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martedì 19 nov

Archivio del 16 Luglio 2007

  • Allarme (gambero) rosso

    Dopo la concorrenza del pomodoro di Pechino a quello di Pachino, gli effetti della globalizzazione stanno si stanno ora facendo sentire sul mercato ittico isolano. Le celle frigorifere di Mazara del Vallo in questi giorni scoppiano di gamberi rossi nostrani rimasti invenduti a causa della concorrenza di gamberetti cinesi opportunamente imbellettati per ricordare il colore rosso violaceo dei nostri. Se non si è biologi marini le differenze sono abbastanza difficili da apprezzare ad occhio nudo mentre, per camuffare quelle di sapore, non mancano certo agli chef aromi ed essenze varie.
    Così come una democrazia, in assenza di una corretta e libera informazione, diviene un qualcosa di molto diverso e pericoloso, anche un’economia, specie se globalizzata, in assenza di un corretta e diffusa informazione diviene un paradiso per spregiudicati grossisti ed intermediari.
    In assenza di trasparenza sulla formazione dei prezzi e sull’origine delle merci, il consumatore non solo non ha modo di beneficiare dei vantaggi della globalizzazione, ma rischia anche di essere preso per il sedere perchè se è legittimo decidere di comprare un prodotto cinese per il minor prezzo, non lo è certo pagare come nostrano un prodotto cinese.
    Intanto, il gambero rosso pescato dalle nostre marinerie attende fiducioso – e al fresco – un sussulto di buona informazione da parte della stampa locale e di patriottismo culinario sulle tavole siciliane.

    Sicilia
  • “Abbiamo tanti progetti appesi a un filo”

    Magis sta effettuando, su tutto il territorio nazionale, la raccolta di telefonini inutilizzati Abbiamo tanti progetti appesi a un filo per riciclarne, a fini sociali, le componenti utili. Gli introiti ricavati da questa raccolta verranno utilizzati per finanziare alcuni progetti, a partire da due importanti iniziative in favore dell’Africa: la realizzazione di cucine solari in Ciad e il sostegno a un ospedale per bambini malati di Aids in Kenya.

    Si possono depositare i vecchi telefonini (funzionanti o meno) dotati di batteria (non sono necessarie sim, caricabatterie, auricolari o altri accessori) dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 presso i locali dell’Istituto di formazione politica Pedro Arrupe (via F. Lehar, 6).

    “Abbiamo tanti progetti appesi a un filo”

    Palermo
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