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domenica 24 nov
  • Divieto di champagne

    Giovedì scorso sono arrivato a Roma che, per un bel po’ di tempo, diventerà la mia città. Lo dico non tanto per informare gli amici di Rosalio dei miei spostamenti – in fin dei conti credo che non siano di vitale importanza – quanto per raccontare quello che mi è successo nella lunga notte seguita alla finale di Coppa Italia. La Roma, come sapete, ha perso 2-1 con l’Inter ma si è aggiudicata il trofeo forte di quel primo set (ops, è calcio…) terminato 6-2 all’Olimpico. Uscito dal giornale verso le 23,30 con un paio di colleghi di fede giallorossa, ci siamo trovati davanti al Colosseo nel bel mezzo di una festa travolgente che, inevitabilmente, ha coinvolto anche migliaia di turisti e persino un “antipazzante” della truppa di Spalletti come me.
    Guardavo i tifosi esultare, sentivo i loro cori, vedevo sventolare le bandiere e pensavo insistentemente a un titolo che avevo fatto qualche mese prima sulle pagine sportive di Repubblica Palermo. Quel titolo diceva pressappoco così: “Foschi: brinderemo a champagne se verremo eliminati dalla Coppa Uefa”. Perché, si sa, la Coppa Uefa è una scocciatura e prima ce ne liberiamo meglio è. Per un paradosso tutto palermitano, però, è fondamentale conquistare la qualificazione (altrimenti è vergogna) salvo poi maledire il momento in cui siamo costretti a giocare tralasciando i sogni di gloria in campionato. Ho già scritto tempo fa che un ragionamento del genere, per una società che in un secolo e passa di storia non ha mai vinto nulla, è quanto meno penalizzante.
    Ma non è questo il punto. Durante quella splendida festa — nella calca non mi è nemmeno sparito il portafogli, ecco perché mi sono divertito così tanto — pensavo alla gioia di chi la “coppetta” Italia l’ha già vinta tante volte, ha raggiunto i quarti di Champions, è stata l’unica squadra italiana a battere quest’anno l’Inter, eppure esulta come se avesse portato a casa il massimo dei trionfi. E mi veniva in mente la formazione schierata dal Palermo negli ottavi di finale contro la Samp: in porta Sirigu, poi altri tre o quattro ragazzini della Primavera assieme a tutti i rincalzi. Si perse, com’è ovvio, e qualcuno probabilmente stappò un’altra bottiglia di champagne.
    Ecco, ai dirigenti rosanero darei soltanto un consiglio: fatevi mandare dalle tv romane le immagini della festa al Colosseo. E pensate a quello che potrebbe succedere al Politeama se Corini (ma ci sarà?) e compagni, l’anno prossimo vincessero la “coppetta” o andassero avanti in Uefa. Ok, guardate pure al campionato, ma con un briciolo di umiltà pensate che noi non abbiamo mai potuto festeggiare nulla. Siamo il Palermo, mica il Real Madrid. Poi, per carità, fate un po’ come volete. Ma almeno lo champagne lasciatelo in cantina.

    Ghiaccioli...online!
  • 12 commenti a “Divieto di champagne”

    1. Condivido a parte l’antipatia per la Roma di cui sono tifoso accanito da sempre. Temo che Corini non ci sarà.

    2. Salve…sono un “curioso” visitatore del blog…
      condivido pienamente l’analisi di Lucio Luca…anche se sono un simpatizzante …della Lazio !
      Scoprire Roberto Puglisi accanito tifoso della Roma è una piacevole novità !

    3. Un laziale. Dio mio.

    4. Ah ah !
      Roberto, toglimi una curiosità…ma tu tifi Roma anche a cospetto del Palermo ?

    5. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere

    6. Troppo facile.
      Io, comunque, Palermo. A scanso di equivoci.

    7. Eh caro Lucio, saperti coinvolto in una festa della “Magggica” mi riempie di gioia… te lo avevo detto che in fin dei conti quella è la città della tua vera squadra del cuore….

    8. mi ci hanno portato a peso… e comunque tra la roma e la squadra degli intercettatori… diciamo che tifavo per il pareggio… ehhee

    9. E se non chiedo troppo potrei domandare di quali tendenze calcistiche è Lucio Luca ?

    10. Giovà, ero in B e ora sono in serie A, ho vinto 29 scudetti (anche se due ce li hanno confiscati) e sono l’unico ad aver vinto tutte le coppe europee oltre all’Intercontinentale. Certo, ovviamente tutto truccato…

    11. ahahahahah…male…male…
      E Puglisi dice “Dio mio” per me !

      Scherzo !
      Sei un grande !

      Ma allora…una curiosità: i palermitani che, nonostante il Palermo in serie A, continuano a tifare (non simpatizzare come me, dico proprio tifare) altre squadre, ci sono ancora ?

    12. Io ci sono

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