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martedì 19 nov
  • Nessuna pietà per Lapo

    Hanno visto Lapo Elkann a una festa importante di palermitani importantissimi. Tutti bevevano a garganella da una bottigliona di champagne che costa quanto me. Lui ha afferrato la bottigliona, stava per portarla alla bocca, come usano i ragazzetti un po’ sbracati. Il fotografo (non un paparazzo, un professionista serissimo) era già pronto col dito da cacciatore sul pulsante per lo scatto. Lapo si è fermato di colpo. Gli ha detto con una vocina querula: “Per piacere, lasciami in pace”. Il fotografo, che è uno coscienzioso, ha desistito. Tutta la serata si è snodata lungo il canovaccio di un duello rusticano, tra macchine da presa, da clic e il poverocristo Elkann che è rimasto buonino in un angoletto, per non essere pizzicato. Il fotografo poi mi ha raccontato: “I suoi occhi mi hanno fatto impressione. Mi ha fatto pena. Erano gli occhi di un animale in gabbia”. Ora, io non voglio certo difendere un indifendibile (dirò tra un po’ perché). Tuttavia, mi chiedo: come mi comporterei io con un obiettivo sempre puntato tra mutande e cuore? Come mi sentirei col mirino eternamente addosso? Cosa proverei se vedessi spiattellati i cavoli miei – relazioni, perversioni sessuali, intimità – sui giornali e in tv? Quanto ci metterei a sclerare di brutto se fossi continuamente seguito da una scorta di flash? È un problema di immagine, dicono. Di specchi deformanti che catturano la tua luce e la riverberano diversa. In bocca a un Carneade qualunque una bottiglia di champagne è pacificamente un’innocua bottiglia di champagne. Per Lapo la faccenda cambia. La posa da tracannante assumerebbe subito, una volta saccheggiata, un significato morbosetto. Ecco, il solito smodato, il birichino che va con i trans, magari sniffa e non contento se ‘mbriaca pure. Che schifo! Che bello! A riguardo, noto una certa ambigua soddisfazione della gente che fornisce buoni consigli perché non può più dare il cattivo esempio. Sono coloro che scrivono epistole morali mai richieste da chicchessia. Che goduria beccare il mondo sozzo e grufolante nel porcile della sua sozzura. Che piacere spolverare un’omelia sui resti della materia decadente. Che bello quando noi anime santissime incocciamo Lapo mentre gozzoviglia, all’apice dei suoi peccati. E il peccato più grande è la visibilissima e indifendibile ricchezza, che tanto gli invidiamo e che troppo gli facciamo espiare quando sbirciamo certi rotocalchi ginecologici, con l’aureola dei pii e le frattaglie in subbuglio. Così impava ‘sto riccastvo. Tie’! Ma siamo sicuri che sia tutto oro quello che luccica e che ci guadagneremmo al cambio, tra vita e vita. Siamo sicuri che uno così abbia davvero sconfitto l’infelicità e la paura di morire?

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  • 46 commenti a “Nessuna pietà per Lapo”

    1. Roberto proprio ieri sera facendo zapping vidi una scorcio di Lucignolo.
      Si parlava di gossip, paparazzi e vip.
      Disgustante come servizio, mi soffermai a guardarlo lo stesso perchè in passato Lucignolo ha fatto bei servizi e mi sorprendeva il totale cambio di tema.
      La colpa non è nè di Lapo, nè dei fotografi seri, nè dei paparazzi, nè dei giornali/Tv gossip, ma della gente che da valenza a certe notizie e che hanno fatto creare questo mondo tutto italiano, dove Corona oggi è diventato l’uomo più cercato da giornalisti, fotografi e, ahimè, da consulenti finanziari.
      E ti aggiungo pure che è triste sapere di essere oggetto di queste discussioni e/o ricercatissimo dagli obiettivi.
      Ma finchè ci saranno persone che conpreranno giornali gossip, i Lapo (a me in ogni caso non simpatici) saranno beneficiari/vittime di questo perverso mondo.

    2. In effetti la frase corretta è : ” …si sa che la gente dà buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio…”. Di Fabrizio De Andrè. Le citazioni andrebbero segnalate. De Andrè parlava spesso di pieta’. La considerava una grande virtù. E chi non si sente abbastanza “caritatevole”, chi cioè non nutre comprensione e compassione per tutti gli uomini dovrebbe almeno evitare di parlarne. Di “pietà”.

    3. Appropriata la citazione di De Andrè. Ieri su Lucignolo Corona raccontava come si è trovato bene in carcere e quanto gli piacerebbe ripetere quell’esperienza … accontentatelo dico io!

    4. A me piace di piu’ il gossip su gente che conosco realmente…c’e’ piu’ piacere a fare taglio e cucito . ih ih ih

    5. Condivido ciò che dici, i moralizzatori che sanno sempre ciò che è giusto abbondano e sembra che non facciano altro che aspettare la prossima vittima da additare come l’esempio da non seguire, l’espressione del degrado dei nostri tempi e blablabla.
      D’altra parte non riesco a considerare proprio tutti i protagonisti del gossip come povere bestie indifese. Senza dubbio vivere braccato da truppe di paparazzi è una tortura, ma ho l’impressione che alcuni se la cerchino un po’ questa tortura, forse per il gusto di apparire o per qualunque altra ragione che comunque non mi importa.
      Nel caso di Lapo, in particolare, non credo io possa giudicarlo perchè non lo conosco; pur essendo un “riccastvo”, potrebbe comunque essere una brava persona. O anche no, semplicemente non lo so, le due cose non sono necessariamente dipendenti l’una dall’altra. Non mi va di fidarmi ciecamente dell’immagine che mi danno di lui i rotocalchi stampati e quelli televisivi.
      Certe idee, però, ce le ho: nella mia vita ho ancora tante cose da imparare ed in fondo non ho ancora del tutto chiaro quanto il denaro possa influenzare la morale di un uomo, però ho una scala di valori che mi suggerisce che una persona che lancia una collezione di occhiali da sole il cui pezzo più “pregiato” porta scritto sull’etichetta 1007€ di certo avrà una visione della realtà abbastanza lontana da quella che ho io. Su questo non ci piove.
      Un’ultima cosa: nel tuo pezzo quel fotografo è stato definito come professionista serissimo. Per carità, lungi da me dal metterlo in dubbio. A questo punto, però, la mia curiosità mi detta una domanda (che conta di essere tutt’altro che provocatoria): se quella foto del Lapo tracannante l’avesse fatta, dove sarebbe andata a finire? forse se Elkann aveva lo sguardo dell’animale chiuso in gabbia, la colpa era anche un po’ del fotografo che, suo malgrado e magari animato dai più buoni sentimenti, condizionava il comportamento dell’ospite agnelliano…

      PS Ho visto da qualche parte su internet che poco tempo fa Lapo Elkann è stato eletto (da chi poi?) uomo più elegante del mondo. L’articolo era corredato da foto che ritraevano il giovane gongolante in un abito marrone quadrettato, con tanto di cappello e di cravattino rosso. Mi ricordava un po’ Paperino in tiro che, mazzo di fiori alla mano, va a trovare Paperina. Penso comunque che vestito così a me non mi eleggerebbero nemmeno uomo più elegante della palazzina. Forse ho qualche possibilità sul pianerottolo. Questo si che è un giudizio, ma almeno qua si parla di gusti e, come anche le pareti sanno, “de gustibus…”

    6. Io penso che alla fine gente come Lapo vive grazie proprio ai paparazzi… quando veniva fotografato alle feste(e non solo)sorridente e belloccio un anno fà, con il maglione marcato Fiat(30 cm x 50)… non gli dava fastidio? Se a lanciare gli occhiali l’altra sera fosse stato ignorato dalla stampa l’avrebbe preferito? Per gente come lui l’importante è apparire, ad ogni costo(o quasi: magari la festa alla coca se la sarebbe risparmiata volentieri).

    7. Per ogni foto che gli fanno sono milioni di euro che gli entrano…

    8. Che mondo in cui viviamo, ma dove stiamo andando, in che direzione???? Ieri ho visto a Lucignolo il signor Corona..che tristezza d’uomo……..a questa gente gli farei fare un anno di volontariato in Africa per fargli conoscere le cose vere ed imprtanti della vita, ma credo che non cambierebbero lo stesso

    9. Gentile Marcello, la citazione è così alla portata di tutti che mi è sembrato supefluo connotarla. Puoi illuminarmi sul senso del tuo post? Grazie.

    10. Alfin giunse la grevia vita e ancor più belli certi controcanti bacchettoni. “Io sto bene, io sto male, io non so cosa fare. Non ho arte, non ho parte,
      non ho niente da insegnare.
      È una questione di qualità o una formalità non ricordo più bene, una formalità”. (Cit. CCCP – Io sto bene; 1964-1985 Affinità-divergenze Tra Il Compagno Togliatti E Noi – Del Conseguimento Della Maggiore Età (Attack Punk, 1986).

    11. Il punto non è che si tratti di Lapo.
      Il vero problema è il rispetto per il prossimo, anzi…la mancanza di rispetto per il prossimo.
      Purtroppo, infatti, il primo postulato che fa muovere il mondo è quello per cui nessuno si fa mai i fatti propri! Con tutte le conseguenze del caso.

    12. ma la domanda vera da porsi è: dove ca**o sono ste feste di superfighi supericchi???? ma perchè il massimo che faccio è andare al… Massimo?? mi sa che non ho il giro giusto…. 🙁

    13. Io preferisco la Lapa, sinceramente a Lapo invidio solo quella cosa lì a strisce bianche e nere… per il resto trovo estremamente triste un Paese nel quale gli opinion leader sono Lapo e Corona… ma se per 5 anni ci siamo tenuti un cabarettista a Palazzo Chigi, figuriamoci se mi stupisce un presunto paparazzo (questo non sa nemmeno fotografare…) in prima pagina…

    14. Anche i ricchi piangono????!!!!Ma per favore!!! Ancora siamo fermi al meglio poveri e felici che ricchi e infelici? Mi spiace ma leggendo il post ho solo pensato :”alle feste, al ristorante, quando non sono nella mia intimità di casa, io bevo nel bicchiere! Forse se anche Lapo Elkann l’avesse fatto non avrebbero tentato di fotografarlo in una posa da scoop!”

    15. Sig.Roberto Puglisi( nome e cognome ), la citazione va sempre “connotata” ( vedi ? sto citando dal tuo commento, ed inserisco la tua espressione tra virgolette, io peraltro avrei usato un’espressione piu’ semplice, tipo “segnalata”…(” io non parlo così, non penso così ” – N.Moretti ‘Palombella rossa ‘). Non mi sembra poi che De Andrè sia così alla “portata di tutti “. Nel mio commento volevo dire ( ma non è chiaro ?) che non c’è pieta’ nel tuo messaggio ( articolo ?). C’è puzza semmai di morale. Tanto per essere schietti : io ti vedo come un moralista. E con questo termine intendo evocare, perchè sia chiaro ed “illuminante”, quelle tradizionali connotazioni, negative ( sempre a mio parere ), che ormai sono connesse a questa parola, almeno da quando “moralismo” ha cominciato a significare ipocrisia, perbenismo ed altre forme di comportamento ossequiose alla tradizione benpensante. Prego.

    16. Caro Marcello, dovresti cambiare occhiali. E complimenti per il tuo post che trasuda – coerentemente con quanto proclami – moralità, equilibrio e tolleranza.

    17. La notorietà ha un alto prezzo. In molti giocano a fare i “pizzicati” dai paparazzi, ma spesso e volentieri lo fanno di proposito. Qualcun’altro invece si sente continuamente osservato anche nei momenti più intimi e giustamente avverte un enorme fastidio.
      Ci sono personaggi del mondo dello spettacolo che sono usciti dalle scene proprio per questa incapacità di reggere lo stress della notorietà. Kurt Cobain si è persino tolto la vita per paura del successo che lo stava investendo (ma sarà stato davvero per questo?).
      In ogni caso tutto ha un prezzo, e la notorietà non fa sconti. Che poi sia difficile da vivere, questo è un altro paio di maniche…

    18. Tecla, mai detto meglio poveri. Ma che i ricchi piangano – mi spiace per te – è un fatto assodato.

    19. Pungolato dal bravo Puglisi sono assalito da un vago senso di colpa. Giuro che non guarderò più con morbosa curiosità questi esemplari personaggi, quali Lapo, Hilton, Corona,….(suggeritemene altri per piacere!)la cui vita è caratterizzata da una assoluta discrezione, bon ton,misura e riservatezza. Solo adesso mi sto rendendo conto quanto questi personaggi preferirebbero vivere nell’ombra per dedicarsi ad attività più qualificanti e consone alle loro capacità.

    20. NESSUNA PIETA’.
      Il destino è bastardo! Voglio ricordare che questo…. (mi è gia sparito un post, e nn voglio esagerare) TiZio, ha avuto un cugino (suo pari)( solo ereditariamente parlando) che s’è andato a fare le ossa alla “piaggio” cominciando da OPERAIO (nn’è una leggenda). Tutti eravamo consci ch’era LUI il vero “erede” ( ricco sfondato, ma non testa di minc**a)( questo per coloro che credono che dà fastidio chi HA).
      Purtroppo “i migliori se ne vanno per primi” e così…” GIOVANNINO” che aveva “la sorpresa dentro” se nè andato, lasciando strada libera ad un’accozzaglia di milardiari senza idee nè sentimenti.
      Se questo…”tizio” crede veramente in quel che fà… che venda TUTTE le proprie “azioni” del “gruppo capretti” e li spenda in queste SUE geniali idee.
      Io personalmente penso che il Bisnonno (fondatore dell”impero”) faccia la “ola” nella tomba solo ad immaginarlo.
      CHE TRISTEZZA!

    21. Apprezzo l’ironia Zelig. Ma per me Lapo non è uguale a Paris Hilton o a Fabrizio Corina. E’ l’archetipo che non mi convince

    22. ” Dovresti cambiare occhiali”…..Lo ripeto, Puglisi, io non parlo così, non penso e non parlo come te. Non ho fatto nessun “proclama” ( ed insisti, ma veramente : come parli ?). Ho solo detto quello che penso di te e del tuo articolo. I complimenti fatteli da solo. Ho la sensazione che ti piaccia tanto.

    23. Marcello ti invito a essere rispettoso nei tuoi commenti.

    24. Rosalio, appena postato il mio messaggio è apparso il famoso cartellino “in attesa di essere approvato”, quindi censura preventiva, perchè il mio messaggio è stato censurato? Eppure non scrivevo da piu’ di un mese, mi aspettavi al varco, si tratta forse di un tema delicato per il mio intervento?

    25. Ho finito. Però forse è vero che devo “cambiare occhiali”. O mentalità. Ero convinto che fosse stato Puglisi a mancare di rispetto. E non solo a me.

    26. Gigi conosci le regole (nonostante ciò continui a chiedere chiarimenti nei commenti). Non credo che ci sia da aggiungere qualcosa.

    27. Ho semplicemente detto che senza gossip e paparazzi le sue patacche le potrebbe vendere sui marciapiedi, abbanniando nel suo italiano sconnesso e divertente e pure inventivo. Rosalio-Siino tu hai diritto di amare gli oggetti, occhiali e altre trovate, di Lapo io ho il privilegio di poterli non considerare interessanti. Qualcuno ha detto che il bisnonno si rivolta nella tomba, io ho scritto che forse si rivolta per questi motivi, forse anche questi gossip: http://www.elcubanolibre.net/DOSSIER_FIAT.htm
      Altri hanno scritto di ricchezza, io ho scritto di finanza virtuale e di contributi pubblici pagati dagli italiani, quindi strana ricchezza, da non invidiare, da fuggire! Roba da simil-paese, fondato, strana coincidenza, da piemontesi come attori protagonisti.
      Cosa c’è di censurabile in questo semplice post?

    28. Rosalio stai mentendo!
      Perchè la frase “commento in attesa di essere approvato” appare appena posto, cio’ vuol dire che per questo tema sono sotto osservazione preventiva, nonostante non commenti da oltre un mese.
      Quindi sei prevenuto, pensi in anticipo che io possa essere sconveniente in base ai temi trattati. Per l’articolo su Le Pen la frase sopra non è apparsa all’invio del mio post.

    29. Il tuo commento era diverso prima. WordPress non permette di filtrare utenti per post specifici. Per favore utilizza l’e-mail per chiarimenti e non costringermi a costringerti a farlo.

    30. Costringermi? you must be joking!
      Sono stato un mese senza commentare ed ho vissuto tranquillamente e bene,
      posso stare un altro mese a limitarmi a leggere, senza costrinzioni, Cordiali Saluti.

    31. piena approvazione e solidarietà a Marcello che riesce così bene a esprimere quello che penso io e spero anche molti altri

    32. Se foste così gentili da spiegarlo anche a me, ve ne sarei grato.

    33. ma vi rendete conto che continua a funzionare così? :
      BENE O MALE, PURCHE’ SE NE PARLI
      tutti, me compresa, pur scandalizzandoci per il becero contenuto, siamo stati lì a guardarci Lucignolo per spiare morbosamente i retroscena di una separazione e il villone di quel mollaccio di l. mora! siamo noi a permettere a questa gente di fare il loro gioco, perchè dovrebbero essere così scemi da lasciarsi sfuggire l’occasione di specularci? onestamente: voi lo fareste? fate un giro sui blog e vi renderete conto come sia questo l’argomento principe! spegnamo la tv e apriamo un libro, questo sarebbe il vero gesto di dissenso.

    34. Veramente sto solo pensando se mi si noterà di più se adesso rispondo o se non rispondo per niente. Una breve risposta però intelligente, oppure una lunga risposta che riesca a scatenare un dibattito..”No, il dibattito no !” Ecco, rispondo : Cosa penso ? Penso che “niente e nessuno al mondo potrà fermarmi dal ragionare, niente e nessuno al mondo potrà fermare, fermare, fermare….quest’onda che va, quest’onda che viene e che va, che va…quest’onda che viene e che va….”

    35. Marcello e Marvi, torno per l’ultima volta sull’argomento. Non mi scandalizza essere criticato, non avendo – per fortuna – il dogma dell’infallibilità. Se sarete circostanziati e chiari nell’esprimere le vostre posizioni, accetterò volentieri il confronto (ammesso che sia questo che vogliate. E non mi pare). Se proseguirete a parlare con toni tra il fumato e l’oracoleggiante, francamente lascerò perdere, perchè non ne vale la pena. Saluti.

    36. Riflessioni stimolanti, Pietro. Quegli occhiali non vanno giudicati secondo “morale”, non credo, almeno. Sono un prodotto pensato per un certo target che può permettersi l’esborso. Non credo che esista un parametro universale di giustizia per il prezzo dei prodotti, correlato alla loro natura (ma come fa un occhiale a costare così tanto?), ma solo il valore che il mercato gli fornisce. E allora com’è uno che vende occhiali così? E chi lo sa? Per conto mio potrebbe essere anche uno con precetti da bonzo tibetano e una sufficiente conoscenza del mondo.

    37. ” Tra il fumato e l’oracoleggiante “. Vale sempre la pena, Puglisi, secondo me. Però “oracoleggiante” è decisamente troppo. Preferisco fermarmi qui. Ps Che c’hai ‘na sigaretta ?

    38. Fai bene a fermarti qui Marcello, perchè,lasciatelo dire,dai l’impressione (almeno a me) che ti interessa soltanto provocare Roberto Puglisi rimarcando soltanto le sue risposte.Non credo sia la maniera migliore per portare avanti un contraddittorio.

    39. Io non voglio portare avanti un bel niente. Come s’è capito il “confronto”, il “contraddittorio”, non m’interessano. Peraltro il “confronto” sta gia’ lì, nell’articolo di Puglisi e nei miei primi commenti. Questi ultimi vogliono solo “rimarcare” espressioni che ritengo poco “rispettose”.

    40. Marcello, finchè nei tuoi post ha sottolineato il tuo dissenso dal pensiero di Roberto, tutto ok,rientra nella normalità delle cose, ma il fatto che ogni volta non hai perso l’occasione per “stuzzicarlo” finisce per far scadere la discussione in un asettico scambio di frecce al curaro.
      Come lui può essere stato poco rispettoso in alcune risposte, anche tu non ti sei sottratto alla sterile polemica. E considerato che l’altro contendente non è un tipo che te le manda a dire…..il teatrino non è molto edificante!
      Comunque il mio è solo un pensiero di chi legge i commenti e fa le sue valutazioni,non è mia intenzione fare il moderatore o dire chi abbia ragione e chi no, nè tantomeno intendo polemizzare con nessuno.

    41. Ma allora, scusa Dario, che commenti a fare ? E dillo che “dai ragione” a Roberto Puglisi ! L’ho capito, da quel “asettico scambio di frecce al curaro”….

    42. hai frainteso, non dò ragione a nessuno,magari non lo sai ma sono uno che è entrato in polemica diverse volte con Roberto Puglisi su un altro sito,quindi decade la tua ipotesi che io sia di parte,”l’asettico scambio di frecce al curaro” era reciproco non unilaterale,come vedi si può non essere d’accordo senza per forza polemizzare….

    43. …penso che agivano in modo leggermente provocatorio entrambi… solo che Marcello scriveva in maniera meno velata ed allora è stato invitato da rosalio a post più consoni, Puglisi come si dice in dialetto: “parla mollo e impiccica duro”…

    44. Roberto, direi che le famiglie dinastiche, reali o non, abbiano la responsabilità del proprio ruolo.
      Diventano necessariamente simboliche, perché gli serve, diventare simboliche, perché possono approfittare del mito che generano, in funzione dell’occupazione che danno, del ruolo che hanno nell’economia nel paese, etc…
      Al di là del caso umano singolo di Lapo, di cui mi meraviglio come sia trapelato alla stampa (la famiglia agnelli forse non é più quella di una volta), questa cosa fa riflettere su più fronti.
      Ossia, da una parte cade il mito dei belli e perfetti, quasi di kennediana memoria, applicata alla Famiglia Agnelli.; in secondo luogo, il re é nudo,é quindi gli si dà addosso, nello spirito naturale di rivendicazione verso le ingiustizie della nascita fortuita per natura.
      terzo luogo, una famiglia regnante, diciamo, economicamente in Italia, deve sapere che può diventare un riferimento, e rimanere nella mitologia, solo a condizione di avere comportamente irreprensibili. Quindi Lapo, sotto questo punto di vista, ha assolutamente sbagliato, perché lui non é affatto una persona libera, per il suo ruolo e molto meno libero di altri.
      Altra considerazione é ovviamente quella che Lapo ci é simpatico, perché cmq, é da come si comporta (solo apparentemente, ricordatevi che viaggia sua erei privati ed ha accesso a spazi e persone difficili per gli altri), é paradossalmente più simile a noi, che ad altri; più quotidiano; più comune; più comprensibile e condivisibile.
      I fatti personali gravi, coe quello accadutogli, non dovrebbero essere rilevati dalla stampa a scopo di gossip, per la mancanza di sensibilità dimostrata verso la vicenda umana; al contrario, può pensarsi che sia giusto, demolire una falsa immagine astratta, che sempre é stata propagandata dalla Famiglia Agnelli.
      Di fatto Lapo a vederlo nei tg mi fa simpatia, lo considero uno totalmente fuori di testa (uno che ama fare festini-orge con transessuali non mi sembra molto con la testa). Di contro dico, come molti fuori di testa é simpatico. Tutto qui. Dirigesse lui la FIAT, onestamente, venderei tutte le azioni in mio possesso.

    45. Alla faccia della privacy: pare che la Abbagnato abbia perso l’aereo a Parigi. Lapo le avrebbe mandato il proprio aereo privato a prenderla per farla arrivare in tempo alla festa… 🙂

    46. Poveri ricchi, siino.

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