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venerdì 22 nov
  • Palermo-Roma, Roma-Palermo

    Palermo-Roma, Roma-Palermo. Potrebbe essere il titolo di una mini serie, che fa il verso a Sliding doors. Perché, a volte, per acchiappare al volo l’occasione della propria vita ci vuole pochissimo e per perderla, può accadere, che ci voglia ancora meno. Nella vita, si sa, tutto può succedere, anche quello che non immagineremmo, anche quanto non è, assolutamente, contemplato nei nostri desideri. A me, tra mercoledì e giovedì, è accaduto di fare reality show, per ventidue ore consecutive, dentro un treno Espresso, che dalla Capitale doveva riportarmi in terra di Sicilia per le vacanze. Se è vero che la scaramanzia non è mai troppa, avrei fatto bene a non avventurarmi con il compare Savio, che ha fama di far ritardare, puntualmente, i mezzi su cui decide di viaggiare. Spero di cuore che la colpa sia stata solo e unicamente la sua e non del la negligenza del servizio ferroviario nazionale. Mi spiego meglio. Se le ultime 24 ore, per me, sono state una sauna mozzafiato e cattura odori nell’abitacolo di uno scomparto ferriviario, per ben 87 giovani siciliani la sosta forzata sul treno ha rappresentato la fine di un possibile sogno. Il ritardo di oltre 4 ore e mezza del treno Palermo-Roma, di martedì sera e del suo omologo, al rientro, mercoledì, ha fatto perdere, per sempre, un concorso nella Polizia a quasi un centinaio di ventenni siciliani, che, una volta presentatisi, a Roma, nel luogo “del contendere” si sono visti rispedire al mittente la possibilità di trovare un lavoro sicuro. “La legge non ammette ignoranza”. Si sono sentiti rispondere così dagli ufficiali, preposti al controllo dei documenti e al coordinamento delle operazioni del concorso. Qualcuno degli 87 ha anche presentato un verbale, fattosi rilasciare, cautamente, in stazione, da chi di competenza, poco pri ma della partenza ritardata. Neppure questo, però, è servito a granchè, dal momento che tutti i poveri ritardatari sono stati costretti a rifare armi e bagagli e dirigersi alla volta della stazione Termini. Dopo l’inganno la beffa. Una volta a bordo di in un altro convoglio Trenitalia, si è ripresentato per tutti i passeggeri, compresa me e gli irriducibili 87, il dramma del ritardo. Fermi tra Formia e Napoli per ben 4 ore ci siamo, tutti quanti, improvvisati provetti giocatori di briscola, scopone scientifico e “se fosse”. Abbandonati anche dalle alcaline dei nostri Mp3, poco prima della partenza, rassegnati a non rivedere la nostra terra, abbiamo deciso che dormirci su poteva essere la soluzione migliore al peggiore dei mali. Arrivati, con ben tre ore e mezza di sforo, a Termini Imerese, porto improbabile per acciuffare tutte le possibili coincidenze che collegano i vertici del triangolo, ci ripiomba addosso la maledizione Trenitalia. Decine di treni soppressi e infiniti convo gli in ritardo. Per tutta risposta, la vocina suadente e rassicurante dell’addetto ferroviario seguitava a ripetere, in filo diffusione: “Trenitalia si scusa per il disservizio”. I ferrovieri in stazione, per tutta risposta, alle imploranti richieste di noi poveri astanti sudati, hanno risposto in coro: “contattate il numero verde, che costa anche poco”.

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  • 18 commenti a “Palermo-Roma, Roma-Palermo”

    1. Mari, intanto ben tornata ! anche se con un viaggio “travagliato” hai raggiunto la tua terra.
      Sull’accaduto faccio “jump” (ormai non mi sorprende più nulla).
      … però, che vergogna !
      A presto….

    2. In Spagna, paese che fino all’altro ieri era di gran lunga più povero di noi, per legge se un treno ad alta velocità ritarda più di 3 minuti viene riconosciuto il rimborso TOTALE del biglietto. Da noi neanche a parlarne.

      Tra Trenitalia ed Alitalia davvero non c’è nulla da salvare. Spero vivamente che le due sopracitate società vengano privatizzate e che gli incompetenti che ci lavorino rimangano a casa senza lavoro (e se qualcuno si lamenta, peggio per lui, imparino i signori a lavorare e “buscarisi u pani”). E’ assurdo che l’Italia (e la Sicilia ancor di più) sia rimasta, dal punto di vista dei trasporti, al medioevo!

    3. In Germania dovevo prendere due treni per raggiungere la località di lavoro. Visto che l’arrivo del primo era molto vicino alla partenza per secondo, ero andato all’ufficio informazioni per sapere come comportarmi per la coincidenza in caso di ritardo. L’impegato non capiva cosa volessi dire. Il ritardo per loro non è praticamente contemplato. Dopo mia insistenza, quasi infastidito mi diede l’orario del treno successivo informandomi che in quel caso remoto avrei ovviamente avuto dìritto al rimborso di tutto il biglietto. Altri modi di vivere. Assolutamente daccordo con Davide. Spero ardentemente che tutte queste società vengano privatizzate, possibilmente da società estere!

    4. Vergogna!FERROVIE DELLO STATO,E PARLANO DI TAV MA PER FAVORE NON RIESCONO NEMMENO A GARANTIRE I REGIONALI,NON SO PRIVATIZZARE MA INIZIARE A TAGLIARE I VERTICI DELL’AZIENDA E DA LI CHE PARTE IL MARCIO,SU ALITALIA NO COMMENT…

    5. Vergogna vergogna è una vita che i treni proveninti dalla altre grandi città e diretti in Sicilia sono costantemente in ritardo ..dovrebbe essere l’eccezione è invece ormai e diventata la regola…
      Reti ferroviarie da rifare
      treni da sostituire
      e vertici aziendali da mandare a casa
      mica ci vuole tanto ..

    6. Io mi ricordo di 15 anni fa pendolare a Roma,arrivare sempre in ritardo al lavoro, senza dimenticare lo sciopero(minimo) mensile!!!
      P.S. Esiste ancora la buona abitudine di vendere molto piu’ biglietti che i posti disponibili?
      Perchè io le nottate in corridoio non le sono mica scordate!!!!

    7. E della vicenda del 25 giugno che midite? Lo stop dei treni causato dallo sciopero selvaggio dei pendolari campani ha causato il mancato arrivo di tanti ragazzi, mio fratello compreso, allo stesso concorso. Mio fratello sta tentando di intraprendere un ricorso. A breve pubblicherò la lettera di protesta che ha inviato a diverse testare giornalistiche, lamentando una serie contingentata di impedimenti esterni alla sua volontà che gli sono costati una possibilità professionale.

    8. basta che fanno il minuetto!!!!!

    9. e vogliamo parlare della “metropolitana” a palermo? peggio delle carrozze a cavallo una ogni 20 miniti… mah!

    10. Ma scusate… dovete fare un concorso a Roma e prendete ancora il treno?
      Io da parte mia ho ampiamente abolito i treni come mezzo di trasporto dal lontano 2001. Al limite uso solo la metropolitana ma in città dove funziona (leggi Roma e Milano), per il resto mi sposto in aereo, se è il caso.
      E i prezzi non sono poi cosi tanto alti rispetto al treno!

    11. Scusa Paolino ma non sono d’accordo con te! Ma lo sai quanto costa un biglietto di a/r Roma/Palermo con alitalia? Te lo dico io 350,00 Euro, e con l’airone? 293,00, forse con la wind jet, sempre se arrivi a destinazione, posso risparmiare un poco? 202,00 Euro. Beh non mi rimane altro, purtroppo, che prendere il treno per la modica cifra di 102,00 Euro con intercity cuccetta e tanto di prenotazione anche se alla fine arriva sempre in notevole ritardo! E poi in Italia non funziona un bel niente, neanche la metropolitana come dici te, fattelo dire da uno che ogni giorno viaggia da un capo all’altro di Roma con la metro con l’aria condizionata che non funziona mai!

    12. ….E poi sfido chiunque abbia un figlio ed una moglie, con uno stipendio di poche migliaia di euro, a spendere tutti quei piccioli per acchianare giù!

    13. Di tutta questa storia la frase piu’
      indisponente e’ l’affermazione,per me
      inappropriata al caso, “la legge non ammette ignoranza”.
      Al prossimo concorso,non sarebbe male
      che l’Ente promotore si facesse carico delle spese di soggiorno per i “Fuori Sede” e che raccomandasse di presentarsi un giorno prima della Prova,dato che
      si sa come vanno i Trasporti Pubblici
      in italia.

    14. in Italia

    15. Credo che si trattasse di un concorso per allievi agenti della Polizia di Stato, tra l’altro non si svolgeva neanche a Roma ma a Nettuno circa 60 Km dalla capitale, dove purtroppo non è previsto il soggiorno perchè le strutture sono scarse e a volte inadeguate. Si calcoli che per questo concorso, da 1500 posti circa,sono previsti all’incirca 350.000 aspiranti.Le colpe comunque non sono da imputare alle F.S.ma ai cari amici campani.E pensare che sul foglio di convocazione di ogni singolo aspirante l’amministrazione della Polizia di Stato raccomanda di presentarsi almeno un giorno prima.

    16. No comment sui ritardi di Trenitalia, ormai non ci sono più parole per esprimere i disagi provocati.
      Anche io come Paolino avrei preso l’aereo, che in 40 minuti all’andata e 40 al ritorno permetterebbe di fare il viaggio in giornata.
      Cosata un pò di più (ma non certo 350,00 euro!!! non so a qual compagnia si riferisse Andrea), ma penso che il prezzo sia compensato dal fatto di evitare di stare in viaggio 24 ore!!!!

    17. Il concorso si è svolto in 2 sedi, una a Nettuno e l’altra a Roma in via Di Brava. Mio fratello si sta attivando per un ricorso, esistono gli estremi per poterlo intentare (in particolare mi riferisco al concorso svoltosi in data 25 giugno). Per chi volesse maggiori informazioni scriva al seguente indirizzo: valentinamorello@email.it

    18. Una regola di prudenza maturata sin dagli anni dell’università mi ha sempre portato a escludere l’uso dei treni da Roma in giù. Per me la rete trenitalia vale solo da Roma in su (in treno mi avventuro fino a Napoli solo da quando c’è la TAV).
      Quando, durante l’università, dovevo viaggiare da/verso la Sicilia, ho sempre preso il pullman notturno: una sola volta -era per Pasqua se non ricordo male- sono stato costretto a prendere il treno (peraltro diurno). Una sola volta. E mi è bastato.

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