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giovedì 21 nov
  • 40 is burning

    Ieri mi ho fatto la lampa in palestra
    perché mi piace se sono attronzato
    prima di andare a Sperracavallo
    E mi ho rasato la testa
    così non pare che sono diventato tignoso
    e oggi ho preso il cupè
    col cuore di gesù impiccicato nel vetro
    U porsc se lo ha preso mio cognato
    pi fari fiura
    Misi l’annuncio
    pi vinniri u rolex
    tanto n’haiu avutri tri
    Ma due sono al monte di pietà
    perché Chantal ci bisognava
    la tracollina
    Ora gratto un miliardario
    che se vinco
    mutu a cu sapi u iuocu
    vasinnò mia suocera
    non mi lascia più l’appartamento
    quando se la coglie
    Il mio amico Salvo si lasciò
    e si mise in malattia
    per il dispiacere
    Siddu mi lassassi io
    scomparirebbi nello Zuela
    a chiantari banane
    invece di passare la vita
    ad aggrizzarle
    come a me frati Pino
    Stasera me ne vado all’eniuei
    Ma chi, non c’è più?
    Ora ci ficiru un panificio
    Va be, va manciu ‘ntà ‘ngrasciata
    Ma chi non c’è più?
    Ora m’accattu i cd di Al Bano
    dal marocchino alla Stazione
    Ai miei figli ci attocca la praistescion
    E a mia un bello vestito Armadi
    ma non pi tinillo ‘ntall’armadio
    Il dottore mi trovò il polisterolo alto
    e mi disse che non mi devo ammuccare
    musso e carcagnolo
    ci spiegai che vero è ma che sopra
    ci bevo il Don Perignon
    Lui dice che mi viene gomito e rovescio
    e che mi fanno l’abbonamento
    a villa sofia
    e poi mi lonno i rini
    perché all’età mia
    c’ho il coccio di camola
    e non mi posso calare
    nemmeno, con rispetto parlando,
    per lavarimi i pieri
    La mia signora
    mi dice ancora
    “Toni, mancu pari…”
    Ma com’è che ormai mi metto sempre di sotto
    e lei a chiuviddu?
    Va be’ mi addumo scai
    e mi viu Miscion Impossibbol
    Domani vado dal meccanico
    e ci faccio montare
    il volantino sportivo
    nella panda di mia suocera
    Non si usa più?
    Manco mia suocera
    ma certo che è sempre là
    a farimillo a manico di paracqua
    Un si può campari cchiu
    Uno non può vuscare qualche cento lire
    che le tasse se lo mangiano
    Lo dice pure bellusconi
    Io voto Cammareri
    Me lo disse mio cugino
    che è infilato
    Mi scrissi nel sindacato
    che mi dissero
    che se mi iscrivo
    mi fanno lavorare di meno
    Dalle otto a mezzogiorno
    mi dovete credere
    è troppo assai
    perchè per ora
    di pomeriggio
    mia moglie alla butic
    non ci può andare
    Basta
    vado a fare un poco di spesa
    Minchia, una cucuzza cinque leuri
    E che è d’oro?
    Se nasco arrieri
    vada a fare
    u putiaru

    Palermo
  • 13 commenti a “40 is burning”

    1. daniele sei un mito…

      non resta che inciderla… e magari fare un video per iutù!

      queste sono cose cull viero…chi cievoro!!!

    2. mi….zzica, con rispetto parlando… troppo forte dottò billitteri… ma cantacela sulla base tunz! 😀 compRimenti vero! chisti sono cosi di capricciu vieru!

    3. Ciao Pillittè, Bravo, spero d’averti dato io il “la”, se è così scongiurasti, un’attro pacco di “craker” a Rosalio.
      (quannu m’incazz…(però tinitimi.. mi raccumannu)).

    4. Facciamo un duetto?!?!?!?!?!?!?

    5. ahahaha simo, sììììììììììììììì!!!! dai: sarebbe bellissimo. Potrebbe essere proprio un “contrasto”: una frase tu e una io col sottofondo a cento botte. Io a dispositivo. Dove registriamo??? Che ne pensa il dottore Siino?

    6. Io sono sempre d’accordo. 😀

    7. tony! volevo avvertirti che la pagina del blog risulta disturbata, non sò se è il mio computer o il problema che c’è stato da voi. fammi sapere!!!!!!!

    8. Katy ti invito a usare l’e-mail per comunicazioni che non riguardino il post.

    9. Mi sono addivertito tanto a leggire quanto sopra scritto.

    10. Se Palermo is Burning era bella questa è spettacolare fatemi sapere se la fate in audio mi raccomando in palermitano “incarcatu” 🙂

    11. vi prego incidetela!

    12. Daiiiiiiiiiiiiiiii…la voglio con la musica!
      Grandissimo Billi!

    13. carissimo Daniele,ti conosco ormai da 40 anni e…”ssiì sempri u stiessu” anzi devo dire migliorato col tempo (come i vini buoni)ricordo che ai tempi abbiamo scritto insieme qualcosa e riso tanto ,ma tanto da farci scoppiare.Ti ho seguito e letto sempre con piacere anche se ricordare i tempi di scuola mi mette un po’ di malinconia .un bacio grosso dada

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