cosa c’è da stupirsi se ormai il comune di palermo ci sta abituando anche a dimenticare la nostra tradizionale festa dei morti per sostituirla con la piu’ internazionale festa di Hallowey.
che bello una vignetta a colori…
ma ormai siamo internescional! di che vi stupite? mi “nè larga vi capi, nè stritta vi vieni”… (nonnapina rules!)… e ci lamentiamo siempre! 😀
A costo di ripetermi….
Due giorni di Festino ? Bene, il primo deve avere un forte carattere religioso, con le processioni, le funzioni, le celebrazioni che la Nostra Santa Rosalia merita e questo è fuori di ogni discussione. Coinvolgere tutte le Confraternite della Città, la Processione principale partecipata dalle massime autorità religiose e laiche, insomma la festa, anzi il Festino, della devozione e della fede.
Credo che per questa fase, gestita dalle Confraternite , tanti costi verrebbero meno, data lo spirito volontaristico dei singoli confratelli.
Fase due, panem et circensem.
O Zu’ Pinò e Totuccio suo genero, a mugghieri Fana e a figghia Jessica, ma aggiungo all’ Avvocato Cimiciolla o all’ Ingegner De Pontis, voi credete realmente che tutte le allegorie, i significati reconditi, le luci simboliche, le muciare favignanesi inserite in un contesto panormito e che navigano per i “Casseri”.., musiche impegnate di autori severi, adesso arrivo alla domanda :
credete voi che interessi alla gran parte dei palermitani, a prescindere dal livello culturale, tutto questo sforzo dell’ originalità, questo cambiare ogni anno, questi artefizi pseudoteatrali?
Un bel Carro con i musici,all’antica, la musica, una bella ragazza ad interpretare la Santuzza.
Certa tradizione e certa ritualità fanno la festa, pardon, il Festino.
Non si può cambiare tutti i benedetti anni, perchè non ritualizzare certe cose che negli anni sono andate bene ma , e concludo, dove c’è una massa numerosa a domandare religiosità, diamo, la religiosità cui aspirano.
Domenica, pistìo sfrenato, senza ritegno,
tavolata dal Mercato Ittico all’ingrosso fino a oltre Romagnolo, tutto free, chiaro che il Comune riconosce
un forfait agli stigghiulàri, panellari, mussàri, quarumàri, siminzàri e il popolo tutto gode di queste cibariw di strade ad abundantiam.
E biri ki manci….
anche io durante i fuochi ho detto.-“ma che c’azzecca New York??????!!!!meglio l’altra….. che è stata appositamente richiesta da Cammarata dopo le elezioni del sindaco…”VINCERòòòòò,VINCERòòòò ,VINCEEEEEERòòòòòòòòòò…”(è un festeggiare la sua vittoria altro che peste) 😉
Assssolutamente d’accordo con Giuanni, anche perchè (così come accadeva una volta) si deve scegliere una teatralità “in itinere” in modo che tutti ne possano godere (ti sceglievi un “punto” e vedevi le stesse cose degli altri.
Adesso e tutto un ” ma a cattedrale chi ficiru? bellu fu?” – ” Io vitti u piezzu rì 4canti”, ecc.”
Notizia: per chi non lo sapesse, l’addobbo floreale della “vara” del 15, è pagato dai confrati dela chiesa dei S.S. 4 Coronati. (niente soldi pubblici).
Per tornare in tema invece, ” N.Y., N.Y.” è stata scelta per Riallacciarsi al TEMA della serata, che NON era la luce; Ossia: LO CASCIO (bravissimo attore) completamente inadeguato per la “performance”, ABBAGNALE (bravissima ballerina) assolutamente..inutile, impacciata, fuori luogo, ed infine ” N.Y., N.Y.” , (cosa unisce le 3 cose?), IL TEMA della serata era in realtà: CU’ NIESCI ARRINIESCI!
Permettete una domanda? Ma se il primo carro (quello con le bonazze scosciate vestite di nero) rappresentava il trionfo della peste e il terzo carro (quello con i lettini e la ballerina dell’etoile) rappresentava il trionfo di S. Rosalia, il secondo carro (quello con le fiamme finte mosse dal ventilatore) cosa rappresentava? il trionfo del girarrosto?
I VERI FUOCHI D’ARTIFICIO COME TRADIZIONE VANNO ASCOLTATI NATURALI SENZA NESSUNA MUSICA COME SOTTOFONDO,PALERMO RITORNA COM’ERI PRIMA SENZA QUESTO CONTORNO DI FESTA ARISTOCRATICA LA FESTA DI S.ROSALIA DEVE ESSERE POPOLARE CON IL CARRO COME TANTI ANNI FA’PORTATO DAI BUOI CON SOPRA LA BANDA MUSICALE VESTITA CON I COSTUMI D’EPOCA(QUELLO SI CHE ERA IL VERO FESTINO).
Ricordo qualche anno fà qualche assessore dire: “Restaureremo il vecchio carro di Santa Rosalia, l’operazione costerà tanti soldi e per questo il Festino sarà in tono minore, però, da ora in poi, utilizzeremo sempre quello!”
A parte che il vecchio carro non si è più visto, dico, non si poteva proprio evitare l’obrobrio di Kounellis?
A qualcuno è sembrato strano l’accostamento di N.Y, N.Y. ai giochi d’artificio, ma perchè “Il temporale” di Beetoven vi sembra azzeccato con la peste?
La Abbagnato mi piagerebbe vederla ballare seriamente qualche volta, ma penso che sarò costretto a recarmi a Parigi, qui solo mostre fotografiche e petali di rose.
C’è dell’altro. Personalmente mi è sembrato che mancasse il senso, la storia, nella messa in scena del festino di quest’anno. L’arrivo in contemporanea dei tre carri (discutibili sotto ogni punto di vista) che a rigor di logica dovevano avere un ruolo differente nella narrazione e dovevano essere preceduti da un evento specifico nel loro ingresso nella scena urbana; il testo letto da Luigi Lo Cascio che, con tutti gli sforzi e la buona volontà, sembrava comunque fuori luogo nel contesto del festino. Mi è sembrato di assistere ad uno spettacolo di cui, smarrito irrimediabilmente il copione, si utilizzino costumi e apparati scenici improvvisando in mancanza di buone idee. Quasi lo spettacolo di un popolo pagano che ritrova, nella foresta, i templi e le vestigia di una civiltà ormai obliata, per sempre.
Non ho potuto assistere al 383^ Festino per motivi di lavoro. Ho però partecipato ai “Triunfi” in onore della Santuzza svoltisi a Piazza Monte di Pietà la sera del 13 luglio u.s. Un interessante scorcio della vecchia tradizione popolare palermitana messa in scena con passione, devozione e professionalità dal Teatro Ditirammu di Rosa Mistretta e Vito Parrinello e dal duo Toti e Totino, unitamente a musicisti ed altri attori. Circa duemila persone hanno assistito commosse, divertiteed infine informate di come si facevano i “Triunfi” secoli fa..Replichiamo la sera del 3 settembre in occasione della famosa “Acchianata” al monte. Scusate se parlo di me, di noi, ma tengo a precisare che oltre al lavoro mi sono divertito moltissimo anch’io. Ciao. Toti
cosa c’è da stupirsi se ormai il comune di palermo ci sta abituando anche a dimenticare la nostra tradizionale festa dei morti per sostituirla con la piu’ internazionale festa di Hallowey.
chi è che diceva che la mafia sta cercando di portare i propri capitali in america?
Dove ero io la musica non si sentiva neppure… 🙂
credo che il brano sia stato scelto per celebrare i nuovi ponti di mafia palermo-u.s.a.
che bello una vignetta a colori…
ma ormai siamo internescional! di che vi stupite? mi “nè larga vi capi, nè stritta vi vieni”… (nonnapina rules!)… e ci lamentiamo siempre! 😀
A costo di ripetermi….
Due giorni di Festino ? Bene, il primo deve avere un forte carattere religioso, con le processioni, le funzioni, le celebrazioni che la Nostra Santa Rosalia merita e questo è fuori di ogni discussione. Coinvolgere tutte le Confraternite della Città, la Processione principale partecipata dalle massime autorità religiose e laiche, insomma la festa, anzi il Festino, della devozione e della fede.
Credo che per questa fase, gestita dalle Confraternite , tanti costi verrebbero meno, data lo spirito volontaristico dei singoli confratelli.
Fase due, panem et circensem.
O Zu’ Pinò e Totuccio suo genero, a mugghieri Fana e a figghia Jessica, ma aggiungo all’ Avvocato Cimiciolla o all’ Ingegner De Pontis, voi credete realmente che tutte le allegorie, i significati reconditi, le luci simboliche, le muciare favignanesi inserite in un contesto panormito e che navigano per i “Casseri”.., musiche impegnate di autori severi, adesso arrivo alla domanda :
credete voi che interessi alla gran parte dei palermitani, a prescindere dal livello culturale, tutto questo sforzo dell’ originalità, questo cambiare ogni anno, questi artefizi pseudoteatrali?
Un bel Carro con i musici,all’antica, la musica, una bella ragazza ad interpretare la Santuzza.
Certa tradizione e certa ritualità fanno la festa, pardon, il Festino.
Non si può cambiare tutti i benedetti anni, perchè non ritualizzare certe cose che negli anni sono andate bene ma , e concludo, dove c’è una massa numerosa a domandare religiosità, diamo, la religiosità cui aspirano.
Domenica, pistìo sfrenato, senza ritegno,
tavolata dal Mercato Ittico all’ingrosso fino a oltre Romagnolo, tutto free, chiaro che il Comune riconosce
un forfait agli stigghiulàri, panellari, mussàri, quarumàri, siminzàri e il popolo tutto gode di queste cibariw di strade ad abundantiam.
E biri ki manci….
Giuànni
anche io durante i fuochi ho detto.-“ma che c’azzecca New York??????!!!!meglio l’altra….. che è stata appositamente richiesta da Cammarata dopo le elezioni del sindaco…”VINCERòòòòò,VINCERòòòò ,VINCEEEEEERòòòòòòòòòò…”(è un festeggiare la sua vittoria altro che peste) 😉
Io non ho sentito nulla…solo feto di stigghiole.
Assssolutamente d’accordo con Giuanni, anche perchè (così come accadeva una volta) si deve scegliere una teatralità “in itinere” in modo che tutti ne possano godere (ti sceglievi un “punto” e vedevi le stesse cose degli altri.
Adesso e tutto un ” ma a cattedrale chi ficiru? bellu fu?” – ” Io vitti u piezzu rì 4canti”, ecc.”
Notizia: per chi non lo sapesse, l’addobbo floreale della “vara” del 15, è pagato dai confrati dela chiesa dei S.S. 4 Coronati. (niente soldi pubblici).
Per tornare in tema invece, ” N.Y., N.Y.” è stata scelta per Riallacciarsi al TEMA della serata, che NON era la luce; Ossia: LO CASCIO (bravissimo attore) completamente inadeguato per la “performance”, ABBAGNALE (bravissima ballerina) assolutamente..inutile, impacciata, fuori luogo, ed infine ” N.Y., N.Y.” , (cosa unisce le 3 cose?), IL TEMA della serata era in realtà: CU’ NIESCI ARRINIESCI!
MIIIII, solo ora mi accorsi delle foto di micci che (a sx) sopra il cappello dello “zio sam”…basta questo a “svelarglielo ar cane”. 🙂
che faccia sbattuta!Povero gianfry!l’avrenno scattato il giorno successivo ai festeggiamenti!
Permettete una domanda? Ma se il primo carro (quello con le bonazze scosciate vestite di nero) rappresentava il trionfo della peste e il terzo carro (quello con i lettini e la ballerina dell’etoile) rappresentava il trionfo di S. Rosalia, il secondo carro (quello con le fiamme finte mosse dal ventilatore) cosa rappresentava? il trionfo del girarrosto?
I VERI FUOCHI D’ARTIFICIO COME TRADIZIONE VANNO ASCOLTATI NATURALI SENZA NESSUNA MUSICA COME SOTTOFONDO,PALERMO RITORNA COM’ERI PRIMA SENZA QUESTO CONTORNO DI FESTA ARISTOCRATICA LA FESTA DI S.ROSALIA DEVE ESSERE POPOLARE CON IL CARRO COME TANTI ANNI FA’PORTATO DAI BUOI CON SOPRA LA BANDA MUSICALE VESTITA CON I COSTUMI D’EPOCA(QUELLO SI CHE ERA IL VERO FESTINO).
Ma forse è per farci sentire tutti emigranti a casa nostra…subdolo plagio di straniamento…per loro è il solito cool-international…
non dimentichiamo di essere la città più cooooollllllllllll !!!!!
Scusate, ma non avevano detto che al festino c’era anche Lugi Lo Cascio? Io non l’ho visto… 🙂
Ricordo qualche anno fà qualche assessore dire: “Restaureremo il vecchio carro di Santa Rosalia, l’operazione costerà tanti soldi e per questo il Festino sarà in tono minore, però, da ora in poi, utilizzeremo sempre quello!”
A parte che il vecchio carro non si è più visto, dico, non si poteva proprio evitare l’obrobrio di Kounellis?
A qualcuno è sembrato strano l’accostamento di N.Y, N.Y. ai giochi d’artificio, ma perchè “Il temporale” di Beetoven vi sembra azzeccato con la peste?
La Abbagnato mi piagerebbe vederla ballare seriamente qualche volta, ma penso che sarò costretto a recarmi a Parigi, qui solo mostre fotografiche e petali di rose.
C’è dell’altro. Personalmente mi è sembrato che mancasse il senso, la storia, nella messa in scena del festino di quest’anno. L’arrivo in contemporanea dei tre carri (discutibili sotto ogni punto di vista) che a rigor di logica dovevano avere un ruolo differente nella narrazione e dovevano essere preceduti da un evento specifico nel loro ingresso nella scena urbana; il testo letto da Luigi Lo Cascio che, con tutti gli sforzi e la buona volontà, sembrava comunque fuori luogo nel contesto del festino. Mi è sembrato di assistere ad uno spettacolo di cui, smarrito irrimediabilmente il copione, si utilizzino costumi e apparati scenici improvvisando in mancanza di buone idee. Quasi lo spettacolo di un popolo pagano che ritrova, nella foresta, i templi e le vestigia di una civiltà ormai obliata, per sempre.
e che mi dite di Zoe do Brasil?
Non ho potuto assistere al 383^ Festino per motivi di lavoro. Ho però partecipato ai “Triunfi” in onore della Santuzza svoltisi a Piazza Monte di Pietà la sera del 13 luglio u.s. Un interessante scorcio della vecchia tradizione popolare palermitana messa in scena con passione, devozione e professionalità dal Teatro Ditirammu di Rosa Mistretta e Vito Parrinello e dal duo Toti e Totino, unitamente a musicisti ed altri attori. Circa duemila persone hanno assistito commosse, divertiteed infine informate di come si facevano i “Triunfi” secoli fa..Replichiamo la sera del 3 settembre in occasione della famosa “Acchianata” al monte. Scusate se parlo di me, di noi, ma tengo a precisare che oltre al lavoro mi sono divertito moltissimo anch’io. Ciao. Toti