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lunedì 23 dic
  • 31 commenti a “Vieni anche tu!”

    1. Statisticamente risulta però che i furti sulle auto avvengono più numerosi nei cosiddetti “quartieri bene” della nostra città – come noto la più cool di tutte – che detengono tra l’altro il merito della più antica e stratificata munnizza stradale dovuta al perenne tappeto di auto di residenti parcheggiati e inamovibili a vita tra le strisce blu.

    2. Caro Lucio, sarà vero, ma le ultime due vignette sono quasi il reportage in diretta di quanto mi è successo ieri sera (29/05/07) al concerto (peraltro bellissimo) di Bollani. All’uscita, raggiunto il “parcheggio” a piazza Magione ho scoperto l’atroce verità…
      P.S. avevano scassinato anche le altre macchine parcheggiate vicino la mia

    3. @ Lucio…ok, Palermo avrà (e li ha!) i suoi problemi…ma basta con la storia della città + cool…
      La situazione di Palermo (sotto il profilo furto/danneggiamento auto) non è peggiore rispetto ad altre città d’Italia…Le province più colpite sono infatti altre: Roma, Napoli, Milano, Torino…
      Pro e contro di abitare in un grande centro urbano!!!
      In quanto alle strisce blu…beh, è un problema che anche altre città d’Italia conoscono(e noi non abbiamo la ZTL!!!). Non ci resta che tifare tutti per la Suprema Corte di Cassazione!!!

    4. Ma certo! Nella nuova Palermo piazza Magione ritornerà ad essere un quartiere “bene”
      Solo così si spiega l’accaduto.
      Bella vignetta bella, la chicca del record

    5. @ Giuseppe….Ma tu l’avevi pagato il “posteggiatore”?!?:-)
      Ecco questo è un problema TUTTO NOSTRO…

    6. il “parcheggiatore” mi ha fatto parcheggiae apposta lì dove l’ho messa, dicendo che dall’altro lato “non si può mettere”… Comunque (non ci sarebbe neanche il bisogno di dirlo) il problema è un’altro: viviamo in una città che si sopravvaluta, che gioca a fare la capitale europea, il centro del’euromediterraneo e poi non prova neanche a risolvere l’ambigua convivenza con la criminalità imperante, piccola e grande che sia

    7. Hai colto nel segno (e mi trovi d’accordo!)…in proposito ti invito a leggere “I Complici” di Lirio Abbate, del quale si è anche parlato qui su Rosalio…
      P.S. Ieri sera ho superato il record da Benny!!!;-) Complimenti per la vignetta!!!

    8. Io c’ero.
      La cosa più triste è che Giuseppe, come tanti altri all’uscita del concerto, non “perderanno il tempo” per denunciare l’accaduto alla polizia così come non l’ho perso io per denunciare la perdita della mia amata bici. Quello che è successo ieri insomma nella “realtà” statistica non è successo affatto. Mi secca dirlo ma temo che una parte del “cool” di Palermo sia dovuto alla rassegnazione con cui ci confrontiamo con una città che ci “violenta” ogni giorno.
      Ammazza quante virgolette.

    9. “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per le cose come sono. Il coraggio per cambiarle” – S.Agostino
      Preferisco lo sdegno alla rassegnazione…siete ancora in tempo per denunciare il fatto. Poco importa se gli autori del danneggiamento non verranno assicurati alla Giustizia…non è un buon motivo per tacere!
      La “rassegnazione” non è mai una risposta…e lo dico senza alcuno spirito polemico!

    10. the advocate…dovresti documentarti un po di più circa le delibere e ordinanze emesse dall’assessore al traffico Lorenzo Ceraulo, confermato anche in questa giunta, 1° le altre città d’Italia conoscono le strisce blu, è vero, ma solo per quanto riguarda l’area del centro storico, come in effetti dovrebbe essere, visto che le suddette zone nascono per la preservazione del centro storico appunto, attraverso la pseudo riduzione delle emissioni dei gas di scarico, a Palermo invece si è pensato bene di estendere le zone blu anche nei quartieri che di storico non hanno una mazza, vedi Via sciuti, via notarbartolo, corso olivuzza, viale piemonte, via Autonomia siciliana, fiera del mediterraneo…e potrei continuare fino a domani, mi dici cosa c’è da preservare di storico in queste zone? ah si…dimenticavo, gli immobili edificate attraverso le concessioni elargite da Ciancimino, durate lo “Storico” Sacco di Palermo, ha pensato bene di distruggere le ville liberty di via Notarbartolo (che schifo quelle ville!!) per fare posto a meravigliose costruzioni di cemento armato dal designer degno di Architetti come Renzo Piano, guarda caso però attraverso l’istituzione di queste zone l’AMAT da 4 anni ad oggi ha le casse in attivo, per non parlare delle multe elevate dagli ausiliari del traffico che emettono verbali per qualunque infrazione pur non avendo ne delega ne autorizzazione sindacale per farle, però a pensarci bene danno la possibilità ai cittadini di non annoiarsi visto che poi i palermitani sono costretti a “Firriare” tra il comando Polizia Municipale in via dogali e il giudice di pace in via Lincon per fare ricorso, giusto per aiutare la città ad incrementare il traffico veicolare (ci sono poche vetture che circolano) ma sopratutto per rendere più respirabile l’aria cittadina, inoltre l’amministrazione comunale ha pensato bene di affidare in gestione alcune zone che prima erano di competenza dell’AMAT alla nuova società APCOA, e lascerei perdere ogni commento perchè altrimenti sto Post non termina più, voglio solo aggiungere a questo primo punto in questione, che la normativa prevede che le zone tariffate debbano essere tali solo su un lato della carregiata il lato opposto dovrebbe essere zona franca, ma così non è.
      Tutto il progetto “Zone Blu” rasenta l’illegalità, i cittadini lo sanno e non si fa nulla perchè questo latrocinio cessi di essere.
      2° punto, chi ti ha detto che non ci zono le ZTL a palermo?, ci sono eccome,Viale Piemonte, dall’angolo con viale Lazio inizia ad essere ZTL, tanto per dirtene una che è proprio vicino casa mia.
      Ti parlo con cognizione di causa visto che lavoro proprio nel settore Mobilità e Traffico del Comune di Palermo, e con cognizione di causa ti dico che ogni provvedimento istituito a creare questa sorta di caos è impugnabile legalmente da parte del cittadino con ottime possibilità di far revocare questo nuovo tipo di pizzo autorizzato dalle istituzioni. Per maggiori chiarimenti consultate http://www.bispensiero.it
      Saluti

      Diego

    11. 1) Comunque quando dicevo non ci resta che tifare per la Cassazione davo atto di una situazione che indubbiamente si palesa come ILLEGALE…
      2) Per quanto riguarda le ZTL ne parli come se fosse un male…sostengo esattamente il contrario. Anche in questo ambito (si parla di ecosistema urbano) il Sud Italia è davvero indietro rispetto al settentrione…
      P.S. …pure il sacco di Palermo ci hai messo dentro…:-)

    12. no non ne parlo come se fosse un male…non ne parlerei nemmeno delle zone blu in maniera negativa se tuttò ciò fosse stato realizzato rimanendo nei canoni della logica e non del profitto.
      E comunque…tifiamo per la cassazione !! 🙂

    13. Meno male che esiste il Brass!

    14. Sulla questione dei POSTEGGIATORI vi invito a fare un giro di mattina in Via Nicolò Turrisi, una strada trafficatissima da quando è aperto il cantiere di piazza VE Orlando.

      La situazione è PARADOSSALE.
      Sul lato destro della carreggiata stazionano i vigili urbani inflessibili con gli automobilisti. Sul lato sinistro due o tre posteggiatori abusivi chiedono indisturbati il PIZZO a chi posteggia i motorini. Posteggiatori e vigili coesistono pacificamente.

      E poi ci tocca vedere il comandante PEDICONE che un giorno si e due no interviene sul Giornale di Sicilia nel ruolo di inflessibile fustigatore dei posteggiatori e dell’illegalità diffusa.

      Cose da pazzi!

    15. come dicevo ai miei amici qualche giorno fa… sono tanto “abbuccata” ideologicamente a sinistra… che sto facendo il giro di 180° e mi sto riscoprendo “nazi-fascista”!
      se qualcuno fa le leggi ce le dobbiamo accollare sempre, nel bene e nel male… e quindi vanno rispettate… e quindi vanno rispettate SEMPRE! non facciamo i rigidi solo alcune volte e i flessibili altre!
      sono demoralizzata…

    16. Sta cosa dei 180° l’ho fatta pure io e tutt’ora la sto facendo.
      Sicuro che mi viene il mal di testa. Male che vada mi do all’anarchia o mi dichiaro prigioniero politico.

    17. La questione palermitana è principalmente morale, su 1000 aspetti della vita quotidiana del palermitano. Se la maggior parte dei palermitani fosse trasferita col teletrasporto in una città medio grande del nord o in zona periferica di una grande città e vivesse un periodo di vita quotidiana li’, ritornerebbe a Palermo con una “consapevolezza” diversa sulla cosa pubblica e sui propri diritti di cittadino.
      Andando a trovare un amico palermitano che lavora da anni a Milano, ho avuto modo di vedere una periferia, il Borgo Nuovo di Milano. Anche la gente meno colta e meno abbiente della periferia milanese ha una consapevolezza dei propri diritti e della cosa pubblica nettamente superiore se paragonata al palermitano che vive nella centrale Via Notarbartolo/Via Libertà.
      E me ne sono accorto da tante piccole cose che possono passare inosservate ad un occhio esclusivamente turistico. Ho vissuto qualche giorno in questa periferia tralasciando volutamente il centro, e le luci della mondanità milanese. E’ stato un esperimento! Con la guida del mio caro amico, quella di un architetto, ho girato per vie, viuzze, parchi e servizi pubblici di una periferia milanese. Ho osservato la gente e i suoi comportamenti. L’architetto mi ha detto: questa puo’ essere il Borgo Nuovo, il CEP o la Bandita di Milano, a me sembrava di essere in una tranquilla e vivibilissima cittadina tedesca. La sensazione che avevo addosso era di serenità, tranquillità, assenza di stress tipico della città di Palermo. All’interno del quartiere Baggio (l’area oggetto delle mie osservazioni), ho visitato un Parco ricavato da un ex cava abbandonata. Un enorme area verde con ampi viali, campi di bocce frequentati sia da anziani che da giovani, madri con passeggini, e alla fine di un mini percorso di trekking ho trovato un lago con cigni per incantevoli e romantici momenti o picnic. E la mia cara guida mi dice: questa area e’ stata voluta fortemente dai cittadini quando l’amministrazione milanese decise di riconvertire l’area destinata precedentemente a cava.
      In questo quartiere non vedo tante piste ciclabili, ma vedo tante bici che crcolano tranquillamente con giovani e vecchietti in sella.
      La mia guida continua: un giorno l’amministrazione milanese decise di fare un grosso parcheggio (in quanto questa area di Baggio era ed e’ in forte espansione anche demografica) in una parte di questo parco verde, ma la gente del posto nel giro di pochi giorni si riunì in grandi cortei e costrui’ una barricata e dimostrando così una forte resistenza all’idea comunale; risultato fu’ che il parcheggio non si fece in quella preziosa area a verde ma in un altra zona e di dimensioni piu’ ridotte rispetto al progetto.
      Da quì capii come la gente della periferia milanese, quella gente venuta da reggio calabria, napoli, campobasso, siracusa, ecc. aveva aquisito rapidamente quella consapevolezza del diritto di decidere del futuro del proprio territorio in cui “vive”.
      Questa gente venuta da contesti territoriali/sociali in cui probabilmnete non si sarebbe mai sognata di fare resistenze e barricate per la conservazione del proprio territorio, una volta trapiantata in contesti geografici diversi dalla terra di origine, sviluppa una nuova sensibilità e una nuova consapevolezza. Sono riflessioni che mi portano a paragoni e analisi comparative con la gente di Palermo che vive a Palermo. E’ inevitabile almeno per me.
      Ho avuto la forte consapevolezza che la gente che vive in questo quartiere, ci tenga ad essere protagonista del disegno e del futuro del proprio territorio, e si incazza di brutto (ma non al bar con gli amici come a Palermo) se qualche decisione viene presa senza che li si coinvolga. E se si incazza fanno barricate per giorni e notti.
      Questa gente ha una morale efficace, ha una valida etica del vivere in una comunità urbana. Questa gente in questo posto è portata a pensare non al proprio agio perche’ sa che la qualità della vita è alta se tutti si battono uniti per la stessa cosa, una class action. Questo sentimento è assente totalmente dal cittadino palermitano.
      Dopo alcuni giorni di osservazione attenta e maniacale di vita in questo quartiere periferico di Milano sono arrivato insieme alla mia amica guida alla conclusione che per migliorare i palermitani, che a Palermo sembrano essere senza speranza di miglioramento, bisognerebbe teletrasportarli in una periferia milanese, farli vivere lì per un po’ ad osservare come vive una comunità urbana di periferia e ritrasportali a palermo, e stare ad osservare cosa accade.
      Da anni trovo piu’ interessante visitare e studiare una periferia di una città,anzicche’ viverne i luccichii mondani di un centro urbano ormai organizzato solo per turisti con fotocamere digitali scatta e fuggi.
      Sarei stimolato a organizzare gemellaggi BorgoNuovo-Baggio ad esempio, laboratori di scambi socio-territoriali atti a migliorare la qualità della vità del quartiere maggiormente disagiato. Un idea affascinante, ma che non ho capito ancora come si potrebbe mettere in atto considerato che per il teletrasporto dobbiamo aspettare ancora un po.

    18. sociologia spicciola.

      Cusano Milanino non ha le radici storiche dello zen piuttosto he del cep.

    19. Caro Nanni, approvo ogni parola che hai scritto, (compreso le virgole).
      Da palermitano che vive fuori, da tempo sono arrivato alle stesse tue conclusioni e spesso mi abbatto quando leggo alcuni commenti di questo blog che dimostrano quenta passività esista in chi vive a Palermo. C’è chi è sodisfatto perchè un’opera pubblica viene fatta dopo 20 anni, c’è chi teme di criticare troppo apertamente il potente di turno, c’è chi si accontenta perchè in fondo nel Burkina Faso va peggio, c’è chi considera la rotonda di via L. Da Vinci sia una delle sette meraviglie del mondo…….

    20. Desta sconforto constatare che chi vede “passività” scriva da FUORI Palermo…;-)

    21. Concordo con chi sostiene che la situazione della nostra citta’, riguardo “le strisce blu”, e’ aberrante.
      Il parcheggio in zona blu servirebbe a dissuadere l’utilizzo dell’auto per il cittadino che si vuole recare in centro (supponendo ovviamente che ci sia il mezzo pubblico per raggiungerlo…)
      Non si capisce cosa ci faccia una zona blu in via Sampolo o in viale del Fante, che di certo non fanno parte del centro citta’, ne’ sono zone a propensione prevalentemente commerciale. Qui si lucra sul portafoglio dell’automobilista…e lo dico io che abolirei (quasi) l’uso dell’auto in citta’!!!

    22. @Zelig:
      invece a me scoraggia chi parla sempre di come “gli altri” lavorino male mentre in realtà Lui sì che saprebbe cosa fare!

      Palermo è una città che ha moltissimi problemi. E i problemi nascono da NOI palermitani. E con NOI includo anche VOI. Perchè i soldi ai parcheggiatori glieli diamo sempre, perchè non esiste per NESSUNO parcheggiare 50 metri metri oltre il posto in cui si deve andare e quindi c’è la tripla fila davanti il bar massaro e uno slargo vuoto 50 metri dopo, perchè se l’amministrazione per riparare una condotta vecchia di 70 anni apre una strada al centro scriviamo lettere a Repubblica dicendo che il Sindaco è mafioso e potrei continuare all’infinito!

      Poi però ci riempiamo la bocca ricordando la Mafia e il sacco di palermo…ti ricordo che assessore per ciancimino era lo stesso Orlando che si presenta come paladino di onestà! E allora cosa era prima scemo??

      Per quel che mi riguarda provo a vedere PALERMO per quello che è, fregandomene dei colori. Vedo una fognatura che è 20 anni che si deve fare e ora la fanno. BENE. Vedo un cavalcavia che è 20 anni che si deve fare ed è stato fatto. BENE. Vedo opere publiche FINITE. BENE.

      Ed infine concordo con Chiara che dice che le regole vanno seguite. E da tutti. Perchè cavolo le devono seguire i nostri amministratori quando sono scelti tra NOI che le regole non le vogliamo seguire??

      Vabbè per oggi ho fatto troppo il moralista. Sono solo stanco.

    23. in questo blog si respira un atmosfera di passività, di stare a guardare, di indignarsi timidamente per le cose che a Palermo non vanno da decenni.
      Chi vive fuori ha assimiltao l’energia che fuori da Palermo scorre a fiumi. D’altronde chi vive fuori da Palermo, ci vive perchè la propria città non gli ha offerto un opportunità che invece altre città hanno piu’ facilmente donato agli individui.
      ULTRAS PALERMO, tu parli di sociologia spicciola riferendoti a Nanni. E qual è invece la tua sociologia profonda ?
      Illuminaci.
      A Palermo quello che si respira e’ solo rassegnazione. L’idea di una minirivoluzione per un diritto negato non fa capolino nemmeno in un fumetto locale, nemmeno in una vignatta giornalistica.
      La maggior parte delle persone che vivono fuori Palermo, invece, non tornerebbe malgrado il mare e il sole siciliano. Un motivo ci sara’!
      Style of 365 days life is better that 4 months sun and sea !!! Questa e’ la “filosofia spicciola” ! Che condivido al 150% !
      Ma molti palermitani preferiscono essere precari a vita purchè a Palermo, invece di vivere una vita ricca di dignità. E così non ci puo’ essere speranza.
      I soliti discorsi che si fanno su questo blog di Cammarata/Orlando sono quanto di piu’ stantio ci puo’ essere, sanno solo di muffa e di rinchiuso. Quasi nessuno vuole aprirsi gli occhi e organizzarsi per lottare al fine di migliorare la qualità della vita pubblica, forse perche’ in questa città non e’ mai esistito il concetto di vita pubblica, partecipazione alla vita pubblica.
      Nanni nella sua surreale ipotesi di scambio socioterritoriale di esperienze tra cittadini di periferia di milano e palermo propone qualcosa che potrebbe dare l’opportunità ai palermitani di vedersi dall’esterno. E’ un visionario, ma nella sua lucida follia ha trovato una chiave di lettura dei problemi di questa citta’ e dei suoi abitanti. Forse Palermo ha bisogno di tanti folli visionari per tentare un cambiamento di rotta, chissa’….

    24. @joe_seed:
      ti quoto. e aggiungo: a palermo siamo bravissimi però a fare le marcie contro la mafia o a mettere le magliettine No Pizzo. Ma nessuno rischia nulla. 15mila ragazzi nella marcia contro la mafia. Ma di quei 15mila nessuno a nulla a che fare con la Mafia. Quindi marciare non costa. Però fa figo.

    25. E’ quasi un anno che sono andata via da Palermo per venire qui nel profondo nord. Ho sperimentato l’efficenza di un servizio di autobus urbani (che possono ritardare al massimo di 5 minuti), una città dove ho potuto apprezzare finalmente la primavera dopo 38 anni perchè il verde non è un fastidioso optional, e tante piccole cose che rendono la vita meno stressante.
      Se mi manca la mia città: da morire.
      Se voglio tornare a Palermo: no, grazie. Una vita da precaria, una guerra giornaliera continua per pretendere il rispetto dei miei diritti: questa è l’alternativa.
      Non riesco a rassegnarmi che una città non riesca a esplodere di furia popolare per far valere il proprio diritto di essere cittadino. Eppure quando torno, per le vacanze, tutta la mia rabbia si ovatta: tanto anhe se urlo nessuno mi sente. Ma giù a Palermo non c’è nessuno che ha un’ insana voglia di protestare per i tanti lavoretti precari, per i trasporti che non funzionano, per gli uffici pari a gironi Danteschi (siete mai stati alla Camera di Commercio?), per la disperazione di famiglie che non arrivano al 30 del mese e si rivolgono alle associazioni per portarsi la spesa a casa (le ho viste nel mio quartiere ..)? saà l’aria che si respira in questa Palermo felicissima che ci paralizza il cervello?

    26. ecco come vengono a galla le deficienze della gente di questa città !!!
      Raccontate da palermitani che vivono a palermo e da palermitani che vivono fuori palermo.
      Ragazzi, ragazze, donne , anziani il mio invito è: smettiamola di parlare di destra e di sinistra, di cammarata e di orlando, di prodi e di berlusconi ! Non ci porta a nulla, è tempo perso!!!
      Parliamo invece di noi stessi, delle nostre forze e delle nostre debolezze e vediamo di come cambiare queste ultime in forze. Parliamo delle nostre criticità, delle criticità della nostra città e discutiamo su come organizzarci collettivamente per migliorare quotidianamente l’ambiente nel quale viviamo.
      Dedichiamo un ora della nostra giornata a scambiare opinioni, scambiarci informazioni, denunciare cosa non va e cerchiamo di capire come unirci per lottare per le cose comuni che in questa città non vanno.
      Usiamo l’opportunità di questo blog per scambiarci informazioni e denunciare quello che non funziona che è sotto gli occhi di tutti. Evitiamo di continuare ad abituarci all’idea dell’inefficienza.
      Questo è quello che dobbiamo fare, non perdere tempo a parlare delle politiche dei partiti politici e dei loro leader. La nuova politica deve farla il cittadino, la politica civica, del buon vivere insieme, della difesa della cosa pubblica, della difesa dei diritti elementari garantiti dalla Costituzione italiana.
      Indigniamoci per cio’ che non funziona nel nostro sistema locale, ma contemporaneamente all’indignazione, organizziamoci, rivolgiamoci in massa al difensore civico, figura preposta alla tutela del cittadino nell’azione amministrativa locale. Rivolgiamoci ai giudici di pace, scriviamo ai giornali locali e nazionali, organizziamoci periodicamente in associazione e cortei per la difesa di beni pubblici e per una migliore qualità della vita: acqua, qualità dell’aria in città, piste ciclabili, edilizia pubblica sovvenzionata per il disagio abitativo, raccolta differenziata dei rifiuti. Chiediamo in massa l’istituzione della tariffazione per il pagamento del tributo dei rifiuti, un sistema che premia chi ricicla di piu’, diversamente dall’attuale sistema che vede i mq di una casa il parametro determinante la tariffa. L’attivazione dipende solo dal comune, come ho letto nel contratto online tra comune e amia (nel sito dell’amia).
      Chiediamo in massa piu’ autobus pubblici, un servizio piu’ efficace, così che possiamo lasciare l’auto a casa se si tratta di aspettare non piu’ di 10 minuti alla fermata.
      Chiediamo in tanti con petizioni di oltre 1000 firme (come previsto da statuto del comune di palermo) piu’ pedonalità nel centro della città se vogliamo avere un aria leggermente meno inquinata di quella attuale.
      Creiamo associazioni civiche che si occupano di vari aspetti e problematiche della città (sociale-assistenziale, ambientale, economico, culturale, ecc.) per chiedere all’istituzione locale degli standard minimi di qualità. Se siamo in tanti, migliaia ogni mese, le istituzioni DEVONO ascoltare le associazioni dei cittadini.
      In poche parole stiamo col fiato sul collo delle istituzioni locali, senza tregua.
      Solo così possiamo concretamente contribuire, ognuno col suo apporto personale, ad un cambiamento di rotta del sistema.
      Per fare cio’ dobbiamo dedicare una piccola frazione di tempo della nostra giornata a questa attività, ma se pensiamo che si fa cio’ per avere una vita migliore nell’imminente futuro e per lasciare un ambiente migliore ai nostri figli, questa consapevolezza ci aiuterà sicuramente nel conservare sempre vivi gli stimoli e a mantenere la tenacia nell’azione costante.
      Già ad esempio esistono alcune associazioni che a livello locale stanno portando avanti iniziative per migliorare la qualità della vita a Palermo: ISOLEPEDONALI.ORG, BISPENSIERO, SALVARE PALERMO, ITALIA NOSTRA (SEDE DI PALERMO), ADDIOPIZZO, ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI, ecc.
      Dobbiamo solo fare in modo che queste associazioni si moltiplichino in poco tempo.
      La legge italiana fornisce gli strumenti ai cittadini per portare avanti temi di interesse comune. Basta solo usarli questi mezzi ed il tempo impiegato in fare cio’ sarà indiscutibilmente piu’ proficuo se confrontato a quello utilizzato nelle polimiche-critiche-commenti all’operato di presidenti, sindaci e partiti politici.
      Diversamente da questo percorso non vedo nessuna alba per la città di palermo. Nessuna possibilità di superamento delle attuali e storiche criticità.
      Nella scorsa campagna elettorale lessi uno slogan: “Aiutatemi a difendervi” e ho compreso un semplice messaggio: siete costantemente sotto attacco!!!
      Un motto efficace potrebbe essere “aiutiamoci a difenderci e diventiamo protagonisti della vita pubblica di palermo”. Piu’ plurale di così……

    27. molto di quanto scrivete e’ condivisibile.
      Pero’ passare continuamente da un post all’altro rischia di far disperdere
      commenti “preziosi”,che sono costati fatica,tipo
      “Cammarata resta Sindaco”
      vicino ai 400 commenti,
      oppure “G.Falcone”,80 commenti circa
      oppure “il Palazzo e la Piazza”,
      oppure”il caffe’ mi rende nervosa”etc.
      ***************************************
      che vi invito a rileggere con attenzione.
      ****************************************
      Ieri sera un giovane Sindaco,appena eletto,ha dichiarato che operera’ al di sopra delle sx e delle dx.
      Cosa voleva dire,
      OPERARE
      al disopra dei Partiti Politici?
      (ORMAI definiti una “CASTA che non risponde a nessuno)”.
      CASTA con regole e comportamenti che qualcuno potrebbe approfondire,tipo :
      1.Che missione svolge un Partito?
      2.Che tipo di regole impone ai suoi
      aderenti piu’ attivi ?
      3.E’ corretta la intromissione dei
      Partiti nella determinazione delle
      strutture dirigenziali degli Enti
      che vivono di Risorse Pubbliche.
      4.E’ corretta la ingerenza nei fatti
      gestionali?

    28. Devo precisare che con i Partiti Politici
      in Democrazia,occorre convivere.
      Ci sono nella storia episodi di
      “pulizia radicale”.
      Negli anni trenta,in Germania,
      i Partiti Politici furono spazzati via
      con l’avvento del Nazifascismo.

    29. negli anni 2000 i partiti furono spazzati via con l’avvento del “spartiamoci tutto quello che c’è da spartirsi”
      futti,futti ca Dio pirdona a tutti

    30. ciclicamente,si osservano questi fenomeni.
      Nel 1992 fu un organo ESTERNO ai partiti,
      la Magistratura,a fare pulizia e ,praticamente,porre fine a quella che e’ definita I Repubblica (con un’operazione da qualcuno ritenuta “simile” ad un colpo di Stato).
      ED EMERSERO I NOMI DEI LADRI.
      ***************************************
      Si dice che oggi stiamo ancora peggio,perche’ i Partiti sono aumentati
      ed e’ aumentato il loro
      COSTO,CHE NON VALE IL SERVIZIO RESO.
      Si parla di 950 deputati e 178.000 eletti.
      Oggi si parla di CASTA,nella quale sono
      scarse le possibilita’ di un ricambio
      dato che ci si entra con fatica,e solo se si e’ disponibili a compromessi.
      (mafiosita’ della politica).
      E cosi’ prendiamo atto che un’altra CASTA
      si e’ consolidata in aggiunta alle tante altre CASTE gia’ esistenti,mentre il paese sprofonda nella palude.

    31. NON ABBASSARE MAI LA GUARDIA….

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