cacocciuli/cardi/vrocculi in pastietta di Franco ‘u Vastiddaro in corso Vittorio Emanuele.
E potrei continuare ancora a lungo…
Ma mi fermo. Perché è ora di pranzo e il mio stomaco da animale vegetariano palermitano brontola…
Chiara, non demordere, sono anche io vegetarina e da ben 16 anni e non ho avuto alcuna difficolta` a mangiare cose buone a Palermo, ti consiglio di provare Peccati di Gola fa angolo tra via sciuti e via Principe di Paternostro, ottima scelta tra sfoglie salate, arancine vegetariane, ivoltini di melanzane e altro, anche al Bar Alba fanno dell’ottimo cous-cous e el mitiche arancine con spinaci e mozzarella
Anzi qui in Sicilia siamo fortunati perché molti piatti tipici sono veg(etari)ani ed essere vegetariani a Palermo non è per nulla difficile.
Sarebbe stupido parlare di rivoluzioni, ma è fondamentale che ognuno porti avanti questo stile di vita con la consapevolezza di aver cambiato, seppur in misura piccolissima, questo pianeta.
La liberazione umana passa inevitabilmente dalla liberazione animale.
fiori di zucca in pastella, carciofi, cardi, bastoncini di ricotta, crostitini con mozzarella tutto panato e dorato in padella, croccè di latte, croccè di patate, carciofi interi spuntati e fritti il giusto da rendere croccantil e fogli e morbido il resto [NEW ENTRY, buonissimi], melenzane grigliate con foglioline di menta, etcetct MIA NONNA è UNA INSUPERABILE CUOCA. sluuurrppppp
e fogli =le foglie 🙂
oh mio dio “croccè”?? ma come sono messo oggi?? CROCCHè!!
Mi astengo dal commentare la tua scelta vegetariana (potrei sembrarti un’accanita fan della tua Nonnapina pur avendo vissuto la guerra!, ma sono contenta di aver dato finalmente un volto alle tue parole, visto che sei un’assidua frequentatrice di Rosalio!
Il mirto e la rosa!
Non sono un vorace consumatore di carne, anzi preferisco nella mia dieta latticini e uova, mentre meno spesso mangio carni, ma credo che l’uomo sia onnivoro per natura, non per scelta. Condivido l’idea di fondo, quella di ridurre il consumo di carni, ma non le scelte totalizzanti che lasciano spazio a parecchie contraddizioni.
Alcune volte mi sono confrontato con persone che hanno fatto scelte anche più radicali della tua evidenziandone le infinite contraddizioni …. le scarpe, le borsette, le cinture in pelle, … oppure gli inquinanti (saponi, detersivi…) che tutti usiamo e di cui molte volte abusiamo, che sono responsabili con l’inquinamento di stragi infinite di piccoli e grandi esseri viventi. E’ indubbio che se parliamo di vita animale, anche la disinfestazione o derattizzazione è un crimine immenso. Senza invitare nessuno ad essere coerente e a vivere in ambienti con scarafaggi e topolini o topoloni o a lavare i piatti con limoni e olio di gomito, spegnendo per sempre la lavastoviglie, penso che sarebbe più giusto imparare a conoscere i propri onnivori limiti, senza trascendere in crociate.
A proposito, la buccia dei cannoli viene fritta in strutto di maiale e non mi risulta che esistano porcellini che volontariamente donano il loro grasso per il consumo umano. Simpaticamente Luca 😉
la cannella e il latte di mandorla!
i pistacchi e i datteri!
le banane essiccate ed il passito di pantelleria!
spaghetti con il pomodoro crudo!
peperoni ripieni con mollica, formaggio, uvetta e pinoli!
Quoto il pensiero di Luca: la scelta di un vegetariano è piena di aporie e, spesso, è soltanto un modo di “apparire”
grazie maria luisa per l’accoglienza 😀 un giorno se vorrai ti presenterò nonnapina: è una grande!
grazie fabri per i suggerimenti gustosi.
luca d. e mariavioletta, da un po’ di anni mi confronto con non-vegetariani.
so bene che l’uomo può essere onnivoro.
so anche che ognuno fa le proprie scelte alimentari, estreme o meno. non mi metto in mano alle statistiche o ai libri estremi (tipo “ecocidio” di jeremy rifkin) altrimenti veramente smetto di vivere.
quello in cui cerco di vivere è un equilibrio in cui io cerco di godere al massimo delle cose della vita, cercando di avere un impatto negativo minimo sull’ambiente (naturale e sociale). tutto qua.
non sono una fanatica.
volevo solo parlare di una delle tante realtà di palermo.
non vado in giro a fare proselitismo. ognuno fa quello che vuole.
e comunque, così tanto per la cronaca, il mio non è solo un modo di apparire…cerco di inquinare il meno possibile (l’aria, l’acqua, la terra, ecc), non ho mai acquistato 1 lavastoviglie e per le cene a casa mia evito le stoviglie di plastica, non compro borse e cinture di pelle, eccetera…ma magari ne parliamo in un altro contesto.
ciao a tutti.
Chiara….
io nn sono vegetariano… ti manciassi!!!!!!!!
cannibale? 😐
Finalmente un post di Chiara 😀 Brava, simpatica, serena, equilibrata… GRANDE!
Io dico che è meglio fare qualcosa, anche poco, che non fare niente (mi riferisco al discorso borsette, detersivi ecc.)
Non dimentichiamoci poi lo spreco d’acqua necessario a produrre carne, il consumo di carne ha un impatto ambientale disastroso…
Comunque, il discorso è molto vasto… Credo che sia di buon senso almeno informarsi, liberarsi dai preconcetti e quantomeno per puro egoismo, ridurre il consumo di cibi di origine animale, che a lungo termine e in grandi quantità hanno un impatto sulla salute non troppo positivo (Veronesi, l’oncologo, è vegetariano…). Intanto do un link, se qualcuno avesse curiosità sull’argomento: http://www.vegetariani.it
UN SALUTO A TUTTI, VEGETARIANI E NON!
Caro Luca D., io invece mi metto in mano un volume come “Ecocidio” di Jeremy Rifkin (Chiara, non è per niente un libro estremo, è un saggio, racchiude dati e storia, molto più estremo dovrebbe essere considerato – non da me – “Liberazione Animale” di Peter Singer) in cui si dice proprio che l’uomo non è nato onnivoro, ma frugivoro (la dieta vedica indiana, la dieta alimentare della più antica civiltà del pianeta, è vegana). Soltanto le scelte che era dopo era hanno fatto gli uomini hanno portato all’attuale situazione di sfruttamento degli esseri viventi (e, conseguentemente, anche del territorio e degli esseri umani).
Hai ragione a evidenziare tutte quelle contraddizioni (io sono costretto a ordinare le scarpe, anche da ginnastica, da Germania e Regno Unito), però sappi e fidati, per mia personale esperienza, che tutto è frutto di una graduale presa di coscienza che non è sicuramente immediata, ma neanche impossibile. Basta solo un po’ di informazione in più. L’informazione che basterebbe a sapere che in scorze di cannoli e brioche c’è strutto, o che grandi e potenti multinazionali agroalimentari e chimico/farmaceutiche sfruttano sia uomo/animali che territorio, inquinando le nostre acque e i nostri cieli, rendendo schiavi uomini e animali.
La liberazione umana passa inevitabilmente dalla liberazione animale.
Dimenticai, x Cristiana: Veronesi è un personaggio aberrante. Vegetariano per motivi esclusivamente nutrizionali, supporta la vivisezione a scopi “scientifici”.
grazie ivanperg per il sostegno. se non ho approfondito certi argomenti in questo contesto è solo perché non mi va di avviare tante polemiche, e poi non mi pare il luogo adatto.
ci sono comunque valide alternative allo strutto, ed alcuni produttori locali (ben pochi) grazie all’integrazione sociale di molti musulmani a palermo, per rispetto loro non lo utilizzano.
quindi c’è chi fa le brioches senza strutto e anche la “scoccia” di cannolo. basta saperlo.
ognuno poi, agisce come meglio crede, mangia come meglio crede e acquista come meglio crede.
grazie cristiana per il supporto 😀
a presto.
viva la carne!!!, viva la sasizza!!!
VIVA ‘A CUTULIETTA!!!
Premetto che l’articolo di Chiara mi è piaciuto, penso che sia un originale punto di vista sulla città da parte di chi applica delle scelte alimentari personali.
Per quanto mi riguarda credo sia giusto puntualizzare.
Credo nella assoluta libertà individuale e se qualcuno vuole mangiare un alimento invece che un’altro a me non disturba.
Credo fermamente nel consumo critico e nell’applicazione della responsabilità sociale nei consumi, nel risparmio e nell’agire quotidiano.
Credo che solo il perseguimento delle sviluppo sostenibile può dare un futuro al nostro pianeta.
Credo che la nostra società consumi troppe risorse (alimentari, energetiche …) e svilisca il territorio dove vive con mille comportamenti sbagliati.
Diffido degli integralisti (e spero che nessuno me ne voglia, è il mio libero punto di vista), in quanto penso che siano i peggiori nemici delle battaglie che sostengono.
Un vegano o un vegetariano integralista pubblicizza uno stile di vita incomprensibile per la maggior parte della popolazione (che certo non frequenta blog o legge libri sullo sviluppo sostenibile o sulla finanza etica….), oscurando con la sua diversità di comportamenti, molte volte esasperati e ostentati, i fondamenti di battaglie importanti e condivisibili.
Un esempio per tutti, gli integralisti black bloc che si oppongono alla globalizzazione in maniera violenta attaccando i negozi delle multinazionali, questi signori oscurano il vero e autentico messaggio no global, facendo si che nell’immaginario collettivo della popolazione italiana personaggi come Josè Bovè o Naomi Klein vengano accomunati a degli scatenati devastatori e il forum annuale di Porto Alegre venga visto come il raduno di violenti pirati.
Le battaglie vanno fatte con la ricerca del consenso e con la condivisione degli ideali; la moderazione nel linguaggio e nei comportamenti (anche alimentari) è un ottimo viatico per farsi ascoltare da tutti.:-)
ahahahah!ti ho sempre rispettata lo sai giò,un bacio bell’articolo,non si vede da tutte le cose che hai elencato ceh cusciulii!ahahahah!brava brava ci vediamo mercoledì e poi venerdì!!
baci fadèn!
E per me infatti una dieta moderata è una dieta veg(etari)ana.
Sono d’accordo con molti dei tuoi “credo” e anche sul fatto che sia necessaria la libertà individuale di scegliere. Però se questa libertà sfocia nell’uccisione di un essere vivente/senziente/cosciente non sono d’accordo.
Cosa intendi poi per “veg(etati)ano integralista”? Sarebbe uno che ha fatto questa scelta e ne parla o la pubblicizza? E nel caso, che male ci sarebbe? Se dici che un black block incendiando un’auto parcheggiata o un cassone dell’immondizia riesce a oscurare i fondamenti di battaglie condivisibili, io sono pienamente d’accordo. Ma riguardo il vegetarismo non c’è altro modo per combattere che esserlo. E’ la base.
Quella che tu chiami ricerca del consenso può saltare fuori solo dall’informazione che ho citato prima, ma continuo a non capire cosa intendi tu per “moderazione nei comportamenti alimentari”. Il vegetarismo è una scelta radicale, ovvio, ma è l’unica possibile se si sceglie di rispettare la vita di un altro essere vivente.
chiara!!!!!quasi dimenticavo che oggi era il tuo grande giorno su Rosalio…per fortuna sono ancora in tempo per rimediare!
io non sono vegetariana purtroppo..per un po’ ho provato,ma quando ero + piccola in casa non me lo hanno permesso perchè dovevo crescere..ora mi ritrovo con il ferro basso..non posso proprio farne a meno! uffa!..rimango cmq “vegetariana di conigli”(ma penso che tu lo sappia già!) e cerco sempre di non abbuffarmi di carne 🙂
insomma, complimenti per il post..scrivi veramente bene 😀 e complimenti per la fantastica Nonnapina,ormai il mio mito!!! 😀
a prestissimo 😉
grazie a tutti per i commenti.
credo che la strada sia ancora lunga in una realtà come quella palermitana, per un consumo critico espanso. tutto qua.
ognuno agisce come meglio crede.
certo è che alcune persone non riflettono minimamente sui consumi. quindi magari fare presenti alcuni fattori può essere utile.
generalizzare è sbagliato a mio avviso, come lo è anche fare di tutta l’erba un fascio. ci sono infinite sfumature nei comportamenti e nelle scelte di vita. l’importante è fare il tutto con coscienza. allora ha un senso.
lauretta, sai che anche io avevo problemi di ferro e li gestisco con i legumi? quando mangiavo la carne avevo lo stesso problemi. controllo ogni anno i valori e va tutto bene.
ciao a tutti e grazie ancora
io sono carnivoro, non onnivoro 😛
la scelta veg(etari)ana è la più ovvia per tutti coloro che credono che anche gli animali abbiano una coscienza. Io non ci credo.
scusate sono caduto anche io nella trappola, il post parla di vegetariani a palermo e non veg* o meno.
Sì a Palermo essere veg* si può! (Al laboratotio Z facevano cene veg tempo fa)
Ciao Chiaretta! Benvenuta;-) e brava!hai scritto un pezzo interessante. Ho avuto un periodo di vegetarianesimo, ma siccome ero davvero poco convinta ho fatto la coerente e tornai alla fettina, anche se a volte mi sento un po’ in colpa… Un bacio e a presto!
hai dimenticato il palestinese! il mitico Fateh cucina i felafel,il tabulè,il couscous di verdure,e altre mille delizie…e la rosticceria indiana vicino piazza Lolli.
per il resto complimenti. sono vegetariana da quasi tre anni e penso che non smetterò mai di esserlo. a volte incontri qualcuno che non capisce,ma fino ad ora ho avuto esperienze positive. e anche alle famose arrostute tipiche si fa spazio alle mie verdure da grigliare,e tutti apprezzano le lasagne al pesto.
sarai anche “cuntriarusa” e magari non cambierai il mondo,ma almeno non contribuisci a peggiorarlo.
un bacio
manuela
miii, addirittura mariacubito ci provò! grazie per il commento 😀 quello che penso è che basta non esagerare.
grazie manuela. michele… hai mai avuto un cane, un gatto, un cardellino, un pesce rosso? pensi che non abbiano una coscienza? comunque la coscienza degli animali c’entra poco…
ANIMAL LIBERATION FRONT
http://www.animalliberationfront.com/
SOSTENETE I NOSTRI PRIGIONIERI
http://vpsg.org/prisonerlist.html
http://www.alfsg.org.uk/
Inciso per IvanPerg:
Abbiamo ideali molto simili, ma partiamo da due punti di vista diversi.
Le tue scelte alimentari sono tue, il tuo approccio radicale è il tuo modo di aggredire quello che senti come un problema … e tutto questo mi sta benissimo, ma se tu comunichi con un “non credente” ovvero una persona che non ha la tua sensibilità verso uno sviluppo ecosostenibile e gli parli solo del fatto che bisognerebbe mangiare meno carne, consumare meno prodotti petroliferi etc etc, etc, quello ti ascolta e forse, dico forse, si convince della bontà del tuo credo.
Se esordisci con discorsi vegetariani integralisti e poi cerchi di convincere una persona che è l’unico modo di aggredire il problema della ecosostenibilità è quello di stravolgere il suo regime alimentare tramandato da millenni di generazione in generazione, il discorso regge poco e male.
Di fatto la nostra diatriba è fondata su un metodo di sensibilizzazione e di cambiamenti, più che sulle scelte personali. Sulla mia scelta di diventare vegetariano, non se ne discute neanche, non voglio emulare nessuno ne credo che mangiando una triglia anzichè un piatto di fagioli possa cambiare il mondo.
Credo nelle soluzioni intelligenti, per esempio perchè usare il grano avvelenato in una fattoria per sterminare i topi, grano che uccide i topi, ma anche i piccioni, i passerotti, le formiche e altri migliaia di esseri viventi, invece di comprare un mitico gattone da far scorazzare per l’aia. Poi per diventare un vegetariano io ho un difetto di fondo, mi piace mangiare pesce, crostacei e più saltuariamente carni bianche e più raramente quelle rosse, ma la cucina non deve avere limiti. 🙂
Ciao Chiara!Io sono stata vegetariana per circa 10 anni, quando ero a Palermo lo ero del tutto ed è vero… non era facile (tanto che la rosticceria vicino casa mi faceva trovare qualche specialità fatta apposta x me senza il prosciutto). Quando ho vissuto in Inghilterra ed in Francia era decisamente più semplice variare il menù dato che anche i supermercati proponvano una vastissima scelta per i vegetariani… adesso devo ammettere che un po’ di pollo e pesce (come li chiamo io “mimetizzati”, ovvero mascherati da salse e creme)ho ripreso a mangiarli, non sempre e non tutto, ma ad una cenetta in riva al mare spesso è difficile rinunciare! Cmq a Catania è abbastanza facile trovare ristoranti vegetariani, macrobiotici e molto altro, dato che l’opzione vegetariana dei piatti tipici, quando possibile la propongono molti ristoranti. A presto!!
P.S. anche mia nonna ha fatto un bel po’ di sano ostruzionismo e devo dire che la cosa mi divertiva non poco, mi ha fatta sorridere leggere di Nonnapina che mi ha ricordato la mia nonnina che di tanto in tanto ci provava a rifilarmi le sue specialità e di fronte al mio netto rifiuto si limitava ad un “…cretina”!
Saaangu miu!!! manciatilla a cainni! asinno’ arriesti nica comu a mamma!!!
Bravo Giuseppe viva la sasizza soprattutto alla pizzaiola!!!!! e cmq volevo puntualizzare che nella sasizza alla pizzaiola (riferiscono fonti discovery channel) c’e’ semplicemente un po’ di pomodoro e formaggio quindi e’ vegetariana!!!! ta po’ manciari allura!!!!
anche io faccio parte del fansclub e posso testimoniare che veramente la nonnapina ha messo in atto diverse strategie, tipo la pasta al forno ma senza carne(solo col tritato!!), o salame che non è carne ma solo maiale!!Tu hai fatto la tua scelta cara betta, anche se non ammetti che andavi pazza x la carne di crasto, e nelle pausa pranzo dal lavoro andavi al gs certe volte solo per comprarti il salame ungherese!!Ma nella vita si cambia idea, ed è giusto così, anche se preferirei tu la ricambiassi.e cmq…viva ‘a nonnapinaaa!!!!e pure nonnonico(anmoren mioooo…)
anche io sono del Nonnapina fansclub e non solo per il vegetarianismo, ma anche per tutte le altre storielle 😀
Ho avuto dei cani, e tantissimi canarini e pallagalli. Soprattutto gli uccelli vengono considerati “intelligenti” ma questo per me non significa coscienzioso. Credo che anche mio cugino di un anno non abbia coscienza se è per questo.
Luca D. ho capito perfettamente cosa vuoi dire. La differenza tra me e te si riassume nelle tue parole: “non voglio emulare nessuno ne credo che mangiando una triglia anzichè un piatto di fagioli possa cambiare il mondo”.
Non si tratta di emulare nessuno, ma di fare una scelta consapevole e sì, io penso che scegliere i fagioli anziché una triglia possa essere un punto di partenza per cambiare il mondo.
Stravolgere il proprio regime alimentare non è l’unico modo di aggredire il problema della ecosostenibilità, ma IL punto di partenza.
Pensa a una piantagione di soia. 80 tonnellate di soia servono a produrre 60 tonnellate di carne…ma perché non mangiare direttamente la soia evitando inquinamento delle falde acquifere, inquinamento atmosferico, inquinamento del nostro organismo (a causa di ormoni e mangimi usati negli allevamenti intensivi) e risparmiando miliardi su miliardi?
La base dell’antispecismo sta proprio nel considerare sullo stesso piano uomo e animali (uomo=animale, di certo non vegetale o minerale…). Guarda caso diverse persone non mangiano più conigli se ne hanno avuto uno a casa come animale domestico perché “gli fa impressione”…e se avesse avuto una mucca?
In oriente mangiano quotidianamente cani, qui si mangiano lumache, in alcune zone del nord-est gatti, e in altre zone del nord rane. E’ tutto un discorso di tradizione etnogastronomica tramandata di generazione in generazione.
Ti manciassi… si biedda
attenzione…parli di pizzette e rosticcerie…ma i tanto buoni e prelibati pezzi contengono strutto… non dimentichiamolo… mi definisco vegetariano, ma continuo purtroppo a mangiare certe cose che contengono strutto(perfino il cono gelato e il pan carrè lo contengono)
vit, il pancarrè non contiente strutto… basta leggere i componenti… 😀 ciao nonnapina!
Ciao… io ti supero… sono vegano…! :-P… però sinceramente è vero che mangiare fuori per un vegetariano (ma ancor di più per un vegano) a Palermo è un pò difficile però insomma si fa di necessità virtù!;) Un paio di informazion qua e là, i pezzi di rosticceria contengono strutto, i cannoli sono invece fritti nello strutto in genere, la mozzarella e quasi tutti i formaggi contengono caglio animale… insomma vegetariani fate un pò voi!:-)
Per i vegetariani di questa discussione:
http://www.veganhome.it/vegan/lettera_aperta.php
“Se esordisci con discorsi vegetariani integralisti e poi cerchi di convincere una persona che è l’unico modo di aggredire il problema della ecosostenibilità è quello di stravolgere il suo regime alimentare tramandato da millenni di generazione in generazione, il discorso regge poco e male.”
Non è certamente l’unico modo, lo sappiamo tutti, ma ciò non vuol dire che non sia fondamentale. Gli attuali livelli di consumo di alimenti di origine animale (e mettiamoci anche uova e sopratutto il latte) sono uno dei maggiori responsabile dell’inquinamento a livello globale. Lo ha ammesso pure la Fao…
eccomi qui a leggerti ed esser sempre orgogliosa di te e della tua caparbietà nel portare avanti una scelta che tu , per te , ritieni giusta.
Non ho mai nè commentato, nè criticato la scelta che hai fatto, ma solo sostenuta, proprio perchè io mi fido di te. Conosco chi sei e so perfettamente che non è stata una scelta solo per apparire,ma che dietro c’è tutta una filosofia cui credi. Portala sempre avanti.
Del resto chi ti parla è un’accanita mangiatrice di carne, anche cruda, da buon “figlia di macellaio”…chi meglio di me avrebbe potuto “provarci” a dirti quant’è buona la carne? 😉
E ricordo anche quanto temevi che in casa mia qualcuno avrebbe avuto qualcosa da dirti, ma come hai visto, abbiamo più che rispettato la tua scelta, per fortuna mangi la pasta eh eh eh !!
Ti abbraccio forte .
Ciao chiaruzza bel pezzo davvero. Mi hai fatto aprire il pititto.
Personalmente sono un carnariano convinto però non disdegno neanche ‘a nzalata e ‘a faggiolina.
Purtroppo sono curioso di indole e se mi offrono qualche cosa attipo tailandese o pechinese io la devo mangiare perché devo provare, devo conoscere, devo sapere cosa mi perdo.
Poi c’è sempre a lattuchina o il finocchio che ti pulisce la bocca.
Ciao chiarù
selene, che sorpresa, grazie… da sempre i poli opposti si attraggono, no? 😀
totò non dire “purtroppo” in riferimento al fatto che sei curioso. la curiosità è un fattore importantissimo in ogni cosa.
baciamo le mani, a presto e… grazie a tutti.
Epicuro sosteneva che “non bisogna far violenza sulla natura ma persuaderla”, insomma basta farsi una bella chiaccherata col pane cà meusa, ci si accorda, lo si convince e poi magari ci si può chiantare pure un muzzicuni.
Un ottimo esordio Chiara
Plutarco, nato circa 300 anni dopo Epicuro, scriveva:
“Tu vuoi sapere secondo quale criterio Pitagora si astenesse dal mangiare carne, mentre io mi domando con stupore in quale circostanza e con quale disposizione spirituale l’uomo toccò per la prima volta con la bocca il sangue e sfiorò con le labbra la carne di un animale morto”.
IvanPerg io sono più propenso ai compromessi contemporanei …
“Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, né ferito, morto.” (Woody Allen)
grazie bulgakov 🙂 io preferisco convincere una patata, una zucchina, una pagnotta…
e invece contiene strutto…li ho letti i componenti…
bè dico, c’è il tanto buono pane bianco o pan bauletto…le alternative, come per ogni cosa, ci sono!
grazie IvanPerg… e tanto per la cronaca… io il pane me lo faccio in casa! 😛
ciao a tutti sono un veg a palermo,
I figli di Gaia
Coordinamento eco-animalista
Se vuoi essere aggiornato sulle iniziative
eco-animaliste che si terranno a Palermo e dintorni, manda la tua e-mail a :
ifiglidigaia@gmail.com
verrai subito inserito in una mailing-list
VISITA IL NOSTRO FORUM
ifiglidigaia.forumfree.net
Oggi, l’essere vegetariani non è più solo una scelta animalista, ma ecologica e sociale.
E’ ormai dimostrato che, un terzo delle cause dell’effetto serra è causato dai vari allevamenti intensivi, distribuiti su tutto il globo.
Oggi in sud America la popolazione contadina, pagata miseramente dalle grandi multinazionali della carne, taglia e distrugge ettari e ettari di foresta primaria per far posto a coltivazioni di cereali, destinati alle vacche che ogni giorno i popoli occidentali richiedono sotto forma di panini farciti.
Ricordo e preciso, che chi ama gli animali non odia l’uomo, anzi, l’angoscia che un amante della natura prova è quella di vedere commettere un’atrocità da una persona a lui cara: l’uomo.
Nel mondo molti non possono adottare una dieta vegetariana, sia per motivi economici, sia per motivi di salute; ma la nostra indignazione va a coloro e solo a coloro, che pur potendo, continuano a finanziare il consumo e il relativo commercio di morte.
i figli di gaia
video: per non dimenticare
http://www.technorati.com/search/http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2F%3Fv%3DaUf8FcSD7Aw
Salve,io sono vegetariano da poco però un dilemma mi assilla:io ho 2 gatti,e ovviamente mangiano mangime a base di carne.Teoricamente secondo voi non si dovrebbero tenere animali in casa per evitare di nutrirli con animali morti?Inoltre,se da grande avessi un figlio,sarebbe una cosa giusta non fargli mangiare carne?Se non riesco a rispondere a questi interrogativi,non mi resta che tornare a “uccidere”
Ciao Chiara, mi chiamo Alessia,abito a catania e sono con te in tutto quello che dici! Io sono vegetariana da sempre praticamente,ovvero da 29 anni! Mi sembri una tipa in gamba!
Alessia
Ciao Chiara, mi presento: mi chiamo Alessia, abito a catania, sono con te in tutto quello che dici, anche io sono vegetariana! Da sempre! Ovvero da 29 anni!Mi sembri una tipa in gamba! Sarebbe bello che tutti i vegetariani della sicilia si incontrassero…
Speriamo questa e-mail arrivi!
Alessia.
Ops.. ho scritto due volte.. pensavo la prima e-mail non fosse arrivata…
Alessia
Interrogativo risolto.
salve a tutti,
ho 21 anni è sono vegetariani da 6 anni..
l’idea di essere vegetariana, evitando di essere la tomba di poveri animali morti con sofferenza e atrocità, l ho avuta fin da piccola ma non riuscivo a metterla mai in pratica, per la giovane età che avevo e per poca determinazione.. addesso a distanza di anni, posso dire di essere felice di aver abbracciato questa scelta, ne vado fiera, mi sento pulita dentro..
sto bene con la mia coscienza, perchè so che con la mia alimentazione, non faccio del male a nessuno, è posso permettermi al contrario della maggior parte degli esseri umani di guardare negli occhi gli animali senza sentirmi in colpa nei loro confronti..
abito in un paese della provincia di messina a patti, è credo di essere l’unica vegetariana del mio paese, vorrei fare qualcosa, per rendere nota la scelta vegetariana.. cosa potrei fare????????? aiutatemi…
Vegetariano a Trapani, non credo sia più facile. La mia attività richiede che prepari la colazione ai miei clienti. Dopo qualche settimana di indagini (mi è toccato torchiare i panificatori, tra bugie, contraddizioni e silenzi colpevoli), ho appurato che la quasi totalità dei “pezzi” venduti nei panifici – pizzette, sfincioni, cornetti e sfoglie, per fare qualche esempio – contiene, nell’impasto, una quantità non trascurabile di strutto, il grasso del maiale. Anche le brioches che vengono farcite col gelato (ormai compro solo “coppette”). E ti devo dare un dispiacere, Chiaretta cara: anche la “scorcia” dei cannoli è fritta nello strutto. Lasciamola mangiare a Cuffaro.
Si volevo fare notare anche io a Chiara che tutta la rosticceria contiene strutto,anche le arancine spinaci e mozzarella e le pizzette di benny…;vi consiglio Naturasì in zona via libertà(non so come si chiama la via,è una traversa di via libertà poco prima di piazza Alberico Gentili,quella con la fontana) o i negozi biologici in generale per quanto riguarda l’alimentazione a casa,per quanto riguarda fuori,io finora non ho avuto particolari problemi,basta prendere panini o pizze,pane e panelle,e comunque in tutti i ristoranti un alternativa vegetale si trova sempre…
Vorrei rispondere anche a Valentina,conosco la tua zona,ci sono stato un paio di volte,anche di recente,e so bene che lì il consumo di carne è connaturato tanto quanto la devozione alla Madonna del “Tinnaro” 🙂 Potresti organizzare una festa con menu vegetariano,in modo da far conoscere la tua alternativa oppure,se hai la possibilità adottare qualche animale “da macello” tipo un maialino o un agnello,in modo da far capire che sono animali sensibili come tutti gli altri…più di questo non so cosa potresti fare,mi dispiace 🙂 ciao ciao
il massacro degli animali, gli esperimenti su essi, le sevizie, la caccia e la vivisezione sono un autentico schifo, un insulto anche alle minime regole civili e morali. auguro agli artefici di questi orrori di patire le stesse sofferenze
Ciao a tutti, sono nuova del blog e vegetariana da 13 anni… non sapete che gioia leggere tutti i vostri commenti! E’ la seconda volta che mi collego al blog (in questa sezione) stavolta per trovare qualche consiglio su qualche bar che magari non conosco per fare colazione domattina! Terrò a mente, per i giorni di sconforto, in cui mi sembra che nessuno mi capisce, questo blog…tanto per non sentirmi sola in questa battaglia PERSONALE che molti considerano una causa persa…
Ciao a tutti e complimenti a Daniele per la scelta vegan, sicuramente più coraggiosa e coerente della nostra.
Piacere di conoscerti, anche se vedo che quest’intervento è vecchio quanto il cucco!! Ho il piacere di dirti che c’è un animale ancora più raro del vegetariano palermitano: il vegetariano trapanese!!
Fortuna che esiste la Valsoia e quell’altra marca comediavolosichiama che fa gli hamburger!
Comunque buon appetito, buona estate e buona vita! 😀
Io sono vegetariana a Palermo (anche a Cefalù, per essere precisi) e alla fine credo che noi ce la passiamo meglio di tanti altri sparsi nel mondo. Quando ero in Costa Rica, per esempio, c’era moltissima frutta e verdura, ma le ricette erano piuttosto banali. Qui in Sicilia, invece, i sapori spaziano dalla caponata alla parmigiana, dalla peperonata alla “pasta con le sarde a mare” (romanticissima l’idea della pasta che lascia a mare le sarde ed è buona lo stesso…), dolci e dolcetti non necessariamente fritti nello strutto (tipo cassate e cassatine, gelati, granite e granulose)…insomma, secondo me a parte la disperazione delle nonne (la mia si chiama Nonnabitta) e le tragedie familiari (in Sicilia se non mangiamo fino a scoppiare si teme per il deperimento…), credo che alla fine siamo più fortunati di altri. Almeno, lo è il nostro palato…credo proprio che se la passi alla grande anche se sceglie come noi il cruelty free
bye bye
X Fabio e gli altri
Vegetariani Trapanesi, fuori dall’anonimato!
Sono un vegetariano trapanese maturo, conosco ancora poche persone in zona che hanno fatto questa scelta, ma è utile sapere che non siamo soli.
Incontriamoci, nelle nostre case o in un locale veggie friendly (ce ne sono, ce ne sono), per conoscerci, per discutere gli aspetti pratici e filosofici della nostra scelta. Confrontare le nostre opinioni, scambiare conoscenze e unire le forze per quello che individualmente non è possibile (penso al tofu fresco, tanto per dirne una, che a Trapani non c’è e che va ordinato, in quantità determinate, da Palermo).
La mia email: icarpitella[at]katamail.com
Ignazio
ciao chiara, io sono una palermitana che sta per tornare in patria (dall’inizio di novembre fino all’estate, credo). sono una cuoca vegan che però, nell’intimità, deve alle volte addentare una mozzarella e mangiarsi delle uova, e mi piacerebbe organizzare qualcosina in città per promuovere una dieta cruelty free e per organizzare gruppi d’acquisto per legumi e cereali.
questa è la mia mail, se ti venisse in mente qualcosa, scrivi pure 🙂
acidqueen79@gmail.com
ciao a tutti anch’io e mia moglie siamo vegetariani da diversi anni, ora mi trovo a marsala beh. mi piacerebbe organizzare una cena vegetariana con vegetariani per conoscerci e confrontarci.
Credo che la scelta vegetariana sia la piu naturale e salutare per l’uomo per il corpo-mente-spirito.
Vincenzo
Sono vegetariana da piu’ di 20 anni e mi piacerebbe,andando in pensione ( tra 2 anni)fare una piccola casa vacanza ” solo pr vegetariani”, con possibilita’ di fare l’orto, accudire gatti e pony, fare passeggiate in campagna….Il massimo sarebbe addirittura una fattoria “veramente didattica”, dove si
spiega che per ottenere lo stesso apporto nutritivo di una bistecca , ad esempio, di maiale,(maiale che e’ li’ da vedere e fa parte della famiglia), si possono cucinare, ad esempio, 100 grammi di soia o fagioli ecc….Qualcuno mi puo’ dare consigli?
Grazie – Clara
P.S. sono un po’ isolata: i miei amici rispettano ( e vorrei vedere) le mie scelte, ma mi considerano un po’ un caso a parte….
Salve ci sono anche io per fortuna non sono solo 🙂 qui a palermo 🙂 solo ke io ho tolto carne e pesce perchè non mi piace mangiare gli animali e poi e salutare non mangiali e in piu non mangio latte e derivati e uova perche fanno male e poca pasta perche la farina 00 non fa bene al nostro corpo un saluto a tutti 🙂
Ciao Chiara, ho letto il tuo articolo. Mi trovi d’accordo sull’idea che essere vegetariani non è poi così difficile se lo si vuole ( io lo sono da poco tempo), ma ci sono prodotti animali in molti più alimenti di quanto possiamo pensare. Ad esempio, il cannolo da te citato andrebbe bandito, visto che la scorza presenta lo strutto, che altro non è che grasso animale. La stessa ricotta può essere lavorata con caglio di origine animale. Quindi se si vuole seguire un vegetarianismo puro bisogna stare molto attenti.
A distanza di qualche anno dal post originale, ricordiamo che esiste ormai da un pò il sito web “La Palermo Vegetariana”, che si pone come punto di riferimento per chi è vegetariano a Palermo.
In puro spirito no-profit, ha un blog con ricette originali (a cui tutti possono contribuire), news, testimonianze e una vera e propria mappa dei luoghi “veg” di Palermo (ristoranti con menu adeguato, negozi con prodotti per vegetariani, e pasticcerie che nella preparazione dei dolci non fanno uso di strutto).
Cliccate sul mio nome per arrivarci 🙂
Attenzione al bar alba per esempio le arancine “vegetariane” sono fritte nello strutto! Attenzione che tutti i “pezzi” sono con lo strutto!Da alcuni pizze “vegetariane” sono fatte con lo strutto,… cornetti, brioschine, biscotti e persino c’è chi fa il pane con lo strutto!Sono veramente disdignata di vivere qui dove un pezzo vegetariano vero è difficilisssimo da trovare! E poi sopportare tutte le domande, i commenti dei venditori per quali lo strutto non risulta essere carne, gambero non risulta essere un animale, il prosciutto non risulta essere carne! Ma che scuola hanno frequentato mi chiedo????? Siamo i difficili e complicati ovvunque andiamo, però important’è essere costanti nelle proprie deccisioni e ovvio che dobbiamo far qualcosa per migliorare le nostre esigenze nella nostra città ! Ahimè! E’ una lotta! Sono costretta a dover cucinare sempre!!! Che anche mi piace e solo che a voltae manca il tempo!!!
a quanto pare sono il primo a scrivere nel 2012..ho scoperto questo blog solo ora,grazie ad una ricerca affidata a google, dove ho digitato parole strane come “vegetariani a palermo”. Ed eccomi quì tra commenti che sono perfettamente in linea con l’opinione dilagante,comune,solita di chi si schiera contro la scelta alimentare vegetariana..e chi invece malgrado la derisione continua,sceglie come me,di portare avanti quella che un tempo era ideologia ma che oggi è una scelta consapevole di alimentazione sana.Si,non è più solo un risvolto etico,filosofico,spirituale.Non è solo la compassione verso gli animali a poter muovere uno stile alimentare ancora poco conosciuto.E’ una questione di salute.si,Nonna Pina e friends..dovete informarvi,potreste staccarvi dalle vecchie leggende popolari ereditate da nonni e bisnonni e dare spazio alle scoperte scientifiche. I luoghi comuni vengono completamente distrutti.1)Le proteine vegetali non sono di serie b ma più assimilabili dall’organismo. 2)Vegetariani e vegani sono longevi, non sono scheletrici e godono di ottima salute.3) Malattie coronarie, cancro(colon,seno,sangue) e diabete possono essere evitate (prevenzione)ricorrendo ad una dieta terapeutica vegetale!Non voglio annoiarvi cari Nonna Pina friends…:) ma date pure uno sguardo a ciò che la scienza afferma oggi.Si,oggi.Perchè Palermo è una bellissima culla di cultura e leggenda ma la salute è un’altra cosa.E’ appena uscito il nuovo libro di Veronesi davvero ben scritto.. e di uno scienziato americano 8un controcorrente anche lui!)che si è occupato per 30 anni di malattia e alimentazione:T.Campbell, The China Study,Macroedizioni.Scoprirete che quella stramberia aliena fatta di vegetali in realtà è una scelta consapevole etica e SALUTARE!Buona notte e “buona” scorpacciata con qualsiasi alimento davvero digeribile voi scegliate!
Oceano, mi hai tolto le parole di bocca!!
Saluti vegani per tutti
Condivido in pieno il pensiero e le motivazioni anche se mi limito solo a ridurre il consumo di prodotti animali. Vorrei solo precisare che (e lo so perchè ho sposato un vegetariano fervente!!) la ricotta e i formaggi in genere (tranne alcune eccezioni legate a marca, stabilimento di produzione, o scelta del produttore) contengono caglio animale o sono prodotti col residuo della cagliata come la ricotta, e il caglio è notoriamente estratto dallo stomaco del vitello o di ovini lattanti. Oltretutto il caglio animale è l’unico permesso per la produzione dei formaggi DOP, quindi addio Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Caciocavallo, Mozzarella Campana e fiordilatte, ecc. tutti contenuti in molti cibi che avete menzionato come arancine, cannoli, parmigiana,…
io sono luterano
Carissimi amici e amiche, digiunate che è meglio, perchè vuoi mettere il trauma per un peri ‘aranciu quando il grezzo contadino (memore della fame della guerra e quindi in buona fede tutto sommato) con rozzo fare distacca il succoso frutto?
Che trauma quel flusso di linfa spezzato. E l’acqua? Ridurre lo spazio vitale ai teneri pesciolini vi par cosa da poco?
@Orazio vero è che anche i vegetali hanno una loro sensibilità e vita. È anche vero che se per vivere mi devo alimentare preferisco influire il meno possibile sul “dolore” altrui. Quindi voto per la sofferenza dell’arancia (che se non raccolta dopo poco cadrebbe e marcirebbe) salvando la vita ai vitellini, maialini, che hanno vita sociale ben più ricca e ben più lunga di un frutto.
Poi dal 2007 ad oggi, proprio per “sfidare” chi sostiene che i vegetariani un mancianu nienti, e chi entra nel panico ogni volta che ha a cena un ospite veg, ho pubblicato un blog di cucina vegetariana (che contiene anche ricette vegan e alcune anche senza glutine) in cui condivido una ricetta al giorno… guardatelo (cliccate sul mio nome) e poi venitemi a raccontare che i vegetariani mangiano solo lattughine! 🙂
guarda chiara io rispetto la scelta del non mangiare carne, ma non capisco perchè volete fare credere che non vi perdete niente. Tu non sai cos’è una arancina alla carne del bar touring, non sai cos’è una stigliola con sale e limone, le fettucine con l’astice, il pollo allo spiedo, la bistecca alla fiorentina, i ravioli di cernia, l’insalata di polpo, il cocktail di gamberi, la pasta zucchine e gamberetti…insomma potete mangiare frutta e verdura accomegghiè ma non mi dire che non vi state perdendo niente 🙂
@daniele, io so cosa sono tutte le cose che hai citato. non sono nata vegetariana, prima di prendere coscienza anche io mangiavo gli animali. tra la mia rinuncia di mangiare “animalimorti” e la scelta di cibarmi di vegetali, ci sta il rispetto per tutti gli esseri viventi.
preferisco perdermi la bistecca, non mi sto perdendo niente visto che dietro ci sta la morte di una vacca.
tutto qui.
Che triste però la vacca che muore di vecchiaia, poi se nessuno le ha raccontato le fiabe, nemmeno quando era vitella, siamo al trionfo della depressione 🙂
Ma il latte lo possiamo bere, se no la vacca se lo deve tirare col tira-latte e poi farne yogurt, se no le scoppiano le tette, ma a me lo yogurt non piace, sa di ulteriore depressione. Il formaggio no però, perchè c’è il caglio e tutto quello che di animale il caglio ha.
E infine Chiara, che ci posso fare se Io, quando vedo uno che raccoglie una pera dal pero, soffro come un pero privato dalla pera? Mi soffre il pero e soffro come un pero. 🙂 però….
@orazio, uomo sensibboli sei… 🙂
Ciao, spero di non andare fuori tema: sapete se a Palermo esistono bravi nutrizionisti per vegetariani e/o vegani? Grazie.
Ciao Chiara.
La cialda del cannolo è fritta nello strutto.
La ricotta è fatta col latte.
Per la produzione del latte i vitellini maschi vengono strappati alla mamma, soppressi e trasformati in farine animali.
Le vitelline femmine vengono svezzate prematuramente ed alimentate con farine animali (i loro fratelli) per diventare vitelle/mucche da carne o latte.
Le mucche da latte vengono ingravidate continuamente, perché solo dopo la nascita del vitellino producono latte.
Le mucche da latte quando sono vecchie vengono macellate.
In tutto questo trascorrono la loro vita più o meno lunga, in box/stalle in cui non hanno la possibilità di muoversi.
Il pane e panelle, invece, è cruelty-free, a differenza di tutto quello in cui c’è il formaggio/latte e/o strutto, tipo pezzi di rosticceria e gelati che usano latte e uova ( uova prodotte industrialmente … questo altro capitolo)
Sinceramente trovo ridicoli ed esagerate certe forme integraliste di vegeteranesimo. Il Signore, o la stessa Madre Natura per chi non è credente, ci hanno fatto anche carnivori…e attenzione, non solo noi uomini ma anche gli animali sono così.
Trovo ridicoli, infine, i genitori che costringono egoisticamente i propri figli a tali pratiche.
Colorina quando non sei ironica riesci bene.Madre Natura,che poco alla volta ci svela i suoi segreti,ha di fatto realizzato una gerarchia tale che in pratica non c’è essere vivente che per sopravvivere non debba sopprimerne un altro.Questo accade in terra,in cielo,ed in mare,dove pesce grosso mangia pesce piccolo.Ho osservato il fondo marino in una giornata estiva di calma piatta,quando uno pensa che tutto stia in armonia.Ebbene,ho scoperto che sul fondo gli agguati sono continui,il polpo si mimetizza in attesa della preda,i predatori sono veloci come siluri e piombano sulle loro vittime in un baleno.In realtà anche il grosso alla fine deve arrendersi al piccolo.Una carcassa di elefante lasciata a marcire genera una montagna di vermi,via via destinati a diventare polvere.Per ricominciare un ciclo che procede all’infinito,ciclo in cui la materia passa dall’inorganico al vegetale e quindi al regno animale
Ben detto caro Nico…non posso che apprezzare il tuo commento da esperto divulgatore stile National Geographic. Per una volta non mi fai pensare a “ma chistu si susiu pi cunsunare a mia?
Se poi consideri che non sono un divulgatore,ma un riflessivo,e quindi quello che scrivo deriva dalle conclusioni di certe mie osservazioni,non puoi che apprezzarmi ancora di piu.
Ci sono cose però che non capisco,ne’ capirò mai,
anche se ci penso sempre!
E certo chi ci sunnu cuose chi tu nun ci capisci niente.
Per esempio picchi canci sempre nick. Ma comu cabbasisi ti chiami? Giorgio? Alberto? Rosolino? Paolo? Nico?
Ma chi c’hai, a confusione nta tiesta?
Ecco,una cosa per me incomprensibile,e che al mondo esistono persone come te che
si pongono certi interrogativi…
Facendo il confronto fra mondo animale e mondo umano,potreste scoprire che c’è’ una grande varietà di soggetti.Ad esempio molti umani si comportano da animali,mentre ci sono animali che hanno una sensibilità ed educazione praticamente tipica di certi umani.Per esempio il mio cane si ferma davanti l’uscio di casa,ed entra solo se gli faccio segno di entrare.
prova ne sia
http://www.guardachevideo.it/video/2211/l-esibizione-di-ashleigh-con-il-suo-cane-fa-impazzire-il-pubblico-del-got-talent
‘a Nico, pigghiati un pruno chi ci fai cchiu figura!
Prova con Temistocle
Si avvicina all’idea…
Ma chi cabbasisi dici? Ma v’ammucciati va’, tu e i to’ cani i to’ gatti e puru i to’ piduocchi.
Vi invito a essere rispettosi nei confronti degli altri commentatori e a rimanere in tema e vi ricordo che questa non è una chat. Grazie.
Io mi vado a mangiare un bel piatto di fettuccine agli scampi…a dopo!
Adesso tutto mi appare chiaro!
Leggete qui
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Asdrubale_Barca
ed in buona compagnia.
Da non perdere
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Categoria:Persone_che_hanno_un_nome_del_cazzo
Questo e’ un link che si consiglia fortemente di consultare prima di scegliere un Nick.
http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Nomi_che_nessuno_vorrebbe_mai_avere
Evidentemente non mi spiego, rimuoverò ulteriori commenti fuori tema.
Ragazzi ma qualcuno potrebbe dirmi dove posso trovare i cannoli senza strutto…. Sono disperato.
Grazie