Questo sì che è il “topic” giusto per questa giornata! bravo!
Si vede pure in lontananza, lì seduto in fondo, Siino col”portatile” che piange perchè nn ha ancora il wi fi e non può aggiornarsi su “tuister” se diego alle ore 9,00 sè svegliato!
P.S. scusa lucio, la foto è OK.
A seguito del recentissimo Decreto Legge che liberalizza l’utilizzo di tecnologie Wireless in ambito metropolitano, oltre ai parchi, alle stazioni, ai centri commerciali è possibile coprire il resto del territorio e offrire servizi di collegamento ad abitazioni ed uffici.
In molti paesi europei ormai il wifi non è una tecnologia di accesso alla rete disponibile solo in aeroporti e hotel.
Wifi e Wimax rappresentano già in Irlanda, Belgio, e un paio di altri paesi che ora non ricordo, una realtà consolidata per l’acceso alla rete.
In Italia si continua a far pagare l’acesso a Internet ancora a caro prezzo. Nei paesi scandinavi addirittura diverse amministrazioni locali lo forniscono gratuitamente (WIFI) anche per ottimizzare l’erogazione dei servizi pubblici online (anagrafe e pagamento di tributi e ammende).
Nel nostro paesa il digital divide non è solo nelle aree rurali, ma anche nelle città.
Non si è ancora capito in Italia che internet risolve tanti problemi quotidiani e migliora la qualità della vita.
Ho letto recentemente che a breve il Governo concederà con bandi le frequenze per l’avvio del servizio di WiMax.
Sono curioso di vedere cosa succederà con le tariffe. Perchè poi alla fine all’utente finale interessa risparmiare quanto piu’ possibile, come avviene in altri paesi europei. Perchè se una 4 Mbs flat costerà quanto quella degli altri operatori già esistenti sul mercato, mi domando quale sarà la novità ?
Sono favorevole al wifi al foro Italico, ma sono altrettanto favorevole al wifi a piazza indipendenza, al giardino inglese, al giardino della zisa, a piazza magione, nell’area della favorita (perchè no?), cioè in tutti quei posti che fanno aggregazione sociale.
Vedremo quanto decenni ci vorranno per coprire Palermo col Wifi.
Gli aquiloni sono come i sogni…
Questo sì che è il “topic” giusto per questa giornata! bravo!
Si vede pure in lontananza, lì seduto in fondo, Siino col”portatile” che piange perchè nn ha ancora il wi fi e non può aggiornarsi su “tuister” se diego alle ore 9,00 sè svegliato!
P.S. scusa lucio, la foto è OK.
Guarda bene! Rido perché ho la connessione UMTS. 😛
ahhhh… ancora non hai l’HSDPA a 3,6 Mbs ?
… ancora con l’UMTS a 384 kbs….. che sei antiquato !!!
A seguito del recentissimo Decreto Legge che liberalizza l’utilizzo di tecnologie Wireless in ambito metropolitano, oltre ai parchi, alle stazioni, ai centri commerciali è possibile coprire il resto del territorio e offrire servizi di collegamento ad abitazioni ed uffici.
Ivo temo che tu stia confondendo il decreto Pisanu e il decreto Landolfi. 🙂
In molti paesi europei ormai il wifi non è una tecnologia di accesso alla rete disponibile solo in aeroporti e hotel.
Wifi e Wimax rappresentano già in Irlanda, Belgio, e un paio di altri paesi che ora non ricordo, una realtà consolidata per l’acceso alla rete.
In Italia si continua a far pagare l’acesso a Internet ancora a caro prezzo. Nei paesi scandinavi addirittura diverse amministrazioni locali lo forniscono gratuitamente (WIFI) anche per ottimizzare l’erogazione dei servizi pubblici online (anagrafe e pagamento di tributi e ammende).
Nel nostro paesa il digital divide non è solo nelle aree rurali, ma anche nelle città.
Non si è ancora capito in Italia che internet risolve tanti problemi quotidiani e migliora la qualità della vita.
Ho letto recentemente che a breve il Governo concederà con bandi le frequenze per l’avvio del servizio di WiMax.
Sono curioso di vedere cosa succederà con le tariffe. Perchè poi alla fine all’utente finale interessa risparmiare quanto piu’ possibile, come avviene in altri paesi europei. Perchè se una 4 Mbs flat costerà quanto quella degli altri operatori già esistenti sul mercato, mi domando quale sarà la novità ?
Sono favorevole al wifi al foro Italico, ma sono altrettanto favorevole al wifi a piazza indipendenza, al giardino inglese, al giardino della zisa, a piazza magione, nell’area della favorita (perchè no?), cioè in tutti quei posti che fanno aggregazione sociale.
Vedremo quanto decenni ci vorranno per coprire Palermo col Wifi.